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Racconti di Dominazione

Lampi di piacere II – La difficoltà di essere uomo

By 29 Gennaio 2020No Comments

Un racconto su di, lui?…ma veramente?…. eh si.. lui era proprio lui l’uomo descritto nella piccola saga, ..lui che scopava con  una donna, lui dal cazzo dritto che sbavava per avere …ma come caz…..era possibile?…neanche si erano visti e già questa femmina si era permessa di scrivere sulle sue capacità?

Troppo orgoglioso da lasciarsi “abbattere” dalle supposizioni non fondate di chi neppure conosceva….Fabio era tosto, conosceva sé stesso, …vero che a volte il suo essere maschio, lo faceva agire in istintiva maniera, come ora., ma alla base di tutto, il suo ponderare le mosse di vita, spesso lo portava sulla riva migliore.

Lui non valeva così poco, come più di una donna gli aveva detto……lucidamente e con dovuta lentezza, rilesse alcune pagine del racconto……della sua esistenza l’ aveva informato  casualmente  il suo amico di Torino, erano chattisti da tempo, si scambiavano normali chiacchiere e a volte anche messaggi, suggerimenti,   su quale donna avrebbe potuto soddisfare meglio le loro pulsazioni sessuali, Bruno lo aveva chiamato raccontandogli, a suo giudizio in maniera troppo divertente, della figura del personaggio di un racconto che somigliava molto a lui, a Fabio

“E’ una casualità pazzesca sai? – gli aveva detto – soprattutto in quel piccolo pezzo dove l’autrice racconta quel tuo particolare intimo che una volta tu ti lasciasti sfuggire raccontandomi della scopata con Amelia….ah! Amelia…..quella ninfomane di Terni…te la ricordi ancora????….con i suoi capelli che…….”……..l’attenzione di Fabio aveva perso, il seguito della chiacchiera, era rimasto colpito da quella piccola, un filo puntigliosa informazione che conoscevano solo le donne che lui si era scopato: la voglia sulla chiappa che somigliava a una “C”.

Miseria ladra ci credo che parevano a stessa persona visto che, dopo aver letto il racconto Fabio aveva capito che  la erano a tutti gli, effetti!!!!…e lui non garbava di essere messo in discussione…neanche se ciò portasse a un possibile sentore di complimento…..sì….sì, sì sarebbe stato meglio agire….ma agire senza sbagliare …..aveva bisogno di una cavia e per fortuna….una sottomano l’aveva.

Sara.

Da sempre cotta di lui, sapeva che bastava poco per avere quasi qualsiasi cosa da lei, una ragazza normale al filo dello scialbo, una fica normale..un tutto normale…con lei sarebbe stato meglio, non avrebbe ceduto a sentimentalismi..la chiamò e  bastò poco per convincerla a passare da lui….

Ripensandoci a  volte gli dava fastidio anche il suo tono di voce….ma stavolta aveva bisogno di sfogarsi senza problemi….e di una  voce gli  importava poco, anzi sarebbe corso a un rimedio opportuno…

Stava crescendo in lui un innaturale e mascolina voglia di essere supplicato, implorato… se così fosse accaduto… avrebbe potuto scendere a patti con sé stesso e decidere come comportarsi con Sissy, la “mea culpa” scrittrice…..Ebbe poco  tempo  per pianificare cosa fare………………………..

Sara era arrivata, inconsapevole che oggi sarebbe stata l’oggetto di  un sadico allenamento….così..come preparazione …di una futura vendetta……o “sottolineatura”…come preferiva definirla lui.

 “Ciao Fabio…non mi aspettavo che mi chiamassi”…disse sorridente Sara, contenta che il suo amore si fosse ricordato di lei…sperava sempre  che prima o poi sarebbe riuscita a farsi amare da lui……Magari sarebbe stato oggi……..adesso……chissà!

“…Cara……stai bene?”…le disse soffiando, con delicato bacio sul collo..…la donna si sentì svenire, dovette appoggiarsi a qualcosa accanto alla parete dell’ingresso per non cadere… avere da lui un sospiro così aderente ai suoi punti erogeni la faceva impazzire………in contemporanea la sua fica si era già inumidita….…Fabio la conosceva bene sapeva dove toccare….

“…Vieni…..giochiamo…………….”

…..non fu necessario neanche trascinarla verso la camera,  il divano si presentò prima a loro e Fabio ne approfittò: voleva e… voleva subito.

La donna non si stupì della rudezza di lui; la prese, la girò, le abbassò i jeans spaccandone  la zip, la buttò sullo schienale del divano……..le aprì le gambe..

“Ahi!!!..ma…non sei così… di solito – protestava leggermente – …piano…fai piano..per favore…!”…squittì lei…

“..Oh…- sussurò sorridendo – …ti divertirai….”

Peccato che la donna non sapeva che oggi avrebbe fatto tutto, il contrario di quello che piaceva a lei……in lui era nata la voglia di voleva vederla star quasi male……….. certo! non in maniera eccessiva….. non gli conveniva; la donna avrebbe potuto vendicarsi o denunciarlo…… c’era da stare attenti!

SI sputò la saliva sulla cappella per proteggerla e iniziò a scoparla senza preliminari.

“Mah…ahi!!!!…ahiaaaaa! ma ….mi fai male!…. Ahi!!!!!!….Ma cosa!!?!!!….ma perchè???????”

 “Ti scopo a secco secco…….apri le gambe troia!!!!”…disse lui senza neanche rantolare più di tanto…il suo cazzo non era durissimo…poco alla volta inumidito dalle secrezioni vaginali, si inturgidì ….colpo dopo colpo il cazzo si trovava a casa sua…ancata dopo ancata nella fregna, scorreva liscio senza nessun problema..l’uomo si accorse che la cosa cominciava a piacere anche alla donna e così non doveva essere.

….

Di colpo si sfilò….“Ci facciamo un caffè?” disse staccandosi da lei, di punto in bianco Fabio prese tempo…

Sara stranita riemergendo dalla sua felpa neanche gli chiese come e perchè….forse le conveniva seguirlo e lo segui..

Durante il caffè poche parole…più che altro il caffè servi a lui per ritemprare maggiormente la sua interna e silenziosa rabbia …la donna davanti a se non ne aveva colpa, ma poco importava, doveva sfogarsi.

Sara stava sorseggiando la nera bevanda, ma prima che lo finisse, l’uomo si alzo e con un gesto fulmineo le levò la tazza, con una mano abbassò il collo della donna per poi schiacciarlo sul tavolo il…..lei si ritrovò a busto appoggiato e a culo sporgente…

”Oggi…oggi…va ….oggi va così….- disse mentre con l’altra mano si sfregava il cazzo  -…….oggi ho davvero voglia di…. – un piccolo fiotto di saliva sul culo di lei – oggi…si ho davvero voglia di spaccarti il culo!”

L’ingresso immediato del cazzo fu contemporaneo dall’urlo di dolore di lei

Non amava gli anali, Fabio lo sapeva, la cosa lo stuzzicava a maggior ragione:  oggi non gliene importava nulla….Sara aveva il culo ancora stretto  e la cosa inturgidì il doppio il suo cazzo  che stantuffava senza pietà nelle viscere di lei

La ragazza si lamentava sul serio e, il cazzo in culo le faceva male ….ma male sul serio!!!…. l’uomo le teneva le mani bloccate, impedendole di strofinarsi fuori  per ammortizzare il dolore..

L’inculata pareva senza fine era una bellissima scena vedere un uomo così infoiato da scoparsi la sua troia occasionale!

Non ci furono tantissimi colpi, lui era troppo incazzato…l’eicaulazione lo appagò poco e nulla….anche se fu una delizia vedere e la sborra uscire, colare sul culo e ascoltare le urla di male della donna……….e dopo la sborrata estrasse il cazzo dal culo e prese la faccia di lei,  strofinandoglielo tra le labbra e il naso si fece pulire la cappella dalla lingua…..e la voglia in lui tornò a chiedere altre soddisfazioni……….

Eh si…sarebbe stata una bella mattinata, l’uomo ne era sicuro!

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