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Racconti di Dominazione

La famiglia si riunisce…

By 11 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Rieccomi a voi dopo un lungo periodo d’assenza, ahim&egrave il lavoro preme e non mi posso sottrarre ad esso come vorrei.

Ma non perdiamo tempo in chiacchiere signore e signori, un ringraziamento a chi mi ha scritto in questo tempo chiedendomi che fine avessi fatto e a chi mi ha solamente pensato’ e ora di iniziare un nuovo viaggio tra il fantastico e il reale e, per chi volesse approfondire le storie del nostro amico Jaques ecco le altre storie:

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=10915

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=11017

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=11137

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=11117

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=11267

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=11528

https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=11200

E ora, siete pronti?

Sono Jaques, colui che ha fatto della notte il suo mondo, il suo regno; &egrave passato molto tempo dall’ultima volta che vi ho visti qui nel mio salotto intenti ad ascoltare le mie storie narrate dal mio Servo, come mai non &egrave ora qui chiedete?
Ha voluto attraversare il confine che separa tutti voi dal mio mondo, e tra poco si sveglierà e dovrò iniziarlo alla sua nuova vita, perciò il nostro tempo sarà breve’molto breve’

Non abbiate paura di me amici miei, per stanotte mi sono già nutrito, ora chiudete gli occhi e lasciatevi cullare dalle mie parole, sarete i testimoni di un evento che accadde qualche tempo addietro, nel vostro tempo, nel vostro mondo, ero’

in moto, adorabile mezzo di trasporto dei giorni vostri, sono affascinato da tutto ciò che mi possa portare ad accarezzare la vera morte, nera come la notte e sfuggente come il vento mi stava portando alla Villa della Contessa Lady Miléne, aveva organizzato un ballo in maschera per festeggiare l’arrivo in Europa di una persona molto speciale, il nome non vi direbbe nulla, ma vi posso dire che &egrave tra noi una delle creature più antiche e al suo potere nessuno può opporsi.

Salii veloce le curve che mi portarono all’ingresso del maniero, il rumore della moto riempiva la notte e, infatti, trovai l’ingresso già aperto per me; una volta che ebbi parcheggiato mi accesi una sigaretta, un vizio da vivo trasmesso nella morte, non potevo più sentire l’aroma come prima ma ormai era parte di me, ognuno ha le proprie debolezze non credete?

Una donna vestita da Mistress completamente rivestita di pelle e con una maschera che lasciava scoperti solo gli occhi e la bocca,rossa come il fuoco, mi venne incontro danzando su stivali neri con il tacco vertiginoso, la sua aura di potere si propagò intorno a me gonfiandomi le vesti:

‘Mi avevano riferito che saresti arrivato in ritardo, ma non pensavo che in un’occasione così importante l’avresti fatto veramente, credi dunque di essere così diverso da noi da non dover sottostare alle nostre leggi? ‘

‘Sei troppo giovane per potermi parlare così Serva, ricordati chi sono e cosa ho fatto, inginocchiati ora e supplica il mio perdono”

La mia voce, un sussurro nella notte, la colpì nel profondo facendola cedere ai miei piedi, &egrave vero, sono un Dannato come loro, ma ho scelto di vivere tra i mortali sottostando alle loro leggi e non mi pento’

‘Ti chiedo umilmente scusa mio Padrone, ti ho mancato di rispetto, puniscimi e dissetati con il mio sangue’

Dicendo questo piegò il collo in segno di sottomissione, pronta a donarsi per me, odio queste situazioni formali, e già mi stavo chiedendo perché avessi accettato questo invito’

‘Alzati, non sono il tuo Padrone e sai benissimo che facendo ciò potrei scatenare le ire del tuo vero Master, e ora mia cara, basta con i convenevoli, conducimi dalla Padrona di casa’

Nei suoi occhi lessi l’ira e l’amarezza del mio gesto ma non disse nulla e s’incamminò verso la casa che era immersa nel più profondo silenzio.
Tutto ciò non mi piaceva nemmeno un po’, l’ultima volta che ero stato in una situazione simile avevo rischiato di morire’per sempre’

Mi fece da guida tra saloni e corridoi immersi nel più profondo silenzio fino ad arrivare ad una possente porta di pietra che non possedeva né chiave né serratura ma che al nostro arrivo si aprì silenziosa su un corridoio illuminato da fiaccole su entrambi i lati; lì, un uomo che indossava solamente dei pantaloni di pelle e degli stivali neri che gli arrivavano sopra al ginocchio ci accolse in silenzio, la donna ancheggiando sensualmente gli si avvicinò e iniziò a strusciarsi su di lui aderendo al suo corpo e stringendogli le natiche con le sue lunghe unghie rosse:

‘Questo &egrave Daniel, ti condurrà alla festa, se ti vuoi divertire con lui fai pure &egrave bisessuale e non disdegna di farsi inculare da un bel ragazzo come te, vero Daniel?’

Mi squadrò per bene leccandosi le labbra con la lingua, la situazione cominciava fin troppo presto a degenerare’

‘Mi porterà alla festa, questo &egrave il mio volere, o volete mettermi alla prova?’

L’ombra della paura passò sul loro volto per un breve istante e senza dir nulla si staccarono dal loro abbraccio e il mio nuovo Cicerone mi fece segno di seguirlo; se l’inizio era stato così immagini la festa, sapevo di non essere ben visto dai miei simili ma credo che stanotte avrei scoperto molto di più di quello che avrei voluto sapere’

Percorremmo interamente il corridoio rivestito di pietra fino a trovarci nella sala principale della Villa, o per meglio dire, nella vera sala della Villa, il potere si riversava nella stanza come onde del mare, qualsiasi perversione e trasgressione era concessa, vidi una donna nuda legata a delle catene di ferro che veniva succhiata da altre donne, il sangue cremisi risplendeva nella luce delle candele e le donne leccavano senza trascurare neppure una goccia, la donna gemeva sotto i colpi di lingua delle due aguzzine ma vedevo la sua espressione di piacere fondersi con il dolore.
Mentre una le martoriava i capezzoli con i denti l’altra l’apriva con diversi oggetti posti vicino a loro, vibratori, bottiglie frutta e verdure sempre più grosse’

Da un’altra parte invece un’altra donna era tra le gambe di un grasso uomo e il movimento del pompino veniva dettato dalla mano di lui che a volte le faceva ingoiare tutta la sua verga tappandole il naso per poi lasciarla respirare nuovamente; potevo sentire i respiri della donna che cercava di riprendere fiato fino alla prossima succhiata, la saliva le colava copiosa dagli angoli della bocca ma il suo torturatore non le dava tempo per pulirsi o riprendersi e subito la ributtava sul suo cazzo’

Queste erano alcune delle scene che si potevano notare nella stanza, ma sapevo, che di lì a poco qualcosa sarebbe successo, forse non era stata una buona idea accettare l’invito’

‘Ahhh eccoti dunque arrivato! Pensavo che non saresti venuto, ma vedo che la curiosità o forse la noia ti ha portato tra i tuoi simili ancora una volta ‘

‘Buonasera mia cara Miléne, come potevo mancare ad un evento del genere? Ti ringrazio per la tua ospitalità e per il tuo invito, ne sono onorato’ ‘

Mi fissò per qualche istante, il suo potere mi avvolse completamente ma non cercai di tirarmi indietro:
‘Non posso più leggere nella tua mente, il tuo potere &egrave aumentato notevolmente devo ammetterlo, ma sento che hai voglia di dissetarti come noi ma cerchi di resistere, che autocontrollo! Ti ho preparato una sorpresa tutta per te mio caro’ vedrai”

‘Le tue sorprese sono sempre state di cattivo gusto mia cara”

‘Dipende dai punti di vista’ma ora basta parlare, ALZATE IL SIPARIO, &egrave TEMPO CHE COMINCI LO SPETTACOLO!’

Una pesante tenda di raso nera fu scostata e potei vedere quello fino ad ora era celato ai miei occhi e ai miei sensi, una gabbia d’argento era posta al centro di un palco e al suo interno, una donna era legata mani e piedi con delle pesanti catene d’argento, la testa china sul petto nascondeva il suo viso, ma la riconobbi subito, il sangue del tuo sangue non si dimentica, quella era mia Sorella, cosa Diavolo stava succedendo?

‘Sei sorpreso? Tua sorella &egrave stata una tra le mie prime Schiave, quando tu l’abbandonasti al suo destino scegliendo la strada della libertà lei diventò mia; all’inizio era un po’ restia a farmi da cagnetta, ma a poco a poco ci ha preso gusto, dico bene lurida cagna? Rispondi alla tua Padrona’

‘Sì mia Signora’.la’la’ringrazio per quello che mi fa fare’

‘E dimmi cosa sei ora?’

‘Sono la sua Schiava’

‘Stupida CAGNA, rispondi bene davanti a tuo fratello digli che cosa sei veramente’

‘Sono’sono’la sua Troia’la sua Puttana’il suo cesso personale’e di tutti quelli che lei mi ordinerà di servire”

‘Ora va molto meglio stupida troia, vedi Jaques che le mie sorprese sono sempre piacevoli? Ti ho fatto rincontrare con la tua amata sorellina, non sei contento?’

Dicendo questo la sua risata risuonò per tutta la sala, e tutti si unirono a lei contemporaneamente’

‘Ma ora basta giocare, stanotte sarai di nuovo nostro, ti ricordi com’eri docile secoli addietro? Eri il nostro Servo e stanotte lo sarai nuovamente’

Questa volta fui io a ridere di lei e di tutti loro, ma subito fui investito da un potere immenso che mi fece cadere a terra, era dunque già qui colei che noi temiamo?La risposta era semplicemente Si, e credo non fosse molto contenta del mio atteggiamento’.

‘Ora Basta Servo, IO te lo ordino, striscia a me e chiedi il mio perdono, SUBITO!’

La mia volontà era stata in attimo disintegrata e come un animale arrivai a lei, iniziando a leccargli il tacco lucido degli stivali neri fino a riempirli della mia saliva, non potevo fare nulla per oppormi, ero alla sua mercee:

‘Bene, può bastare così’per ora’ Miléne, ora &egrave tutto tuo, fammi divertire”

‘Sì mia Padrona’

Mi trascinarono all’interno della gabbia e richiusero la porta dietro di me, mia sorella mi fissava con un misto di dolore e piacere e si poteva scorgere la lussuria che provava per questa situazione, stavo perdendo molto sangue e questo non andava per niente bene’dovevo nutrirmi al più presto’.

‘Ora che la famiglia si &egrave riunita, Jaques puoi anche salutare come si deve tua sorella’o non vuoi?Ahahahahah’
‘Sei una sadica puttana perversa Miléne, lo sai benissimo che non mi obbligherai a fare nulla con mia sorella’

‘Oh questo lo so benissimo mio caro, ma non sarai tu a fare qualcosa’.sarà lei a farlo, vero Serva?’

Il potere mi avvolse nuovamente, questa volta fino a farmi perdere conoscenza e l’ultimo ricordo fu le risa di quella maledetta puttana’

Rinvenni poco per volta, le braccia erano tese verso l’alto e le gambe erano state bloccate allo stesso modo,catene d’argento mi imprigionavano senza permettermi di poter fare nulla,l’argento l’unica cosa che poteva trattenere il nostro potere’
Avevo il petto nudo, ma il mio cazzo era fuori dai pantaloni in pelle e’mia sorella me lo stava succhiando con avidità, abbassai lo sguardo incontrando i suoi occhi carichi di perversione ed eccitazione, non potei trattenere un gemito di piacere, vedevo la sua lingua saettare sulla cappella gonfia e leccarne la circonferenza, sentivo i rumori della sua bocca mentre mi spompinava con passione e nel contempo una mano mi massaggiava con forza le palle gonfie di piacere’

‘Bene bene, vedo che il trattamento di tua sorella ti ha fatto riprendere, sento il tuo piacere fino a qui Jaques, ora Schiava fagli vedere cosa ti ho insegnato, impazzirà di piacere prima che venga l’alba e ricordati Serva non dovrai dargli l’ultimo piacere”

‘Sì mia Signora’

Mia sorella si staccò con riluttanza dal cazzo fradicio della sua saliva e incominciò a spogliarsi, l’avevano liberata dalle catene e ora si parava davanti a me nuda, vedevo i capezzoli duri e la sua figa rasata e con un gesto felino si sedette di fronte a me con le gambe oscenamente aperte.

La figa si vedeva benissimo era già fradicia d’umori e incominciò infatti a colare sulle cosce, iniziò a masturbarsi con un dito, lo passava sul clitoride pizzicandoselo per poi scendere giù fino ad infilarselo tutto dentro, subito dopo fece lo stesso con due dita, poi tre’vedevo la sua figa allargarsi sempre più fino a quando, si infilò tutta la mano e incominciò ad aiutarsi a spingere con l’altra mano.
Godeva come l’ultima delle troie e i suoi occhi si spostavano dal mio cazzo ai miei fino a chiudersi dal piacere reclinando il capo; incominciò a urlare il suo piacere sempre più forte autodefinendosi una lurida troia, una puttana da strada, una vacca ed io il suo porco fottuto, non potevo credere a quello che vedevo, ero dunque condannato a queste oscenità? Il cazzo mi faceva male da quanto era duro e sommando la mia sete di sangue sempre più forte la situazione stava svolgendo al peggio’doveva cercare di fare qualcosa’Sì ma cosa? E quando soprattutto?

L’orgasmo la squassò completamente, e la portò a lasciarsi andare del tutto, fiotti caldi della sua urina mi bagnarono i piedi e i pantaloni mentre le sue urla riempivano completamente la sala; sentivo su di noi gli occhi di tutti mentre l’eccitazione e la perversione prendevano il sopravvento su qualsiasi razionalità.

Dopo poco si riprese dall’orgasmo e tirata fuori la mano che era ancora piantata nella sua figa la leccò avidamente fino a ripulirla del tutto, fatto questo si mise a quattro zampe, come una cagna in attesa di ricevere i prossimi ordini’

‘molto brava Schiava, vedo che ti sei data da fare davanti a tuo fratello, e come ti avevo promesso secoli addietro, per ricompensa ti farò provare il piacere di rompergli quel suo bel culetto vergine, ahahahahah, sì Jaques so quanto sei schizzinoso verso queste perversioni e proprio per questo ti farò inculare dalla tua sorellina ahahahahah’

Tutti quanti si unirono alla sua risata e prima di poter aprir bocca sentii mia sorella dire:

‘Sì mia Signora, la ringrazio per questa grazia concessa”

Mi volsi di scatto verso di lei per insultarla e maledirla per quella sua risposta ma il potere nuovamente mi avvolse lasciandomi senza sensi’di nuovo’

Mi svegliai dopo un tempo indefinito, ero ancora nella gabbia ma questa volta sdraiato sul fondo con le braccia incatenate sopra di me e le gambe alzate incatenate anch’esse alle sbarre del soffitto della gabbia; fortunatamente indossavo ancora i pantaloni, ma cosa sarebbe accaduto? L’avrei scoperto molto presto’

Mia sorella era a pochi passi da me e aveva in mano una lama che scintillava nel chiarore della sala, era ancora nuda ma ora indossava una cintura nera con un fallo di grosse dimensioni nero anch’esso, era uno strap-on e si vedeva che era doppio,infatti un altro cazzo uguale era saldamente piantato nella sua figa; ogni movimento fatto le procurava infatti un misto di piacere e dolore.
Si avvicinò cautamente e con il coltello cominciò lentamente a tagliarmi i pantaloni con metodo e senza fretta, ormai non avevo più le forze per ribellarmi e cercai di parlarle dolcemente adottando un’altra strategia:

‘Sorella ascoltami, non farlo, non mi riconosci sono Jaques, tuo fratello, liberami e insieme potremmo porre fino a questo delirio, non sei stanca di essere Serva e succube della tua perversa Padrona? ‘

Continuò a tagliuzzare e pensai che non mi avesse nemmeno sentito, ma ad un certo punto disse:

‘Io sono una Schiava, sono nata per servire ed obbedire agli ordini della mia Padrona e’infine ti dico fratello, ho sempre voluto scoparti, e ora ne ho la possibilità, la mia Padrona me l’aveva detto di avere fede in questo”

‘Puttana, troia, vacca, maledetta me la pagherai! Non sei carne e sangue del mio sangue, avrò la mia vendetta e tu sarai la prima a subirlaaaAAA’

Non potei continuare perché in quell’attimo rimasi completamente nudo e la lama incominciò ad incidere la mia carne:

‘La mia Padrona mi ha detto di non usare nulla per lubrificarti’solo il tuo sangue”

A fiotti il sangue uscì insieme al mio potere e alla mia forza e lei lo raccolse con le dita e lo sparse sul quel grosso cazzo finto; dopo poco si sentì soddisfatta del trattamento e si mise in mezzo alle mie gambe puntando il cazzo all’ingresso del mio culo, e iniziando a spingere sempre di più per farsi strada nelle mie viscere.

Mi sentivo aprire in due e iniziai ad urlare di dolore mentre sentivo invece lei godere di piacere, perché nel mentre si spingeva in me, l’altro cazzo si spingeva sempre più profondamente in lei’

‘Ohhh siii, ti sto rompendo il culo fratellone’AHHH che goduria, AHHH ora ti scoperò per bene, vedrai che alla fine ti piacerà ‘

Un bruciore terribile si espanse in me ma non c’era pausa, a poco a poco tutto quel palo di gomma entrò dentro di me e una volta che fu arrivato fino alla fine mia Sorella si fermò un attimo per riprendersi; ma fu solo un momento, iniziò a farlo uscire piano per poi iniziare la vera scopata’

Mia Sorella mi stava scopando il culo ora sempre più forte godendo come una troia e insultandomi pesantemente come l’ultima delle puttane, il dolore ormai era immenso e sentivo il mio sangue uscire dal culo ormai rotto.

‘AHHH si GODO, GODOOO, GODOOOO, AHHHHH’

Ebbe un violentissimo orgasmo e stremata si afflosciò su di me con ancora il cazzo piantato nel mio culo, il mio cazzo invece era duro come la pietra e iniziavo ad impazzire di piacere per tutti questi eventi perversi’nessuno mi avrebbe dato sollievo, volevamo portarmi alla follia o umiliarmi e rendermi Schiavo’

‘Bello spettacolo! So che mi senti Jaques, ora ti lascerò riflettere per un pò sulla tua condizione di Schiavo, quando ritornerò vorrò da te una semplice risposta a questa domanda: Sarai il mio Schiavo? Rifletti Jaques’Rifletti’ ‘

Con queste parole nella mente persi nuovamente conoscenza e il sonno dell’oblio fu il mio unico compagno, ci doveva essere un modo per porre fine a queste sofferenze e avere la mia vendetta, e l’avrei dovuto trovare molto in fretta’.perch&egrave la mia risposta sarebbe stata: NO’.’

Fine prima parte’.

Come sempre per critiche e suggerimenti contattatemi all’indirizzo: demon80blonde@yahoo.com Per chi lo dovesse leggere spero piaccia com’&egrave piaciuto a me scriverlo. Graditi ovviamente i commenti femminili.

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