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Racconti di Dominazione

la prof..padrona

By 15 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Mario era un ragazzo alto circa 1.60, bella presenza,magro, di carnagione scura con capelli neri corti ,insomma un ragazzo normale che si può incontrare tutti i giorni in mezzo alla strada.
Era un giorno normalissimo nella scuola di mario, lui come ogni giovedì pomeriggio da 2 mesi a questa parte rimase al corso di recupero di matematica,ma non sapeva che quel pomeriggio la sua vita arebbe cambiata;comunque torniamo al corso;il corso e tenuto dalla sua professoressa Valeria quarant’anni, ‘ alta, mora, capelli lunghi e mossi e porta sempre la minigonna e delle deliziose scarpe coi tacchi . Finito il corso Mario si apprestava a raggiungere la fermata del bus,ma fu affiancato dall’auto della sua prof che gli disse:’ei mario Sali che ti do uno strappo’;mario non se lo fece ripetere 2 volte dato che il bus sarebbe arrivato 1 ora dopo.Dopo 2 minuti che erano in macchina Valeria gli disse:’Vedi mario tu non vai molto bene a scuola,anzi sei un asino’ mario rimase perplesso da questa frase anche se nn era del tutto falsa,infatti lui era uno dei peggiori della sua classe;continuo Valeria’io ti posso aiutare,sai ho 3 materie e quindi 3 voti per la promozione,però voglio qualcosa in cambio”mario rimase sempre piu perplesso e inizio anche a preoccuparsi per quello che gli poteva chiedere la prof’allora disse’mi dica prof cosa dovrei fare per lei’ e valeria con un sorriso malizioso disse’io sono sola perché ho dei gusti particolari mi piace essere trattata bene dai miei compagni;quindi io ti offro la promozione,e tu in cambio sarai il mio schiavo; e inutile dirti che se rifiuterai la bocciatura sarà al 100 per cento;e che non ti venga in mente di dirlo a qualcuno perché nessuno ti crederà e sarai preso di mira da tutti;ti do 5 minuti per pensare se deciderai di si mi prenderai la mano me la bercerai e mi dirai con parole gentili e sottomesse che accetti di essere mio skiavo’; mario era intontito e imbarazzato da quella situazione’da una parte una promozione che si sarebbe dovuto sudare dando la sua libertà,dall’altra la bocciatura con tutte le conseguenze familiari che ne sarebbero scaturite..si accese una sigaretta e inizio a pensare’passarono 5 minuti mario aveva finito di fumare e la prof gli fece notare che era scaduto il tempo..mario ci penso altri 2 minuti,poi prese la mano della sua prof la baciò e disse’sarò il suo umile servo mia padrona’;la prof fece un sorriso malizioso dal quale fece trasparire tutto il suo lato sadico.
Trascorsero 10 minuti di silenzio,poi Valeria ruppe il ghiaccio:’skiavo so che ora mi starai odiando ma vedrai che tra qualche giorno cambierai idea,sai io ho un’altra skiava giorgia un’altra asina a scuola e anche lei all’inizio mi odiava;dopo qualche giorno non riusciva più a separarsi da me,mi amava e mi implorò di potermi baciare i piedi per salutarmi anche a scuola dato che lei si sentiva inferiore a me..ovviamente io gli e lo negai,a scuola nessuno deve sapere niente CHIARO!!!’mario fece un cenno di si con la testa scandendo 2 timide parole’si padrona’..’bene’disse lei e fu il silenzio fino all’arrivo a casa.
Arrivarono a casa e entrarono nel garage subito mario vide arrivare una ragazza molto carina della sua scuola a quattro zampe vicini alla macchina.valeria disse:’prima lezione da oggi sei un cane e al mio cospetto dovrai essere sempre a 4 zampe chiaro?’ ‘si mia padrona’ ‘si mia padrona cosa?’ ‘si mia padrona sono un cane’disse mario.Ad un cenno della padrona la ragazza aprì la portiera e si dispose a terra come un tappeto,la padrona mise una scarpa sulla pancia della skiava e una scarpa sul seno e si alzo in piedi usando la ragazza appunto come un tappeto;si girò verso lo skiavo mario e disse:’fai il giro e vieni qui’ mario apri la portiera si mise a 4 zampe e fece il giro arrivando di fronte alla padrona;non ebbe neanche il tempo di fermarsi che ricevette uno skiaffo in faccia che gli fece vedere le stelle;quando si riprese senti dire dalla padrona’il tuo sguardo deve essere sempre rivolto hai miei piedi,non devono essere mai sui miei okki chiaro?’ ‘si padrona’disse mario e rivolse subito lo sguardo verso le divine estremità della padrona;’leccami le scarpe’disse la padrona e mario si getto sulle scarpe della padrona,un decolte nero; inizio baciando la punta di tutte e 2 le scarpe poi inizio a leccare il sopra della scarpa destra piano senza tralasciare un millimetro,arrivo al tacco e inizio a succhiarlo come se stesse facendo un pompino (mario all’inizio skifato dalla situazione inizio pian piano a prenderci gusto),ripetè la stessa operazione anche con l’altra scarpa leccandola tutta perfettamente;quando la padrona fu stanca tirò un calcetto in bocca a mario e lui capi che avrebbe dovuto smettere;ringrazio la padrona per avergli concessi di leccare le scarpe e si rimise con lo sguardo fisso sulle scarpe appena pulite della padrona aspettando ordini.
Dopo un po mario vide i piedi della padrona spostarsi e sentì un peso sulle spalle,la padrona gli era salita sopra ‘vai cavallo portami dentro casa,non vorrai mica far stancare la tua padrona?’ disse valeria ‘no padrona e giusto che lei non si stanchi e che la porti io in giro’rispose umilmente lo skiavo e inizio a camminare come un cavallo verso le scale seguito dalla skiava sempre a 4 zampe.
Finite le scale mario con in groppa la Padrona e la skiava giorgia entrarono all’interno dell’appartamento;la padrona scese e si mise comoda su una poltrona,con le gambe penzolanti dal braccio di quest’ultima;’toglietemi le scarpe skiavi’disse la padrona e i due si precipitarono verso i piedi della padrona,baciarono le sue scarpe e le sfilarono delicatamente mettendo a nudo un piedi perfetto e curatissimi,poggiarono le scarpe a terra e si misero in attesa di ordini ‘vi piaccioni i miei piedi vero skiavi’ ‘si padrona sono divini’ risposero in coro entrambi..’bene fatemi un massaggio’ ‘si padrona’ dissero i 2 e presero in mano un piede per ciascuno iniziando a massaggiare delicatamente quel tesoro che avevano fra le mani,iniziarono dalla pianta con movimenti circolari sul tallone per poi passare nella parte centrale e fra le dita,la padrona sembrava apprezzare molto il trattamento dai gemiti di piacere che faceva; ‘continuate con la lingua’ disse la padrona e i 2 lekkarono avidamente i rispettivi piedi,iniziarono sempre dalla pianta su e giu con la lingua tutto molto delicatamente e con una cura paurosa,per poi passare al collo del piede e alle dita leccate a una a una e mettendo particolare cura per l’infradito,con tutto che la padrona indossasse i collant;passò più di un quarto dora cosi poi la padrona con un calcio allontanò i due e rivolgendosi verso la skiava disse ‘vammi a preparare un bagno caldo che dopo ci divertiamo’e la sciava si diresse velocemente verso il bagno;’tu stronzo spogliami’ ‘si padrona’ disse mario e si diresse verso la maglietta della padrona che sfilò delicatamente con difficoltà data la sua posizione a 4 zampe;dopo la maglietta sfilò il reggiseno non potè non notare lo splendido seno della donna (cazzo si mantiene bela la prof (penso mario fra se e se e scese verso la gonna,staccò la zip e la sfilo cercando di far scomodare il meno possibile la padrona ,tolse la gonna e subito dopo le mutande, e a quel punto la padrona con un movimento velocissimo della mano prese la testa dello skiavo e la porto di alla fika,bella e depilata,’annusa ti piace vero’ ‘si padrona a un buon odore’ e inizio a ispirare profondamente ‘lecca’ e mario inizio a leccare avidamente la fika,su e giu dentro e fuori e alla padrona sembrava piacere molto,inizio a apostrofarlo con vari aggettivi,si dimenava’muoviti stronzo,sei un cane una troietta dai lekka visto che con quel pistolino che hai nn puoi farmi godere’ e sbatteva sempre fa faccia di mario nella sua fika;2 secondi prima di raggiungere l’ orgasmo lo stacco e disse ‘non e il momento’;subito dopo arrivò la skiava dicendo che il bagno era pronto,la padrona allora si risedette su mario e lo fece andare verso il bagno indicandoli la direzione tirandogli i capelli;entrati in bagno mario si diresse verso la vasca e si fermo affianco,la padrona scese e si mise nella vasca,rivolgendosi alla skiava disse: ‘depilalo tutto nell’altra stanza c’e l’occorrente; andate ora ci rivediamo tra mezz’ora’ i 2 skiavi uscirono dalla stanza e si diressero verso la stanza per la depilazione di mario.
La cosa imbarazzo molto mario che si trovava nudo su una sedia tipo quella dei ginecologi a gambe aperte e aspettava di essere depilato;ci vollero una ventina di minuti di sofferenza per mario specialmente quando la skiava giorgia gli depilò i ciglioni con la ceretta,ma il lavoro fu fatto benissimo mario non aveva piu un pelo per il futuro piacere della padrona.
La mezz’ora passo e i 2 schiavi si precipitarono in bagno,dove la loro padrona li attendeva ancora in acqua che nell frattempo si era un po raffreddata,appena li sentì entrare la padrona si rivolse a loro e disse: ‘tu skiava portami l’accappatoio e tu skiavo porta un asciugamano’ detto fatto i 2 arrivarono con accappatoio e asciugamano vicino la vasca e attesero che la padrona uscisse,cosa che fece subito e prontamente la skiava le porse l’accappatoio ‘asciugami i piedi’disse allo skiavo che non se lo fece ripetere 2 volte e asciugo i divini piedi della Padrona correlando il tutto con un bacio per piede. Quando fu completamente asciutta la padrona si rivolse alla schiava dicendo’avvicinati al gabinetto che devo pisciare’la schiava sapeva cosa la attendeva,si avvicino alla tazza alzo il coperchio e si mise con la testa nella tazza e lo sguardo rivolto al soffitto a bocca aperta attendendo che la padrona la usasse come cesso umano;mario fece una faccia disgustata ma la padrona prese subito la parola dicendogli: ‘vedi skiavo questa e una cosa che imparerai a fare anche tu, ti addestrerò a farmi da cesso’e dicendo questo si avvio verso la tazza,si mise sulla faccia della skiava con la fika sulla bocca e liberò il suo nettare dorato direttamente in gola alla skiava che sembrava non disprezzare questo trattamento;ad un tratto si blocco e tolse la skiava da sotto la quale ringrazio devotamente per il trattamento riservatole e ordinò allo skiavo di prendere un bicchiere di plastica da sopra il lavandino,lo skiavo esegui e gli e lo diede,lei lo riempi con l’ultimo residuo di pipì che le rimaneva e si fece pulire dalla skiava,consegno il bicchiere allo skiavo e gli ordinò di bere;lo skiavo ci provo ma al solo odore gli veniva da vomitare allora ordino alla skiava di immobilizzare lo skiavo al lavandino con la cinta dell’accappatoio di chiudergli il naso con una mano e con l’altra di versare la pipì in bocca allo skiavo che essendo immobilizzato non poteva fare niente,e ne poteva chiudere la bokka xke sapeva bene qiali sarebbero state la conseguenze del suo gesto;la skiava versò il primo sorso e lo skiavo lo ingoio tutto,all’inizio lo skiavo sembrava skifato,ma poi si rassegno e degluti tutta la pipi che era nel bikkiere per la gioia della sua padrona,e alla fine comunque mario fu costretto anche a ringraziare la padrona per quell’onore.’pulite tutta quell’acqua che e caduta li per terra con la lingua e preparatemi la cena,chiamatemi fra un oretta;skiava sai come mi devi svegliare mi raccomando altrimenti sarà peggio per voi’ e detto questo la padrona uscì lasciando gli skiavi a pulire e ando a riposarsi un po nel letto.
L’ora passo i 2 skiavi avevano preparato la cena e si diressero verso la camera da letto,la padrona dormiva ancora,giorgia spiegò a mario che alla padrona piaceva essere svegliata leccandole i piedi,e quindi i 2 alzarono la coperta e iniziarono a leccare le estremità della padrona,la padrona sentì la lingua dei 2 skiavi sui suoi piedi mentre la lakkavano la cosa le piacque molto,ancorpiù quando i 2 leccarono nell’infradito; sentiva le lingue dei 2 tra le sue dita che le facevano un dolce massaggio,fece finta di continuare a dormire per godersi ancora quel trattamento,e i 2 continuarono a leccare devotamente i piedi della loro dea tra un dito e l’altro sotto le unghie e sulla pianta,quando si scoccio la padrona tirò un calcetto a entrambi che si allontanarono immediatamente, giorgia disse ‘la cena e pronta mia signora’ ,e detto cio portò le ciabatte ai piedi della sua dea e gli e le calzo,e si avviarono tutti e tre in cucina.
In cucina la padrona decise che la skiava le avrebbe servito la cena e lo skiavo sarebbe stato sotto il tavolo a renderle omaggio con la sua lingua ai piedi e alle gambe della padrona,e cosi ando avanti per tutta la cena con lo skiavo che lekkava i piedi e i polpacci della padrona e la skiava che le faceva da cameriera, fine cena la padrona prese 2 banane le alpesto con i piedi e disse ai 2 di mangiare la loro ‘cena’ direttamente dai suoi piedi; i 2 eseguirono e dato che la maggior parte dei pezzetti si trovava tra le dita della padrona i 2 erano costretti a mettere interamente i piedi della padrona in bokka mangiando i pezzi di banana e cercando anche di non mordere i divini piedi della padrona;dopo un po i 2 ebbero mangiato tutto e pulito perfettamente con la bokka i piedi della dea e il pavimento;’pulite tutto e venite in salotto vi aspetto li’e cosi dicendo la padrona si allontano.
Finito di pulire i due si diressero in salotto e li trovarono la padrona “Ora mi dovete far godere come dico io altrimenti vi boccio, !!! Ora inizia a toccarti e tu leccale i piedi” disse a giorgia e a mario.
Ubbidirono alla padrona senza obiettare mentre lei sul divano si sfiora i seni con la mano.
mario e eccitatissimo ed immediatamente il cazzo gli scoppia.
La signora si alza, si accosta a giorgia e le avvicina il tacco della ciabatta alle labbra dicendo: “succhialo stronzetta” e glielo spinge in bocca schiacciandogli il naso con la suola.
Mentre giorgia si tormenta la fica con sempre maggiore frenesia, la signora chiama mario, si abbassa il pigiama gli ordina di leccarle il culo. Non ha mutandine. Le sue gambe sono molto divaricate. La lingua di mario la fa godere e, dimenandosi, spinge sempre piu’ il suo tacco nella bocca di giorgia che quasi soffoca. “Ti piace leccarmi il culo eh!! Adesso vediamo che sai fare, voglio vedere come te la scopi”. Non se lo fa ripetere due volte, spalanca le gambe della ragazza e lapenetra. Mentre le e sopra la signora si abbassa e gliela sbatte in bocca.
Porta ancora la maglia del pigiama ed e’ rivolta verso di me. Geme e si dimena molto con il bacino mentre con le unghie graffia i seni di giorgia fino a farla leggermente sanguinare “visto che non sai fare un cazzo almeno usa bene la lingua, puttana”. Mario sta per venire ed anche la ragazza ma la signora gli ferma e mentre era ancora accovacciata sulla ragazza ordina a mario di toglierle le ciabatte con la bocca. Si alza da giorgia che ha il viso pieno di umori vaginali: “ti è piaciuto eh??? Ora vediamo se ti piace questo”. La fa alzare e la porta dietro al divano dove c’e’ un tappeto pieno di piccolissimi chiodi tipo quelli dei fachiri e dove la fa sdraiare a pancia sotto. “Adesso sarai il mio materasso e vedi di non protestare”. giorgia dice ‘si padrona’ con un gemito dopodiche’ la padrona si sdraia sulla schiena di giorgia e ordina a mario di spogliarmi e di scoparla. Gemiti di piacere della signora e di dolore della ragazza si confondevano mentre il viso di mario sprofonda nel seno finalmente nudo della padrona. La inondo del mio caldo seme mentre le signora, raggiungendo l’orgasmo, graffia mario con le sue affilatissime unghie. “Sei bravo a scopare, vieni che ti do’ il tuo premio”dice a mario . Ci alziamo e la ragazza dopo di noi con il corpo tumefatto. La padrona e ancora bagnata di sperma e siede di nuovo sulla poltrona a gambe larghe “il tuo amico mi ha sporcato, vieni a pulirmi la fica e tu leccami i piedi”. Eseguono gli ordini. E’ talmente tanta la foga che e ad un certo punto mario per succhiarle tutte e cinque le dita insieme le mordo leggerissimamente un dito. “Ahi, ah allora pure tu sei stronzo”. Fa alzare giorgia che intanto ha finito per benino il suo lavoro, fa girare mario a pancia in su’ ai suoi piedi e fa sedere la ragazza sulla sua faccia. Ha il corpo violaceo su mario quando le ordina di pisciargli in bocca. “Siete due merde, mi fate schifo” e ridendo mi masturba energicamente il pisello con un piede facendosi leccare l’altro, appoggiato sul bracciolo della poltrona, da giorgia. Quando si scoccio tiro un calcio a giorgia e la allontanò,ci disse che potevamo andare a casa e di non fare tardi a scuola l’indomani,poi aggiunse che ci aspettava domani pomeriggio a casa sua,e si diresse verso la camera da letto;mario e giorgia invece lasciarono la casa,e mario fu consapevole che la sua vita era cambiata’

Spero che la storia vi sia piaciuta,aspetto suggerimenti e qualsiasi altra cosa tramite e-mail,trovate il contatto nella mia pagina,sulla scritta contatti,aspetto le vostre considerazioni’

radisch

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