Skip to main content
Racconti di Dominazione

La sottomissione online di Elisa, fidanzata qualunque

By 6 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

In una bel venerdì sera di fine maggio, Elisa si annoiava. Il caldo e l’afa della giornata erano ormai andati ed il cielo profumava d’estate, ma lei non riusciva a godersi questi momenti al meglio. Avrebbe forse dovuto studiare per la sessione di esami alle porte, ma non aveva ne la concentrazione ne la voglia di rimettersi sui libri in quel momento. Avrebbe forse voluto uscire con delle amiche per rilassarsi e bere qualcosa, ma le poche che aveva erano troppo impegnate a studiare o erano dai propri ragazzi. In quanto al proprio di ragazzo, Marco, come spesso accadeva era fuori con la compagnia di amici del calcio.
Elisa si sentiva spesso a disagio in compagnia di troppe persone, specialmente di quelle che hanno poche cose da dire ma lo fanno sempre ad alta voce. Aveva provato ad aggregarsi al gruppo della squadra di Luca in più occasioni, senza divertirsi più di tanto e senza farsi veramente notare. Marco non aveva protestato più di tanto quando lei, qualche mese prima, finalmente aveva smesso di seguirlo per i vari compleanni e festeggiamenti. Non socializzava con facilità, ed aveva la sensazione che il proprio carattere timido e riservato le facessero perdere molte occasioni. Aveva anche la sensazione di essere circondata da idioti, o forse era lei quella fuori posto? Ma questo era uno dei tanti pensieri che teneva per s&egrave.

In preda alla noia ed alla frustrazione per avere buttato via un altro venerdì sera (che poi, pensò Elisa, chi l’ha deciso che i venerdì sera si debba per forza fare qualcosa?), Elisa aprì il portatile e iniziò a navigare distrattamente su internet.
Dopo una mezz’ora passata a scorrere Facebook e BoredPanda, decise che tanto valeva cercare qualcosa di più interessante.
Scese a controllare che i genitori fossero ancora seduti di fronte alla TV, mise il volume del portatile a zero e aprì la navigazione in incognito.
Conosceva ormai da anni un sito di chat anonime dove non bisogna registrarsi e si può scegliere qualsiasi nome e ruolo per la serata. Ci andava raramente, di solito per prendere in giro gli uomini che si collegavano con la speranza di rimorchiare o quelli con account palesemente fasulli, e prendersi così una personale rivincita sull’umanità. Il tema della chat era erotico, ma difficilmente quelle linee di testo che apparivano veloci sullo schermo potevano eccitarla.
Scelse il nome di Ragazza96 ed entrò.

Avendo scelto un nickname femminile, venne da subito bombardata di messaggi privati, la maggior parte dei quali pieni di oscenità.
Elisa diede corda a qualcuno di loro per vedere quanto si potessero abbassare certi uomini. Altri erano più gentili, ma quasi tutti puntavano solo ad incontri per sesso o a esposizioni e masturbazioni in foto e/o cam. Qualche volta aveva anche guardato per curiosità, ma non si era mai fatta vedere e mai lo avrebbe fatto. Era fedele, e anche guardare la faceva un pò sentire in colpa.
Nella home invece passavano i messaggi più vari, ed uno in particolare attirò la sua attenzione.

LucaOnline: Cerco ragazza timida e remissiva, anche impegnata, per addestramento online. No incontri.

Che addestramento? Almeno va dritto al punto e non cerca incontri, pensò incuriosita Elisa. Gli scrisse.

Ragazza96: Ciao! Ho visto che cercavi proprio me? ;)

(Elisa, come moltissimi altri, era molto più sicura di se dietro il muro dell’anonimato, al limite dello spavaldo).

LucaOnline: Buonasera.
LucaOnline: Presentati.
Ragazza96: Sofia, 22 anni, di Milano. Tu?
LucaOnline: Le domande le faccio io. E’ qualcosa del poco che hai scritto vero?
Ragazza96: Quasi :) che intendi per addestramento?
LucaOnline: Le domande le faccio io. E’ qualcosa del poco che hai scritto vero?
Ragazza96: Sì.
LucaOnline: Presentati.

Elisa si sentì un pò a disagio. Forse non era così brillante come credeva. Ma con chi stava parlando poi? Un robot?
Decise di dargli corda ed essere onesta, ovviamente senza dire niente di personale. Era incuriosita.

Ragazza96: Ho 22 anni e studio all’università, vivo con i miei nel nord Italia. In chat vado per il nome di Sofia.
LucaOnline: Sei timida?
Ragazza96: Sì abbastanza.
LucaOnline: Da quanto sei fidanzata?
Ragazza96: Come fai a dire che lo sono?
LucaOnline: Ultimo avvertimento, qui le domande le faccio solo io. Da quanto sei fidanzata?
Ragazza96: ok ok :D 3 anni cmq
LucaOnline: Il tuo fidanzato non ti soddisfa e vieni qui a masturbarti?

Non era esattamente vero. Quando aveva voglia apriva un porno, la chat era più per i momenti di scazzo. A volte stava in chat fino a quando i genitori non andavano a dormire, e passava ai porno dopo. Ma non si toccava in chat.

Ragazza96: No
LucaOnline: Le fidanzate qui ci vengono per quello. Da quanto tempo non hai rapporti?

Come può fare centro ad ogni domanda? Ultimamente era un periodo un pò così, lo stress da esami e la relazione con Marco in una fase stanca non aiutavano. In effetti non era la prima serata in chat questo mese, ed Elisa già immaginava dove sarebbe andata più tardi. Decise di essere onesta, tanto era tutto anonimo e certi argomenti non sarebbe mai riuscita a toccarli con le amiche.

Ragazza96: una decina di giorni
LucaOnline: Descriviti. Quello che non vuoi dire non dirlo, ma sii onesta. Non giudico, voglio capire con chi sto parlando e se sei veramente F.

Già, a quanto pare era pieno di maschi con profilo di donne in chat. Non aveva mai capito perch&egrave. Almeno non sembra avere il cazzo in mano questo, pensò. E decise di essere onesta.

Ragazza96: Mora occhi verdi, capelli lunghi, un pò formosa bel viso. Porto gli occhiali. Che altro vuoi sapere?

Nessuna risposta. Luca, se poi questo era il suo vero nome, era stato molto rapido nelle righe precedenti, quasi fossero preimpostate. Passarono 5 minuti nelle quali Elisa chiuse le altre conversazioni che ormai occupavano tutto lo schermo. Poi capì.

Ragazza96: Niente domande! scusa. E’ che senza guida non so cosa dirti
LucaOnline: Hai bisogno di qualcuno che ti dica cosa fare. Descriviti in numeri, taglie.
Ragazza96: Seno 5 pantaloni 44.
LucaOnline: Altezza, peso?
Ragazza96: 170, 70
LucaOnline: Ti eccita farti mungere come la vacca che sei?

Un colpo basso pensò Elisa. Era vero, i capezzoli erano zone molto sensibili a cui sia lei che Marco davano molte attenzioni nei momenti di intimità. Essere degradata così la umiliava, ma qualcosa dentro di s&egrave non voleva non rispondere a questo sconosciuto molto deciso.

Ragazza96: si..
LucaOnline: Cosa indossi?
Ragazza96: Maglietta e shorts.
LucaOnline: Sei a casa senza reggiseno?
Ragazza96: eh si
LucaOnline: Puoi fare sfregare i tuoi capezzoli da vacca tra loro senza spogliarti, sbaglio?
Ragazza96: vero..
LucaOnline: Fallo ora.
Ragazza96: mh….ok

Iniziava ad avere voglia, e seguì le indicazioni di uno sconosciuto di internet. Mise entrambe le mani sotto la maglia larga, tastò i suoi seni un pò sudati e tirando leggermente entrambi i capezzoli con le dita li fece sfregare tra loro.

Cosa stava succedendo?
Perch&egrave obbediva ai desideri perversi di uno sconosciuto?

LucaOnline: Ti piace obbedire?
Ragazza96: in che senso?
LucaOnline: Obbedire a degli ordini. Come quello che ti ho appena dato.
Ragazza96: non ho mai provato. forse si
LucaOnline: Il tuo ragazzo non ti sottomette?
Ragazza96: no
LucaOnline: Ti piacerebbe che fosse più uomo?
Ragazza96: …forse si. ma cosa ci posso fare?
LucaOnline: Sei fedele?
Ragazza96: Si
LucaOnline: Sei istruita?
Ragazza96: sì
LucaOnline: Non mi piacciono i monosillabi. Ogni tua risposta deve essere completa e ben articolata se vuoi parlare con me. Sei istruita?

Elisa era ora molto interessata alla conversazione. Gli uomini disposti a tutto della chat la divertivano, ma i cosiddetti “morti di figa” non l’avevano di certo mai eccitata. Questo Luca, questo sconosciuto, la trattava invece con disprezzo e distacco. Era una sensazione strana, ma nuova.

Ragazza96: Si, ho fatto lo scientifico e ora studio biologia. Mi dovrei laureare a novembre alla triennale.
LucaOnline: Così va meglio. Vedi che se ti impegni riesci a fare qualcosa di giusto, vacca?
Ragazza96: Sì. E’ che se non capisco cosa chiedi di preciso non riesco a rispondere.
LucaOnline: Sei inesperta, imparerai.
LucaOnline: Ora voglio conoscerti meglio. Ti farò una serie di domande alle quali devi rispondere con sincerità e completezza. Se non vuoi rispondere di semplicemente “passo” e non insisterò oltre. Tutto chiaro?
Ragazza96: Si va bene
LucaOnline: Un’ultima cosa. Dopo avere risposto ad ogni domanda, mentri aspetti la mia prossima ti devi toccare quelle tettone da vacca che ti ritrovi. Toccati entrambi e capezzoli a due mani da sotto alla maglia. Intesi?
Ragazza96: Intesi.
LucaOnline: Quanto tempo resti collegata questa sera?
Ragazza96: Fino a quando non sono stanca, penso fino a mezzanotte o giu di li.
LucaOnline: Sei attratta dagli uomini decisi?
Ragazza96: Penso di si, dipende dai casi.
LucaOnline: stai con il tuo ragazzo più per abitudine che per una reale attrazione?
Ragazza96: non saprei. non c’&egrave la passione dell’inizio, ma penso sia normale. stiamo bene insieme dai..
LucaOnline: Ti ho detto di toccarti i capezzoli aspettando le mie domande. Lo stai facendo?
Ragazza96: Sì li sto toccando.

Elisa mentiva. Si era aspettata domande diverse; aveva giocato a “domanda-risposta” più volte in chat in passato, e quasi subito si era finiti a parlare di sesso e genitali. La cosa non la eccitava più di molto, e tante volte alle domande mentiva o esagerava le proprie prestazioni e descrizioni per vedere fino a che punto certi personaggi erano disposti a spingersi. Questa volta era diverso, e aveva la sensazione che tale Luca, se poi questo fosse il suo vero nome non era dato a sapersi, sapesse cosa stesse facendo.
Decise di assecondarlo, mise entrambe le mani sotto la maglia larga e si toccò i capezzoli aspettando la domanda successiva.

LucaOnline: Ti conviene dire la verità. Ti senti più intelligente della maggior parte delle persone che conosci?
Ragazza96: In un certo senso si
LucaOnline: Ti senti incompresa?
Ragazza96: a volte si
LucaOnline: Senti il bisogno di appartenere a qualcuno?
Ragazza96: Si molto.

Le faceva un pò strano toccarsi il seno rispondendo a domande abbastanza personali, ma lo faceva lo stesso. Iniziava ad essere sudata, specialmente sotto le sue grosse “tettone da vacca”, come le aveva battezzate Luca.
Seguirono una decina di domande personali, sulla propria relazione con il genere maschile, sul proprio carattere e stranamente sui propri gusti in termini di abbigliamento e calze. Poi capì il perch&egrave.

LucaOnline: Adesso sono abbastanza sicuro che tu sia biologicamente donna. Sai, in questa chat non si sa mai. Rilassati un attimo prima della prossima sessione di domande. Va tutto bene, ti piace?
Ragazza96: Si mi sta incuriosendo questo gioco, devo dire che sei diverso dalle altre persone con cui ho parlato qui. Però mi sembra di essere sotto esami, già ne ho di miei abbastanza :D
LucaOnline: All’inizio &egrave così, ti devo conoscere.
LucaOnline: Ora riprendi a toccarteli e rispondi. Quanti cazzi hai preso e dove? Elenca.

Delicatissimo, pensò Elisa. Ai ragazzi piace così. Poi tanto &egrave tutto anonimo, e certi argomenti non riesce a trattarli con le sue poche amiche, l’imbarazzo sarebbe troppo. Online, nell’anonimato, era diverso per lei.

Ragazza96: 2, bocca e davanti.
LucaOnline: Il tuo culo &egrave vergine?
Ragazza96: si
LucaOnline: Ti piace farti scopare a 90?
Ragazza96: si
LucaOnline: Il tuo ragazzo riesce a trovare il buco tra quelle chiappone?
Ragazza96: non sono così grossa!
LucaOnline: Rispondi come si deve. Il tuo ragazzo riesce a trovare il buco tra quelle chiappone?
Ragazza96: Si, il mio ragazzo riesce a fare sesso con me alla pecorina, sei contento?
LucaOnline: Sei una vacca cicciona che riesce a prendere quel poco cazzo che trova solo per le tettone che ti ritrovi addosso?

Elisa si sentì umiliata e ferita. Il suo corpo non le piaceva molto, ma non riusciva a seguire diete o fare sport con convinzione e costanza, dopo pochi giorni si annoiava e perdeva la motivazione. Era da sempre stata leggermente in sovrappeso, niente di che ma solo qualche chilo di troppo. Di solito vestiva semplice, jeans e maglietta o con vestiti abbastanza chiusi, di solito neri, come per distogliere l’attenzione dalla sua pancia e dai suoi fianchi. Il seno aiutava a distogliere l’attenzione, anche se non vestiva quasi mai scollata. Negli ultimi mesi aveva poi preso un paio di chili, forse per lo stress da esami e le sue abitudini meno regolari. A Marco questo non dispiaceva, o perlomeno non lo diceva apertamente.

LucaOnline: Ti ho fatto una domanda, vacca!
Ragazza96: devi proprio chiamarmi così?
LucaOnline: Come altro dovrei chiamarti? Sappiamo entrambi che il tuo nome non &egrave certo Sofia. Hai delle tette da vacca, e hai imbrogliato sul peso e sulle taglie. Non &egrave forse così?
Ragazza96:…
LucaOnline: Quanto pesi veramente?
Ragazza96: non lo so non mi peso da un pò. L’ultima volta ero sui 75
LucaOnline: Taglia di pantaloni?
Ragazza96: 46
LucaOnline: Sicura?
Ragazza96: Si sicura!!
LucaOnline: Taglia di reggiseno?
Ragazza96: ho una quinta
LucaOnline: Non mi devi mentire, devi rispondere come si deve e non devi fare domande se non ti do il permesso. Chiedi scusa.
Ragazza96: Scusa.
LucaOnline: Sei una vacca cicciona che riesce a prendere quel poco cazzo che trova solo per le tettone che ti ritrovi addosso?
Ragazza96: Suppongo di si.

Nel frattempo aveva continuato a toccarsi come le era stato richiesto. Non sapeva bene perch&egrave lo stesse facendo, dato che questo sconosiuto non aveva modo di verificare chi lei fosse o cosa stesse facendo attraverso la chat. Eppure sentiva la voglia di obbedire dentro di se, e Luca aveva già dato prova di riconoscere quando lei mentiva, cosa che l’aveva fatta sentire veramente una stupida.
Lo sfregare intermittente ed il contatto con la maglia avevano reso i suoi grossi capezzoli duri, e sentiva una leggera voglia salire dal basso.

LucaOnline: Ti piace farti sculacciare?
Ragazza96: ehm si
LucaOnline: Forte?
Ragazza96: normale..
LucaOnline: Ti piace farti prendere per il collo?
Ragazza96: si
LucaOnline: Ti piace farti schiaffeggiare?
Ragazza96: passo

Ora era eccitata. Era una sua fantasia inespressa quella di essere presa con violenza e sbattuta con forza, anche controvoglia. Non voleva però dare l’impressione di una a cui piace essere stuprata, e non di certo a questo sconosciuto. E poi, pensò Elisa, voglio capire se &egrave di parola.

LucaOnline: Capisco. Smetti di toccarti ora. Sei sudata?
Ragazza96: un pochino si
LucaOnline: Vuoi spogliarti?
Ragazza96: Non posso, ci sono i miei ancora svegli.
LucaOnline: Dov’&egrave il tuo ragazzo?

Passarono i seguenti venti minuti a parlare della relazione con Marco, di come si fossero conosciuti alle superiori 4 anni prima e da amici fossero diventati fidanzati prima ed una coppia un pò annoiata ultimamente. Di come Marco fosse passato dal trattarla con passione e dolcezza ad essere più distaccato, senza mai farla “sentire donna” come nei propri sogni erotici, e di come lei credesse che tali sogni spesso debbano restare tali per salvaguardare una relazione stabile.
Si sentiva sollevata a confessarsi con qualcuno.

D’un tratto, la voce di suo padre la riportò alla realtà.
“Buonanotte!” disse papà.
Staccò gli occhi dallo schermo dopo quasi un ora e si senti un attimo girare la testa. “Buonanotte” rispose Elisa.

Si rese conto di essere abbastanza indecente, la tensione dall’inaspettata conversazione e la temperatura dentro la stanza l’avevano fatta sudare. Luca le aveva fatto toccare i capezzoli in più occasioni durante la conversazione, e lei aveva obbedito. Ora erano duri e facevano un pò male, e la loro sagoma era evidente attraverso la maglia larga nera. Si sentiva bagnata, ed un pò puzzava. Avrebbe sicuramente fatto una doccia veloce prima di andare a dormire, senza però lavare i capelli.

Ragazza96: comunque volevo dirti, sono sola ora.
LucaOnline: Mettiti in ginocchio sul pavimento, vestita. Ora.

E ora che faccio, pensò Elisa. Erano circa le undici del venerdì sera, ed i suoi genitori erano da poco andati a letto. Probabilmente suo padre stava già dormendo, mentre sua madre avrebbe potuto essere sveglia a leggere un libro, pensò Elisa. Nella casa non c’era nessun altro, era figlia unica.
I suoi genitori non sarebbero entrati senza bussare, ma non aveva voglia di rischiare di essere scoperta in pose indecenti. Non aveva mai neanche fatto l’amore con Marco quando i suoi erano in casa.
Non se la sentiva di mentire però, perch&egrave avrebbe potuto rovinare il “gioco” che si era creato.

Ragazza96: Non posso dai..
LucaOnline: Non sei sola?
Ragazza96: I miei sono appena andati a dormire, non vorrei essere scoperta
LucaOnline: Sei in camera sola?
Ragazza96: Si
LucaOnline: non farmi perdere tempo vacca. Chiudi a chiave la porta e mettiti in ginocchio sul pavimento. Ora!

Si alzò dalla sedia e valutò il da farsi. Ora aveva voglia. Obbedì.

Ragazza96: Eccomi ci sono..
LucaOnline: Hai chiuso la porta vacca?
Ragazza96: si
LucaOnline: sei comoda?
Ragazza96: insomma..
LucaOnline: Siediti sui talloni con le ginocchia a terra, gambe leggermente divaricate. Schiena dritta. Quando ti do un ordine rispondi con “fatto” una volta eseguito. Intesi?
Ragazza96: si

Si mise in posa come richiesto. Non era più comoda, il pavimento duro le faceva male alle ginocchia. Ma scoprì che le piaceva ubbidire, perlomeno a questo Luca.

Ragazza96: fatto
LucaOnline: Schiena dritta ho detto!

Ma mi vede? Sono così prevedibile? pensò Elisa, e raddrizzò la schiena. Da quella posizione poteva ancora scrivere al portatile tenendolo sulla scrivania, anche se era leggermente più scomoda. Ora cominciavano a farle male i piedi.

Ragazza96: fatto
LucaOnline: togliti la maglia e toccati i capezzoli

Era proprio sudata. Tolse la maglia con velocità e la buttò sul pavimento, era comunque da lavare. Iniziò a toccarseli con una mano, poi l’altra. Iniziavano a fare un pò male.

Ragazza96: lo sto facendo
LucaOnline: Sono secchi, vuoi bagnarteli?
Ragazza96: un pò..
LucaOnline: riesci a metterli in bocca?
Ragazza96: no
LucaOnline: con una quinta? prova
Ragazza96: sono sode non riesco
LucaOnline: Tu prova di nuovo. Tirali forte verso la bocca

Aveva provato in passato, per curiosità, e se ne era vergognata molto. Decise di assecondarlo, sapendo già il risultato. Tirò forte, piegò il collo e tirò fuori la lingua più che pot&egrave, ma mancavano ancora un paio di centimetri. Ora le facevano male.

Ragazza96: ho provato, non riesco.
LucaOnline: leccati le dita e toccateli. Quando si seccano, bagna le dita di nuovo. Continua fino a che non ti dirò di smettere.

Elisa ubbidì, in preda ad una crescente eccitazione. Andò avanti per cinque minuti, chiedendosi se Luca fosse ancora li, o magari se si stesse masturbando. Si sarebbe sentita un’idiota se lui si fosse disconnesso all’improvviso. Poi, con suo sollievo, arrivò una linea di testo.

LucaOnline: Tieni la schiena dritta!
Ragazza96: Scusa.. mi fanno un pò male le gambe, continuo?
LucaOnline: sei una testa dura eh? Cosa abbiamo detto riguardo alle domande? Non ti ho forse detto di continuare fino a mio nuovo ordine, vacca?
Ragazza96: Hai ragione scusa.
LucaOnline: Hai un pennarello?
Ragazza96: Si.
LucaOnline: Spogliati completamente e rimettiti seduta.

Non me lo farà mica mettere in quel posto, pensò Elisa. Si alzò con fatica, le ginocchia doloranti e le gambe che le tremavano. 22 anni e sentirli tutti, ridacchiò tra se e se.

Ragazza96: Tolgo i pantaloncini
Ragazza96: ora tolgo gli slip

Erano incollati e belli bagnati. Hai capito che effetto mi fa farmi trattare così, penso Elisa con un pò di vergogna e molta voglia.

Ragazza96: fatto
LucaOnline: Sei bagnata vacca?
Ragazza96: si
LucaOnline: Scriviti il mio indirizzo mail sul seno con il pennarello. Spazio ne hai in abbondanza.

Luca le diede un indirizzo, e lei, come ipnotizzata, come se non avesse altra scelta, lo trascrisse sul seno sinistro con un pennarello sottile verde.

Ragazza96: fatto
LucaOnline: Per oggi può bastare. Ricontattami per mail se vuoi continuare nei prossimi giorni.
Ragazza96: esci di già?
LucaOnline: Per oggi può bastare. Ricontattami per mail se vuoi continuare nei prossimi giorni.
LucaOnline: Disconnected

Elisa si risvegliò come da un sogno. Era nuda, sudata ed un pò puzzolente, seduta davanti al suo portatile con le gambe incollate alla sedia Ikea di finta pelle. Poche righe di testo l’avevano transformata da fidanzata annoiata in una vacca vogliosa e vergognosa, in trance davanti ad uno schermo.
I capezzoli erano duri e doloranti, e aveva una serie di lettere verdi sbrodolate sul seno sinistro. L’aria della camera era calda e viziata. La chat con Luca era finita. Era da poco passata mezzanotte. Era bagnata e aveva troppa voglia per prendere sonno.
Si rivestì in fretta, aprì la porta cercando di non fare rumore e andò in bagno. Chiuse la porta a chiave, aprì il getto della doccia e iniziò immediatamente a masturbarsi con il manico della spazzola, che entrò in lei senza incontrare alcuna resistenza.
Immaginò di essere posseduta da Luca, che nella sua immaginazione doveva essere brizzolato, elegante e sulla quarantina, ma fisicato.
Non impiegò molto ad avere un orgasmo.

Ancora tremante, entrò nella doccia e si lavò in fretta. Si sentiva sporca. Sfregò via l’indirizzo mail con vergogna, e si chiese cosa si fosse di sbagliato in lei. Si asciugò e rivestì alla svelta, mise un pigiama pulito e niente altro e torno in camera facebdo attenzione a non fare rumore.
Prese il telefono e inviò un messaggio di buonanotte a Marco. Era mezzanotte e mezza e lui non le aveva ancora scritto nulla della serata, il che non era poi così insolito. Probabilmente era ubriaco.
Aspetto una sua risposta ma si addormentò con il telefono in mano dopo pochi minuti. BIP BIP BIP BIP

Elisa fu risvegliata dal suono tremendo della sveglia del cellulare. Erano le 6:50 di sabato mattina.
Ma porca di quella..! imprecò lei a bassa voce.
Come molte altre volte, si era dimenticata di disattivare la sveglia nel weekend. Si sentì stanca più del solito, e per un momento non ricordò il perch&egrave. Poi la sua mente assonnata riportò a galla la serata precedente. Elisa se ne vergognò ma provò anche una leggera sensazione di soddisfazione.

Poi guardò il cellulare, e pensò a Marco. Dov’era finito?
Rabbrividì al vedere 3 chiamate perse ed un paio di messaggi vocali. Era successo qualcosa?
Ascoltò i messaggi, mandati alle 3 di mattina, e capì che Marco doveva aver bevuto anche più del solito. Nel primo biascicava parole sconclusionate, coperte da della musica altissima e dalle voci degli amici della compagnia che facevano gli scemi.
Il secondo era solo rumore, probabilmente una chiamata partita per sbaglio. Nessun messaggio.

Delusa, tornò a coricarsi.

Dormì un sonno inquieto e pieno di sogni, dove immagini della discoteca si alternavano a Luca, il personaggio della chat, che le ordinava di inginocchiarsi e soddisfarlo.
Si risvegliò con un forte mal di testa dopo un paio d’ore, eccitata e bagnata.

Essere dominata da uno sconosciuto era il suo sogno erotico? O forse era questo Luca a suscitare qualcosa in lei?
Distesa sul letto, sollevò parte del pigiama e iniziò lentamente a masturbarsi. Era bagnatissima. I capezzoli duri erano ancora un pò indolenziti dalla sera precedente, ed il loro ritmico sfregare contro il tessuto la fece eccitare ancora di più.

Leave a Reply