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Racconti di Dominazione

la prima volta di Valeria

By 12 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Distesa sotto il caldo sole sardo in un pomeriggio di fine luglio, mentre il sole scende verso l’orizzonte colorando di rosso il cielo azzuro mi godo il venticello del mare. Poco lontano Luca e Michela stanno facendo il bagno. Sono nuda e i miei seni bianchi fanno un forte contrasto con il resto abbronzato facendo risaltare ancora di piu’ le tette, una quarta abbondante, che, anche coperte, attirano normalmente lo sguardo degli uomini. Il ricordo di cio’ che ho appena finito di fare mi fa fremere e la mia passerina torna ad umidirsi. Sono proprio una troia, penso, poi mi alzo e vado in direzione di Luca, si sono proprio una troia, ripenso eccitandomi, e sono contenta di averlo scoperto.
Sono davanti a Luca, mi inginocchio e ho il suo cazzo a 2 cm dal viso, e ancora floscio e stanco, ma so cosa fare, lo scappello e lo metto in bocca, con la lingua incomincio a leccare dedicandomi al filetto, il cazzo reagisce e comincia a gonfiarsi. Luca mette una mano sulla mia testa e comincia a guidare il mio pompino, ma non solo, vuole che usi le tette, lo stringo in una spagnola mentre con la lingua mi dedico alla cappella quando capita a tiro. Ormai ce l’ha bello duro e grosso. Me lo ficca in gola, spinge, mi scopa la bocca e la gola…
-Succhia succhia che adesso ti sborro direntamente nella gola ‘ le parole di Luca vennero’ fuori come un rantolo, seguite in breve dalla sborra calda nella mia gola. Per la seconda volta nella mia vita ingoiai lo sperma di un uomo. Continuai a leccargli il cazzo fino a pulirlo per bene.
– Vedo che la cosa inizia a piacerti ‘ Michela sorridente mi guardava mentre pulivo con la lingua il cazzo del suo ragazzo. ‘ Adesso pero dagli un po’ di tempo per recuperare se no lo consumi tutto oggi!
Scoppiai a ridere.
Certo tutto avrei potuto immaginare ma mai, anche nei miei sogni erotici piu’ spinti, cio’ che era capitato quel giorno.
Ripensai a cio’ che era capitato nelle ultime 24 ore anzi meno, erano circa le 8 di sera di ieri quando tornando dal mare avevo incontrato Michela e Luca. Michela era stata la mia compagna di banco per tutto l’anno ma finita la scuola non avevo avuto modo di rivederla perche’ era andata a fare un corso di vela a nord della Sardegna, Era giusto tornata. L’abbraciai e baciai, poi mi accorsi di Luca.
– Questo e’ Luca, il mio padrone ‘ ci presento’ Michela ‘ e questa e’ Valeria la mia migliore amica.
– Il tuo padrone? ‘ chiesi stupita
– Si, io sono la sua schiava e lui il mio Padrone, e’ l’unico modo in cui posso essere felice ‘ poi rivolgendosi a Luca ‘ Posso parlare un po’ con la mia amica Padrone?
– Va bene, disse Luca, io vado a cercare qualcosa da bere, volete qualcosa?
– No grazie ‘ risposi
– Io si una birra, grazie. Disse Michela
Luca ando via e io e Michela ci sedemmo. Lei mi spiego che lui era molto dotato, che godeva come una pazza a fargli da schiava, che con lui aveva provato senzazioni uniche. Ero sconvolta e quando Michela inizio a entrare nei particolari mi sconvolse ancora di piu’… ma mentre parlava la mia passerina aveva iniziato a bagnarsi. Luca torno con la birra.
-Allora gli stai raccontando tutto ‘ chiese a Michela
– Si, padrone
– Sei gia’ bagnata Valeria ‘ mi chiese guardandomi fisso negli occhi
– Si, dissi imbarazzata abbassando lo sguardo
– Bene, – disse Luca che nel frattempo si era avvicinato, infilando la mano dentro i miei pantaloni e arrivando ad accarezza la mia fighetta.
Comingio a matrurbarmi con 2 dita, ero tutta rossa in volto. Michela mi baciava delicatamente e mi palpava le tette.
Luca con fare deciso si apri i pantaloni e tiro fuori un bel cazzo di una 20na di cm. Michela spinse la mia testa verso il cazzo del suo ragazzo e io mi lasciai andare in un pompino mentre Michela si prese cura della mia fighetta. Dopo mezz’ora ero a casa loro, nuda sul letto a quattro zampe, aspettavo il padrone che, vicino al letto, si faceva insalivare il cazzo da Michela per poter essere lubrificato per rompermi il culo.
– Adesso di spacco il culo, disse Luca, sei pronta?
– Ho paura, risposi
Luca spinse Michela tra le mie chiappe.
– Leccala per bene
Michela prese a leccarmi, dalla passerina con la lingua portava i miei umori sul forellino
Luca la fece spostare e appoggiato il cazzo allo sfintere inizio a spingere. Non ero mai stata inculata, avevo fatto sempre resistenza ai miei vari fidanzatini, ma come era possibile che un bruto, senza educazione e con un modo di fare odioso come se fosse lui il solo uomo al mondo, fosse riuscita a convincermi, in meno di mezz’ora. Non capivo. Ma mi piaceva. Il dolore iniziale era ancora presente ma, anche grazie al lavoro di mano che Michela stava facendo al mio clitoride, il piacere adesso era tale che non avrei voluto smettere piu’
– Si spaccami, spingi inculami ‘ ma davvero quelle parole uscivano dalla mia bocca?? Ma cosa mi stava succedendo, io ero sempre stata fredda e, quelle poche volte che mi era capitato di vedere un film porno, avevo sempre pensato che le attrici fingessero e che mai una donna avrebbe potuto emettere quel tipo di rumori.
Guardai davanti a me, nello specchio mi vidi ansante e ansimante. Godevo godevo godevo.
Il calore della sborra mi riempi l’ano facendo godere come mai prima di allora.
Luca tiro fuori il cazzo e me lo porse davanti alla faccia.
– Puliscilo!!-
– Mi fa schifo
Uno schiaffo mi arrivo secco sulla guancia destra, senza dire parola guardo’ Michela che corse a prendere in bocca il cazzo dell’amato

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