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Racconti di Dominazione

Io e Anna

By 28 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Conosco Anna da una vita, siamo praticamente cresciute insieme; le ho sempre fatto un sacco di dispetti ai quali non ha mai reagito con forza. Io sono più alta e robusta di lei, lei è più minuta ma decisamente più carina.
Oggi è sabato e abbiamo deciso di andare in centro a fare shopping. Alle 15 in punto sono a casa sua per prenderla. Abita al terzo piano di un condominio. Suono alla porta e mi apre lei, era sola in casa. Indossava Jeans e maglietta larghi. Anche io avevo i jeans, ma almeno erano attillati.
‘Ciao, ma come sei vestita? Ma quante volte ti ho detto di non vestirti così! Se vuoi uscire insieme a me oggi devi essere più sexy, se non lo fai adesso che hai 18 quando lo vuoi fare?’
‘uffa che noiosa che sei, cosa c’è che non va?’
‘Visto che te lo puoi permettere scopriti un pò, fa un caldo boia e c’è un sole splendente. Oggi è sabato e ti voglio tutta infighettata’ Con tutto il nuoto che fa, ha un fisico molto tonico.
‘Va bene, vado a cambiarmi’ mi dice accondiscendente, si volta e si avvia verso la camera mentre io ne approfitto per rifilarle una pacca sul quel suo bel culetto.
‘Ahia, che viziaccio che hai’
‘non sono io, è il tuo sedere ad essere invitante’
Mi piace il suo sedere e ogni volta che lo vedo il mio primo istinto è sempre quello di darle un sberla.
‘Fai in fretta che non ho voglia di aspettarti una vita’
Ho sempre avuto il vizio di comandarla, ma ultimamente mi fa un effetto diverso che non riesco a spiegarmi bene. Quasi quasi direi che ci godo…
Mi siedo sul divano e accendo la TV, ma non c’è mai niente di interessante e mi soffermo su una sfilata di moda estiva.
Dopo circa un quarto d’ora è di ritorno ed indossa una minigonna rossa plissettata ed un top nero sbracciato aderente che le lascia scoperto l’ombelico; ai piedi porta dei sandaletti neri lucidi con un tacco da 8.
‘Eccomiii, allora? Così sono abbastanza fighetta per uscire insieme a te?’ mi dice ridendo.
‘Ecco, così ci siamo’, in televisione scorrevano ancora le immagini della sfilata e prendendone spunto le dico ‘sfila per me, fatti vedere bene’
‘nient’altro???’ ribatte lei sbuffando, ma ubbidendo come al solito; procede con passo spedito avanti e indietro per la stanza giocando a fare la modella. In una delle giravolte intravedo le sue mutandine anzi, mutandone! dovrei dire.
‘Vieni qua subito!’ dico in modo deciso, forse troppo….
Lei mi si avvicina e con un tono preoccupato mi chiede ‘cosa c’è adesso?’
Quasi mi meraviglio di me e della mia reazione, le sollevo la gonna senza tanti complimenti e le indico le sue mutande.
Alzando il tono della voce le dico ‘E con queste dove pensi di andare? Non potevi mettere nient’altro?’
Anche il suo comportamento mi meravigliao, non ha accennato ad una minima reazione ed è lì di fronte a me con la gonna alzata. Riesce solo a balbettare ‘non pensavo che……ho tutti i perizomi a lavare…. non volevo farti aspettare ancora….scusa’
Mi rendo conto che le sto facendo una scenata per una stupidata ma oggi non so perchè avevo voglia di sgridarla e lei non ha reagito minimamente. Decido di spingermi oltre, tanto se arrivo al limito posso risolvere tutto ridendo.
‘Con quelle addosso non ti porto in giro, quasi quasi me ne vado e ti lascio qui’
Le lascio cadere la gonna e faccio per alzarmi ma lei mi blocca scusandosi ancora e implorandomi di aspettarla 30 secondi ancora che andava subito a cercare qualcos’altro nei cassetti.
‘troppo facile così’ le dico ‘ora te le togli e ti togli anche il reggiseno ed esci così, e vediamo se la prossima volta impari.’
‘Ma…così sono quasi nuda…’ prova a protestare lei.
‘Niente lascia stare, me ne vado’ e faccio per andarmene.
‘No aspetta, lo faccio’ con tono rassegnato, si gira di schiena, si leva le mutande, il top ed anche il reggiseno, e si rimette il top; poi appoggia tutto sul tavolino.
Afferro velocemente entrambi e me li metto nella borsetta ‘questi li tengo io che non te li voglio vedere più addosso’. Lei prova a protestare ma la zittisco subito.
‘Contenta ora?’ mi dice abbassando lo sguardo ‘alla fine faccio sempre quello che vuoi te’.
Per distendere un pò la situzione l’abbraccio forte e la bacio sulla guancia ‘lo sai che ti voglio tantissimo bene piccolina, dai che ora andiamo per negozi e ci divertiamo OK?’
‘Va bene anche se mi sento un pò nuda…’
‘Va là che oggi sei proprio bellissima, avrai tutti gli occhi su di te’.
Usciamo di casa e mentre è intenta a chiudere la porta a chiave ne approfitto per sollevarle velocemente la mini scoprendole il culetto e le rifilo un’altra bella pacca sul sedere.
‘mmmmm c’è più gusto sulla pelle nuda….’ le dico ridendo
‘ahii..stupda che sei! E se ti vedeva qualcuno?’
‘ah quindi se siamo sole lo posso fare quanto voglio?’ le chiedo maliziosamente.
‘Ma oggi che cos’hai? Andiamo và che è meglio…’
Scendendo le scale incontriamo una coppia sui trentanni, sia lo sguardo di lui che di lei sono fissi sulle gambe di Anna, che diventa subito rossa in viso e con le mani cerca di tener giù il più possibile la gonna. Ci salutano sorridendo e passano.
‘Hai visto come ti guardavano le cosce? per me ti avrebbero scopato tutti e due’
‘Ma dai, cosa dici!!!!’
‘se sapessero che sei in giro senza niente sotto….’
‘Me lo hai ordinato te’
‘e tu da brava bimba hai obbedito’
Queste parole mi stanno eccitando, ho voglia di toccarla; le accarezzo il culetto da sopra la gonna. Lei non dice nulla e, anzi, non pareva dispiacerle il mio massaggio, tanto che attraverso il top s’intravvedevamo i capezzoli indurirsi. Questa situazione non stava eccitando solo me.
Ci fermiamo davanti alla mia macchina, lei guarda la mia mano sul suo sedere e mi dice ‘posso salire ora o preferisci continuare?’
La tiro verso di me, le afferro le chiappe da sotto la gonna e le strizzo con forza. E’ veramente sodo.
‘Brava piccolina, hai capito chi comanda qui’
Non riesce a guardarmi negli occhi e mi risponde a testa bassa.
‘Tu come sempre’
‘e oggi farai tutto quello che ti dico, chiaro?’
Non mi risponde subito quindi le dò una sberla sul sedere ‘chiaro?’
‘….Si…tutto…’
Le dò un bacio sulle labbra e le sussurro all’orecchio ‘ti voglio bene piccolina, sali in macchina ora’.
Saliamo e partiamo. La mia attenzione però è rapita dalle sue gambe, sedendosi la gonna le è salita scoprendole quasi per intero.
Le appoggio una mano sulla coscia e gliel’accarezzo; la sua pelle è morbida e liscia.
‘che belle gambe che hai tesoro, sbagli a tenerle sempre coperte’
Salgo verso l’orlo della gonna spingendoglielo più in alto. Stiamo percorrendo una strada isolata e non passa mai nessuno. Mi faccio più insistente e mi spingo verso l’interno coscia. Piano piano allarga le gambe per favorire il mio movimento. Il suo respiro si fa affannoso, i suoi capezzoli sembrano essersi induriti tanto da voler bucare la maglietta. Si sta eccitando, ma non è la sola anche io mi sento i capezzoli induriti e mi sento bruciare in mezzo alle gambe.
‘non ho più voglia di andare in centro, ho un’idea migliore’
Ci fermiamo ad un semaforo rosso, non c’è nessuno nei paraggi.
‘metti le mani dietro al sedile, fatti ammirare bene’
Questa posizione le evidenzia il seno, ha una terza bella piena. Le infilo la mano in mezzo alle gambe; le accarezzo la fighetta, ha pochissimi peli, è calda morbida e bagnata. Si lascia scappare un gridolino, chiude gli occhi e respira in modo profondo con la bocca.
Il semaforo diventa verde e a mio e suo malinquore devo interrompere e ripartire, ma prima mi succhio le dita bagnate dai suoi umori.
‘mmm… come sei buona….ora non ti muovere e tieni gli occhi chiusi che siamo quasi arrivati’.
Lei mi fa cenno di si con la testa. Dopo qualche minuti mi infilo in una stradina laterale non asfaltata che porta ad un casolare inutilizzato in mezzo alla campagna. E’ un posto molto tranquillo, mi ci sono imboscata più di una volta senza che arrivasse mai nessuno.
Finalmente siamo arrivate, spengo la macchina e mi giro verso di lei, naturalmente non si è mossa. Con la mano destra le afferro saldamente i polsi dietro allo schienale del sedile e con la sinistra le accarezzo i seni da sopra la maglietta.
‘che bella fighetta che sei, mi stai facendo bagnare’ le sussurro all’orecchio.
Le bacio il collo e le infilo la mano sotto il top, le afferro un capezzolo, glielo strizzo e glielo tiro. Passo all’altro e gli riservo lo stesso trattamento. Lei urla ma non cerca di liberarsi; le alzo il top liberandole i seni. I suoi capezzoli sono un pò arrossati ma duri ed eretti. Mi piego in avanti ed incomincio a succhiarli e morderli, mentre con la mano le masturbo la fighetta insistendo sul clitoride. E’ bagnatissima. Aumento il ritmo con la mano e lei spalanca le cosce ansimando con più foga.
‘Ti piace porcellina eh?’
‘si….continua ti prego….fammi tutto quello che vuoi…..’
Le infilo due dita nella patatina e la scopo con forza; lei protende in avanti il bacino, appoggia il piede destro sul cruscotto e solleva il bacino dal sedile offrendomi la sua fighetta. Le infilo allora anche un terzo dito; è un lago ed entra con facilità. Le lascio andare i polsi, che comunque non muove da lì, e le schiaffeggio le tette.
‘Sei proprio una porca, facevi tanto la pudica’
‘Siii…sono una porca…..colpiscimi più forte’
Le strizzo con forza un capezzolo e glielo giro tirandolo. Lei urla ma non mollo.
‘Ti accontento subito troietta’
Mentre continuo con le dita a pomparle la fighetta ad un ritmo forsennato le schiaffeggio le tettine con molta più forza di prima.
‘Godi troietta, godi’
‘Ahhh siiiii…..più veloce….siiiiii’
Ormai è al limite, le sue tettine sono tutte arrossate e la sua fighetta sta esplodendo.
‘SIIIII…..VEEENGOOOO…SI..SIIIIII’ urla fortissimo e poi si lascia andare sul sedile con il fiatone.
Ha avuto un orgasmo violentissimo, la mia mano è zuppa dei suoi umori, ed anche il sedile. Tiro fuori le dita e le dò un paio di schiaffetti anche sulla fighetta per poi continuare ad accarezzargliela.
‘mamma mia che spettacolo che sei stata…….’
Le infilo le dita in bocca e me le sento succhiare con avidità.
‘senti come è buono il sapore della tua patatina’
‘mmmmm…si…..buonissimo’
‘Sarà un pomeriggio molto interessante, abbiamo appena cominciato…’

Continua….

Sono avete voglia di dirmi la vostra opinione oppure darmi qualche suggerimento, civetemi pure a kkkk56@libero.it

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