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Racconti di Dominazione

La mia segretaria tutto fare

By 2 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia segretaria tutto fare

Ciao, sono Gianni, abito nel nord , ho 40 anni, singolo, con un divorzio alle spalle, brizzolato, fisico asciutto e ben tenuto, lavoro in una azienda come dirigente e sotto le mie dipendenze, ho diverse segretarie.
Di una in particolare, mi interesso particolarmente.
Lei &egrave Susanna, 32 anni, sposata, senza figli, bionda, alta circa 1,68, occhi azzurri, fisico notevole, terza di seno, bel sedere e un viso che parla da solo.
Ha quella sensualità innata che non si crea.
Il mio ufficio ha i vetri oscurati e questo mi permette di vedere fuori, senza essere visto, &egrave uno dei vantaggi di essere un dirigente e ve ne sono molti altri.
Quel giorno vedo arrivare Susanna con una mini mozzafiato e sopra una camicetta rossa che mettono in risalto ancora di più i suoi seni, lei ha la scrivania davanti a me e sa benissimo che io posso vederla, quindi aspetto di vedere come si comporta.
Dopo i soliti saluti ai colleghi, si siede e con mio incredibile piacere, allarga le gambe quel tanto che basta per farmi vedere il suo piccolo perizoma.
La scena mi eccita subito, comincio a pensare a come farla venire in ufficio e a cosa voglio fare…rimango nei miei ragionamenti mezzora, poi alla fine mi decido e la chiamo al citofono, lei ovviamente si alza, la vedo mettersi a posto la mini e venire verso il mio ufficio, bussa, la faccio entrare e subito le dico, che &egrave in forma strepitosa e che quella mattina &egrave veramente super.
Vedo negli occhi la soddisfazione per quelle mie parole e allora deciso le dico;
– togliti il perizoma, siediti e accarezzati la fica!
Mentre dico quella frase, spero di non avere sbagliato la mia valutazione psicologica, così, quando vedo che lei abbassa lo sguardo e si mette a sedere, tiro un sospiro di sollievo.
Susanna tira via il perizoma con movimenti lenti, quasi da professionista dello spogliarello, o sono io che la vedo così?
Rimane lì con gli occhi bassi e allargando le cosce, comincia a accarezzarsi le labbra vaginali, poi, a
entrare piano con le dita.
Noto subito che ha un pelo selvaggio, lasciato libero di crescere, subito mi viene voglia di depilarla un poco, prendo la lametta e la schiuma che tengo in ufficio e, che uso quando ho poco tempo di curarmi a casa, mi metto in ginocchio davanti a lei, appoggio le mie dita dentro di lei, insieme alle sue e sento che &egrave bagnatissima.
Susanna continua a tenete la testa bassa, questo suo prostrasi ai miei ordini, mi eccita un casino.
Prendo la schiuma e la spruzzo sulle mie mani, poi, deciso la metto sui suoi peli, lei ha un brivido, non so se &egrave per che &egrave fredda la schiuma o il pensiero di quello che sto per farle; io tranquillo la spalmo bene e le dico;
– Continua a masturbarti.
Comincio a passare con la lametta sui suoi peli, sento che lei sospira e geme al contatto di quell’acciaio, io piano la rado, facendola tornare una ragazzina, lei fa movimenti cauti per non rischiare di farsi tagliare, quando vedo che cresce il suo piacere, mi fermo e aspetto.
La sento godere e tremare, aspetto che si calmi e, quando vedo che leva le dita dalla fica e si allarga per facilitarmi, le dico;;
– Non ti ho detto che puoi smettere di masturbarti…rimettiti dentro le dita e continua.
La sua mano torna tra le cosce e sparisce di nuovo con due dita dentro di lei.
Ricomincio a rasarla, piano, le sue labbra vaginali cominciano a affiorare in tutto il suo splendore, le guardo la fica, adesso posso notare come sia ancora stretta, istintivamente mi viene la curiosità di sentire anche il suo piccolo buco posteriore.
Le metto un dito dentro e subito sento la sua reazione, contrae forte lo sfintere e mi fa capire che non l’ ha mai fatto, questa sua dichiarazione, mi fa venire la pelle d’oca dall’eccitamento: &egrave sposata e il suo uomo non ha mai pensato di farsela in quel modo.
Lascio quel pensiero ai giorni che verranno, torno a guardare quella fighetta così stretta e poco usata
E le dico;
– Adesso comincerò a scoparti fino a che ne ho voglia, poi i prossimi giorni voglio farti anche il culo e se mi vengono altre voglie, tu mi devi obbedire…chiaro?
lei senza alzare la testa mi risponde;
– Come vuoi tu.
Così, le prendo le gambe e porto il suo culo alla fine della sedia, in modo che posso metterle le mani sulle natiche e, nello stesso tempo posso penetrarla più facilmente, senza slacciare i calzoni, tiro giù la cerniera e gli slip e appoggio la mia cappella sulla sua entrata.
Sento il calore che la sua fica emana e sento la sua voglia, la percepisco, così mi spingo in lei, sono convinto che quello che sto facendo le piaccia molto e sono anche convinto che le piaccia prenderlo in quel modo.
Sento il suo gemito alla mia penetrazione, allora, tolgo una mano dal culo e gli e la metto in bocca per non fare sentire i rumori da fuori.
L,altra mano lascia il sedere e sale sopra la sua camicetta, comincia a stringerle i seni.
La sto sbattendo come un bastardo, su quella sedia e già penso a tutto quello che le farò e, le chiederò di fare, quando la sento venire ancora.
il mio cazzo &egrave ben stretto da quella sedere e le sensazioni che mi provoca, sono fenomenali, le alzo la camicetta e le sposto il reggiseno senza toglierlo, il seno adesso libero, rimane ancora imperiosamente dritto e i capezzoli sono belli duri, a minacciare l’aria.
Prendo in mano i seni e aumentando le mie stoccate, li stringo forte, lei mi da un morso sulla mano per non urlare, io allora, stringo ancora di più i capezzoli e le dico in modo deciso;
– Devi abituarti a fare quello che voglio e anche a soffrire se c &egrave ne &egrave bisogno’
– capito?
lei senza rispondere, fa un cenno di assenso con la testa e, in quel momento gli sborro dentro…
Il godimento che provo &egrave violentissimo, finalmente ho trovato la donna che da sempre cerco, una donna che vuole essere dominata e umiliata.
Sento il mio sperma uscire e il mio cazzo non cedere, la mia voglia cresce come il mio sesso, allora, lo tiro fuori, per la prima volta le alzo il viso e dico;
– Guarda e prendi in bocca la tua fonte di piacere.
Senza aspettare risposta, appoggio la mia cappella alla sua bocca, lei apre le labbra e mettendo le mani sotto le mie palle, comincia a spingerselo dentro.
I suoi movimenti passivi, mi fanno impazzire: le prendo la nuca e comincio a farglielo arrivare fino in fondo alla gola, poi, torno all’inizio con solo la cappella dentro;
– Stringilo forte mentre te lo metto dentro di nuovo, voglio che mi fai impazzire…
E comincio a scoparle la bocca con una passione esagerata.
Susanna cerca di tenermi il più possibile, mi stringe talmente forte con le labbra , che sento le mie vene scoppiare dal desiderio.
Il piacere prevarica la mia resistenza, allora, mi lascio andare dentro quella bocca calda e la riempio di sperma, che lei con calma deglutisce dentro di se.
Esco da lei e prendo il suo perizoma ancora sul tavolo, apro un cassetto e lo metto dentro poi la guardo e le dico;
– Lo slip lo tengo io, adesso vai di là e non andare in bagno a lavarti, stai così fino a stasera e tieni sempre le gambe bene aperte, per farmi vedere come sei rasata e per ricordarti di quello che abbiamo fatto.
Domani vieni a riprendere il tuo perizoma e preparati a soddisfarmi ancora di più.
Lei si alza, per la prima volta mi guarda negli occhi e lo fa con aria sottomessa, senza dire niente si avvia alla sua scrivania e abbassando gli occhi, comincia a lavorare, nello stesso tempo divarica le gambe facendomi vedere la mia opera e, facendomi godere al solo pensiero di cosa le farò domani…

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