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Racconti di Dominazione

La Professoressa – Cap2 – La notte

By 19 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Rincasata Alessia si chiude la porta alle spalle. La giornata sta finendo eppure intuisce che l’assurda spirale di eventi che lei stessa ha generato sia solo all’inizio.
Appoggiarsi ad un muro la fa sentire solo leggermente più tranquilla.
Apre l’armadio. L’ordine &egrave chiaro. Buttare tutto. Perché mai dovrebbe farlo? Se il giorno dopo il corriere non arrivasse lei non avrebbe alcun vestito.
Magari potrebbe conservare qualcosa. Potrebbe anche conservare tutto. Nicola non potrebbe mai venire a saperlo.
Dlin dlon.
‘Chi &egrave?’ chiede spaventata.
‘Sono io, Luca. Mi manda Nicola’.
Alessia apre la porta. Luca &egrave ancora nudo, con il vibratore nell’ano e il pene in una cintura di castità.
‘Ti ha visto arrivare nessuno?’
‘Spero proprio di no. Mi &egrave arrivato un messaggio di Nicola. Vuole che io butti i tuoi vestiti e tu i miei. Queste sono le chiavi di casa mia. Va’
‘E domani cosa ci metteremo?’
‘Non ricordi, ha detto che arriverà un corriere con i nuovi vestiti.’
‘E se non dovesse arrivare in tempo? Io domani ho lezione’
‘Anche io’
E’ tarda notte. E la casa di Luca &egrave vicina. Se &egrave riuscita a tornare dalla stazione senza esser vista da nessuno dovrebbe riuscire anche a raggiungere casa sua. Anche se non &egrave facile correre scalza e con due vibratori addosso. Ma deve farlo.
Alessia esce. E inizia a correre. A vederla sembra una pazza che si alleni per una corsa di nudisti. Le strade sono deserte. O quasi. Incrocia un coppietta di anziani. Le lanciano occhiate di rimprovero. Lei si sente morire dentro. Abbassa lo sguardo. Continua a correre. E raggiunge la casa di Luca.
L’appartamento non &egrave molto grande, né l’armadio. Per cui mettere tutti i vestiti in un grande sacco nero non si rivela un’ardua impresa. Probabilmente Luca dovrà usare più buste.
Gettato il sacco nella spazzatura Alessia ricomincia la corsa verso casa. Incrocia solo Luca in senso opposto. SI lanciano le rispettive chiavi di casa al volo.
Nuovamente rincasata Alessia si addormenta stremata.
Sono le 4 del mattino quando il vibratore nell’ano di Alessia si accende alla massima velocità.
Alessia si sveglia di soprassalto urlando. Si alza in piedi d’istinto. Come se qualcosa l’avesse punta.
All’inizio non capisce cosa le stia provocando il dolore che sente. Poi ricorda.
Il vibratore gira senza possibilità di fermarlo. E fa male. Molto male.
Senza alcuna lubrificazione la plastica dura si muove come un giravite in un foro troppo stretto. Sente la carne venire tirata.
La frizione &egrave altissima. Il suo retto &egrave come se fosse trafitto da infiniti spasmi.
In questo momento Luca sta provando la stessa cosa. Lei non lo sa, e se lo sapesse non le cambierebbe nulla.
Prova a mordere la coperta. Questo in minima parte allevia il dolore. E’ distrutta dalla giornata. Vorrebbe dormire. Ma come fa a dormire con quel cose che le fa bruciare tutto l’ano?
Alessia vorrebbe toglierlo. Ma si ricorda dei 10.000 volts. Non sa se sarebbe meglio o peggio.
Spera che si scarichi. O che Nicola lo spenga a distanza.
Nicola lo spegne. Ma alle 5. Dopo 1 ora di intensa agonia anale.
Quando questo accade Alessia crolla sul letto.

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