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Racconti di Dominazione

la mia Padrona si scopa la mia faccia

By 6 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Torno dopo un bel pò di assenza a publicare racconti, ma stavolta le cose sono un pò cambiate: adesso la maggior parte delle pratiche e delle situazioni sono realmente avvenute, anche se i racconti non fanno mai riferimento a situazioni reali. E sopratutto viviamo questo tipo di rapporto nella quotidianità, non più solo quando facciamo sesso. Ma senza tediarvi oltre vi lascio al racconto.

 

 

 

 

Una lieve pressione sul viso è stata la prima cosa che ho sentito quella domenica mattina. Io e la mia Padrona eravamo rimasti a dormire insieme dopo una serata passata a bere fino a tardi con degli amici, ma ovviamente non dormivamo vicini. Lei se ne stava sdraiata al centro del letto a due piazze, mentre io ero disteso in maniera perpendicolare, con la faccia appoggiata alle piante dei suoi fantastici piedi, e così, rannicchiato su me stesso avevo passato la notte, costantemente in compagnia dell’odore delle estremità della mia ragazza. Finché, come già detto, non fui svegliato da dei leggeri calci sul labbro.

Dopo qualche secondo necessario a rendermi conto di dove fossi, stavo già cominciando a svolgere i miei compiti mattutini. Prima cosa dovevo baciarle e leccarle i piedi per rimuovere il sudore accumulato durante la notte, poi dovevo alzarmi e preparale la colazione, quindi portargliela, e farle il primo bidet della giornata con la lingua, mentre lei consumava il suo pasto. Non se ne rende mai conto, ma a prima mattina la mia Padrona mi sembra sempre più bella, con quei capelli ricci e un po’ gonfi, il seno enorme morbido e rilassato, senza essere costretto nel reggiseno e soprattutto gli odori accumulati durante la notte dalla sua pelle e dalla sua fica che mi fanno letteralmente impazzire.

“Oggi sarà una mattina particolare”-diceva dopo aver finito la colazione, mentre schiacciava con le mani la mia faccia sulla sua fica e si strusciava il clitoride sul mio naso- “Saremo soli in casa fino a metà pomeriggio e ho una voglia matta di scopare, spero che sarai in grado di soddisfarmi.”

Avrei dovuto capire che, come negli ultimi mesi sempre più spesso succedeva, non mi avrebbe comunque concesso di scoparla, ma un po’ in realtà ci speravo ancora. Erano mesi ormai che non scopavamo, o meglio che io non scopavo lei, e sempre più spesso mi umiliava e mi ridicolizzava per le dimensioni del mio pene, soprattutto rispetto al fallo del suo strap on, e la conseguente inutilità del mio arnese, in fondo mi sarebbe piaciuto vederla godere di nuovo con il mio cazzo dentro, per ricordarmi che quelle cose le diceva come atto di sottomissione, ma in fondo non le pensava davvero.

Assorto nei miei pensieri quasi non mi ero accorto di essere arrivato in bagno, finchè non mi sono ritrovato sdraiato per terra con la bocca aperta a bere la prima piscia della mattinata. Poi, mentre io pulivo rapidamente il pavimento del bagno, lei si faceva una doccia, dicendo di raggiungerla in camera una volta che mi fossi lavato anche io. Appena arrivai la trovai sdraiata sul letto con solo le sue calze a rete e mi gettai subito a baciarle i piedi per ringraziarla di ciò che mi stava concedendo di vedere. Ovviamente io ero nudo e quella vista, unita al fatto di avere la faccia davanti ai piedi della Padrona, mi provocò un’erezione immediata che di certo non passò inosservata.

“Bene schiavetto vedo che sei già eccitato, mi servi bello dritto oggi. Sdraiati sul letto.”

Così, dopo che mi aveva fatto spazio, mi distesi sul letto e lei si mise distesa su un fianco, facendomi sentire il seno sul petto e massaggiandomi un capezzolo con uno dei suoi. Poi ha fatto una cosa strana che fino ad adesso non aveva mai fatto: ha tirato fuori dal cassetto uno dei suoi nuovi acquisti, una specie di maschera per gli occhi che, una volta indossata, impedisce a chi la porta di vedere, e dopo avermela messa, ha preso quello che pensavo fosse un bavaglio e me l’ha legato dietro la testa, facendomi capitare una pallina in bocca. Pensavo che quella cosa che avevo in faccia era un po’ strano per essere un bavaglio, perchè, oltre la pallina, un pezzo di cuoio era appoggiato sulla mia bocca e sopra di esso sentivo come un peso che si muoveva assecondando i movimenti della mia testa, ma non avevo la minima idea di cosa fosse e non ho avuto neanche molto tempo per pensarci.

Infatti, appena finito la mia “vestizione”, la mia Padrona si mise a cavalcioni sopra di me e baciandomi il collo stimolava con il piede il mio cazzo, già molto in tiro.

“Amore, adesso ho proprio voglia di cazzo, resta così che mi impalo, voglio godere sul tuo cazzone gigante.” In un attimo sono stato come risvegliato da un sogno: Mi si era seduta in faccia e mi aveva tolto la maschera per gli occhi e io finalmente avevo capito cosa fosse quel peso che sentivo sul mio bavaglio: era un cazzo di lattice nuovo, leggermente più corto degli altri, ma con la stessa mostruosa circonferenza. La mia Padrona stava scopando con un cazzo finto usando la mia faccia come appoggio.

“Che inutile merda che sei. Non credevi mica che avrei di nuovo scopato con il tuo cazzetto inutile e insignificante. Quei tempi sono finiti ormai, ma una signora come me ha bisogno di cazzo, tu lo capisci no? Ti piace la mia idea? Mi sembra ottima finchè non trovo un uomo che abbia la dotazione per scopare come si deve, che dici? Ma certo che ti piace, sei solo una merda. Si……. Veeengo.”

E fu solo il primo degli insulti e degli orgasmi a cui ne fecero seguito molti altri nella mezz’ora successiva. Poi dopo, stanca di cavalcarmi, mi tolse il bavaglio, mi fece alzare, si sdraio di nuovo sul letto e mi ordinò di ripulirla con la lingua.

“Ti è piaciuto?”- mi ha chiesto mentre mi bloccava con le gambe la faccia in mezzo alla sua fica- “Non serve che rispondi, il tuo cazzetto parla per te. La prossima volta ti userò anche per scoparmi in maniera più attiva se vuoi.”

“Certo Padrona!” -risposi, entusiasta della proposta- “È tanto che non lo facciamo e mi piacerebbe davvero molto poterla farla godere in quel modo.”

“Ok allora domani ti legherò di nuovo quel coso in faccia e mentre me ne starò sdraiata a riposarmi sarai tu che mi scoperai con la tua testa, è il massimo che ti concedo visto che il tuo cazzo non lo sentirei neanche più.”

E detto ciò affondò di nuovo la mia testa nella sua fica e mi schizzo in gola l’ennesimo orgasmo della giornata, seguito dalla seconda pipi.

 

 

 

Come sempre gradiremmo ricevere critche e commenti, ma anche consigli, soprattutto da chi, come noi, vive o ha vissuto esperienze simili. Quindi scrivete pure a sadomaserg@gmail.com ma per favore evitate la volgarità e le offese, perchè, nonostante la giovanissima età, pensiamo che il ripsetto sia la prima cosa e cestiniamo senza risposta le e-mail di persone che si sentono per qualche motivo in diritto di offendere.

 

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