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Racconti di Dominazione

La gara tra le schiave

By 28 Gennaio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto nasce da un’idea condivisa tra me e padrone 29.
L’idea &egrave di dare gli ordini alle nostre schiave virtuali attendere l’esecuzione e decretare la vincitrice.
Tutto sarà pubblicato nel presente racconto ed attendiamo giudizio da parte dei lettori su chi ha eseguito meglio (&egrave uno dei paramtetri per stabilire la vincitrice).

Il racconto sarà strutturato nei seguenti capitoli:
– antefatto ed ordini
– esecuzione di Claudia (schiava di masterlontano)
– esecuzione di Francesca (schiava di padrone29)
– premio per la vincitrice
– punizione per la sconfitta

Passiamo al dunque, ecco la mail con gli ordini:
Ciao Claudia e Francesca,
io ed il padrone di Francesca abbiamo deciso che voi eseguirete gli ordii sotto elencati e manderete rapporto dettagliato a me ed al padrone di Francesca.

Stiamo facendo una gara tra di voi ed il risultato vi sarà comunicato alla fine con relativo premio e/o punizione.
Non vi &egrave obbligo di mostrare alcuna immagine ma solo un racconto ben dettagliato che sarà pubblicato sul sito di “RACCONT DI MILù”.
Confidiamo nel vostro impegno per cui ecco gli ordini da eseguirsi appena possibile non oltre la fine di questa settimana:

procuratevi i seguenti oggetti:
– una bacinella che possa contenere almeno 2 litri di acqua
– 2 litri di acqua
– orologio
– Mollette da bucato oopure stampella per gonna con clips
– 1 mattarello per la pasta

1) presentati al tuo padrone come ritieni più opportuno
2) riempi una bacinella da 2 litri di acqua
3) guarda l’orologio e riporta l’ora al secondo
4) in ginocchio con le mani dietro la schiena chinati e bevi tutta l’acqua
5) ricontrolla l’orologio
6) racconta tutto ai padroni in una mail riportando anche gli orari e, sopratutto le tue sensazioni
7) ora indossa le scarpe coi tacchi e vai a fare una passeggiata camminando per 15 minuti prima di fermarti in un bar e bere un apeitivo (bevilo tutto) e poi torna a casa
8) pulisci le scarpe e rapporta ai padroni senza omettere le sensazioni
9) prendi il mattarello e poggialo a terra
10) sdraiati con la pancia sul mattarello e controlla l’orologio al secondo
11) comincia ad oscillare sul mattarello facendolo scorrere tra il seno e la figa (ti ci devi dondolare sopra) fallo fino a che non ti risulta insostenibile la voglia di andare in bagno
12) controlla l’orologio e rapporta tutto ai padroni indicando il numero di oscillazioni fatte col mattarello e l’ora di inizio e fine
13) applica le mollette o la stampella per la gonna ai capezzoli e/o alle labbra della figa (dipende da quello che credi di meritare)
14) recati in bagno facendo giusto un goccio di pipì poi rapporta ai padroni
15) recati in bagno e liberati prima di strappare (senza aprire) quanto applicato ai capezzoli e/o alle labbra della figa
16) racconta tutto e ringrazia i padroni. Di seguito saranno riportati via via gli ordini e la mail di risposta della Schiava dopo l’esecuzione.

1) presentati al tuo padrone come ritieni più opportuno
Buon pomeriggio padroni,
sono in ginocchio con il PC messo su una sedia.
Indosso lo stesso intimo che ho indossato stamattina:
– perizoma + reggiseno di una taglia inferiore alla mia di pizzo nero. Sono zuppe dei miei umori, come già riportato.
– calze autoreggenti nere ricamate nella parte superiore
– scarpe decolt&egrave col tacco 12 laccate nere
– gonna rossa a pieghe fino a mtà coscia
– canotta rossa
– al collo indosso il collare della mia cagnetta morta l’anno scorso. Il collare &egrave bianco e presentaun anello davanti a cui si applica il guinzaglio.

Ho preparato quanto richiesto:
– come bacinella uso il recipiente tondo ch si unsa di solito per fare il bidet
– come orologio uso il telefonino
– ho preso stampella per gonna e mollette poich&egrave ritengo di essere stata molto distratta, sopratutto oggi
– mattarello per impastare

Ho riempito la bacinella ed attendo che il mio orologio segni le 14:00 per cominciare.
Intanto resto in ginocchio al PC attendendo e riflettendo su quanto devo fare.

Claudia umile troia schiava.

2) riempi una bacinella da 2 litri di acqua
3) guarda l’orologio e riporta l’ora al secondo
4) in ginocchio con le mani dietro la schiena chinati e bevi tutta l’acqua
5) ricontrolla l’orologio
6) racconta tutto ai padroni in una mail riportando anche gli orari e, sopratutto le tue sensazioni

Eccomi padroni,
in ginocchio al vostro cospetto senza aver cambiato abbigliamento mi presento con la faccia bagnata e sbavata dappertutto.

Alle 14:00:05 ho cominciato a bere.
Mani dietro la schiena e faccia in acqua, come al solito &egrave stato difficilissimo.
Come desidera il mio padrone ho immerso la faccia e tirato acqua il più possibile fino a rimanre senza fiato.
Nel rialzarela testa ho fatto cadere parte dell’acqua a terra ed addosso bagnando tutto.
Finita tutta l’acqua, ho leccato per bene la bacinella e pulito il pavimento con la lingua.
Appena finito ho ricontrollato l’orologio che segnava 14:13:41

Mi sono sentita una cagna, come sono e bere &egrave stato dapprima un sollievo (ho cercato di non bere tutta la mattinata per prepararmi), poi una tortura, mi sento piena di liquido e la pressione sulla vescica comincia ad avere i suoi effetti.
Anche le braccia obbligate dietro la schiena sono leggermente indolenzite.

La mia figa &egrave bagnata e non so come fermarla, padrone lo sapete che la vostra cagna si bagna presto.

Col vostro permesso vado ad asciugarmi il viso e fare la passeggiata.

Umilmente schiava Claudia

7) ora indossa le scarpe coi tacchi e vai a fare una passeggiata camminando per 15 minuti prima di fermarti in un bar e bere un apeitivo (bevilo tutto) e poi torna a casa
8) pulisci le scarpe e rapporta ai padroni senza omettere le sensazioni

Rieccomi a voi Padroni.
Sono di nuovo in ginocchio al vostro cospetto. Il mio abbigliamento ora si limita al solo intimo, senza scarpe poich&egrave sono state l’oggetto della prova per me più ardua.

Prima di uscire ho rimosso il collare ed ho indossato il pendente da schiava. Una piccola collana di caucciù con un pendente a forma di “S” (Schiava).
Indossato un cappottino (lo stesso di stamattina), sono scesa in strada ed ho comunciato a passeggiare sempre della stessa direzione (alla destra dello stabile dove abito).
La passeggiata &egrave stata umiliante. Ho camminato guardando a terra (senza perdere mai di vista la punta delle scarpe come il mio padrone vuole).
L’ndatura non &egrave stata veloce poich&egrave la pressione della vescica ha cominciato a farsi sentire sin dai primi passi. Fino ad oggi ho trattenuto la pipì sono stando in casa e per piccoli trattti.

Sembrava che tutte le persone che incrociavo mi guardavano e pensavano, “guarda quella troia come soffre”. Io ne ero orgogliosa poich&egrave lo facevo per dare del mio meglio per voi, padrone.

Durante il tragitto pensavo solo alla gara, spero di farvi vincere, padrone.

Passati 15 minuti, l’orologio segnava le 14:40:05, ho cercato un bar.

Ho ordinato una cedrata con bitter on the rocks.
Mi sono seduta, mi sentivo nuda, si vedva l’orlo delle autoreggenti.
Non ero così lontana da casa e la cosa mi preoccupava, esco così solo con mio marito.
Ho bevuto in fretta l’aperitivo ed ho ripreso la via di casa. Ho lasciato il bar alle 14:43:47.

La strada per il ritorno a casa &egrave stata fatta con maggiore velocità anche perch&egrave la necessità di fare pipì fa aumentare il passo.
Sono giunta sotto casa in anticipo 14:50:14 per cui ho fatto un altro giro.
Ho incontrato un condomino il quale ha attaccato bottone parlando del più e del meno.
Finito di parlare erano le 14:54:03 ma, avendo ordini di passeggiare per 30 minuti, ho ripreso a camminare facendo il giro della zona rientrando solo alle 15:06:23.

Giunta a casa, mi sono inginocchiata, tolto il cappottino, tolto il pendente e rimesso il collare.

Mi sono recata a 4 zampe, come una cagna in camera da letto dove ho tolto gonna e canotta (avevo un caldo incredibile ed una figa di fuoco).

Mi sono tolta le scarpe e le ho fissate in ginocchio per circa 5 minuti.
Padrone non volevo leccarle. Sapevo che era un vostro ordine ma, sapete che non ce la faccio.

La figa colava ma la lingua non voleva leccare. In ginocchio mi sono recata in cucina dove ho preso una pezza umida.

Ritornata di fonte alle scarpe ci ho ripovato, padrone.
Ho dato solo una leccatina, poi le ho pulite con la pezza.
Padrone, mi sono immediatamente pentita ed ho cominciato a leccare come una forsennata. Le baciavo e le leccavo pensando che fossero le vostre scarpe, ora si vede solo brillare la mia saliva.

Padrone sono pronta a continuare la mia prova, la mia figa &egrave un pochino più asciutta, sarà stato il disgusto provato o la delusione per non aver eseguito benissimo la prova.

Ora mi accingo a prendere il mattarello

vostra umile troia Claudia.

9) prendi il mattarello e poggialo a terra
10) sdraiati con la pancia sul mattarello e controlla l’orologio al secondo
11) comincia ad oscillare sul mattarello facendolo scorrere tra il seno e la figa (ti ci devi dondolare sopra) fallo fino a che non ti risulta insostenibile la voglia di andare in bagno
12) controlla l’orologio e rapporta tutto ai padroni indicando il numero di oscillazioni fatte col mattarello e l’ora di inizio e fine

Padroni, la vostra schiava ora &egrave ingurdabile.
Mi presento a voi con il reggiseno completamente fuori posto, le calze rotte e tutte abbassate.

A terra c’&egrave un lago di umori dovuto allo strisciare della mia mutnadina a terra.

Appena inviata l’ultima mail alle 15:24:05 ho preso il mattarello e mi ci sono messa sopra con tutto il peso del mio corpo.
Schiacciare sull’addome &egrave stato doloroso e la vescica urlava il suo bisogno di svuotarsi.

Comincio ad andar su e giù sul mattarello alle 15:26:01
Mi sono spinta con le mani su e giù al mattarello facendo toccare il seno e la mutandina.

L’esercizio &egrave stato molto lento e doloroso, al sesto giro mi sono bagnata nelle mutandine poich&egrave &egrave fuoriscitaun pò di pipì.

Appena ripresa ho visto l’orologio erano le 15:34:06.

Mi sono inginocchiata ed ho leccato per terra pulendo tutto prima di inginocchiarmi al PC a rccontatarvi quanto accaduto.

Mi sento sporca, ho fitte alla pancia e non vedo l’ora di svuotarmi.

Padroni sono pronta ad applicare il dolore al seno ed alla figa prima di liberarmi.

Vostra troia Claudia.

13) applica le mollette o la stampella per la gonna ai capezzoli e/o alle labbra della figa (dipende da quello che credi di meritare)
14) recati in bagno facendo giusto un goccio di pipì poi rapporta ai padroni

Padroni,
rieccomi a voi con indosso solo le calze rotte, due mollette alle labbra della figa e la stampella per la gonna ai capezzoli.

Appena inviata l’ultima mail ho tolto la biancheria, annusato le mutandine fradice dei miei umori misti alla mia urina.
Ho aggiustato almeno la posizione delle calze, ho rimesso le scarpe sapendo di dover alzarmi per andare sulla tazza.

Mi sono fiondata in bagno con le mollette alla figa che si sono staccate due volte prima.

Rimesse a posto, ho allargato le gambe ed ho fatto giusto un goccio di pipì.

Ho portato con me il PC che ora &egrave appoggiato sul bidet mentre sono in ginocchio a scrivervi implorando di terminare la tortura e liberare la vescica.

Padroni mi alzo e vado a liberarmi la vescica.

Troia Claudia

15) recati in bagno e liberati prima di strappare (senza aprire) quanto applicato ai capezzoli e/o alle labbra della figa
16) racconta tutto e ringrazia i padroni.

Padroni,
sono in ginocchio con indosso sole le scarpe e le calze rotte.

Ho dei segni rossi ai capezzoli ed alle grandi labbra.

Dopo aver rapportato mi sono recata in bagno, mi sono messa a gambe divaricare sulla tazza ed ho iniziato ad utinare bagnado inverosimilmente le mollette.

Molta pipì &egrave finita a terra ed io, prontamente ho preso lo straccio ed ho pulito a terra con le mani, senza mazza.

Solo dopo le pulizie o preso coraggio ed ho strappato prima le mollette e poi la stampella. La sensazione di dolore &egrave stata fortissima e mi sono accasciata.

Ora sono umilmente al vostro cospetto sperando di avervi fatto cosa gradita e pronta a subire le punizioni che so di aver meritato.

Vi ringrazio del tempo che avete perso appresso a questa umile troia

schiava Claudia Francesca ha fornito una sola mail di risposta per cui la si riporta in modo integrale.

Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto problemi di connessione.

Domenica mattina sfruttando il discutibile hobby di mio padre ho eseguito gli ordini relativi a questa gara a cui il mio padrone mi ha dato l’onore di partecipare.

ho riempito la bacinella alle 10.04 minuti. alle 10.07 ho bevuto tutta l’acqua, infatti il mio padrone so che vuole che beva tutto di un fiato.

Mi sono vestita con una minigonna di color nero che &egrave quella preferita del mio padrone, ovviamente senza mutandine sotto e senza regiseno ordine del mio
padrone, perch&egrave vuole che si veda bene la mia terza misura che penzola.

Indosso un paio di scarpe con tacco 12ed esco sono le 10.15 e cammino un quarto d’ora imbattendomi infine nel primo bar. Si trattava di un bar frequentato da persone che decisamente non escono da Oxford. E’ infatti il ritrovo del motoclub del mio paese e ho dovuto subire degli apprezzamenti molto pesanti del tipo guarda quella troia della bidella del paese chissà come ha avuto il posto e altre amenità. ho bevuto uno spritz col select liquore tradizionale veneziano in onore del mio padrone.Data la gonna corta che indossavo quando mi sono seduta per bere lo spritz non potevo evitare di mostrare la mia passerina agli astanti. A un certo punto intervenne un vecchio che disse:” guardi che se &egrave venuta qui per farsi stuprare e poi prendersi il risarcimento con noi non attacca”

Sono le 10.40

Dopo circa un altro quarto d’ora torno a casa, saranno state le 10.50 circa e mi appresto a pulire le scarpe polverose che indossavo anche sotto i tacchi. A differenza della prima volta che lo avevo fatto la sensazione di vomito era decisamente diminuita forse sto diventando quella schiava che vuole il mio padrone se non pecco di presunzione.

alle 11.15 circa Comincio a dondolarmi con il mattarello tra il seno e la figa per circa quattro minuti finch&egrave la necessità di urinare diventa impellente il mattarello sarà oscillato una ventina di volte.

applico due mollette da bucato sui cappezzoli per trenta secondi e sento bruciare in modo terrificante.

alle 11.30 vado in bagno e cerco di fare solo un goccio di pipì come mi viene ordinato, ma non ce la faccio.

ringrazio i padroni di avermi dato l’onore di partecipare a questa gara

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