Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

La moglie di un altro

By 2 Dicembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Mentre si avviava all’indirizzo che gli era stato fornito via email, Mirko si stava domandando se avesse fatto bene ad accettare. Ripassò mentalmente lo scambio di corrispondenza che l’aveva portato a quell’incontro e si convinse ad andare fino in fondo.

Solo due giorni prima aveva ricevuto un messaggio privato su Facebook da uno sconosciuto, un certo Paolo, senza alcuna foto sul profilo, in cui gli venivano rivolti complimenti, anche piccanti. Mirko l’aveva cestinato senza pensarci due volte ma il giorno seguente ne aveva ricevuto un altro che catturò maggiormente la sua attenzione. Questa volta a scrivere era stata una donna.

“Ciao Mirko, ho saputo che ieri ti ha scritto quel miserabile di mio marito. Non &egrave molto intelligente ma devo dire che questa volta aveva ragione, sei proprio un bel ragazzo. Qui dice che hai 30 anni, ma ne dimostri anche meno’ meglio ancora!
Mi piacerebbe molto invitarti a casa nostra. Come avrai capito siamo una coppia un po’ particolare. A me piace conoscere nuovi amici e a mio marito piace guardare mentre io li conosco :)
Fammi sapere, un bacio.”

Mirko aveva riletto più volte quel messaggio, per paura che fosse uno scherzo. Poi aveva guardato le foto della donna, tale Lucia, e gli erano sembrate autentiche. In più Lucia era proprio una bella donna, anche se doveva avere almeno una decina d’anni in più di lui. Alla fine aveva deciso di risponderle.

“Ciao Lucia, mi piacerebbe conoscerti di persona, ma prima che ne dici di farci una chiacchierata via Skype?”

Mirko aveva lasciato anche il suo account, ma non aveva molte speranze di venir richiamato. Con sua sorpresa, invece, non ci era voluto molto perché il suo computer cominciasse a suonare: una chiamata in arrivo.
Dopo aver risposto alla videochiamata, sullo schermo era apparsa una coppia. Mirko aveva subito riconosciuto lucia, indossava una magliettina abbastanza scollata da cui si potevano intuire le sue abbondanti forme. Gli occhi, scuri come i suoi capelli, fissavano l’obiettivo. Vicino a lei un signore, sulla cinquantina, con lo sguardo rivolto verso il basso.
“Ciao Mirko”
“Ciao”
Dopo i convenevoli, Lucia aveva spiegato la situazione senza peli sulla lingua.
“Vedi, io faccio queste cose per mio marito. Ormai lui gode solo quando mi vede scopata da altri uomini. Gli piace essere lì vicino mentre viene tradito”
Mirko, sotto ai pantaloni, sentiva la sua erezione crescere. Gli piaceva l’idea di fottersi quella bella signora.
“Per me si può fare” aveva detto.
“Raggiungici domani a casa nostra se ti va” aveva esordito Paolo, il marito cornuto di Lucia.

Una volta giunto a destinazione, Mirko aveva citofonato all’interno che Lucia gli aveva detto. Una voce maschile gli rispose “Terzo piano”.
Quando arrivò sul pianerottolo del terzo piano, Mirko vide una porta socchiusa. Fece per avvicinarsi e questa iniziò ad aprirsi. Dietro c’era Paolo, in calzoncini e maglietta.
“Ciao Mirko, prego, accomodati”
Il ragazzo era un po’ teso. Paolo l’aveva fatto accomodare in camera da letto e gli aveva chiesto se voleva un caff&egrave ma Mirko non aveva ancora visto Lucia e questo lo faceva temere di essere incappato in una fregatura. Accettò comunque e rimase solo nella stanza, seduto sul bordo del letto, in attesa.
Dopo qualche secondo la porta della stanza si riaprì ed entrò Lucia.

“Ciao tesoro, ben arrivato”
Mirko rimase di stucco. Lucia indossava una sottana di seta color crema che si adattava alle forme generose del suo corpo ed un paio di scarpe nere con il tacco altissimo. I suoi capelli ricci ed il suo sguardo le davano un’aria selvaggia.
“Ciao Lucia, sei molto più bella dal vivo”
Lei si sedette di fianco a lui e gli chiese se era pronto.
“Beh, sì, tuo marito &egrave andato a preparare il caff&egrave'”
“Lui &egrave molto lento, perché intanto non ci scaldiamo un po’?”
“Come vuoi” disse Mirko iniziando a tirare giù una spallina della sottana.
Anche Lucia non perse tempo e mise una mano sul pacco del ragazzo. Era già duro ed il mugolio della donna gli fece capire che apprezzava. Mentre lei cercava di slacciare i pantaloni di Mirko e lui le aveva iniziato a ciucciare un capezzolo rientrò in stanza Paolo.
“Spero non ti dispiaccia se abuso un po’ di tua moglie” il ragazzo si era calato nella parte.
“Fai pure” rispose Paolo posando la tazzina di caff&egrave sul comò “ma io voglio guardare bene mentre lo fai”.
Lucia aveva ormai tirato fuori il cazzo di Mirko dalle mutande e ne rimase sorpresa.
“Ma cosa sei, un toro?”
“Pensa a succhiarlo, così diventerà ancora più grosso e duro”
Lucia eseguì ed inizio ad insalivare la cappella del ragazzo chinando la testa tra le sue gambe. Lui allungò il braccio di fianco ed iniziò a passare un dito sulla fica della donna.
Nel frattempo vedeva paolo, davanti a loro che si stava spogliando. Iniziò a segarsi ma il suo cazzo era piccolissimo.
“Ho capito perché tua moglie si fa scopare dagli altri”
Paolo abbassò lo sguardo.
“Hai detto che vuoi vedere da vicino? Allora vieni qua”
L’uomo si avvicino e si inginocchiò tra le gambe aperte di Mirko. Davanti ai suoi occhi la moglie stava succhiando avidamente quel grosso cazzone.
Lucia lo guardò di traverso mentre spompinava, poi alzò la testa lasciando il cazzo di Mirko e sputò in faccia al marito.
“Guarda, questo &egrave un cazzo come si deve, non il tuo”
Poi Lucia, tenendo il cazzo di Mirko dalla base, iniziò a sbatterlo sulla fronte del marito.
“Lo senti come pesa?”
Mirko era divertito da quel teatrino, ma anche molto eccitato.
“Adesso sdraiati, che facciamo vedere a tuo marito come ti piace essere scopata”
Lucia si distese sul letto e allargò le gambe. Mirko gli montò sopra e le puntò il cazzo sulla fica. Con un colpo secco di bacino lo fece penetrare dentro fino a metà. Poi, delicatamente, inserì il resto. La donna gemette di piacere ed anche Paolo sembrò apprezzare lo spettacolo.
Le zinne non più sodissime della donna dondolavano lateralmente mentre Mirko la montava con vigore. Il marito, di lato al letto, continuava a segarsi con aria remissiva.
Mirko, continuando a scoparsi la moglie, si rivolse a lui “Scommetto che con quel pisellino non le hai nemmeno mai rotto il culo come si deve”
“Non ce l’ha abbastanza duro” disse Lucia ansimando.
“Ora ti faccio vedere io come si fa’ e da molto vicino”
Mirko fece sdraiare Paolo sul letto, poi Lucia si sedette sulla faccia del marito prima di sdraiarsi con la schiena all’indietro sopra di lui. Ora il marito aveva il naso tra le chiappe della moglie.
Mirko si mise in ginocchio tra le gambe di Lucia sollevandole. Quando puntò la cappella pulsante sul suo buco del culo, le palle finirono sulla faccia di Paolo.
“Prima di incularla bisogna lubrificare” disse Mirko prima di far colare un filo di saliva tra la sua cappella ed il culo di Lucia. La saliva colpì precisamente il culo della donna e poi colò fino ad andare sulla bocca di Paolo.
L’uomo inizialmente sembrò dimenarsi, ma poi Mirko si accorse che il cornuto si stava muovendo solo per sfregare il suo cazzetto tra i capelli della moglie.
“Ora che &egrave ben lubrificata si può iniziare a spingere”
Il cazzo di Mirko iniziò ad entrare impetuosamente nel culo di Lucia che gemeva di dolore e piacere. Prima qualche centimetro, poi fuori, poi ancora dentro, un po’ di più, poi ancora tutto fuori, poi di nuovo dentro finché non fu entrato tutto, fino alla base.
“Ora sfondami” lo implorò Lucia “voglio godere con il culo”
Mirko non si fece pregare. Iniziò a trapanarle il culo senza pietà, mentre sentiva le sue palle strusciare sul viso di Paolo. Quest’ultimo continuava a muovere il bacino sempre più velocemente, finché, mentre la moglie gemeva per un orgasmo intensissimo, lui iniziò a sborrarle copiosamente tra i capelli. Erano tutti soddisfatti, tranne Mirko.
“Credo che ti abbia impiastricciato la piega” sorrise Mirko mentre aveva ancora il cazzo nel culo di Lucia e le palle sulla faccia del marito.
“Cosa hai fatto ritardato?” scoppiò Lucia “ora verrai punito! Vieni in ginocchio qui vicino a me”
Entrambi si inginocchiarono a terra e Mirko si avvicinò a Lucia per farsi ripulire il cazzo e per raggiungere anche lui l’orgasmo.
Il pompino, questa volta, fu molto più energico e profondo. Non ci volle molto perché il ragazzo, trattenendo la testa di Lucia, svuotasse nella sua bocca tutto il seme che aveva.
La donna lo raccolse fino all’ultima goccia poi, voltandosi verso il marito, glielo sputò in faccia.
“Questo &egrave per avermi sporcato i capelli”

Leave a Reply