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OrgiaRacconti di DominazioneTradimentoTrio

Irene 3.5 – Il sugellamento

By 18 Marzo 2025No Comments

Filippo mi con aria soddisfatta, avevo ancora il cazzo duro di fronte a me, io ginocchio era frastornata come se non stessi capendo davvero cosa stesse succedendo. Filippo mi accarezzò il volto per un pò, gli sorrisi. Mi fece alzare e mi girò, mi mise una mano intorno al collo ed una dentro la mutandina del costume iniziando a toccarmi figa, allargai leggermente le cosce
– Brava Troia vai capendo.
Mi limitai a mugolare, mentre lui continuava il suo lavoro sulla figa che era già un lago, mi strusciava il suo cazzo tra le natiche.
– Ti piace cagna non è vero?
Continuavo a non proferire parola ma assecondavo il lavoro fatto da Filippo muovendo il bacino
– Basta ora voglio fotterti porca.
Filippo mi tolse la mutandina e mi piegò in avanti facendomi poggiare su uno scaffale, struscio per tre volte il cazzo sulla figa su e giù e poi infilo la cappella
– Ricorda questo momento perchè ti sto trasformando
Mi voltai guardandolo negli occhi e
– Si
Con un colpo quel cazzo fu dentro di. Una lacrima mi rigo il viso, ma il ritmo dei colpi di Filippo mi fecero trasalire.
Filippo mi teneva le mani sui fianchi per tirarmi a lui ad ogni colpo per aumentare l’intensità dei colpi. Ero totalmente sua.
Quando lui lo capì con una mano mi afferrò i capelli e me li tirò, con l’altra mano mi dava ceffoni sul culo.
– Ti monto porca, ti spacco la figa.
Fu in quel momento che nella stanza a sorpresa entrò Salvatore.
– Esci, va via ti prego.
Esclamai
– No resta
Disse con tono autoritario Filippo continuando la monta
Ero a pecorina con il mio capo che mi stava fottendo e davanti a me uno degli uomini più subdoli che avessi mai conosciuto.
– Filì che ne dici se partecipo anche io?
– No no esiste. Esclamai
– Certo perchè no. Invece ribattè Filippo.
Ricordo benissimo il sorriso che si stampò sulla faccia di quel cretino mentre si toglieva il costume.
Salvatore si avvicinò e mi mise il cazzo vicino alla faccia, girai il viso.
– Troia succhiagli il cazzo.
– No non voglio.
– Non hai scelta, ormai sei mia. E mi tirò i capelli.
Salvatore poggiò la cappella sulle mie labbra, non riuscivo ad aprire la bocca. Lui mi guardava compiaciuto con un ghigno orrendo.
muoveva la cappella sulle labbra come se stesse mettendomi il rossetto.
Mi arrivo un ceffone forte sulle chiappe e come reazione aprii la bocca.
In un attimo il cazzo di quell’ idiota fu dentro.
Ora mi ritrovato con una cazzo in figa ed uno in bocca.

IrisFedigrafa

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