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Racconti di DominazioneVoyeur

La scuola della perversione capitolo 3

By 7 Maggio 2023No Comments

Esco dalla doccia, la parete torna a essere bianca, la figlia del professore entra nella stanza, mi aiuta ad asciugarmi, mi aiuta a spalmarmi la crema, mi fa sedere davanti ad uno specchio, si allontana, entra un ragazzo cinese, si avvicina a me, comincia a toccarmi i capelli, capisco che è un parrucchiere, comincia il suo lavoro tra forbici e phon, spunta appena i capelli, tira fuori una piastra, è evidente che sa già quello che deve fare, non mi ha detto una parola, io mi guardo riflessa nello specchio, mi piace come mi sta facendo i capelli, se non fosse che dallo specchio vedo il riflesso dei miei seni, sono li in bella vista, sono ancora completamente nuda su una sedia e non ho nulla per coprirmi, attraverso lo specchio vedo che mi guarda, osserva attentamente il mio corpo, è la prima volta che entro in questa casa e già un sacco di persone mi hanno vista nuda, non faccio in tempo a pensarci che ecco entrare un altro uomo, si avvicina, gira la mia sedia per avermi di fronte, tira fuori un astuccio e comincia a truccarmi, lo sento troppo vicino a me, mi angoscia si avvicina sempre molto al viso, si appoggia sulle mie cosce.
Dopo minuti che sembravano eterni sono pronta, truccata e coi capelli lisci perfetti, torna a prendermi la figlia del professore, mi guarda, poi mi accompagna in un altra stanza, c’è un guardaroba enorme, mi da dei vestiti da indossare, sono una gonna e una camicetta, mi da anche un perizoma e un reggiseno, dei fantastici stivaletti col tacco, mi guardo allo specchio, sono bellissima.
La moglie e la figlia mi portano fuori casa, in auto, non ho idea di dove stiamo andando, alla fine parcheggiamo davanti al pronto soccorso, prima di scendere dalla macchina mi ordina di obbedire a quello che dirà lei senza discutere, devi confermare quello che dico io, la vedo che si posiziona una telecamera nascosta in un bottone della giacca, la figlia fa uguale.
Entriamo a andiamo al triage, parla lei, spiega al medico di turno che sono caduta giocando e che ho dolori dappertutto, mi fanno accomodare su un lettino e mi portano in sala d’attesa, c’è molta gente comincio a sentirmi in imbarazzo con la scusa di farmi stare meglio, posiziona il lettino in fondo alla stanza , proprio sotto la finestra messa in quella posizione gli altri hanno una visione migliore delle mie gambe, loro sono ai miei lati che facendo finta di niente osservano la situazione, alcuni uomini cominciano a muoversi per cercare di guardarmi tra le gambe, lei se ne accorge, prende la borsetta e la poggia sopra la mia gonna, il movimento è chiaro la gonna si è alzata , la sento sulla mia pelle, chi mi guardava rimane stupito, capisco che ora riescono a vedermi chiaramente le mutandine, arriva il mio turno, un infermiere mi porta in sala visite, ad attendermi ci sono due dottori e un infermiera, si salutano col nome, capisco che con l’ infermiera si conoscono, lei finge di essere mia madre e resta dalla porta ad assistere alla visita, in questo modo la porta rimane aperta, con solo lei davanti , ma chiunque passasse di li potrebbe vedere dentro, l’infermiera mi fa alcune domande, poi mi ordina di spogliarmi, tolgo gli stivaletti e comincio a levare la camicetta e la gonnellina, sono in intimo, i due dottori si avvicinano e cominciano a guardarmi la lingua e gli occhi con una specie di torcetta, in quel momento entrano in stanza due persone, non capisco chi sono ma sono in abito civile svuotano i cestini della spazzatura, capisco che sono delle pulizie, divento rossa in viso l’infermiera mentre il dottore continua a guardarmi la gola, mi sgancia il reggiseno, e in un attimo lo sfila via, con la coda dell’occhio vedo i due inservienti fissarmi le tette, vedo i risolini tra di loro e perdono tempo per restare il più possibile nella stanza nel frattempo il dottore si allontana per prendere lo stetoscopio io con le mani cerco di coprirmi il seno, ma l’ infermiera me le fa mettere sopra la testa, mi gira verso la scrivania e in un attimo mi abbassa il perizoma, lo prende e lo butta nel sacchetto dell’inserviente che ha questo punto sorride e se ne vanno da li, adesso sono nuda, la visita continua mi controllano i battiti e mi palpano per sentire dove sento dolore, io ovviamente fingo dolori inesistenti , mi mandano a fare i raggi, l’infermiera mi fa indossare un camice bianco, senza intimo sotto, non è molto lungo, arriva a stento a coprire le mie nudita, ad ogni passo potrebbe mostrare qualcosa di più, esco da li mi fanno passare davanti alle persone in attesa, l’imbarazzo è totale, cerco di guardare in basso per non incrociare nessuno sguardo, sento la gente che mi fissa, entro nella sala raggi, c’è il tecnico che si occupa delle lastre, io vengo di nuovo invitata a spogliarmi, l’unico vestito viene consegnato alla moglie del professore che lo prende e esce dalla stanza io resto li nuda, finisce le lastre e il tecnico mi dice che posso uscire, ma io sono li nuda e non ho niente per coprirmi apro leggermente la porta per cercare qualcuno, ma non c’è nessuno, cosa faccio adesso? Non posso uscire fuori , è pieno di uomini oltretutto c’è un gruppetto di ragazzi con il loro amico in attesa di visita, sono terrorizzata, non so cosa fare, quando vedo li un lettino, decido di sdraiarmi li e di coprirmi con il lenzuolo un portantino mi vede e mi porta fuori, mi posiziona proprio di fianco a quei ragazzi, o sopra il lenzuolo e spero non si accorgano che sono completamente nuda , iniziano a parlarmi , io visibilmente in imbarazzo cerco di sembrare normale e comincio a chiacchierare con loro, continuo a guardarmi intorno ma delle due donne nessuna traccia, passa circa una mezz’ora , vedo l’ infermiera di prima che si avvicina a me, spero venga a salvarmi da quella situazione, invece si avvicina e mi scopre un braccio per misurarmi la pressione sono ancora coperta dal lenzuolo, ma il ragazzo sulla barella riesce a vedermi di lato e capisce che sono nuda, cosi fa cenno ai suoi amici, che increduli si spostano per vedere meglio ovviamente l’infermiera fa di tutto per farmi muovere e mettermi sempre di più in mostra, ma deve farlo facendo finta di niente, altrimenti potrebbe destare sospetto cosi dopo aver controllato la pressione, fa alzare un po’ il lettino per sollevarmi la testa, i suoi movimenti sono precisi e infatti ogni movimento sposta sempre di più il lenzuolo scoprendo sempre di più il lato verso i ragazzi che sempre più eccitati continuano a fissarmi, ora si avvicina per guardarmi la gola , mi fa tirare fuori la lingua, in questo mondo può far credere che non ci accorgiamo di niente, continua a guardare dentro la mia gola, con una mano si appoggia sul mio fianco, la sento che con i suoi movimenti continua a spostare il lenzuolo, sento l’aria fresca che entra sempre di più sento la stoffa del lenzuolo che mi sfiora il seno, sento chiaramente che il bordo si è incastrato nel mio capezzolo, sono viola in volto sicuramente riescono a vedere fino a li , questa stronza continua a muoversi ancora non è contenta con la coda dell’occhio vedo che i ragazzi hanno i cellulari in mano, sicuramente mi stanno filmando, penso di aver raggiunto il limite ma la stronza dopo essersi allontanata per un attimo mi riordina di aprire la bocca e tirare fuori la lingua al massimo, questa volta si poggia con la mano chiusa più in basso rispetto a prima, lo scossone è molto più forte di prima, il bordo che era impigliato nel mio capezzolo salta via sento il lenzuolo scivolare in basso le mie tette adesso sono completamente scoperte davanti ai miei compagni di scuola, che imbarazzo, mi stanno anche filmando, quei filmati faranno sicuramente faranno il giro della scuola, vengo tenuta cosi un tempo interminabile, poi si allontana da me, e lei a prendere il lenzuolo per rimetterlo apposto, ma sollevandolo parecchio cosi da far vedere anche la parte di sotto, poi prende e se ne va, i miei compagni non perdono tempo a chiedermi perché sono nuda li sotto , io imbarazzatissima, loro continuano a prendermi in giro, mi fanno vedere che mi hanno filmata e che manderanno i video a tutti, io gli imploro di non farlo ma loro cominciano a prendermi in giro, poi uno di loro il più audace mi dice che se voglio che cancellino il video, devo pagare una penitenza, ok quello che volete ma cancellate il video vi prego, non potevo essere più stupida, cosi facendo gli ho dato forza e loro ne approfittarono subito, mi dissero che volevano toccarmi le tette, io subito dissi di no, ma quando minacciarono di pubblicare le foto non ebbi molta scelta, spinsero i due lettini in fondo , in modo da essere un po’ più appartati , anche se comunque eravamo sempre in una sala d’attesa, prima cosa mi ordinarono di scoprirmi di nuovo, io feci scivolare il lenzuolo, ecco li di nuovo a seno scoperto, era viola in viso, a turno vennero a baciarmi e a toccarmi le tette, fu molto umiliante, adesso avete avuto quello che volevate, cancellate le foto vi prego, loro invece di cancellarle mi avevo fatto dei nuovi video dove mi facevo baciare e toccare da loro , ero in un bel casino, il più prepotente torno alla carica, ricomincio a baciarmi, questa volta più duramente, mi obbligava a tirare fuori completamente la lingua che si divertiva a mordere, il tutto mentre continuava a palparmi le tette e a giocare con i miei capezzoli, poi il dramma, si stacco e mi ordino di abbassare ancora il lenzuolo e di fargli vedere le mie parti intime, io lo implorai di no, anche perché eravamo in un luogo pubblico, ma lui non volle sentire ragione e anzi, mi tiro uno schiaffo, avevo paura di quello che stava succedendo, cosi presi e abbassai il lenzuolo ma lui non era contento cosi mi afferrò un capezzolo e comincio a tirare forte, faceva malissimo sfilai via il lenzuolo completamente e lui mollo la presa, rideva compiaciuto, comincio con la sua mano a giocare col mio ombelico, poi scese sempre più in giu, lo so che sembrerà strano ma quel mix di imbarazzo e sottomissione mi fece bagnare, lui se ne accorse subito e mi diede della troia, guarda come sei bagnata, aveva ragione, ero bagnatissima, comincio a masturbarmi con foga aveva infilato quattro dita nella mia fica, cercavo di trattenermi ma i suoi movimenti erano troppo forti ebbi un orgasmo molto violento schizzai ripetutamente lui tolse la mano, in quel momento apri di nuovo gli occhi, tutti avevano il cellulare rivolto verso di me, in un attimo realizzai che ero ormai nelle loro mani, mi avrebbero sicuramente ricattata, potevano chiedermi qualsiasi cosa che io avrei dovuto accettare.
In quel momento videro un l’infermiera di prima tornare, mi ricoprirono di nuovo col lenzuolo…

Per suggerimenti o per raccontarmi le vostre esperienze
Potete scrivermi a
Delodo@outlook.it

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