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Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

La storia di Luca e Paola

By 18 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Nella testa di Luca da un po’ giravano strani pensieri. Luca ha 26 anni,moro e un fisico magrolino con un filo di pancetta. Lui non brilla per la sua bellezza ma da due anni si &egrave sposato con Paola, conosciuta ai tempi dell’università e dopo un lungo corteggiamento era riuscito a conquistarla. Lei &egrave una ragazza molto timida, mora, un po’ in carne e non altissima circa 1,65, la parte più bella del suo corpo &egrave senza dubbio il suo seno una quarta spettacolare che non passa inosservata.
Luca da qualche tempo girovagando in internet aveva scoperto il mondo dei cuckold.
All’inizio tutto gli sembrava impossibile, si poneva delle domande -Come possono non essere gelosi? -Come possono volere che le mogli vadano con altri?
Non riusciva a darsi delle risposte, però con il passare del tempo questo tarlo &egrave entrato nella sua testa ed ha sconvolto tutto.
Ora tutti i suoi pensieri sono rivolti a questo, pure lui voleva vedere la moglie con un altro ma non sapeva come fare, non sapeva come dirglielo. Non &egrave che a letto con la moglie usavano molta fantasia quindi un argomento come questo era difficile da tirare fuori.
Dopo alcune settimane si decise a cercare in qualche chat o in qualche sito dedicato il cosi detto Bull, ne voleva uno esperto in modo che lo avrebbe potuto aiutare nell’indirizzare la moglie e soprattutto lo cercava con un carattere dominante perché sia lui che la moglie erano molto remissivi.
I primi giorni non andarono molto bene, non riusciva a trovare quello che cercava, tutti non sapevano aspettare, avevano fretta e cercavano mogli già pronte a questo genere di avventure. Un giorno però, quando ormai aveva perso le speranze, ne trovo uno che sembrava perfetto per lui: paziente, rispettoso, esperto e da come parlava aveva una certa influenza su di lui quindi era dominante.
Decise di scambiare il contatto ed iniziò un fitto scambio di mail. Dopo due mail Luca capì che si trovava coinvolto più di quanto lui immaginava ed era molto eccitato non era più un pensiero ora era un ossessione.
Il Bull scelto si chiamava Mario, aveva un età perfetta 37 anni, alto, rasato con un bel fisico e soprattutto aveva una dotazione non indifferente circa 22cm. Con una vasta esperienza, non era la prima volta che si trova in questa situazione e sapeva bene che all’inizio veniva il difficile. Doveva farsi accettare dall’interlocutore e non doveva avere fretta, come fanno gli inesperti che son entrati da poco in questo mondo, ci voleva molta pazienza. Ogni cosa doveva essere fatta al momento giusto, bisognava calcolare tutto per non mettere paura al cornuto e si doveva arrivare ad uno stato di totale fiducia tra bull e cornuto.
Luca sin dai primi momenti aveva capito che si poteva fidare di Mario, soprattutto perché lui non aveva mai chiesto una foto di Paola e questo non era mai successo. In tutti quelli che si era imbattuto prima questo fatto era ricorrente, Luca li definiva ricercatori di foto. Mario nella sua testa non chiedeva mai la foto perché voleva che fosse il cornuto ad offrirgli la moglie e quindi in questo caso doveva essere Luca a chiedere se gradiva di vedere la sua mogliettina.
Mario aveva capito che sia Luca sia Paola, da come ne parlava il marito, non avevano un carattere forte anzi erano molto malleabili. Con il suo modo di parlare stava plasmando il maritino che ormai da giorni non riusciva a fare a meno di sentire il bull. Per lui era diventata una droga, pure a letto le poche volte che scopava, anzi forse &egrave meglio dire facevano l’amore, con la moglie pensava al cazzone di Mario a come sarebbe bello vederlo nella fighetta stretta della moglie. Tutto questo però non riusciva a dirlo a Paola però ne parlava con Mario. Non passava giorno che non lo scrivesse per parlargli della moglie, delle sue idee, delle sue fantasie e dei suoi sogni, ma soprattutto delle sue paure, infatti aveva paura che tutto questo non si potesse mai realizzare e soprattutto non sapeva come. Ma Mario da astuto bull lo tranquillizzava e gli faceva coraggio spiegandogli che per tutto ci vuole il suo tempo. Un giorno prese una decisione, decise di mostrargliela e ad una mail allego una foto che ritraeva entrambi senza che Mario glielo avesse chiesto sperando di fare qualcosa di gradito al bull, soprattutto senza censurare i volti. La ragnatela che aveva ben costruito il bull stava iniziando a portare i primi frutti e il cornutello ne stava restando impigliato.
Quando Mario visionò la foto si trovo davanti una stupenda donna che avrebbe fatto gola a chiunque e un marito che a definirlo insignificante era un complimento. Dopo la ricezione della foto Mario cambiò un po’ il suo comportamento inizio a trattarlo con più freddezza cercando di mettere in chiaro i ruoli di ognuno. Iniziò a dare pure i primi ordini, all’inizio molto semplici come per esempio oggi vestiti di jeans, non usare calze, delle piccole cose per prepararlo a cose più grandi.
Un giorno gli ordinò di andare nel bagno dell’ufficio dove lavorava, perché Luca era un impiegato comunale mentre la moglie una semplice casalinga, e scattarsi una foto al cazzo. Lui si trovo impreparato ma non voleva tradire la fiducia del bull cosi esegui l’ordine. Mario ricevette la foto e non fu affatto sorpreso di vedere quelle dimensioni sul cornutello. Un cazzo piccolissimo che da eretto raggiungeva al massimo i 10 cm. A questo punto prese l’iniziativa ed iniziò ad offenderlo pesantemente, insultandolo e chiedendogli come poteva riuscire a soddisfare la moglie con quella dotazione. Gli fece notare che era stato fortunato a trovare una donna vergine senza esperienza perché nessun altra donna che aveva privato un vero cazzo si sarebbe accontentata del suo cazzetto. Facendo il confronto tra i due cazzi, Luca ne usci distrutto, l’unica cosa che sapeva dire era -Scusa padrone!
Questo era l’inizio della fine.

Il primo passo era stato compiuto , la ricerca completata. Ora la vita di Luca e Paola verrà cambiata o Luca cambierà idea e si fermerà prima?

Mario continuò a comportarsi in questo modo per alcuni giorni, scherniva e ridicolizzava il cornutello.
Sin quando decise che era il momento di effettuare un altro passo. Per prima cosa disse a Luca che era arrivato il momento di non sentirsi solo via mail ma di sentirsi pure a voce.
Questa notizia venne accolta con entusiasmo da Luca anche se aveva un po’ di paura, perché si rese conto che da rapporto virtuale stava evolvendo in qualcosa di reale ma decise di dargli il suo numero di cellulare. Il bull era riuscito in breve tempo a conquistare la fiducia del cornuto.
Iniziarono a parlare utilizzando le app di messaggistica, in questo modo il contatto era più diretto e il bull poteva tenere sottocontrollo il cornutello costantemente. In ogni istante poteva sapere quello che faceva, in particolar modo perché lo aveva istruito ad avvisarlo di ogni sua mossa e dei suoi impegni, in modo da capire quando poteva o no umiliarlo e ridicolizzarlo.
Importate da sapere &egrave il fatto che per Mario era fondamentale che nessuno sospettasse nulla, perché da bravo bull non voleva rovinare la vita a Luca se no il gioco sarebbe finito e nessuno dei due avrebbe tratto giovamento. Paola, per ora, non era ancora stata messa in mezzo in maniera attiva, se non per il semplice fatto che ogni tre giorni Luca inviava qualche sua foto per farla ammirare. Nella testa del bull la prima cosa da compiere era la sottomissione totale del cornuto, solo in un secondo momento sarebbe entrata lei in scena in maniera attiva. Da come ne parlava il marito sembrava un impresa difficile ma non impossibile, in quanto lei aveva una chiara indole sottomessa, un carattere debole. Tutto stava procedendo per il verso giusto anzi aveva trovato abbastanza semplice soggiogare lui, rispetto ad altri casi che gli erano capitati.
Lo fece andare per una settimana intera al lavoro senza mutande e senza calze, poi decise di fargli indossare le mutande della moglie, ovviamente quelle più sexy che avrebbe trovato nell’armadio. Luca non voleva deludere il bull, quindi prese la decisione di video chiamarlo in modo da far scegliere a lui quali indossare.
C’&egrave da dire che l’armadio di Paola era abbastanza sguarnito di intimo o roba sexy, ma erano presenti solo intimo e vestiti molto castigati. Il bull fece capire a lui che nel tempo quel armadio sarebbe cambiato drasticamente. Trovarono in mezzo a tutto quell’intimo classico un perizoma, forse l’unico presente.
Quindi per una settimana Luca dovette indossarlo per andare a lavoro. Fu molto difficile non farsi scoprire dalla moglie. I primi giorni poi furono difficili perché non abituato ad usarlo ma con il passare del tempo si abituò, anzi gli piaceva molto indossarlo, aveva un eccitazione perenne.
Mario dopo aver visionato l’armadio di Paola decise di comprare un reggiseno e un perizoma decisamente sexy da far regalare dal cornutello alla moglie. Optò per un reggiseno nero in pizzo, ovviamente quarta misura come gli era stato detto più volte dal cornuto, e un perizoma velato in pizzo nero con triangolo gioielli strass dietro e per completare tutto un reggicalze nero stile vedo non vedo con quattro bretelline e un paio di calze a rete nere. Si fece impachettare il tutto e contatto Luca.
Aveva deciso di volerlo incontrare ed umiliarlo un po’ dal vivo. Dopo un iniziale paura da parte del cornuto, cedette e decise di accettare. Per l’appuntamento, che inizialmente si sarebbe svolto in un bar del paese del bull, c’&egrave da dire che vivevano ad una trentina di chilometri di distanza, Mario ordino al cuck di indossare il perizoma solito della moglie e di dirle che aveva una riunione e non sapeva se avrebbe fatto tardi.
Come d’accordo alle 17 Luca si fece trovare al bar. Era la prima volta che si incontravano e si poteva notare la tranquillità del bull e l’ansia, palese, del cuck. Mario fece di tutto per metterlo a proprio agio ed alla fine ci riuscì. Anzi fu sorpreso dall’apprendere che il cornutello per fargli una sorpresa avesse portato con se una pennina usb con diverse foto della moglie.
Decisero di trasferirsi a casa del bull in modo da poter vedere le foto tranquillamente sulla tv, in modo da poter commentare tali foto senza nessuna preoccupazione. Per ridicolizzare il cuck, Mario gli diede le chiavi della sua auto e si fece aprire lo sportello di dietro e si accomodò in modo tale da farlo risultare agli altri come il suo autista personale. Diede le indicazioni per raggiungere la sua abitazione, una piccola villetta vicina al centro abitato, circa 800m, infatti il viaggio fu rapido.
Giunti a destinazione si accomodarono nel divano e Mario disse a Luca di restare solo con il perizomino che gli aveva ordinato di indossare e molto velocemente iniziarono la proiezione delle foto. Foto molto tranquille, scattate in casa, in vacanza e qualcuna al mare, dove si vedeva Paola in costume e si poteva ammirare il suo fisico che pur non essendo magra eccitava molto.
Il bull commentava le foto facendo i complimenti alla moglie, definendola una bella vacca, una troia, una puttana. Queste parole usate nella maniera corretta eccitavano molto il marito, ma gli fu vietato di segarsi. Anzi Mario decise di tirare fuori il suo di cazzo e menarselo un po’ durante i commenti.
Luca sgranò gli occhi alla visione del cazzo del bull. Era enorme. Lui non aveva mai visto un cazzo del genere. Vederlo in foto era una questione ma vederlo dal vivo era impressionante. Non riusciva a destare lo sguardo da quella bestia. Se solo avesse potuto glielo avrebbe segato lui, e non aveva mai avuto pensieri omosessuali sino a questo momento.
Mario gli ordinò di andare nella cucina e prendere un bicchiere di plastica. Gli era appena venuta in mente una brillante idea. Continuo a segarsi insultato le foto della moglie e umiliando Luca. Quando arrivò il momento propizio ordinò al cornutello di mettergli il bicchiere davanti al cazzo ed erutto sperma come un vulcano. Riempi un po’ il bicchiere ed imbratto pure il pavimento e il piede del cornutello. Quindi decise di andare a lavarsi dicendo al cuck di pensare lui a pulire il pavimento e di rivestirsi.
Quando torno il pavimento era pulito e trovo il cuck rivestito con il bicchiere in mano.
Prima di congedarlo gli impartì gli ordini. Innanzitutto, con lo sperma che aveva nel bicchiere doveva tornare a casa, metterlo nel frigo e la mattina seguente doveva portare la colazione al letto alla moglie e nella preparazione del latte doveva far colare lo sperma mischiandolo. Per ultima cosa gli diede il pacchetto regalo per Paola che aveva preparato spiegandogli cosa c’era dentro e come darglielo.
Non permise al cornuto di replicare e lo congedo dicendogli che era stanco e quindi lui sarebbe dovuto tornare al paese e quindi alla sua auto a piedi. Quando usci dalla casa era completamente emozionato ed eccitato che torno subito all’auto senza troppa fatica.
Arrivo a casa che ormai era tardi, ed infatti Paola non lo aveva aspettato in piedi e si era assopita. Si preparo e si mise a letto confuso ed eccitato, ma soprattutto preoccupato per la mattina successiva. Se lo sperma non era un problema, anzi il fatto che lei non lo sapevo lo eccitava molto, ma il regalo si, quello lo faceva preoccupare, anche se il bull gli aveva spiegato dettagliatamente un piano che prevedeva che lui dicesse alla moglie che era un pacco regalo vinto durante una lotteria che c’era stata in comune per devolvere i soldi per i poveri, ma essendo uno dei premi segreti non sapeva cosa c’era dentro ed aveva deciso di farlo aprire a lei per perdonargli il ritardo della sera prima.
Con questi pensieri prese sonno.

Un altro passo era stato compiuto. Come reagirà Paola al regalo?
La mattina arrivò, per fortuna era molto mattiniero mentre a lei piaceva molto il letto.
Quando si svegliò lei dormiva ancora, senza fare il minimo rumore si alzo ed andò in cucina. Si trovava in uno stato di eccitazione e ansia. Moriva dalla voglia di fare quello che gli era stato ordinato.
Preparò il latte ed altre cose utili per presentare agli occhi della moglie un ottima colazione. Aprì il frigo e prese il bicchierino della sera precedente e lo verso all’interno del latte, per essere sicuro di averlo fatto scendere tutto verso del latte per pulire bene il bicchiere e lo rimise nella tazza.
Per fare in modo che il bull non dubitasse di lui si filmò mentre eseguiva tutta l’operazione e gli inoltrò il video. Mise tutto su un vassoio e aggiunse pure il pacchetto regalo.
Ora era tutto pronto, era il grande momento. Come avrebbe reagito la moglie al regalo? Non resto molto a pensarci se no sarebbe subentrata la paura e non lo avrebbe fatto.
Si incamminò verso la stanza matrimoniale, entrò ed appoggiò il vassoio sul comodino di lei, aprì le tapparelle in modo da permettere al sole di illuminare la stanza e finalmente chiamò la moglie. Si destò subito dal torpore e come aprì gli occhietti vide quello che aveva davanti. Fu meravigliata e felice nello stesso istante, mai in questi due anni di matrimonio suo marito gli aveva portato la colazione al letto.
Non fece caso al pacchetto inizialmente, e subito dopo aver ringraziato il marito con un casto bacio prese il latte fumante ed inizio a berlo.
Il marito prese rapidamente il cellulare e le fece una foto mentre sorseggiava il latte. Lei ne resto sorpresa ma lui si giustificò dicendole che era bellissima con i raggi del sole che le baciavano il viso, ovviamente lei apprezzo il complimento e ci credete. Senza farsi notare lui gli inoltrò pure questa foto, che dimostrava come la mogliettina senza volerlo stesse bevendo lo sperma del bull.
Non ci mise molto a fare la colazione e si accorse del pacchetto. Lui subito raccontò la storiella che il bull gli aveva detto di dire, e lei ancora una volta lo credete, da qui si può notare benissimo quanto lei sia ingenua. Come aprì il pacco le si sgranarono gli occhi, era stupita e confusa. Non era abituata a vedere tale intimo, lei era abituata a biancheria intima più casta. Il suo essere donna però le fece apprezzare la bellezza di questo intimo, ma disse subito che non era adatto a lei anche se notò che la taglia coincideva alla perfezione con la sua. Il marito le chiese di provarlo subito e sarebbe stato lui a valutare. Dopo una piccola discussione ed opera di convincimento lei, visto il carattere debole, accettò.
Prese tutto ed andò a cambiarsi in bagno. In quel preciso istante suo marito ricevette un messaggio, forse telepaticamente il bull sapeva quello che stava succedendo.
Il testo del messaggio fu chiarissimo -Se Paola indossa l’intimo tu devi solo ammirarla e non toccarla, non puoi avere rapporti con lei sino a nuovo ordine- . Luca ne fu delusissimo, già si immaginava di fare l’amore con la moglie vestita con quegli indumenti.
Dopo una decina di minuti lei tornò, ma aveva indosso l’accappatoio, si vergogna da morire. Il marito dovette faticare un po’ per convincerla a toglierselo, ma dopo qualche riluttanza ci riuscì. La visione che si frappose davanti ai suoi occhi era meravigliosa.
La moglie vestita con quei piccoli straccetti era divina. Il reggiseno valorizzava il suo magnifico seno, il culetto se pur non era piccolissimo tagliato in mezzo da quel filetto finissimo diveniva incredibile, le sue gambe fasciate con quelle calze erano stupendamente eccitanti. L’effetto su di lui fu immediato, ebbe una potente erezione, anche se il suo cazzetto era decisamente piccolo.
Paola pur non avendo mai indossato tale intimo si trovava a suo agio, mai lo avrebbe pensato prima. Sino a mezz’ora prima pensava che quest’intimo era adatto alle puttane ed invece ne resto molto colpita. Le piaceva avere gli occhi del marito così addosso, era da molto che non si sentiva così apprezzata come donna, non capiva che le succedeva, qualcosa in lei stava cambiando ma ancora non se ne rendeva perfettamente conto. Lei girava per la stanza come se stesse sfilando, e inizio pure a sculettare, cosa che sino a quel momento non aveva mai fatto. Il marito continuò ad ammirarla e non visto prese il telefono, tolse il flash e inizio a scattare diverse foto con lei ignara.
A questo punto, sentendosi strana prese lei l’iniziativa e cercava di avere un rapporto con il marito, ma lui ricordandosi quello che gli aveva detto il bull cercava in tutti i modi di resistere. Lei non la prese bene e ci resto un po’ male, però dentro di lei pensava che forse era arrivato il momento di cambiare un po’ di cose nella sua vita perché era palese che il marito, pur non volendo fare l’amore forse perché stanco, la apprezzava di più vestita in questo modo rispetto a come si vestiva solitamente.
Il marito pur non potendo avere un rapporto la portò sul letto e le fece un po’ di coccole in modo da tranquillizzarla e ci riuscì. Dopo alcuni minuti le disse che ora era tardi e doveva andare al lavoro ed uscì. La lasciò sul letto assorta nei suoi pensieri.
Lui contattò subito il bull e gli mostrò le foto che era riuscito a rubare alla moglie.
Mario ne fu molto felice e capì che il marito era totalmente sottomesso, ora era arrivato il momento di passare alla seconda fase, mettere in mezzo lei nella maniera meno traumatica possibile. Ci dovette pensare alcuni giorni poi ebbe una brillante idea. In questi giorni, al marito diede i soliti compiti che ormai erano diventati una routine.
Lo contattò e gli disse che era arrivato il momento di coinvolgere lei, però per rendere tutto innocente dovevano incontrarsi per caso come se fossero vecchi amici, l’incontro doveva svolgersi in un bar di un centro commerciale la domenica. Il cornutello doveva portare la moglie li e sedersi al bar tranquillamente, poi sarebbe arrivato lui che fingendo stupore si sarebbe avvicinato fingendosi un suo vecchio amico che non vedeva da tempo. In questo modo avrebbe potuto iniziare una conoscenza con la moglie. Ovviamente si scambiarono qualche informazione da dire per non far dubitare la moglie. Il piano al cornutello pareva buono, anzi ottimo e decise di accettare.

Cosa succederà al primo incontro?
Domenica arrivò.
Marito e moglie si trovavano in giro per negozi.
Luca aspettava che il suo cellulare vibrasse, quello era il segnale che aveva concordato con Mario per recarsi al bar. Era in trepida attesa. Aveva paura che la moglie scoprisse qualcosa, ma nello stesso tempo era eccitato.

La mattina quando stavano organizzando per andare al centro commerciale, per passare una giornata diversa, il marito aveva provocato la moglie e le aveva chiesto di indossare il completino del regalo. Lei aveva fatto un po’ la difficile, ma aveva ceduto al marito. Si era vestita con l’intimo del regalo, che per chi non ricordasse era costituito da: un reggiseno nero in pizzo e un perizoma velato, anche questo ,in pizzo nero con triangolo composto da gioielli strass dietro, per completare tutto un reggicalze nero stile vedo non vedo con quattro bretelline ed un paio di calze a rete nere. Sopra questo intimo molto provocante aveva deciso di indossare un tailleur, composto da una giacca e da una gonna a tubino che arrivava al ginocchio, tutto rigorosamente nero. Per completare l’opera si era messa delle scarpe tacco 10 da cerimonia. Come il marito la vide uscire dalla stanza, ebbe un erezione improvvisa del suo piccolo cazzetto.

Dopo alcune ore lei era un po’ stanca, tutto il giorno che girava su quei tacchi e non era molto abituata. Notava però che il marito era molto felice e quindi non voleva fare la noiosa.

Finalmente il cellulare vibrò e lui capì che era il momento.

Propose alla moglie di andare al bar per fare un aperitivo, Lei colse l’occasione al volo visto che era un po’ stanca. In teoria era tutto studiato, aveva cercato in tutti i modi di farla stancare in modo che lei non potesse rifiutare di sedersi un po’ al bar.

Dopo alcuni minuti che erano seduti, marito e moglie prendevano un aperitivo in tutta tranquillità. All’improvviso un uomo prestante, alto e rasato, salutava nella loro direzione. Luca fece finta di nulla, ma la moglie si accorse di quell’uomo e lo fece notare al marito. Fingendo stupore salutò l’uomo e dopo alcune parole di cortesia lo presentò alla moglie. Le disse che era una sua vecchia conoscenza, amico di famiglia, compagno di classe di suo fratello. Lo invitò a sedersi con loro visto che era da tanto che non si vedevano. Lui accettò visto che aveva un po’ di tempo. La moglie non fece opposizione visto che ultimamente frequentavano poche persone, però dentro di lei si sentiva strana, quell’uomo aveva qualcosa di inquietante. Il marito e quest’uomo, che si era presentato come Mario, iniziarono a parlare tra di loro.

Lei non si metteva in mezzo nella discussione, si sentiva osservata da quell’uomo, non le toglieva gli occhi di dosso. Non aveva mai provato queste sensazioni lei, era capitato che uomini la guardassero ma non in quel modo e soprattutto non davanti a suo marito. Quest’uomo non aveva rispetto per suo marito, la squadrava senza pudore e Luca stranamente non si accorgeva di nulla, anzi sembrava pendesse dalle sue labbra.

Tutti questi pensieri giravano nella testa di Paola, non sapendo che i due si conoscevano benissimo ma non per quello che le avevano fatto credere.
Mario troncò improvvisamente la conversazione con Luca e mise in mezzo Paola chiedendole cosa facesse lei nella vita. Era un po’ impacciata lei, parlava con Marco e il marito non si metteva mai in mezzo. Lui aveva un modo molto particolare di parlarle, che la faceva sentire improvvisamente speciale, era da tanto che non si sentiva così. Il discorso tocco vari argomenti, poi arrivarono a parlare di dolci. Mario sosteneva che lui era un bravissimo pasticcere e Paola, che adorava fare e mangiare i dolci, quasi sfidata sosteneva che lui dovesse assaggiare quelli che faceva lei, che tutti sostenevano fossero una delizia per il palato.
Lui non tirò fuori casualmente questo discorso, infatti nei vari discorsi fatti con il cornutello era uscito fuori che Paola era una vera e propria patita dei dolci.
Approfittando del discorso, lui propose che si potevano scambiare ricette e consigli, ma per fare ciò dovevano scambiarsi il contatto telefonico. Lei restò spiazzata e non sapeva cosa dire, intervenne il marito che sino a quel momento era sembrato estraneo alla discussione, invitandola a dargli il numero che le avrebbe fatto bene scambiare qualche opinione con qualcuno che fosse esperto quanto lei. Visto che glielo aveva detto il marito e lui non ci trovava nulla di strano, diede il suo numero.
A questo punto Mario cambiò il suo comportamento, ignorando Paola e riprendendo a dialogare solo con Luca come se lei non ci fosse. Lei non capiva il comportamento di quell’uomo. Quasi credeva che ci stesse provando con lei ed ora la trattava con indifferenza. Non le rivolgeva parola, però continuava a fissarla, la squadrava nuovamente dalla testa ai piedi. In quel momento lei si ricordò cosa aveva sotto e si emozionò un po’ pensando che forse un uomo del genere poteva intuire che intimo indossasse. Aveva capito che Mario aveva un carattere autoritario e forte.

Ormai era passata più di un ora e Mario si alzò sostenendo che si fosse fatto tardi ed avesse un appuntamento. Prima di congedarsi fece dei complimenti a Paola molto diretti e lei arrossì, soprattutto perché fatti di fronte al marito.
Durante i saluti Paola notò che lui disse qualcosa quasi bisbigliato al marito, lei non intuì nulla e lascio perdere.

Si salutarono e la coppietta tornò a casa.

Mario aveva ordinato a Luca, quando fossero tornati a casa e la moglie si fosse cambiata, di controllare se il suo intimo fosse un po’ bagnato. Infatti aveva fatto centro perché Luca le trovò come il bull aveva sostenuto.
Era stata una giornata strana per Paola, non le capitava quasi mai di sentirsi strana davanti ad un uomo, e soprattutto quelli sguardi che le aveva rivolto quell’uomo l’avevano fatta eccitare anche se lei non voleva accettare questo.
Quando il marito si trovava in bagno, lei ricevette un messaggio. Era Mario, lei fu sorpresa ma felice di leggere il suo nome. Ricevette un breve messaggio che diceva:
– é stato una piacere conoscere una così bella donna, non vedo l’ora di poter provare i tuoi dolci -.
Lei lo ringraziò per il messaggio e gli disse che glieli avrebbe fatti assaggiare a breve. Peccato che lei non avesse capito di che dolci parlasse Mario.

Tornò il marito ma lei fece finta di nulla, non gli disse del messaggio del suo amico.

Stava entrando anche lei nel mondo del bull, ed ancora non lo sapeva perché lei era ancora all’oscuro di tutto.
Passarono alcuni giorni senza che accadesse nulla. Luca aveva scambiato solo qualche messaggio con il bull. Entrambi erano soddisfati di come fosse andato l’incontro, soprattutto perché Paola non sospettava nulla.
Dopo due settimane, Mario decise di scrivere a Paola, in un momento che era sicuro di trovarla sola. Iniziò con un semplice messaggio chiedendole come stava. Lei alla ricezione del messaggio ebbe una reazione strana, in quei giorni aveva pensato a Mario, ormai credeva che non si sarebbe fatto sentire e che le sue parole fossero solo di cortesia.
Iniziarono a scriversi un po’, poi Mario le disse che era nelle vicinanze della sua abitazione e che se avesse avuto un pochino di tempo per lui si sarebbe potuto avvicinare, magari per rubarle qualche ricetta dei dolci. Lei era del tutto impreparata, non sapeva che fare. In quel momento le vennero in testa una marea di pensieri. Si ricordò che quel giorno il marito non sarebbe venuto per pranzo e quindi decise di far venire Mario. Ovviamente non avvisò il marito, lo avrebbe fatto in un secondo momento, non lo reputava necessario.
Dal momento che gli disse di venire passarono pochi minuti che il citofono squillò. Non ebbe il tempo di prepararsi. Lei aveva pensato di cambiarsi e di vestirsi un po’ carina per l’ospite, ma non aveva fatto proprio in tempo. Lo dovete accogliere con il vestito che tutti i giorni portava in casa, un semplice vestito che però metteva troppo in mostra il suo corpo ma in quel momento non ci pensò.
Si trovava in soggezione davanti al suo sguardo, un semplice bacio innocente dato da lui al suo ingresso nella sua guancia, le fece venire attacchi di calore.
Lui sapeva come comportarsi con lei, aveva capito che donna era. La manovrava ormai come se fosse una bambola. Aveva la stessa indole del marito.
Si accomodarono nel salotto e dialogarono un po’. Lei non riusciva a fissarlo negli occhi.
Dopo una mezz’oretta, visto che era cotta a puntino, le disse di fargli vedere come lei preparava un tipo di dolce. Si trasferirono in cucina e lei iniziò a fargli vedere come lo preparava lei, lui ogni tanto le dava qualche piccolo ordine semplice e lei non opponeva mai resistenza faceva tutto quello che le diceva.
Da bravo bull capì che il momento di sottomettere lei era giunto, quindi mentre lei faceva un impasto lui si posizionò dietro di lei a contatto con il suo culone e si mise ad aiutarla ad impastare. Lei era rossa in viso, ma non oppose nessun tipo di resistenza. Quel uomo le metteva timore, ma le piaceva, non aveva mai provato prima questo tipo di sensazioni.
In quei momenti lui le strusciava il suo grosso cazzo nel culone, lei era eccitatissima ed era remissiva al massimo, non osava ribellarsi anche perché non voleva. quello era un suo sogno erotico degli ultimi giorni realizzato, anche se non voleva ammetterlo a se stessa. Mario iniziò ad impastare altro, le sue mani erano finite tra le tettone della giovane. I capezzoloni sembravano spilli da quanto erano eccitati. Le sfilò il vestito e la lasciò con il solo intimo, nemmeno quello durò molto. Quando fu nuda la fece inginocchiare, si aprì i pantaloni e tirò fuori il cazzone enorme. A quella vista strabuzzò i suoi teneri occhietti, mai in vita sua aveva visto un cazzo così lungo. Le fece aprire la bocca e si fece fare un pompino, c’&egrave da dire che lei non era molto esperta ma accettabile. Non si tratto di un vero e proprio pompino perché con la forza che Mario ci metteva le stava proprio scopando la bocca. Iniziò ad insultarla chiamandola vacca, zoccola e puttana. Lei non era mai stata apostrofata in quei modi, ma questo non faceva altro che eccitarla di più. Era un lago.
Non voleva venirle subito in faccia , quindi si fermò e la fece alzare. La portò sul tavolo e la fece adagiare, mettendole il culo in aria. Usando il mestolo che avevano prima per fare i dolci, iniziò a sculacciarla e le disse che da quel momento lei sarebbe stata la sua cagnetta. Lei era talmente eccitata che apprezzava e accettava il trattamento e soprattutto rispose – Si Padrone -.
Per Mario questa era la resa della brava mogliettina, ormai pure lei era sottomessa.
Usò il mestolo per masturbarla, dicendole che in quella giornata non l’avrebbe scopata ma sarebbe successo prossimamente. Non tardò ad arrivare all’orgasmo. Mai ne aveva avuto uno simile.
La fece nuovamente inginocchiare ed infilò il suo cazzone in mezzo a quelle tettone, si fece fare una spagnola divina. Dopo una decina di minuti le venne inondandole il viso e i capelli. Le aveva fatto una maschera di sperma. Una parte le era arrivata pure in bocca e dovete ingoiare. Per lei era la prima volta.
Mario si sistemò molto velocemente e le ordinò di mettere tutto in ordine e darsi una sistemata, lui l’avrebbe aspettata in salotto che le doveva dare importanti comunicazioni.
Paola fece il più veloce possibile, era stordita ma pure curiosa di sapere.
Quando arrivò, si accomodò e lui iniziò a raccontarle tutta la storia di come era finita ad essere una sua sottomessa. Quando finì lei non provava rabbia verso il marito, anzi era contenta che avesse creato tutta questa situazione, soprattutto perché Mario pure a lei sembrava una distinta e seria persona.
Le ordinò di non dire nulla al marito, anzi le spiegò che tra qualche giorno avrebbero organizzato una cena in modo tale da completare la fantasia del marito. Nel dopocena lui finalmente l’avrebbe scopata e il marito sarebbe finalmente diventato un cuckold.
Detto questo la salutò, la baciò e se ne andò lasciandola tra i suoi pensieri.

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