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Racconti di Dominazione

La Camionista-LA GENESI

By 28 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Gennarino &egrave chiuso nel terzo bagno della stazione di servizio da quaranta minuti. Ha appuntamento con il camionista che gli romperà il culo. Con altri gay del paese Gennarino ha infatti messo annunci su tutti i cessi dell’autostrada da U.a C. OFFRESI BUCO STRETTO A CAMIONISTA NERBORUTO oppure GAY SI OFFRE A CAMIONISTA PELOSO E VIRILE e poi il suo numero di cellulare. Lunedì ha trovato un messaggio: ‘Fatti trovare nel terzo cesso della stazione IP di C. alle 18,00. Verrò a incularti. Firmato: R.t. CAMIONISTA.
Gennarino &egrave uscito pazzo e da giorni non aspetta che quel momento.
‘Ci sarò.’ha risposto pronto.
Quella mattina un nuovo mess.di conferma. Lui ha provato a richiamare quel numero,ma nessuno rispondeva.
Suda,ha freddo in quel cesso,Gennarino. &egrave in ansia,ha paura ma non vede l’ora di incontrare il misterioso camionista che glielo infilerà dietro.
E se non viene? E se &egrave uno scherzo? Freme. Teme.
Poi un sms: Sono qui fuori. Un grosso tir rosso. Sali in cabina.
Il cuore gli fa una capriola. Si fionda fuori. Nella pioggia corre nel parcheggio. Individua il tir rosso,il più grande. Maldestramente sale in cabina. Una luce lo abbaglia.
‘Siediti e guarda avanti. Usciamo da qui,’ dice una voce perentoria nel buio della cabina. Quando la luce si spegne le tenebre regnano. Con uno sbuffo e un colpo di claxon,il tir parte.
‘Ciao,io sono Genn..
‘Stai zitto e guarda avanti!’
‘Ma io..
‘Silenzio o ti mollo qui!’ e frena di colpo. Gennarino sbatte avanti.
‘Mettiti la cintura,coglione..!’
Ripartono. Gennarino zitto. Escono dall’autostrada. Entrano in una strada sterrata. Attorno solo campi bagnati di pioggia. Buio. Silenzio.
Il camionista si rilassa. Spara un peto che inonda la cabina di puzza.
Gennarino sorride. ‘Oh,vedo ch
Uno scapaccione lo fa volare di lato.
‘Non ti ho ancora detto di parlare. Stronzo. Qui comando io.’
Gennarino ripresosi dal colpo nota qualcosa che non torna.
‘..ma tu..
Altro schiaffo questa volta più forte.
‘Zitto!’
Altro schiaffo.
Gennarino si toglie la cintura e prova a muoversi,ma sente il click della serratura. Bloccato. ‘Non vai da nessuna parte,dolcezza. Il tuo culo &egrave mio stasera. Non era quello che volevi? Un camionista che te lo mettesse al culo?’
‘..ma tu sei una do..
Questa volta lo schiaffo gli fece uscire sangue dal naso,doveva averlo colpito con un anello.
‘Allora. Le cose stanno così- fece quella-sì sono una donna. Ma mi piace inculare i ragazzi come te. Indifesi e deboli come femminucce. Puoi scegliere due modi per superare tutto questo: o ti fai inculare dal mio strap-on bello docile e collaborativo e te ne escerai col culo rotto e contento. Oppure- e accese la luce della cabina- ti violento qui in mezzo a questo bosco. Puoi urlare quanto vuoi,qui non ti sentiranno e mi prenderò il tuo culo con tutta la forza che possiedo. Scegli. E scegli bene.’
‘Io ti denunc
Schiaffo.
‘Guardami! Troia!’ e fisso la sua faccia contro quella dell’uomo. Era una faccia tonda,dura,occhi piccoli,labbra rosse,capelli neri.
‘TU NON FARAI UN CAZZO. SEI TROPPO FIFONE PER FARLO. Quindi fai la tua scelta. Ora. Tanto per me &egrave lo stesso.
‘Mi fai schifo. Le donne mi fanno schifo..io’io..
Ma Rita lo aveva già immobilizzato alle braccia,con un colpo lo fece mettere a pancia contro i sedili del tir e gli legò le mani velocemente con una corda. Poi gli calò le braghe con forza.
‘Speravo che scegliessi la seconda,dolcezza. Mi divertirò di più!!!’
Quello gridò e pianse,ma Rita gli ficcò un paio di calzini scporchi in bocca e lo sculacciò ben bene.
‘Vedo che hai un tanga rosa da vera troietta’uhhh’sarà un piacere farsi questo bel buchetto bianco come il latte. Sputò e sputò sul culo di quello. Si fece largo con un dito,poi due,poi tre,lo sculacciò ancora con forza facendogli il culo rosso rosso,poi riprese a sputare ed allargare. Quello era ormai in sua balia,le lacrime copiose avevano lasciato il posto a brividi di piacere. ‘Ed ora &egrave venuto il turno del mio amico qui..’ e mostrò a Gennarino un cazzo finto di 25 cm.
Quello si dibatt&egrave e riprese a agitarsi. Rita lo riportò a miti consigli con un paio di sberle ben date e con due sculaccioni pesanti. Indosso il suo strap-on e lo puntò al culo di Gennarino, che oppose resistenza,ma invano,Rita sapeva come fare e abboccò la punta del cazzo,poi un po’ di più,poi ancora,quindi ancora e in attimo fu dentro. Così prese il ragazzo per i fianchi e se lo inculò tutto il tempo. Sbattendolo nel tir,lì al freddo e umido del bosco.

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