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Racconti di Dominazione

Le avventure di Francesca

By 10 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

LE AVVENTURE DI FRANCESCA
di GATTO LAP LAP

Capitolo 1

Siamo in inverno, nevica da giorni a Parigi, e Francesca ha trovato lavoro in un albergo come cameriera per alcuni mesi di vacanza alla pari. La Direzione dell’Albergo le fornisce alloggio in una soffitta calda e confortevole, dove &egrave stata ricavata la sua stanza.
Francesca &egrave contenta del suo lavoro, e si diverte particolarmente durante il servizio in cucina: il cuoco Carlo &egrave un omaccione, grasso come il suo mestiere impone, molto scherzoso con lei e le due cuoche, Luisa e Marta che lo aiutano nel lavoro. Francesca, i primi giorni, non ha amato molto i suoi scherzi, ma col passare del tempo ha imparato ad apprezzare il suo ottimismo e il suo amore per le donne, che lo portano spesso a fare scherzi e battute grossolane sul sesso, provocando le risate delle due cuoche. Con Lei l’uomo non &egrave mai andato oltre alle battute, ma probabilmente col passare del tempo avrebbe potuto anche cominciare ad allungare le mani, e questo pensiero mette in moto una strana sensazione nel cuore della ragazza: un misto di paura e curiosità. Pur avendo 21 anni ed avendo avuto già esperienze sessuali con diversi ragazzi in Italia, Francesca prova un poco di timore di fronte ai modi aperti e un po’ volgari di Carlo, un uomo maturo e non sposato sulla quarantina, certamente più esperto e smaliziato di lei. Al timore però si aggiunge anche un pizzico di curiosità: chissà quante esperienze ha avuto un tipo così aperto e pieno di vita, chissà quante storie d’amore e quanti ricordi”
La curiosità di Francesca riguardo i suoi nuovi colleghi di cucina non avrebbe dovuto aspettare molto: la sua attività lavorativa le avrebbe presto riservato esperienze molto ‘particolari’. La prima di queste esperienze ha luogo nel primo pomeriggio di un normale giorno lavorativo, al termine delle attività legate al pranzo dei clienti dell’albergo, quando oramai le sale sono vuote ed il ristorante silenzioso.
Durante il pranzo dei cuochi in cucina, Marta inizia a prendere in giro Francesca a causa di una sua dimenticanza, dicendo che l’amore le ha fatto perdere la testa per un ragazzo francese molto carino, conosciuto alcuni giorni prima, con cui fra l’altro Francesca era uscita già un paio di volte. Anche Carlo e Luisa iniziano a provocare la ragazza, con aria di rimprovero ma nascondendo in realtà sorrisi e sguardi divertiti. Francesca, come spesso succedeva in compagnia dei tre cuochi, si rilassava, si confidava, e rispondeva con fare risentito alle provocazioni, divertendosi a fare il muso o fingendo un imbarazzo a cui nessuno credeva. Oggi, quasi per scherzo, le due cuoche, d’intesa, decidono di prenderla per le braccia e di bloccarla contro il tavolaccio della cucina, mentre il cuoco inizia a farle il solletico dappertutto ‘
‘ poi, per gioco, le mani rudi dell’uomo le slacciano i pantaloni e li tirano fino a terra, lasciandola in mutandine piegata sul tavolo con il sederino esposto agli sguardi divertiti dei tre cuochi.
Ridono tutti della situazione, come se Francesca dovesse pagare simbolicamente per la dimenticanza, ma lentamente le risate lasciano il posto al silenzio e la cosa diventa più seria, come se lo spettacolo offerto dalle mutandine di Francesca diventasse interessante per altri versi, al punto che nonostante le proteste di Francesca le cuoche continuano a tenerla ferma.
Francesca si dimena, ma il gioco ha un po’ preso la mano al cuoco, che inizia a palpeggiarla sul sedere sodo ridendo con le cuoche, raggiungendo il bordo delle mutandine fino a stringere fra le dita e pizzicare, oltre la stoffa leggera, le labbra turgide della sua passerina.
Le due cuoche si sono accorte dell’eccitazione del capo cucina,resa evidente dalla protuberanza sotto il grembiule, ma hanno anche visto che la ragazza non sembra così disperata delle carezze che sta ricevendo il suo sederino, quindi facendosi l’occhiolino, continuano a tenere ben ferma Francesca nella stessa posizione, e decidono di stare al gioco, per contenere l’irruenza del cuoco e per vedere come va a finire.
La cuoca Marta, nascondendo un sorriso, osserva severa:
‘La nostra Francesca oggi ha dimenticato di lavare e pelare le carote, Luisa, come la mettiamo ?! Penso che abbia i pensieri troppo occupati dal suo nuovo amico del cuore ‘ penso che debba imparare che prima viene il dovere e poi il piacere, non trovi?’
Luisa, la più anziana, incalza con dolce fermezza:
‘Hai ragione Marta! Qui ci vuole proprio una lezioncina da ricordare! Carlo perché non prendi le carote che sono su quel tavolo? Faremo un giochino con Francesca, in modo che non abbia a dimenticare in futuro i suoi impegni di lavoro!’
Il cuoco Carlo non crede alle proprie orecchie, non si fa pregare due volte e corre a prendere un cesto pieno di grosse carote appena arrivata dalla campagna, nodose e piene di peluria arancione, con tanto di folta chioma verde lunga almeno 60 cm e lo posa sul tavolo di fronte a Francesca, che incredula &egrave ancora &egrave distesa in avanti, trattenuta da Marta e Luisa ” ‘Cosa volete farmi? Siete diventati matti?’
‘No di certo ragazzina’ risponde Carlo in tono ufficiale’stiamo pensando alla tua educazione professionale’non &egrave vero Marta?’
Marta prende il mattarello, lo avvolge in un panno, lo posa appena sopra il sederino di Francesca e, legandolo con un po’ di spago ai cassetti del tavolo, blocca i movimenti della ragazza. In questa posizione Francesca &egrave obbligata a mostrare il suo sederino alle due cuoche ed a Carlo, che riprende a ‘massaggiare’ la sua pesca rotonda e soda con le grosse mani.
‘Certo Carlo, tu tieni ferma Francesca e continua a massaggiarla con cura. Tu Francesca dovrai solo stare ferma e cercare di imparare la lezione. Se ti lascerai andare scoprirai che imparare cose nuove può diventare interessante!’
Francesca non può credere a quello che succede, &egrave indignata, eppure forse grazie alla stima che si era creata in quelle settimane di lavoro fra lei, Carlo, Marta e Luisa, non &egrave spaventata al contrario si sente protetta da quelle persone quasi come una nipote che viene sgridata in modo bonario dagli zii ‘ in quella posizione, appoggiata con il busto sul tavolaccio della cucina, con le gambe leggermente divaricate e le sole mutandine a coprire le sue intimità sotto gli sguardi di Carlo e le risate di Marta e Luisa, Francesca sente crescere sempre di più il calore tra le sue gambe, non riesce a tenere fermo il sederino sotto il mattarello e non può nascondere i segni dell’eccitazione: ormai le sue mutandine sono tutte bagnate.
Luisa, intanto, sceglie tra le carote più grosse dal cesto tre esemplari di tutto rispetto, spesse almeno 4 centimetri, piene di peluria e nodi grossi come noccioline e complete di folti ciuffi di foglie, e le mette davanti a Francesca. ‘Adesso signorina faremo un gioco per tre volte. Tu dovrai indovinare quanto &egrave lunga la carota che sceglierà uno di noi dal cesto e che appoggerà sulla tua fessura attraverso le tue mutandine. Se indovinerai potrai rimediare alla tua dimenticanza e ‘lavare’ simbolicamente una ad una queste tre carote con la tua fontanella più segreta; se sbaglierai dovrai pagare pegno con una penitenza a sorpresa. Andremo avanti fino a che non avremo lavato tutte queste tre carote.
‘Vi prego! Vi scongiuro! Mi vergogno tanto, prometto che non mi dimenticherò più dei miei impegni di lavoro! Carlo ti prego!’ Francesca si rivolge a Carlo con aria di innocenza, cercando di far leva sul suo ascendente femminile, ma inutilmente. Il buon Carlo &egrave fin troppo preso dal sederino sodo di Francesca che continua a palpeggiare ansimando con foga sempre maggiore, fino ad arrivare a slacciarsi la cerniera dei pantaloni ed a dar sfoggio del suo manico in erezione, grosso almeno quanto la carota più grossa del cesto. Marta e Luisa, sono colte per un attimo di sorpresa a causa delle dimensioni del pene di Carlo, ma si riprendono subito ”Carlo, caro puoi sospendere il massaggio di Francesca e riposarti adesso! Potrai esprimere più tardi il tuo entusiasmo!’ interviene Marta ‘E’ giunta l’ora del primo indovinello!’
Luisa preleva una bella carotona e la posiziona sulla calda fessura bagnata di Francesca, la muove lentamente su e giù sfregando le mutandine dal buchetto posteriore fino alla clitoride eretta e sensibile ‘ Francesca inizia a muovere ritmicamnete il sederino, aprendo le gambe sempre più’ ‘ahhh’ ansima Francesca senza riuscire trattenersi ‘ahhhh!’ mugola cercando di aprirsi sempre più alla carotona che le solletica la passerina ed il buchetto posteriore che comincia a rilassarsi ad aprirsi come il bocciolo di un fiore ‘ La cuoca domanda ‘Dimmi dimmi marachella, quando &egrave lunga questa bella carotella?’.
Francesca ci pensa un po’, poi risponde decisa ‘Trenta centimetri’
‘Mi spiace signorina’ risponde Luisa con il metro da sarta in mano ‘Risposta sbagliata! Ora la prima penitenza a sorpresa!’, e da un barattolo di lardo sulla mensola prende un po’ di grasso con le dita, sfila le mutandine a Francesca e inizia a lubrificare il buchetto del suo sederino, che si apre e si rilassa completamente; Marta infila poi gradualmente e con ritmo una delle tre carote, piena di nodi e peluria ruvida ‘ ‘ahhhi mi fa male!’ Francesca stringe istintivamente le chiappe, ma la carota &egrave ormai entrata ed il dolore iniziale scompare per lasciare posto prima al piacevole pizzicore della peluria ruvida della carota che Marta fa scorrere dentro e fuori, poi al piacere della penetrazione anale che cresce sempre più. Francesca ansima e si sente riempire tutta piano piano ‘ahhh Carlo’ ahhh Marta’ la sento tutta fino in fondo!!!’. Luisa intanto massaggia sapientemente la patatina di Francesca che viene improvvisamente ed a lungo, bagnandole la mano di umori caldi ‘ che le colano lungo le cosce.
Il godimento per Francesca &egrave arrivato all’improvviso come un’onda travolgente, lasciandola appagata e piena di meraviglia: non aveva mai goduto così tanto prima d’ora. E’ forse la posizione provocante in cui si trova, esposta a culetto nudo e sottomessa alla volontà di Marta Luisa e Carlo, o forse il fatto di essere sottoposta ad una punizione da parte di persone adulte, con le quali Francesca ha sempre avuto un rapporto di reciproca stima, ma la sua eccitazione non scende, al contrario. Il primo orgasmo provocato dalla sapiente masturbazione di Luisa &egrave stato come una liberazione, e la sua passerina ancora inviolata continua ad essere turgida, bagnata e pulsante sotto gli sguardi dei tre cuochi.
‘Francesca la risposta ha sbagliato e la prima carota ha ben lavato!’ esclama Luisa mentre la ragazza ansima e riprende fiato dopo l’orgasmo ‘passiamo ora alla seconda, Marta tocca a te!’. Marta sceglie con cura la sua carota dal cesto e la posa sulla passerina della ragazza che dopo qualche istante esclama ‘Stavolta sono sicura: quaranta centimetri!’.
‘Anche stavolta ti sbagli Francesca!’ le risponde Marta ‘La tua penitenza sarà ora data dalle foglie di questa turgida carota’ e prendendo una delle due carote rimaste davanti a Francesca inizia a fustigarla con dolcezza sul culetto sodo ‘ ahhii, ahhii” esclama Francesca mentre Marta continua a frustarla sulle chiappe, senza risparmiare il buchetto posteriore e lo spazio che lo separa dalla passerina tutta bagnata. Francesca muove il culetto agitandosi per sfuggire ai colpi, ma una strana sensazione di calore inizia a farsi sentire ‘ piano piano il movimento del culetto rallenta e inizia a seguire il ritmo dei colpi leggeri di Marta ‘ che sono tutt’altro che dolorosi, e solleticano la fantasia di Francesca, sempre più eccitata’ A questo punto, ormai eccitate dal godimento della ragazza, le cuoca Luisa slaccia la patta di Carlo per succhiare la verga dura e nodosa come fosse un cono gelato e, dopo essersi raccomandata di far piano, la indirizza verso la fessura bagnata di Francesca, massaggiandogli le palle a dovere. L’enorme pene di Carlo entra lentamente nella patatina di Francesca che ansima e lo incoraggia mentre viene riempita completamente’ Ahhh Mi piace Carlo, spingilo in fondo, ahhh Fino in fondo così! Ancora’ tutto ‘ così ‘ hhh ‘!’. Carlo inizia pompare, incoraggiato da Francesca che ormai ha perso ogni inibizione ed &egrave prossima al secondo orgasmo, fino a farla venire fra i sospiri e le urla di piacere sul tavolaccio della cucina, sotto gli sguardi di Luisa e Marta che si masturbano eccitate. Carlo estrae la verga ancora palpitante per schizzare abbondantemente nella fessura tra le chiappe della ragazza.
Dopo alcuni minuti Francesca si rialza e Luisa le si avvicina massaggiandola e carezzando il sederino, ancora nudo e palpitante, e con tono scherzoso le dice ‘Allora, la nostra piccola Francesca ha capito la lezione di oggi?’, Francesca risponde ” non so come ringraziarvi delle cose che mi avete insegnato oggi, a presto!’ e ritorna verso la sua camera, sperando in cuor suo che la lezione non sia finita così’
LE AVVENTURE DI FRANCESCA
di GATTO LAP LAP

Capitolo 2

Le giornate riprendono a scorrere con regolarità. Il fascino di Parigi aumenta grazie ad un candido manto di neve che avvolge la città, rendendola più che mai romantica e sensuale. Francesca continua a frequentare Mathieu, il suo nuovo amico francese, e trascorre con lui ogni momento libero. I loro momenti intimi hanno iniziato ad essere più frequenti dopo l’avventura di Francesca nella cucina dell’albergo, grazie alla quale la ragazza si sente molto più libera e disinibita nel trarre piacere dal proprio corpo e nell’esprimere attraverso il sesso le proprie emozioni più profonde.
‘Oggi mi sento libera!’ &egrave una frase che spesso Mathieu le sente pronunciare nei momenti più inaspettati.
Elena e Sofia, due amiche italiane di Francesca, hanno informato che verranno a trovarla a Parigi per le feste natalizie, e Francesca ha subito chiesto un periodo di ferie ed ha programmato una fitta serie di appuntamenti nei locali più alla moda della città.
‘Non vedo l’ora di fartele conoscere, Mathieu! Vedrai che ti piaceranno!’.
Le due amiche finalmente arrivano a Parigi e Francesca, dopo un pomeriggio passato a far compere in centro, Francesca le accompagna a casa di Mathieu, dove le ragazze sono state invitate per una cenetta in compagnia.
‘Avete voglia di un t&egrave?’ chiede Mathieu dopo le presentazioni.
‘Grazie amore’ risponde Francesca togliendosi il cappotto ‘ci penso io’, e ciò detto raggiunge la cucina mentre Elena e Sofia si accomodano in salotto con Mathieu. Oggi Francesca si &egrave messa una gonna da liceale sopra il ginocchio, che fa risaltare ancor di più il suo aspetto giovanile, da ragazzina capricciosa, ed un corpetto di morbida lana che lascia nude le braccia fino alle spalle. Il pentolino per il t&egrave si trova in un mobiletto basso vicino alla porta della cucina e ben visibile dal salotto, e Francesca dopo aver aperto l’anta si piega a cercarlo restando in piedi, in modo da esibire le gambe fino al bordo in pizzo delle calze autoreggenti.
Il ragazzo ama molto le provocazioni sessuali di lei, ma preferisce spesso far finta di niente, ha imparato infatti che Francesca adora condurre il gioco e salire di tono a modo suo.
‘Quando pensate di fermarvi ragazze?’ chiede con aria distratta ad Elena e Sofia.
‘Forse 15 giorni’ risponde Elena con un sorriso in direzione di Francesca ancora piegata a cercare il suo th&egrave, per poi continuare in tono malizioso rivolta al ragazzo ” tu Mathieu quanti anni hai?’
‘Trentacinque, perché’
‘Non posso crederci!’ risponde Elena sistemandosi sul divano in modo da far salire la gonna ben oltre il ginocchio ‘sembri un ragazzino. Francesca ci ha molto parlato di te, ma non ci aveva detto che sei così carino. Sofia, perché non facciamo con Mathieu uno dei nostri giochetti prima di cena? Sono certa che resterebbe sicuramente contento!’
Francesca interviene dalla cucina ‘Ragazze giù le mani da Mathieu!’.
‘Sei sempre la solita esagerata Francesca!’ le risponde Sofia, poi si rivolge al ragazzo ‘Sai Mathieu, in Italia noi siamo solite, ogni tanto, passare la serata con amici intimi, facendo giochi di società a sfondo sessuale, che a volte prevedono penitenze piccanti sotto gli occhi degli altri partecipanti. Qui le coppie sono due e credo che sarebbe divertente lasciarsi andare un po’ per conoscersi meglio, che ne dici?
‘Sono d’accordo’ risponde Mathieu ‘manca ancora un’ora prima di cena, mi sembra un’ottima idea per stimolare l’appetito!’
Francesca, che in cucina ha appena acceso il fuoco sotto il pentolino del th&egrave, distratta dai discorsi delle amiche si gira all’improvviso e rovescia lo zucchero sul pavimento.
‘Scusate se interrompo i vostri importanti discorsi da depravati, ma ho combinato un guaio qui, c’&egrave tutto il pavimento coperto di zucchero’ dice Francesca chinandosi ed iniziando a raccogliere la polvere bianca con una palettina.
‘Accidenti, qui ce n’&egrave dappertutto!’ le dice Mathieu andando in cucina ‘Ma come &egrave successo? Ma tu non sei una cuoca? Con il lavoro che fai sei proprio maldestra se rovesci tutto a questo modo”
Francesca si offende e reagisce in modo esagerato ‘Ma chi ti credi di essere? Solo perché hai fatto l’università pensi di sapere tutto tu? Ma raccoglilo da solo, io vado in salotto!’.
‘Eh no cara! Il guaio l’hai fatto tu e adesso pulisci, io non ne ho proprio voglia! Vedi di sbrigarti e di non farmi arrabbiare davanti alle tue amiche’.
Mathieu la guarda con serietà, in queste occasioni dimostra tutti i suoi 35 anni, &egrave un tipo di indole tranquilla e serena ma quando si arrabbia diventa molto severo.
‘Cosa vorresti dire ciccio bello? Che se non pulisco ti arrabbi? A me che mi frega? Tanto mica mi sculacci!’
‘Guarda che stai tirando troppo la corda Fra’ Le risponde Mathieu prendendo la sua borsa, ‘Credo che verrai qui subito, altrimenti il tuo cellulare fa un bel volo’. Francesca si finge in apprensione, ma quella del telefono &egrave chiaramente una scusa per trattare con lei.
‘No ti prego, farò quello che vuoi, ma non buttarlo per terra, ma l’hai appena regalato!’
‘Molto bene, cominciamo subito con la prima penitenza allora. Vieni qui subito e mettiti in ginocchio sul divano, rivolta verso il muro!’
‘Ma sei matto? Davanti alle mie amiche?! Non ci penso nemmeno!’
‘Su Francesca’ interviene Elena ‘in fondo sembra proprio una delle penitenze dei nostri giochi di società …hai perso un giro e tocca a te, ricordi le nostre serate in compagnia? Di solito, quando giochiamo fra noi, ti piace sempre quando tocca a te: perché adesso fai tanto la santarellina?’
‘Insomma Elena, perché proprio io per prima?’
‘Sei la nostra amica e amante comune cara, tocca a te fare da cicerone. Vieni pure al mio posto’ e così dicendo si alza e prende Francesca per mano facendole prender posto sul divano in ginocchio, con la schiena rivolta all’esterno.
‘Insomma ‘ Ecco ‘ così va bene? E poi cosa vuoi farmi Matty? Ho solo rovesciato lo zucchero’ non vorrai mica”
‘Vediamo un po’, questo bel sederino oggi ha fatto arrabbiare: prima si &egrave fatto guardare da tutti i maschietti ai grandi magazzini, poi ha rovesciato tutto lo zucchero in cucina”
‘Ma non sarai mica geloso Matty! Non lo sei mai stato: vuoi cominciare adesso? Se vuoi fare qualche giochetto dillo chiaramente, ma lascia stare queste scenette, non impressionano nessuno!’
Francesca continua a divagare provocando Mathieu in modo da fargli perdere la calma, ma inutilmente, infatti il ragazzo dopo aver preso alcune mollette per il bucato da un cestino fissa la gonna della ragazza in modo da scoprire completamente il culetto, coperto solamente da un tanga di pizzo nero.
‘Ah &egrave così dunque porcellina! Oltre a fare la smorfiosa porti anche questa biancheria che non copre nulla, proprio sotto ad una gonnellina così corta! Eppure lo sai che così mi fai solo arrabbiare ancora di più! Ti meriti proprio una bella lezione!’
Così dicendo Mathieu accarezza il sedere sodo di Francesca, massaggiando dolcemente il morbido rigonfiamento fra le cosce’
‘Mmhhh Matty, così non vale!’ esclama Francesca, che non riesce a tenere fermo il sederino, ed inizia ad assecondare le carezze aprendo le gambe, muovendo i fianchi avanti e indietro in modo da strusciare il più possibile le parti intime contro la mano di Mathieu’Le carezze continuano sotto gli occhi delle due amiche fino a che la passerina di Francesca bagna tutte le mutandine, mentre la ragazza inizia mugolare ad occhi chiusi ‘Mhhh Matty come sei bravo! Continua ti prego!’.
Il ragazzo interrompe il trattamento ed abbassa il tanga a metà sedere, scoprendo il buchetto posteriore pur lasciando la sottile stoffa bagnata ancora aderente alla vulva.
Francesca vista in quella posizione era ancora più eccitante, tanto che Elena e Sofia iniziano ad accarezzarle le chiappe, sollevando la camicia e scoprendole la schiena ancora di più.
‘Adesso sarai punita a turno da me, Elena e Sofia. Ti sculacceremo come si addice ad una bambina impertinente quale sei, tu dovrai contare ogni colpo a voce alta” e così dicendo assesta una sculacciata a mano aperta proprio fra il culetto e la passerina bagnata di Francesca, mentre Elena e Sofia la tengono ben ferma per i polsi.
‘Ahii! Ma che fai?’.
‘Se non conti non vale, e io dovrò ricominciare da capo. Una piccola dose di sculacciate ti servirà di lezione, per essere meno maleducata e sfrontata!’ le risponde Mathieu ricominciando a carezzarla proprio sulla passerina calda.
‘ Shciahff!… un altro colpo cade fra le chiappe sode e leggermente dischiuse.
‘Ahii ‘ due!’
‘Eh no così non vale. Devi cominciare a contare da uno, si ricomincia da capo!’
‘ Shciahff!…il colpo arriva dal basso e si infila fra le gambe a colpire il monte di venere, sotto lo sguardo di Elena che sorride godendosi la scena.
‘Ahii ‘ Uno! Sei senza cuore, lo sai che il mio sederino &egrave molto sensibile quando sono eccitata! Vi prego non fatemi male! Vi prometto che sarò buona da ora in poi’, implora Francesca, ormai entrata nel personaggio e visibilmente eccitata dalla situazione.
Sofia prende Francesca da dietro per i capelli, costringendola con dolcezza a non muoversi, ‘Fino alla fine della penitenza sei la nostra schiavetta, quindi non muoverti e apri per bene le gambe o sarà peggio per te!’.
‘ Shciahff ‘un altro colpo dal basso lascia la mano di Mathieu fradicia di umori.
‘Due!’ sospira Francesca ‘sento il sederino tanto caldo! ‘basta così vi prego!
‘ Shciahff ‘il tanga di Francesca &egrave ormai scomparso fra le labbra della Passerina.
Elena , Sofia e Mathieu iniziano ad alternarsi nello sculacciare il sederino di Francesca, avendo cura di massaggiare la passerina fra una sculacciata e l’altra, contribuendo ad eccitare Francesca sempre più, rendendo la punizione molto dolce e sensuale, anche perché i colpi continuano ad essere assestati sul sederino della ragazza dal basso verso l’alto e viceversa, in modo da massaggiare la grandi labbra e la clitoride, oltre che il buchetto posteriore.
‘Shciaffh ”Quattro! Ahh! Ahi!’
Il buchetto del sedere si chiude ad ogni colpo.
‘Shciahff ‘ ‘Cinque! Matty ti prego!’
Le mani di Francesca si stringono con forza sul bordo imbottito del divano
‘Shciaffh ‘ ‘Sei! Ahh! Elena! Ahh!’
Le chiappe sode della ragazza iniziano a colorarsi di un rosa acceso
‘Shciahff ‘ ‘Sette! Basta!’
Elena con malizia infila nel sederino di Francesca un piccolo vibratore e lo accende
‘Shciaffh ‘ ‘Otto! Hhh!’
Il dildo affonda sempre più in profondità ad ogni sculacciata
‘Shciahff ‘ ‘Nove! Basta!’.
Dalle mutandine di Francesca iniziano a scendere alcune gocce di umori vaginali.
‘Shciahff ‘ ‘Ahhh! Ahhh! Dieci, siete dei bastardi!’.
La tortura mantiene Francesca sempre ad un passo dall’orgasmo senza mai farla venire, e contribuisce ad eccitare anche Sofia e Elena, per non parlare di Mathieu, il cui rigonfiamento sotto i pantaloni &egrave sempre più visibile.
I capezzoli turgidi e sensibili di Francesca sfregano ad ogni colpo contro lo schienale del divano attraverso il corpetto di lana, mentre il suo sederino comincia a diventare bollente e la passerina sempre più bagnata e pulsante: l’orgasmo &egrave.
Mathieu conosce i giochetti che piacciono di più a Francesca, e adora le sue manie un po’ perverse. Qualche mese prima, ad esempio, era stata proprio Francesca a chiedere di essere sculacciata, e Mathieu non diceva mai di no, anzi gli piaceva improvvisare e mettere ogni volta Francesca davanti a scelte diverse ed a nuovi giochi, per farla sentire sempre libera di esprimere la sua sessualità in modo naturale e spontaneo.
Arrivati a venti sculacciate i tre si fermano.
‘Bene, adesso puoi decidere come ricevere l’ultima sculacciata: un colpo più forte degli altri proprio sulla passerina bagnata, oppure in alternativa, sarai visitata in modo completo dal dottore, però dovrai accettare qualsiasi cura ti sarà prescritta. Cosa preferisci?’
‘La visita.’ Risponde Francesca sfinita, continuando a muovere il culetto avanti e indietro sotto la dolce tortura delle carezze di Elena e Sofia.
‘Molto bene’ continua Mathieu improvvisandosi dottore ‘Infermiere togliete le mutandine alla paziente e preparatela per la visita’
Le due amiche spogliano completamente Francesca e la fanno accomodare sul tappeto sdraiata supina, poi mentre Erika inizia a massaggiarla con crema idratante dal collo fino alle chiappe arrossate, Sofia afferra le chiappe di Francesca con le due mani e le apre con decisione, fino ad esporre allo sguardo del dottore il vibratore ancora acceso e ormai completamente infilato nel sedere della ragazza. Il dottore sfila il dildo e inizia a ungere con crema idratante il buchetto del sedere e le parti intime fra le gambe.
‘Dottore, sento tanto caldo proprio dove lei ha la mano, cosa può essere?’
‘Signorina, mi faccia vedere meglio’ proviamo con un massaggio cinese’ Risponde il dottore cominciando a leccare il buchetto del sederino di Francesca, scendendo giù lentamente fino alla clitoride gonfia ed eretta ‘Ahhh’ Ahhh! Dottore! Sì! Così &egrave proprio bello! Ma sento che il calore aumenta sempre più!’ Francesca solleva istintivamente il sederino, ritrovandosi a quattro zampe, mentre Sofia continua a tenere ben aperte le sue chiappe, mentre Mathieu continua a leccarla con cura, passando la lingua sul buchetto posteriore e sulla vulva.
‘Signorina il suo caso &egrave grave, ma può essere guarito. Lei deve essere paziente perché adesso l’infermiera deve applicarle alcuni dispositivi contro il prurito ‘ Infermiera Elena trattenga la paziente, e lei Sofia proceda con l’applicazione’. Sofia prende due mollette da bucato e le posiziona sui capezzoli turgidi di Francesca che non riescie più a trattenere i gemiti e i movimenti del culetto. Le due infermiere provvedono a tenere aperte le chiappe della paziente in modo da esporre per bene il buchetto posteriore del sedere, che ormai &egrave completamente rilassato agli occhi del dottore ‘Ahhh! Dottore ho bisogno ‘ Ahhh| mi curi come si deve! Ahhh! La prego mi faccia venire ‘ non ne posso più’
‘Adesso signorina devo somministrarle il fluido della guarigione’ ‘ e così dicendo Mathieu estrae la verga eretta e inizia a farla scorrere lungo la fessura aperta e bagnata di Francesca, per poi risalire fino al buchetto posteriore ed iniziare a sodomizzarla lentamente, penetrando il sedere sempre più a fondo, andando avanti e indietro per dare tempo al culetto di aprirsi per bene. ‘Ahh! Dottore, coraggio vai fino in fondo, così!’ Francesca raddrizza la schiena e Mathieu la impala completamente da dietro, mentre le mollette da bucato pizzicano i capezzoli turgidi e eretti di Francesca.
Elena bacia Francesca sulla bocca, leccandola avidamente sul collo fino ai seni ed ai capezzoli costretti nella morsa delle mollette, mentre Sofia si sdraia sul tappeto, si infila da dietro fra le gambe di Mathieu ed inizia a carezzargli da sotto il sedere ed i testicoli che vanno a premere ad ogni affondo contro le labbra gonfie della passerina di Francesca.
Sofia inizia a leccare poi la clitoride di Francesca, assecondando le spinte di Mathieu, mentre Francesca divarica il più possibile le gambe, quasi a voler aprire il più possibile il sedere a quel pene che la sta sfondando lentamente, strappandole gemiti strozzati di dolore e godimento.
‘Ahhh! Ahhh! Ah! Mi fai male! Ahh! Ahhh! Sì! Dai Matty spingi! Ma che cazzo grande che hai oggi! E’ enorme ‘ mi riempi tutta! Ahhh! Sento che ‘ Ahhh! Vengo Matty! Spingi forte! Ancora! Ahhh!’
Anche Mathieu &egrave prossimo all’orgasmo, ed improvvisamente estrae la verga dal sedere di Francesca per schizzare lo sperma fra le chiappe di Francesca e sul viso di Sofia che da sotto gli strizza sapientemente i testicoli durante l’orgasmo.
Passano alcuni minuti e Francesca esclama ‘Dottore devo proprio ringraziarla, il suo fluido mi ha guarito, mi deve visitare più spesso lo sa?’
‘D’accordo signorina, sarò a sua disposizione, ma lei cerchi di essere meno birichina la prossima volta, intesi?!’
LE AVVENTURE DI FRANCESCA

Capitolo 3

Francesca ha un approccio decisamente positivo nei confronti della vita e del prossimo, affronta ogni giornata con entusiasmo e mette nel suo lavoro tutto l’impegno possibile: queste doti hanno colpito positivamente la Direttrice dell’albergo in cui Francesca lavora come aiuto cuoco già dai primi giorni di servizio.
Francesca non lo immagina, ma alcune cose stanno per cambiare nel suo lavoro. Infatti il responsabile del servizio accoglienza clienti dell’albergo si &egrave dimesso improvvisamente e la direzione si trova costretta a trovare al più presto un valido sostituto.
Data la delicatezza del compito che il responsabile servizio clienti si trova a svolgere, ed anche per non creare inutili competizioni all’interno del suo staff, l’amministrazione dell’albergo ha deciso di cercare un sostituto all’esterno, ed a tal fine La Direttrice convoca Francesca per un colloquio teso a valutarne le effettive capacità professionali.
‘Signora Direttrice, mi ha fatto chiamare?’, chiede Francesca entrando dopo aver bussato alla porta dell’ufficio. La stanza &egrave molto spaziosa ed altrettanto confortevole, ci sono diversi tavoli pieni di documenti ed abiti, ampie finestre con tende finemente ricamante, quadri ed arazzi bellissimi alle pareti, ed un piccolo salotto elegante ed appartato. La persona che lo occupa ha buon gusto, apprezza il lusso, lavora parecchio, ed &egrave indubbiamente un’amante della pulizia e dell’ordine. A prima vista la Direttrice &egrave una donna affascinante di circa quarant’anni, snella ed elegante. In albergo &egrave conosciuta come una persona di polso, impegnata nel lavoro a tempo pieno ed altrettanto esigente nei confronti dei propri collaboratori.
‘Sì signorina Francesca, si accomodi. L’ho chiamata per farle una proposta che probabilmente sarà per lei motivo di stupore. So che lei sta lavorando alla pari presso il nostro albergo come cameriera ed aiuto cuoco. Lei possiede comunque un diploma linguistico e fino ad ora, sentito anche il parere del capo cuoco il sig. Carlo, ho motivo di ritenere la sua condotta a dir poco eccellente. Per tale ragione ho deciso di offrirle la possibilità di crescere professionalmente all’interno del nostro staff. Accetta di ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio Accoglienza Clienti? Sarà assunta a tutti gli effetti, lavorerà nella hall principale, dove avrà a disposizione un ufficio ed un collaboratore, e risponderà del suo lavoro direttamente a me. Cosa ne pensa?’
La richiesta ha il duplice effetto di lusingare Francesca, ma anche di spaventarla un po’. Dopo averci pensato brevemente risponde con entusiasmo:
‘Signora Direttrice, accetto la sua proposta, farò del mio meglio per non deluderla!’, non aveva molto da perdere: lo stipendio le avrebbe di certo fatto comodo, e avrebbe potuto, in futuro, dare le dimissioni in qualsiasi momento per ritornare in Italia o cambiare lavoro.
‘Sono lieta della sua decisione Francesca, benvenuta nello staff, vedrà che si troverà bene!’ le risponde la direttrice alzandosi e stringendole la mano, ‘Sappia che potrà andare a trovare i suoi vecchi amici della cucina, mi riferisco a Carlo, Marta e Luisa in qualsiasi momento lei vorrà: il Responsabile Servizio Clienti dispone di un passpartout magnetico che consente l’accesso a tutti i reparti dell’albergo.’ e così dicendo la direttrice le sorride e con il braccio le circonda i fianchi, posando leggera le due mani sul fondo schiena di Francesca, che si sente avvampare le guance dall’imbarazzo.
” signora direttrice ‘ Lei conosce i cuochi? ” Le chiede Francesca cercando di assumere un’aria disinvolta, anche se improvvisamente la sua sicurezza &egrave scomparsa e le gambe le tremano.
‘Mia cara ragazza, Carlo &egrave un ottimo chef ed &egrave molto famoso in tutta Parigi, io lo conosco personalmente da anni e siamo ottimi amici. Marta e Luisa lavorano qui da una vita e spesso trascorriamo piacevoli momenti qui nel mio salotto privato, durante l’ora del the, perché me lo chiede?’
‘Nulla ‘ nulla ” risponde Francesca, cercando parole che sembrano introvabili, ” mi sono trovata molto bene lavorando con loro, sono molto simpatici e andrò di certo a trovarli ogni tanto’, e così dicendo trova la forza di allontanarsi dalla donna e dalle sue carezze.
‘Mi fa piacere Francesca, i cuochi mi hanno parlato molto bene di lei, ed &egrave anche per questo che le ho proposto una promozione, spero che non mi deluderà!’.
‘Farò il possibile signora’
‘Bene, adesso veniamo alle cose pratiche. Deve provare la sua nuova divisa,’ Indicando un attaccapanni a parete, ‘l’ho fatta preparare appositamente su misura per lei, le dovrebbe andare bene, vediamo come le sta.’
‘D’accordo signora’ risponde Francesca prendendo la divisa e facendo per congedarsi.
‘Francesca, cosa ha capito? Deve provare la divisa qui davanti a me e subito! Ho bisogno che lei prenda servizio al più presto, la sua agenda di oggi &egrave già piena di impegni ed io non ho certo tempo da perdere!’.
Francesca &egrave immobilizzata dall’imbarazzo, ha le guance arrossate, non riesce a sostenere lo sguardo diretto della direttrice e non sa come comportarsi di fronte a quella inaspettata dimostrazione di confidenza, anche perché la direttrice probabilmente ha saputo dai cuochi alcune cose di lei alquanto compromettenti; allo stesso tempo, però, &egrave lusingata per l’importanza che le viene riconosciuta, inoltre la direttrice si sta dimostrando una persona chiara e decisa, e questo le piace.
‘Oh, mia cara ragazza! In futuro dovremo lavorare a stretto contatto, e non &egrave proprio il caso che lei si formalizzi per cose da nulla come questa!’ le dice la direttrice accorgendosi del suo imbarazzo, ‘Coraggio, non possiamo stare qui tutta la mattina!’
Cercando di sembrare calma e tranquilla, Francesca inizia a slacciarsi i jeans che cadono fino a terra, poi si sfila la giacca, rimanendo presto in camicia e mutandine di fronte alla scrivania della direttrice.
Quella mattina, presa dalla fretta come al solito, si era dimenticata di mettere il reggiseno, ed i suoi capezzoli, diventati turgidi a contatto dell’aria fresca, puntavano con forza contro il tessuto sottile ed aderente delle camicetta, aumentando il suo imbarazzo.
‘Via quella camicetta, su!’ le ordina la direttrice, porgendole la camicia della divisa, ‘Così, brava! ‘ Ma guarda un po’! ‘ Dov’&egrave finito il reggiseno?’ chiede la donna con aria severa guardando il seno sodo e provocante di Francesca.
‘Mia cara, così non andremo d’accordo: sappia che la biancheria intima &egrave d’obbligo durante il servizio: la sua divisa &egrave confezionata con un tessuto molto leggero. Le persone come lei, con un seno così tondo e sodo devono prestare particolare attenzione a queste regole’, e così dicendo accarezza e pizzica i capezzoli turgidi di Francesca, facendola rabbrividire.
‘Immagini un po’ lei, con un corpo come il suo i clienti potrebbero farsi venire idee strane sul nostro albergo!’, e così, mentre Francesca resta immobile dall’imbarazzo, la direttrice si mette alle sue spalle e la aiuta ad infilare la camicia della divisa, sistemandone le pieghe con cura e continuando ad accarezzarle le spalle, i fianchi ed il seno. Le mani calde della donna sul proprio corpo sono molto piacevoli: il timore e l’imbarazzo iniziale della ragazza lasciano gradualmente il posto ad una serie di sensazioni sempre più forti e piacevoli, che le fanno scendere brividi lungo la schiena, facendola sentire accaldata e confusa.
La direttrice si accorge del respiro sempre più veloce della ragazza.
‘Cara Francesca, mi pare che la camicia le vada a pennello, ma con un sedere come questo’, le dice restando dietro di lei e mettendole le mani intorno ai fianchi, ‘c’&egrave una cosa che dovrà imparare prima possibile’
La donna inizia a carezzare il sedere di Francesca coperto solo dalle mutandine.
‘Deve sapere che in futuro, come responsabile del servizio accoglienza clienti, dovrà imparare a controllare perfettamente le sue emozioni’
Le sue mani scendono ripetutamente lungo la fessura tra le natiche sode della ragazza.
‘Dovrà imparare a desiderare una cosa anche ardentemente, ma senza darlo a vedere all’esterno, capisce cosa intendo?’
La direttrice prende l’elastico delle mutandine e lo tira lentamente verso l’alto.
‘Oh! Ma signora direttrice, cosa fa? Ecco io non so ‘ Davvero ‘ la smetta, la prego!’
La donna continua a carezzare la ragazza ed a tirare l’elastico fino a che le mutandine si infilano completamente fra le chiappe della ragazza, andando a premere contro le parti intime fra le cosce serrate e lasciando il culetto tutto scoperto.
Francesca apre istintivamente le gambe appoggiandosi alla scrivania che ha davanti a sé.
‘Vedo che non vuole proprio capire il concetto, signorina’
La direttrice, che con la mano sinistra continua a tenere tirato verso l’alto l’elastico delle mutandine, infila la mano destra fra le gambe della ragazza ed inizia a massaggiarle da dietro il morbido e umido rigonfiamento fra la gambe.
Francesca non riesce a trattenersi e si apre ancora di più, abbassando la schiena e spingendo il culetto verso l’alto.
‘Signora direttrice, basta la prego! Ahh! cosa mi vuole fare?’
Francesca cerca di controllarsi ma i modi severi e la decisione della direttrice la fanno eccitare sempre più, facendole provare il desiderio di essere punita come si addice ad una bambina capricciosa, che non vuole imparare la lezione.
La ragazza &egrave meravigliata della sua reazione e dai suoi pensieri un po’ perversi, &egrave imbarazzata e piena di vergogna in quella posizione, ma allo stesso tempo l’eccitazione la voglia di godere le impediscono di reagire.
‘Allora, signorina pensa di capire cosa significa riuscire a controllare le proprie emozioni, non lasciarsi condizionare nel lavoro dai propri desideri? Mi risponda subito o mi troverò costretta a utilizzare altri sistemi per spiegarmi!’, e così dicendo la direttrice si allontana lasciando Francesca appoggiata alla scrivania, e prende una cinghia di pelle da un cassetto. Poi si avvicina nuovamente alla ragazza e, afferrate le mutandine infilate fra le chiappe, le abbassa a metà coscia, lasciando scoperto il buchetto posteriore ed iniziando ad accarezzare con dolcezza e decisione la fessura di Francesca, infilando il dito medio fra le grandi labbra gonfie e bagnate, fino a solleticare la clitoride.
La ragazza cerca di resistere, ma le carezze della donna la portano a lasciarsi andare, aprendo leggermente le cosce, muovendo i fianchi avanti ed indietro e gustandosi quella dolce tortura, al punto che il buchetto del sedere gradualmente inizia a rilassarsi ed aprirsi sempre più’
‘Signora direttrice ‘ Ahh! La prego ‘ non riesco a capire cosa vuol dire ” mente Francesca ‘ ‘ ma continui così ‘ Ahhh! Cosiìì’ ancora!’, Francesca &egrave sempre più eccitata, disinibita, e aperta agli sguardi della donna, che fatica a sua volta a trattenersi, e comincia ad eccitarsi alla vista di quel sederino sodo ed invitante.
‘Signorina, la sua condotta &egrave proprio spudorata, mi costringe a prendere provvedimenti’
e smettendo di carezzare la ragazza si allontana e ordina severa
‘Si tolga le mutandine subito, e conti a voce alta!’
Francesca &egrave talmente eccitata e vicina all’orgasmo che si sfila le mutandine senza proteste, restando a gambe aperte, appoggiata alla scrivania e con il sederino esposto agli sguardi della direttrice, mentre con una mano inizia a masturbarsi lentamente, ansimando ormai priva di ogni vergogna’
A questo punto la direttrice fa cadere una cinghiata sul sederino nudo di Francesca’schiafff!, la quale urla di dolore e sorpresa, ma continua ad accarezzarsi la passerina ed inizia a contare ” Uno! Ahhh!’.
La direttrice si impone severa ‘Smetta subito di toccarsi o sarà peggio per lei, appoggi tutte e due le mani sulla scrivania, bene in vista! Bene, adesso apra di più le gambe, sollevi il sedere e resti immobile, voglio vedere bene il suo buchetto posteriore per il prossimo colpo!’, Francesca esegue l’ordine suo malgrado, appoggiando una guancia alla scrivania apre di più le gambe e si mette in punta di piedi per sollevare ed aprire il culetto il più possibile e ‘ schiaff! Un’altra cinghiata si abbatte sul suo sederino tondo, stavolta orientata in modo da infilarsi fra le schiappe sode, per cadere sul buchetto del sedere che si chiude istintivamente.
‘Ahiiii! Due! ‘ signora ‘ ahhh! Che male! Sento che sto imparando la sua lezione! Ma il mio sederino &egrave tanto caldo, la prego di smetterla! Ahhh!’.
La direttrice continua impassibile ‘Bene. Adesso non chiuda le gambe e si allontani dalla scrivania, apra bene il sederino appoggiandosi con le mani alle ginocchia, abbassi ancora il viso in avanti ” e schiaff! L’ultimo colpo cade proprio sullo spazio sottile che separa il buchetto del sedere dalla patatina di Francesca ‘Tre! Ahiii che male!’, la direttrice, il cui autocontrollo &egrave messo a dura prova dalla vista delle virtù nascoste di Francesca posa la cinghia sulla scrivania e intima alla ragazza ‘Adesso che ha avuto la sua lezione, le darò la dimostrazione che, se sarà una collaboratrice di buona volontà, ad ogni sacrificio corrisponderà una soddisfazione ancora maggiore!’, e così dicendo si mette in ginocchio alle spalle di Francesca e, dopo un breve massaggio ristoratore ed un bacio al suo culetto caldo, comincia a leccarle avidamente la passerina ancora tutta bagnata, risalendo dalla clitoride lungo le grandi labbra fino al buchetto posteriore, dove infila il dito medio facendolo scorrere dentro e fuori, mentre Francesca inizia a masturbarsi, accarezzandosi la passerina e massaggiandosi il seno ed i capezzoli, divenuti turgidi a contatto con la superficie di legno della scrivania. ‘Ahhh! Ahhh! Signora direttrice ‘ Ahhh! Lei mi fa godere! Ahhh! Continui così! Ancora, sììì! Ahhh! Vengo! Ahh! Ahhh!’, esclama Francesca mentre un orgasmo violento la scuote tutta ripetutamente, e gli umori della sua passerina calda colano abbondanti lungo le sue cosce, lasciandola senza forze.
La direttrice si rialza, iniziando a massaggiare la schiena ed il sedere sodo della ragazza che lentamente ritorna alla realtà dopo l’orgasmo. L’imbarazzo di Francesca &egrave sempre più forte, si risveglia da un sogno ritrovandosi a fare le fusa a gambe aperte nell’ufficio della sua nuova Direttrice, a gustarsi le sue dolci carezze come una gattina affettuosa con addosso soltanto le scarpe e la camicetta: ma cosa le era saltato in mente? ‘Signora ” inizia piena di imbarazzo, ma ormai rassegnata ad affrontare le conseguenze dell’accaduto, ‘Io non so davvero cosa mi abbia preso, la prego di scusarmi per il mio comportamento ”, senza lasciarla finire di parlare, la direttrice prende le sue mani, la fa girare dolcemente ma con fermezza e, trascinandola a sé, la bacia a lungo sulla bocca. I loro corpi si incontrano in uno abbraccio passionale, Francesca sente il corpo caldo della sua nuova compagna contro il suo, tocca la sua schiena, il suo seno sotto la camicia, il suo sedere, strusciandosi ancora nuda contro di lei, cerca disperatamente il suo calore, il contatto con la sua pelle, mentre la sua bocca si apre ad un bacio caldo e profondo.
‘Grazie Francesca’ le sussurra la direttrice ‘ niente male come primo giorno di lavoro ‘ Che ne dici di finire di vestirti ora? Prendiamo un caffé in salotto, poi Susanne, la mia assistente, ti accompagnerà nel tuo nuovo ufficio.’. La direttrice la accarezza con dolcezza, poi mentre Francesca inizia a rivestirsi si avvicina al telefono’.
LE AVVENTURE DI FRANCESCA
di GATTO LAP LAP

Capitolo 4

Segue dal capitolo 3
‘Grazie Francesca’ le sussurra la direttrice ‘ niente male come primo giorno di lavoro ‘ Che ne dici di finire di vestirti ora? Prendiamo un caffé in salotto, poi Susanne, la mia assistente, ti accompagnerà nel tuo nuovo ufficio.’. La direttrice la accarezza con dolcezza, poi mentre Francesca inizia a rivestirsi si avvicina al telefono.
‘ ‘ Susanne sono io, fai portare nel mio ufficio caffé per due con latte freddo e panna, possibilmente prima di mezzogiorno ‘ Sì grazie, e ti voglio qui da me fra cinque minuti, possibilmente in uno stato presentabile, abbiamo un nuovo Responsabile Accoglienza Clienti, lo accompagnerai nel suo ufficio a conoscere i suoi nuovi colleghi ‘ Come dici? Sì la presenza &egrave ottima ” risponde sorridendo rivolta a Francesca ‘ Uhm! Un ottimo curriculum non c’&egrave che dire’ ventisette anni ‘ no non &egrave sposato ‘ senti non ho altro tempo da perdere! ‘ a dopo!’.
Pochi minuti più tardi si sente bussare alla porta, ed entra una ragazza con lunghi capelli color mogano, occhiali leggeri sopra un nasino decisamente alla francese, vestita con jeans attillati e stivaletti a punta, non tanto alta ma, ad una prima impressione di Francesca, molto disinvolta, carina e provocante.
‘Buongiorno direttrice!’ dice la ragazza appoggiando un vassoio sul tavolino del salotto.
‘Sono le ore 10,00 ed &egrave già un casino per via della conferenza di domani. Hanno chiamato tre volte dall’ambasciata americana ” continua, masticando una gomma e leggendo su un voluminoso blocco appunti che ha con sé.
‘Ha chiamato la segreteria del sindaco, l’ufficio stampa della sezione esteri del consolato britannico, l’Associazione Nazionale ‘.’.
‘Susanne!?’, la direttrice la interrompe con calma versando il latte nel suo caff&egrave.
‘Ti presento Francesca, il nuovo Responsabile Accoglienza Clienti. Francesca questa &egrave Susanne, la mia segretaria personale: la migliore della città, quando non dimentica le buone maniere!’.
‘Oh! Mi scusi, molto piacere!’ risponde Susanne stringendo la mano a Francesca con un sorriso luminoso, senza tralasciare di darle un’occhiata compiaciuta da capo a piedi.
‘Il piacere e mio, Susanne!’, le risponde Francesca.
‘Sono davvero incantata’ continua Susanne, ‘l’Italia era proprio un paese fortunato prima che Lei partisse, spero intenda restare a Parigi ”.
‘Bene Susanne!’, la interrompe la direttrice ‘Mi pare che i convenevoli possano bastare! Avrai tempo di fare conoscenza con Francesca più tardi. Adesso mi occorre che tu le faccia conoscere il suo nuovo ufficio ed i suoi colleghi.’
Poi rivolgendosi a Francesca ‘Francesca, ti auguro un buon inizio. Susanne ti spiegherà tutto, io devo proprio congedarvi adesso, la prossima settimana si terrà qui in albergo una conferenza internazionale, e sono molto occupata.
Poco dopo Francesca si ritrova a seguire la bella Susanne attraverso i lunghi corridoi dell’albergo, in direzione del suo nuovo ufficio. La ragazza le fa strada camminando con calma e Francesca non chiede di meglio.
Dopo essersi ripresa dalle attenzioni della Direttrice, Francesca non può fare a meno di notare quanto Susanne sia attraente: i capelli lunghi e scuri ondeggiano e cadono spettinati sopra le spalle, la maglia allacciata dietro lascia scoperta parte della schiena, i jeans a vita bassa lasciano spuntare il pizzo bianco delle mutandine, il sedere sodo sculetta vistosamente, e Francesca si ritrova a pensare che probabilmente la direttrice &egrave un’amante della bellezza femminile, e lei probabilmente non &egrave l’unica collaboratrice a cui vengono riservate attenzioni un po’ ‘particolari’.
‘Vedrai che ti troverai bene, Armand, il tuo collaboratore &egrave molto efficiente e simpatico. E’ un gran pezzo di uomo, e gira voce che con la lingua riesca a girare le chiavi nelle serrature, &egrave davvero un peccato che sia gay. Come ti &egrave sembrata la Direttrice?’, le chiede guardandola con un mezzo sorriso, ‘E’ molto esigente, ma sa riconoscere una persona in gamba quando la vede. Tu devi essere proprio speciale, perch&egrave il ruolo che ti ha assegnato &egrave molto ambito… Bene, siamo arrivate’, dice aprendo una porta ed entrando in un ufficio ampio e luminoso, con due scrivanie, due finestre affacciate sul piazzale principale dell’albergo, ed un’altra porta sulla parete opposta.
Il nuovo ufficio di Francesca &egrave deserto in quel momento: &egrave l’ora di pranzo e tutti sono in pausa. ‘Vieni Francesca, ti faccio vedere il bagno’ le dice Suzanne aprendo una porta laterale, seguita da Francesca, ‘Questo &egrave il bagno, per tuo uso personale, come vedi &egrave spazioso e pulito. Inoltre &egrave dotato di una piccola vasca e di un lettino per i massaggi’. Così dicendo le mostra una saletta molto accogliente ed abbastanza ampia, con una vasca idromassaggio in fondo, due poltroncine da un lato ed un lettino al centro.
‘La porta laterale conduce alla toilette ed alla doccia.’ prosegue Susanne, e si accomoda su una poltroncina ‘Ora Francesca, dato che siamo in pausa ed il tuo ufficio non riaprirà prima di un’ora, perché non ti rilassi un po’? Sono un’ottima massaggiatrice, puoi chiedere conferma alla Direttrice, vuoi provare il mio tocco magico?’ le chiede Susanne con un sorriso.
‘Perché no?’ La mattinata &egrave stata molto spossante per Francesca, il sederino le brucia ancora dopo la punizione della Direttrice, ed il solo pensiero di un massaggio ristoratore la fa sentire meglio.
‘Bene! Spogliati pure Francesca, rinfrescati con una doccia, mentre io preparo il lettino per il massaggio.’ Ciò detto, Susanne inizia a lavarsi le mani.
‘Che tipo di massaggi fai Susanne? So che ce ne sono di tanti tipi ” chiede Francesca infilandosi sotto la doccia.
‘I miei sono massaggi rilassanti, specifici per donne dirigenti stressate, aiutano a sciogliere i muscoli ed a scaricare la tensione emotiva accumulata. Sono tecniche cinesi antiche di secoli ‘ combinate con un uso particolare delle mani: una pratica che non ho certo inventato io, ma che da ottimi risultati contro lo stress” le risponde Susanne sorridendo, sistemando un asciugamano pulito sul lettino e posando alcuni oggetti sul ripiano a fianco.
‘Come dici scusa?’ Chiede Francesca uscendo dalla doccia ed asciugandosi ‘Cosa sarebbe un uso particolare delle mani? Non sarà mica doloroso?!’
‘Mia cara, innanzitutto sdraiati e rilassati’ le dice Susanne ungendosi bene le mani con la crema ‘Vedrai che questo trattamento ti aiuterà a rilassarti ed a cancellare lo stress. Alla fine ti sentirai come appena svegliata da un lungo sonno ristoratore’.
Francesca si sdraia a pancia in giù sul lettino e Susanne inizia a massaggiarle la schiena, scendendo lentamente e ripetutamente dal collo verso il sedere. Le mani di Susanne sono molto calde e immediatamente Francesca inizia ad gustarsi quelle dolci carezze ‘ dimenticandosi di tutto ciò che la circonda e cadendo come in un sogno. Susanne, intanto, le sussurra dolci frasi, baciandola sul collo e sulla schiena.
Il trattamento continua con regolarità, e ben presto Francesca inizia a sentire gli effetti benefici su tutto il corpo. Le mani di Susanne, aiutate dalle crema, si insinuano senza difficoltà ad ogni passaggio nella fessura del sederino di Francesca, e scendono sempre più in profondità, solleticando il buchetto posteriore fino al rigonfiamento della vulva. Francesca &egrave un po’ imbarazzata ma allarga istintivamente le gambe per consentire alle mani di Susanne di trovare agevolmente la strada per arrivare alla sua passerina, che inizia a dare segni di eccitazione sempre più evidenti.
”Susanne che fai?’ chiede Francesca in trance ‘ ‘non toccarmi così’mi fai bagnare tutta’ ti prego ‘ smettila!’
‘Rilassati e lasciati andare ” le risponde Susanne, ‘abbandonati completamente, cerca di aprirti ‘ apriti e lascia uscire lo stress che hai dentro di te ‘Immagina di essere in un mare di luce, caldo e cremoso, che avvolge tutto il tuo corpo, avvolge le tue gambe aprendole lentamente ‘ così ‘ accarezza il tuo seno ‘ solletica la tua passerina ‘ brava apriti tutta ‘!’, e così dicendo Susanne massaggia la morbida vulva di Francesca, ormai tutta bagnata, senza trascurare il buco del culetto. Ad ogni passaggio Susanne infila ripetutamente il dito medio, reso scivoloso dalla crema, nel sederino di Francesca, mentre con l’altra mano continua il massaggio lungo la schiena.
Francesca inizia a muoversi sul lettino, stimolata da Susanne, aprendo lentamente le gambe e sollevando leggermente la pancia dal lettino. L’amica preleva il dildo più grosso dalla mensola accanto al lettino e, dopo averlo unto leggermente con la crema lo infila da dietro nella passerina bagnata di Francesca, lo spinge lentamente fino in fondo riempiendola completamente ed inizia a farlo andare avanti e indietro.
‘Ahhh! Susanne cosa mi fai! ‘ Ahhh! ‘ Ahhh! ‘ Susy ‘ &egrave tanto grosso ” Susanne accende il vibratore e continua a sussurrare dolci parole a Francesca, la quale inizia a muovere il sederino su e giù.
‘Brava Francesca ‘ sei tanto calda vero? ‘ senti la passerina come si bagna? Brava muovi il culetto su e giù ‘ così ‘ sei una porcellina vogliosa!” e così dicendo con una mano afferra con fermezza i capelli di Francesca tirandoli indietro lentamente e costringendo la ragazza a mettersi a quattro zampe sul lettino ‘ con l’altra mano muove lentamente il vibratore per tutta la sua lunghezza, dentro e fuori dalla passera di Francesca, continuando a tenerla per i capelli.
‘Alza in alto il sederino ‘ così ‘ apri le gambe ‘ ‘.
Francesca &egrave ormai prossima all’orgasmo e fatica a controllare i gemiti, apre le gambe e spinge il sederino indietro per accogliere fino in fondo il vibratore di Susanne, ‘Ahhh Susy! Continua ti prego ‘ spingilo dentro tutto ‘ così ‘ dài ‘ dài ‘ Ahhh! ‘ Sììììì ‘ vengo ‘ AHH! Ahhh!”
‘Sei una porcellina!’ la incita Susanne ‘Lasciati andare’Così! ‘che maialina vogliosa!” e continua a muovere il vibratore acceso dentro e fuori dalla passera di Francesca, i cui umori colano sul lettino.
‘Adesso, mia porcellina vogliosa, posa i piedi sul pavimento e appoggia il viso al lettino ‘ così brava, tieni il sederino ben sollevato e le gambe aperte .. così ‘ rilassati e continua a gustarti il vibratore ‘ mentre io continuo con il trattamento’ Così dicendo Susanne prende l’altro dildo dalla mensola e dopo averlo unto abbondantemente lo appoggia al buchetto posteriore di Francesca, che istintivamente stringe il culetto.
‘Ehi Susy, che fai? Così mi farai male ‘ ti prego abbi pietà del mio sederino!’ Francesca &egrave un po’ spaventata dalla prospettiva di essere penetrata contemporaneamente da due vibratori, ma l’eccitazione provocata dal dildo ancora acceso che Susanne continua a muovere nella sua passerina bagnata le rende lasciva, e vogliosa di godere ancora.
‘Non preoccuparti’ la rassicura Susanne mentendo ‘Questo dildo e molto più piccolo dell’altro, non sentirai nulla ” e così dicendo penetra il sederino di Francesca per alcuni centimetri ed inizia a muovere il vibratore avanti e indietro.
‘Ahhi! Ahhi Susanne! ‘ Oh! ‘.Ahi! ‘.Ahi!’ Francesca emette un grido di dolore ad ogni inserimento del vibratore nel suo sederino, ma la sua eccitazione &egrave talmente alta che gli umori della sua passerina iniziano a scendere lungo le cosce, portandola sempre più vicina ad un nuovo orgasmo, ancora più forte del primo. Susanne da dietro inizia a leccarla avidamente fra le chiappe intorno alla passerina, continuando a muovere con ritmo i due vibratori.
‘Ahi!…Ahhh’Ahhh! Susanne mi fai godere da morire!’ sospira Francesca ormai fuori controllo ‘ Ahhh!… Ahhh! Continua,’ ti prego’ non smettere!…scopami a fondo!’Così!’Ahhh! ‘Sono la tua schiava ‘ fammi quello che vuoi!’. Francesca &egrave in preda al godimento, ormai prossima ad un orgasmo fortissimo, che Susanne continua però a ritardare da vera esperta, alternando l’uso dei due vibratori in modo da impedire a Francesca di arrivare pienamente al massimo del piacere e prolungando quella dolce tortura. Ormai la ragazza non resiste più e la voglia di venire annulla tutte le sua inibizioni.
Anche Susanne &egrave molto eccitata ed il piacere di torturare la sua nuova amica aumenta la sua voglia e la sua eccitazione.
‘Mia dolce Francesca adesso, se vuoi venire, dovrai farti scopare come una schiavetta in calore! Quindi adesso obbedisci senza discutere! Chiaro!?’ e così dicendo Susanne prende i capelli di Francesca e li tira indietro lentamente ma con decisione.
‘Non ho capito la risposta! Hai capito quello che ti ho detto!?’
‘Ahhi ‘Ahh!…Ahhh’ ti prego Susy, cosa mi vuoi fare? Non fermarti proprio adesso!’ Francesca &egrave al culmine dell’eccitazione, ma deve restare appoggiata con i gomiti al lettino, con le gambe aperte ed il sederino e la passerina esposti allo sguardo di Susanne che continua a penetrarla con lentezza esasperante tenendola con fermezza per i capelli.
‘Ahhh! ‘Sì Susanne, ho capito’Ahhh! ‘Hhhh!…Sono la tua puttanella in calore, fammi quello che vuoi, ma ‘ fammi godere! ”.
‘Bene, adesso stai ferma così e non muoverti: &egrave un ordine!’
Susanne lascia la presa, sfila il vibratore dalla passera di Francesca, lascia inserito ed acceso quello nel sederino poi, dopo essersi sfilata velocemente i jeans e le mutandine, indossa con agilità una sottile imbracatura in pelle alla quale &egrave fissato un fallo artificiale in gomma grosso e nodoso poi, prendendo Francesca da dietro per i fianchi appoggia la punta del suo nuovo pene alla sua passerina tutta bagnata.
‘Bene schiava adesso avrai quello che hai chiesto!’ e, così dicendo, con un colpo di reni penetra lentamente dal di dietro Francesca che allarga le gambe e spinge in fuori il sederino per accogliere il fallo di Susanne, che inizia a muoversi avanti e indietro.
‘Ahh!…Ahhh!…mi riempi tutta! ‘Ahh!…siiii’hhh’sbattimi ‘ sbattimi Susanne!’spingi fino in fondo!’. Francesca non riesce più a controllarsi, mentre Susanne la scopa con spinte ritmiche del pube, tenendola saldamente per i fianchi e penetrandola completamente, fino all’elsa del suo fallo in gomma. Ad ogni colpo di reni Susanne sbatte contro il vibratore inserito nel sederino di Francesca e lo spinge sempre più a fondo. Francesca si aggrappa al lettino mentre i colpi di Susanne la scuotono e riempiono completamente la sua passerina bagnata ed il suo culetto, l’orgasmo arriva improvviso e fortissimo e Francesca gode per un periodo che le sembra interminabile.
‘Ahhh! ‘ Vengo!…Ahhh! ‘ godo’Ahhh!…Sììì’Ahhh!’. Anche Susanne &egrave molto eccitata, e continua a sbattere Francesca incitandola e palpandole le tette da dietro.
‘Ahhh ‘ Sì! Godi schiava!’ così! ‘ Sei una porcellina vogliosa! ‘ Ti piace il mio cazzone? ‘ Prendilo tutto ‘ così! ‘ brava!… Ancora! ‘ Ancora!’
Francesca si accascia sul lettino mentre le ondate dell’orgasmo lentamente diminuiscono di intensità, e Susanne esce da lei e abbracciandola da dietro le accarezza il viso ed i capelli, le bacia dolcemente le spalle.
‘Francesca sei stata fantastica! Mi hai fatto eccitare da morire e sono tutta bagnata lo sai? Senti, lo ammetto: sono stata una bambina cattiva che ti ha umiliato e trattato come una schiavetta ‘ non ti sembra che meriti anche io un trattamento adeguato?’.
Francesca &egrave esausta dopo il forte orgasmo, ma la prospettiva di ricambiare il trattamento facendo urlare di piacere quella porcellina di Susanne le fa provare un brivido di piacere lungo la schiena.
‘Certo che ti meriti lo stesso trattamento, piccola puttanella vogliosa! Adesso ti pentirai del tuo comportamento da sfacciata!’ le risponde sottovoce, restando piegata e appoggiata al lettino senza voltarsi.
‘Alzati in piedi!…spogliati e sfila il vibratore dal mio sederino!’
L’imbragatura di pelle finisce sul tavolino e Susanne resta con addosso solo la camicetta, mentre Francesca non si volta e resta appoggiata al lettino.
‘Adesso inginocchiati chiedimi perdono!’
‘Ti chiedo perdono padrona, fammi quello che vuoi, sono la tua schiava d’amore”.
‘In ginocchio schiava, inizia a leccarmi la passera’.
Susanne obbedisce, e inginocchiatasi inizia leccare avidamente da dietro la passerina e il buchetto posteriore di Francesca che allarga le gambe e, senza riuscire a stare ferma raggiunge in breve un altro orgasmo, spingendo la passera contro la bocca di Susanne che la prende per i fianchi e continua a leccare.
‘Ahhh ‘Schiava!’Ahhh! ‘ Vengo’.Ahhh!…Ahhh’&egrave bellissimo!’.
Francesca si rialza e si mette in piedi di fronte a Susanne che resta inginocchiata sul pavimento, con il viso all’altezza della peluria bionda che ricopre il pube della sua padrona.
Francesca indossa il fallo artificiale, ancora bagnato dai suoi umori e da quelli di Susanne e , dopo aver preso l’amica per i capelli la costringe con dolcezza e decisione a prendere in bocca il suo nuovo pene.
‘Succhia il mio cazzo schiava!… Così’brava! Adesso basta, alzati, sfila la cintura dei tuoi jeans e portamela, &egrave un ordine!’
Susanne si alza e porge la sua cintura a Francesca, che la stringe intorno ai polsi uniti della schiavetta e fissa l’altra estremità ad un attaccapanni a muro, costringendola a tenere le mani alzate senza poter guardare in faccia la sua nuova padrona.
‘Bene, adesso come ti senti porcellina vogliosa? Sei in mio potere e avrai ciò che ti meriti! Spingi indietro il sederino ‘ ancora! Apri le gambe e fammi vedere quel ciuffetto di peli! Ancora’hai capito cosa ho detto o no?’, e così dicendo dà una sonora sculacciata al sederino di Susanne.
‘Ahiii’ma che fai?….Così mi fai male! Abbi pietà del mio culetto!’.
‘Avrò la pietà che hai avuto tu, sfacciata puttanella! Proverai dolore e piacere nello stesso tempo, come ho fatto io!’, e così dicendo inizia a carezzare dolcemente da dietro la passerina pelosa di Susanne, che inizia a bagnarsi abbondantemente, mentre la ragazza sporge il sederino indietro per assecondare quella dolce masturbazione.
‘Ahhh’Ahhh. Francesca continua’Ahhh!…Ahhh!…sììì!…’.
Francesca continua a carezzare la passera bagnata di Susanne che così legata non può muoversi liberamente, indugiando sul bottoncino ed infilandole alternativamente un dito prima nella vagina poi nell’ano. Quando l’eccitazione di Susanne si avvicina al massimo Francesca interrompe il trattamento e sculaccia il culetto nudo dell’amica con forza per tre volte, in modo da arrivare a solleticare le sue parti intime. In questo modo Susanne resta al massimo dell’eccitazione senza mai raggiungere l’orgasmo, e dopo qualche minuto la sua resistenza inizia a venir meno.
‘Ti prego padrona'(Sciaff) Ahhhi!’ (Sciaff) Ahhhi!.’. (Sciaff) Ahiii!’Ti prego! Fammi ciò che vuoi ma ‘Ahhh!…non smettere!…Ahhh!…Ahhh!….Ahhh!…Sono la tua schiavetta vogliosa ‘ (Sciaff) Ahhhi!’ (Sciaff) Ahhhi!.’. (Sciaff) Ahiii!…Ti prego’non ce la faccio più! ‘Ahhh!…non smettere!…Ahhh!’.
Francesca &egrave sempre più eccitata e vogliosa di godere. Sculaccia le chiappe sode e rosate di Susanne lentamente e con decisione, in modo da rendere quella tortura ancora più efficace, facendo attenzione a far cadere gli schiaffi sulla fessura del sederino, sul buchetto posteriore dove i primi peli della passerina facevano capolino, sulle parti più intime della passerina di Susy, che a forza di quel trattamento era tutta bagnata di umori. Poi, dopo un’altra dose di sculacciate e di carezze voluttuose, Francesca afferra l’amica per i fianchi e la penetra da dietro. Susy inizia mugolare di piacere.
‘Adesso, schiavetta impertinente, avrai ciò che meriti! Questo ti aiuterà a ricordare che io sono un tuo diretto superiore, e che pretendo un po’ di rispetto, chiaro?!’ e così dicendo Francesca pizzica ripetutamente con le dita i capezzoli di Susanne, fino a che non diventano turgidi al massimo, poi, continuando a massaggiarle il seno inizia a scoparla da dietro, muovendo il bacino avanti e indietro, mentre Susanne la asseconda aprendo le gambe e spingendo più indietro possibile il sedere.
‘Ahhh Francesca ‘ Padrona! ‘ Ahhh! Mi fai godere ‘ da morire ‘ continua Ahhh! Sììì! ‘ Sono la tua schiava!…Scopami ‘ così! … Dài! ‘Fottimi! ‘ Ancora! ‘ Ancora! ‘ Ahhh!’.
Susanne gode come una pazza, quel fallo enorme ad ogni spinta la riempie completamente, poi il fatto di essere nuda, con le mani legate, immobilizzata col viso contro al muro mentre Francesca la scopa con vigore da dietro la fa eccitare ancora di più., fino a farle raggiungere l’apice del piacere con un orgasmo improvviso, violento e travolgente. Francesca, pur essendosi accorta del godimento dell’amica continua senza rallentare a penetrarla ripetutamente, pizzicandole i capezzoli e sussurrandole frasi sconce.
‘Ti piace? Sei una porcellina! ‘ Prendilo tutto ‘ Tieni ‘ Lo so che stai godendo ‘ sei una schiavetta impertinente e vogliosa ‘ questa &egrave la cura che fa per te! ‘ Tieni! ‘ Prendilo tutto! ‘ Senti com’&egrave duro!’.
‘Ahh! ‘ Francesca! ‘ padrona! ‘ Ahhh! ‘ Vengo ancora! ‘ Ahhh! Mi fai godere ‘ &egrave bellissimo! Ahhh! Ahhh!’.
Il trattamento continua, fino a lasciare le due amiche esauste ed appagate: pronte per una doccia tonificante e un impegnativo pomeriggio di lavoro.
LE AVVENTURE DI FRANCESCA
di GATTO LAP LAP

Capitolo 5

Francesca ancora non lo immagina, ma proprio durante il suo primo pomeriggio di lavoro come responsabile del Servizio Clienti un contrattempo inaspettato le procurerà un severo rimprovero, mettendo addirittura a rischio il suo lavoro presso l’albergo.
In seguito ad una serie di malintesi tra autisti e facchini, durante il trasporto del bagaglio di un facoltoso uomo d’affari straniero, tutte le valigie e gli effetti personali vengono recapitati presso un altro albergo, costringendo il cliente ad una lunga attesa. La colpa del disguido non &egrave di Francesca, ma la sua posizione le impone la responsabilità di affrontare anche questi imprevisti, per questo si intrattiene in ufficio ben oltre l’orario di lavoro, in compagnia di Claudia, la segretaria del cliente fino a che il malinteso non viene risolto ed i bagagli recapitati all’indirizzo giusto. Durante l’attesa Francesca tenta scusarsi con la segretaria del cliente, ma purtroppo tutti gli sforzi si rivelano vani.
‘Signorina Claudia, ci tengo a porgerle le scuse a nome della Direzione dell’albergo, i bagagli stanno arrivando, ci vorranno pochi minuti.’
‘Lasci perdere Francesca! Lei non ha idea delle conseguenze dell’accaduto ‘ L’onorevole Baroni &egrave infuriato e vorrà delle spiegazioni, ed io trovo inaccettabile quanto &egrave successo a causa della Vostra noncuranza, avete appena perso un cliente!’
‘Sono desolata signorina Claudia, ma la compagnia di trasporti ”
‘Non mi interessano le vostre ragioni! A causa del ritardo l’onorevole ha dovuto annullare una serie di appuntamenti e di incontri importantissimi, questa storia non finisce qui mi creda! Lei ne risponderà personalmente! Arrivederci.’
‘Buongiorno”
Francesca resta meravigliata da quella reazione, ed inizia a rendersi conto che la sua nuova posizione lavorativa non &egrave poi così comoda come credeva. La gestione dei rapporti con i clienti dell’albergo &egrave certamente quanto di più difficile e delicato ci sia. Augurandosi che quella storia finisca nel migliore dei modi fa un paio di telefonate per accertarsi della avvenuta consegna del bagaglio. Sta per uscire dall’ufficio, quando Susanne arriva di corsa.
‘Francesca, finalmente ti ho trovato! La Direttrice vuole vederti subito nel suo ufficio. Vieni, ti accompagno. L’ho vista molto arrabbiata. Pare che un importante cliente straniero abbia perso i bagagli, ne sai qualcosa?
‘Purtroppo sì, la sua segretaria &egrave stata nel mio ufficio per ore a lamentarsi. Il bagaglio &egrave stato smarrito per poche ore, e la colpa &egrave della compagnia di trasporti, non del nostro albergo. Spero di non perdere il posto adesso ‘ in fondo &egrave solo il mio primo giorno di lavoro!’
‘Non preoccuparti Fra, la Direttrice non ti licenzierà certo per un disguido come questo: sai quanti ne capitano ogni giorno? Purtroppo il cliente &egrave un diplomatico molto in vista a livello internazionale, il quale oltre ad essere un conoscente della direttrice &egrave cliente dell’albergo da vecchia data. Sono certa che la Direttrice farà il possibile per rimediare al disturbo, credo che ti farà chiedere scusa personalmente, di certo si mostrerà molto dura con te ma solo per rabbonire il cliente: preparati ad una bella predica!’
‘Povera me, adesso preferirei di gran lunga un bel massaggio distensivo ‘ mi farebbe davvero bene Susy! Vorrei che me la facessi tu una bella predica!’ le risponde Francesca accarezzandole il sedere e baciandola sulla bocca prima di entrare nell’ufficio della Direttrice.
‘Non temere cara..’ le dice Susanne ricambiando il bacio, ‘la direttrice non trascura mai il benessere dei propri collaboratori, anche nei momenti più formali. Tu ne sai qualcosa mi pare. Ci vediamo più tardi, ciao!’, e così dicendo si allontana, mentre Francesca si ritrova in breve al cospetto della Direttrice.
‘Francesca, ho saputo del contrattempo di oggi, e sarò breve. Sappi che il cliente di cui stiamo parlando, oltre che un caro amico, &egrave anche un conosciuto Senatore, un uomo politico che ama la discrezione e non tollera i ritardi. L’albergo non può permettersi di perderlo per un disguido così banale, la sua presenza qui &egrave fonte di enorme prestigio. Lui si &egrave dimostrato incline a dimenticare l’accaduto, a patto che tu chieda scusa personalmente. Mi sono permessa di dare la tua disponibilità, sei d’accordo?’
‘Come preferisce signora. Farei qualunque cosa per rimediare al disguido, anche se ci tengo a sottolineare che l’albergo non ha alcuna responsabilità al riguardo, la colpa &egrave stata della ditta di trasporto.’
‘So tutto Francesca. Il nostro ufficio legale ha già sporto querela per danni, ma &egrave nostro dovere presentare le dovute scuse al senatore: ne va del prestigio dell’Albergo’
‘Certamente direttrice, mi dica cosa devo fare.’
‘Il senatore ti aspetta nella sua stanza, la suite imperiale, fra circa un’ora. Io e Susanne ti accompagneremo. Quando arriveremo lascia parlare me, mi raccomando. Tieni presente che dovremo lavorare tutte e tre in sintonia, per fare in modo che possa accettare le tue scuse e dimenticare l’accaduto. Sei d’accordo?’
‘Certo signora, non voglio perdere il posto io mio primo giorno di lavoro.’
‘Non lo perderai mia cara ‘.o almeno lo spero. Dipenderà soprattutto da te: dovrai mostrarti umile, persuasiva ‘ disponibile ”, risponde la direttrice, e così dicendo si avvicina a Francesca, ”so che quando vuoi sai essere abbastanza convincente e sono certa che alla fine il senatore ti perdonerà, non prima di averti inflitto una piccola punizione ‘ a lui piace molto giocare. Adesso perché non ti rinfreschi un po’ nel mio bagno personale mentre aspettiamo?’, le chiede sedendosi in poltrona.
‘Volentieri direttrice, una doccia &egrave quello che mi ci vuole, sono esausta!’
‘Non ne dubito cara. Inizia pure a spogliarti qui davanti a me.’
” ma ‘ signora io non so se ”
‘Non accetto discussioni, slacciati la camicetta: &egrave un ordine!’
‘Sì signora ‘ come desidera’ risponde la ragazza e inizia a slacciarsi la camicia. Il suo seno &egrave sodo e punta in modo provocante contro il leggero reggiseno di pizzo.
‘Togli anche il reggiseno ‘ sembra che le tue tettine abbiano un disperato bisogno di uscire allo scoperto”
I Capezzoli di Francesca si inturgidiscono a contatto con l’aria fresca e puntano verso l’alto, quasi a voler sfidare la volontà della direttrice.
‘Adesso sfilati la gonna ‘. Tieni addosso solo le mutandine’
La donna, dopo averla guardata per qualche minuto in silenzio, si alza e prende un lungo tagliacarte di argento. Si avvicina a Francesca inizia a percorrere con la punta affilata dell’attrezzo il profilo del seno , soffermandosi sui capezzoli duri che il freddo metallo stimola ancor di più, facendo rabbrividire la ragazza.
Francesca ha capito che la direttrice vuole giocare un po’ con lei e non ci tiene a farla arrabbiare, così decide di continuare a sopportare quel trattamento imbarazzante.
‘Ragazzina impertinente, i tuoi capezzoli sono molto duri, non ti vergogni? Sei proprio sfacciata, eccitarti così di fronte alla tua direttrice!’, e così dicendo con le dita strizza forte i capezzoli di Francesca, che urla improvvisamente.
‘Ahiii! ‘ mi fa male !!’
‘Certo che ti faccio male, devi imparare a controllarti ragazza mia, scommetto che anche la tua passerina &egrave tutta bagnata!’, e infilando due dita fra le cosce di Francesca le ritira viscide di umori vaginali.
‘Sei una porcellina sfacciata, meriti una lezione!’
E così dicendo, usando il lungo tagliacarte come bacchetta, assesta un colpo secco e forte sul sederino di Francesca protetto solo dalle mutandine.
‘Ahiii!!! ‘ che male!!! ‘ Signora Direttrice!!! ”’.
‘Stai ferma o sarà peggio per te!’
Ordina le direttrice, che si posiziona dietro alla ragazza e assesta altre due sferzate al sederino tremante.
‘Sei una maialina svergognata, non puoi certo presentarti al senatore così eccitata e vogliosa ‘ le tue mutandine sono fradice ‘ senti qui!’ e così dicendo la donna infila le dita da dietro fra le chiappe di Francesca e inizia a carezzare la stoffa bagnata delle mutandine, sfregando con le dita contro le parti intime della ragazza.
‘Cosa mi rispondi ragazzina?’
Francesca fatica sempre più a tenere fermo il sederino sotto le carezze della donna, ma si controlla e risponde in tono pacato e remissivo con lo sguardo basso a sottolineare la sua volontaria sottomissione ‘ ‘ mi dica quello che devo fare ‘.’
‘Bene bambina mia, così mi piaci. Adesso sarai punita come meriti. Appoggiati alla scrivania e fammi vedere per bene il sederino.’
Francesca si sporge leggermente in avanti appoggiando una mano al tavolo e poi con l’altra scopre lentamente le natiche infilando le mutandine nella fessura in mezzo al sederino. Il suo culetto porta ancora i segni delle sculacciate ricevute da Susanne e la cosa non sfugge alla donna.
‘Cosa vedo?!’ esclama le direttrice ‘Questo sederino &egrave stato sculacciato di recente, e non da me. Proprio oggi che &egrave il tuo primo giorno di lavoro ‘ non perdi tempo eh signorina? Chi &egrave stato? Rispondi!’ Le ordina la donna iniziando a carezzare il rigonfiamento delle mutandine fra le chiappe della ragazza.
‘Direttrice non arrabbiarti con me, ti prego!’ esclama Francesca con aria di innocenza, senza riuscire a restare indifferente alle carezze che riceve la sua passerina ‘Oggi la tua assistente, Susanne, mi ha fatto un massaggio rilassante ‘ per aiutarmi a vincere le paure del primo giorno di lavoro ‘ ahhhh cosa mi stai facendo’ poi all’improvviso mi sono trovata a sederino nudo ‘ Suzanne &egrave stata ‘ molto gentile ‘ Ahhh ‘signora ‘. Ahhh!’.
Il racconto della ragazza &egrave interrotto dai suoi sospiri, la direttrice infatti resta dietro di lei e continua a massaggiarla fra le natiche, dove le mutandine sono ormai tutte bagnate e iniziano a penetrare fra le grandi labbra della passerina di Francesca.
‘Così ti sei fatta scopare da quella porcellina viziosa di Susanne!’ incalza la direttrice continuando a massaggiare Francesca fra le gambe, ”e senti qui come sei bagnata ‘ bambina mia non ho parole, sei proprio una maialina’ , continua la donna mentre Francesca sporge indietro il sederino e allarga le gambe, ‘qui ci vuole un trattamento immediato per fare scendere la tua eccitazione, non puoi certo presentarti all’onorevole con la passerina tutta bagnata ‘ giusto?’, e così dicendo si allontana, si toglie i vestiti, e si sdraia completamente nuda su un grande tappeto persiano.
‘Vieni qui Francesca, anche la mia passerina ha bisogno di un trattamento speciale’ devi leccarla per bene ‘ vieni sdraiati sopra di me ”
Le due donne iniziano a leccarsi a vicenda avidamente, avvinghiate su tappeto in un 69, massaggiandosi e violando il sederino e la passera altrui con le dita e i vibratori della direttrice, continuando a fare sesso fino ad essere appagate dal godimento, e pronte per affrontare l’infuriato onorevole.
Mezz’ora più tardi la Direttrice, accompagnata da Francesca e Susanne, bussa alla porta della suite imperiale. La porta si apre e vengono accolte da Claudia la segretaria, che molto gentilmente le fa accomodare in un salotto sontuoso, corredato da splendidi arazzi e tappeti orientali. ‘L’onorevole arriverà a minuti, nell’attesa vi prego di accomodarvi e di gradire un aperitivo’
‘Grazie Claudia’, le risponde la Direttrice con un tono che lascia intendere una reciproca confidenza , ‘Per me un Martini. Conosci già Francesca, la nuova responsabile dell’ufficio clienti, non &egrave vero?’
‘Certo, ci siamo conosciute oggi, anche se avrei preferito un’occasione diversa. L’onorevole &egrave rimasto terribilmente seccato a causa del disguido, spero che gli passi, voleva addirittura trasferirsi in un altro albergo ”
‘Vedrai che troveremo il modo di rabbonirlo, vero ragazze? L’onorevole &egrave un cliente molto esigente, ma &egrave anche un uomo che ama divertirsi in buona compagnia: sapremo scusarci in modo adeguato, che ne pensi Francesca?’
‘Certamente signora’, esclama Francesca con aria di approvazione.
‘Mia cara’ interviene Claudia ‘ Per rabbonirlo ti consiglio di mostrarti umile e remissiva, cerca di sottostare a tutte le sue richieste, anche se a prima vista ti sembreranno un po’ strane. Il senatore &egrave un giocherellone, ma ama molto le donne, e non preoccuparti, noi saremo qui con te e sapremo darti man forte, d’accordo?’
In quel momento entra l’onorevole, un uomo alto e robusto, sulla cinquantina, con un viso abbronzato e vivaci occhi azzurri, e senza sedersi saluta con un baciamano la Direttrice dell’albergo.
‘Mia cara Maria, ti rivedo con gioia, sei radiosa come sempre!’
‘Anch’io Riccardo, sembri sempre più giovane!’
‘Oh! Non scherzare! Oggi non sono incline ai complimenti. I miei bagagli sono arrivati pochi minuti fa e sono di pessimo umore. Mi dispiace ma non ho nessuna intenzione di tornare in questo albergo. Puoi biasimarmi?’
‘No di certo Riccardo, questi disguidi sono inaccettabili da un albergo di fama come il nostro, ma speravo tu potessi perdonarci in via del tutto eccezionale. Sai oggi &egrave stato il primo giorno di lavoro della nostra nuova responsabile del servizio clienti, hai già conosciuto Francesca? E’ una ragazza molto dotata, ma ancora giovane ed inesperta. ‘
‘Piacere di conoscerla signorina’ risponde il senatore, baciando la mano di Francesca, non senza notare quanto fosse carina.
‘Senatore sono onorata di fare la sua conoscenza, voglia perdonarmi per l’accaduto, se possibile sarò lieta di rimediare al disagio recatole’ Risponde Francesca tutto d’un fiato, e per sottolineare la sua deferenza si inginocchia di fronte al senatore, suscitando i sorrisi delle altre donne e l’imbarazzo del diplomatico.
‘La prego Francesca, non &egrave il caso ‘ ehm ‘ sappia che questo genere di scuse non mi ripaga certo delle ore di attesa che ho dovuto affrontare oggi. Si rialzi e mi dica, crede davvero che questo possa bastare per dimenticare l’accaduto?’
Stavolta &egrave Francesca ad essere in imbarazzo
‘Ehm’ Signore io ‘ non capisco ‘ ‘ risponde guardando a terra.
‘Io ci tenevo a farle sapere che sono dispiaciuta ”
Poi, rivolgendo uno sguardo alla direttrice ” e che sono decisa ad ottenere il suo perdono in qualunque modo.’
‘Dunque non avrei scelta, giusto?!’ risponde sorridendo il senatore alzando le mani al cielo, ‘Dovrei perdonarla e dimenticare tutto su due piedi. E tu che ne pensi Maria?’, domanda con le mani ai fianchi avvicinandosi alla finestra.
La Direttrice interviene con cautela, ‘Mio caro, Francesca &egrave molto dispiaciuta. E’ sempre stata una ragazza in gamba e volenterosa ed oggi si &egrave impegnata a fondo per recuperare i tuoi bagagli”.
Poi di fronte al silenzio deciso del senatore aggiunge ‘Decidi tu il da farsi Riccardo. Se ritieni opportuna una punizione sappi che condivido pienamente.’
Francesca, ancora inginocchiata a terra, guarda meravigliata la Direttrice, che non le rivolge neppure uno sguardo.
‘Avrai il mio perdono Francesca’ risponde il senatore avvicinandosi ed aiutandola a rialzarsi, ‘ ‘ ma ritengo anche doveroso punirti per l’accaduto, in modo che tu possa evitare di ripetere l’errore. Sarai punita a dovere qui davanti a tutti. Maria, Claudia e Susanne saranno esecutrici della pena. Potete iniziare!’
Francesca, piuttosto meravigliata e confusa, guarda Susanne che si avvicina e la prende per i polsi e li immobilizza con un laccio morbido ma resistente, mentre da dietro Claudia la abbraccia, la prende per i fianchi, le solleva la gonna e inizia a carezzarle le mutandine. Evidentemente quel trattamento non &egrave sconosciuto alle due ragazze n&egrave alla direttrice, che rivolge a Francesca un malizioso sorriso.
Le carezze di Claudia non tardano a fare effetto, e Francesca si ritrova presto in preda ad una forte eccitazione. Piano piano inizia a rilassarsi, lasciandosi andare completamente ai baci ed alle carezze intime. Le donne iniziano a frugarle nei vestiti, accarezzandola sotto la camicetta, alzando la gonna, stringendola fra i loro corpi con carezze sempre più audaci. L’eccitazione di Francesca &egrave resa ancora più forte e perversa dal fatto le sue mani sono immobilizzate mentre la direttrice e il senatore assistono alla scena, comodamente seduti in poltrona.
‘Mia cara’ inizia il senatore con tono ufficiale da comizio ‘il frutto della privazione ha un gusto dolce ed amaro allo stesso tempo. Si assapora attraverso il godimento sessuale che viene prolungato attraverso continue interruzioni in prossimità dell’orgasmo, così da mantenerti continuamente in uno stato di massima eccitazione. Questo trattamento era riservato un tempo alle schiave dei re, per punirle di piccole colpe, come ad esempio quando venivano sorprese dal sovrano a darsi piacere fra loro. Questi bracciali sono il simbolo della schiavitù, quindi li devi indossare.’
Il senatore, così dicendo, si alza e consegna a Claudia e Susanne quattro larghi bracciali di cuoio. Le due ragazze rimuovono i lacci e applicano i bracciali ai polsi ed alle caviglie di Francesca, che ormai &egrave rimasta soltanto con la camicetta e le mutandine, fra le loro braccia.
La schiavetta &egrave ormai così eccitata da quella situazione perversa che comincia a perdere ogni freno inibitore, con le mutandine tutte bagnate si abbandona alle carezze delle due donne che diventano sempre più intime, vorrebbe sdraiarsi sul pavimento e aprirsi completamente al piacere, ma le sue nuove guardie le impediscono di sedersi e continuano quella dolce tortura.
Intanto la Direttrice si alza e, dopo aver preso da un cassetto un morbido frustino in pelle, si rivolge loro con tono severo:
‘Guardie, togliete subito la camicetta ed il reggiseno alla schiava.’
Le guardie eseguono l’ordine e Francesca resta in mutandine di fronte agli sguardi compiaciuti del senatore che, ancora seduto sul divano, mostra un evidente rigonfiamento sulla patta dei pantaloni. A Francesca cade lo sguardo proprio lì ed a causa della notevole eccitazione in cui si trova, inizia a immaginare le dimensioni e l’aspetto del pene di quello sconosciuto, davanti al quale adesso si trova con addosso solo le mutandine e la passerina tutta bagnata. Il senatore nota l’interesse e l’imbarazzo che Francesca non riesce a celare, e rivolgendosi alla Direttrice esclama:
‘Maria cara, mi pare di notare che questa schiavetta si riscalda molto facilmente, ma ha bisogno di qualche lezione di buona educazione, non trovi anche tu?’, e così dicendo si abbassa la cerniera dei pantaloni. La direttrice, seguendo lo sguardo di Francesca e vedendola arrossire, nasconde a fatica un sorriso e continua con tono severo.
‘La nostra schiavetta &egrave proprio eccitata. Molto bene, avrai quello che ti meriti!’, e così dicendo impartisce una frustata sul sederino di Francesca, protetto solo dalle mutandine. La frusta &egrave morbida e l’effetto &egrave simile alla puntuta di un’ortica: una bruciante sferzata che però dura per un attimo e non lascia segni sulla pelle se non un lieve rossore.
‘Ahiii!’ esclama Francesca, che proprio non si aspettava un trattamento del genere, ‘Signora la prego, così mi farà male sul serio!’
‘Non preoccuparti, questa frusta non lascerà segni se non quelli di una sculacciata. Adesso in ginocchio!’, e così dicendo sferza ancora il sederino della ragazza.
‘Ahiii!’, esclama Francesca mettendosi in ginocchio.
‘Guardie, portatela al cospetto del padrone!’
Susi e Claudia afferrano Francesca per i polsi e la trascinano in ginocchio fino al cospetto del senatore, il quale allarga le gambe godendosi la scena.
‘Adesso schiava soddisfa tuo padrone o assaggerai di nuovo la frusta’.
Susi e Claudia aprono allora completamente i pantaloni del senatore, estraendo un pene in erezione di notevoli dimensioni, lungo almeno 25 cm, poi prendendo Francesca per i capelli la costringono senza sforzo a portare il viso fra le gambe aperte del senatore ed a prendere in bocca l’arnese. La schiava afferra il pene del senatore con entrambe le mani e, sotto gli sguardi delle tre donne, inizia l’esecuzione di un pompino degno di un re. Tira verso il basso la pelle sottile e tesa del prepuzio fino a scoprire completamente il glande, dopo di che inizia a leccare l’asta dal basso verso l’alto, partendo dai testicoli fino alla fessura sulla punta dell’asta, percorrendo il glande con la punta della lingua in modo circolare in entrambe le direzioni e soffermandosi più a lungo sulla parte anteriore, dove pratica piccoli massaggi con i polpastrelli bagnati di saliva. Quel trattamento aumenta l’eccitazione del senatore, il cui membro si gonfia ulteriormente.
‘Ahhh! Brava la nostra schiavetta ‘ vedo che non &egrave la prima volta ” dice il senatore, che mantiene a fatica il controllo di fronte alla vista del sederino di Francesca coperto solo dalle mutandine che si muove mentre la ragazza lo spompina a dovere.
‘Ahhh! Questa schiavetta merita un premio, non credi Maria?’
La direttrice ormai eccitata da quello spettacolo, non si fa pregare.
‘Vedo che la nostra Francesca &egrave una schiavetta vogliosa e sfacciata. Guardate con che avidità succhia il cazzo del padrone, &egrave ora di insegnarle un po’ di educazione. Toglietele le mutandine e date alla sua passerina bagnata quello che merita. Io penserò al suo sederino impertinente ”.
Le parole della direttrice arrivano lontane a Francesca, che &egrave molto eccitata da quella situazione e sta facendo del suo meglio per non deludere il senatore. I suoi timori iniziali sono completamente sopraffatti dall’eccitazione. Il fatto di essere inginocchiata fra le gambe di uno sconosciuto con addosso soltanto le mutandine, facendo un pompino davanti a tre donne che le danno ordini come se fosse una schiava del passato genera in Francesca un irrefrenabile e selvaggio desiderio di essere posseduta e di abbandonarsi ai propri istinti.
Le due guardie, dopo aver preso un vibratore da un cassetto strappano ai lati le mutandine di Francesca e mettono a nudo finalmente il suo sederino e la passerina bagnata, le cui labbra dischiuse mostrano impudicamente le parti intime come un tenero fiore in boccio . Claudia allarga le gambe di Francesca che &egrave costretta ad abbassare la schiena ed a sollevare il culetto per restare in equilibrio mentre continua a succhiare il pene del senatore. Susanne preleva un po’ di olio per il corpo ed inizia a massaggiare il sederino e la passerina di Francesca che non riescie a trattenersi ed inizia a mugulare di piacere, muovendosi avanti e indietro. Claudia si sdraia sulla schiena e si mette con il viso fra le gambe di Francesca, proprio sotto la sua passerina. Susy obbliga Francesca ad abbassare il sedere fino a posare la passerina sulla bocca di Claudia, che può così leccarla e penetrarla con la lingua. A questo punto Claudia prende il vibratore e, aiutata da Susanne, lo accende al massimo e lo infila completamente nella passera della nostra schiavetta, che inizia a emettere gemiti prolungati di godimento e respiri affannati, stringendo istintivamente con entrambe le mani il pene eretto del senatore. L’uomo sente che l’orgasmo &egrave prossimo e le impone di staccarsi con la bocca per una breve pausa e per godersi meglio la scena.
La direttrice inizia allora a frustare lentamente ma con forza il sederino di Francesca, che inizia a lanciare piccole grida ad ogni colpo, mentre sotto di lei Claudia continua a leccarle la passerina penetrandola con il vibratore. SCHIAFFF! SCHIAFFF!
‘AH! Mhhh ‘ mhhh ‘AH!! Ahhh’ la prego padrona ‘. Ahhh!’, e così dicendo abbassa istintivamente il sedere per sfuggire ai colpi ed sentire meglio il vibratore e la lingua di Claudia, ma la direttrice interviene severa.
‘Non provare a muoverti schiavetta vogliosa! Susanne falle posare le mani a terra. Vogliamo vedere per bene questo sederino sodo e capriccioso che prende la sua lezione, e tu Claudia continua a leccarla come si deve!’, e così dicendo e riprende a frustare il culetto di Francesca che adesso &egrave ben esposto ai colpi. Il frustino &egrave morbido ma robusto e consente alla direttrice di assestare sferzate forti e precise sul sederino caldo di Francesca. Le frustate arrivano sulle chiappe sode e ben aperte della ragazza, sul buchetto del culo che in quella posizione &egrave esposto senza protezione, e sulla pelle sottile e sensibile che separa la vulva dal sedere, dove i colpi continuano a cadere con regolarità mentre Francesca agita i fianchi sotto l’effetto del vibratore di Claudia.
SCHIAFFF! ”’ SCHIAFFF!
‘Dimmi schiavetta capricciosa, ti faccio male?’
‘Ahh! Padrona’ Ahhh! ‘mi fa tanto male!’
SCHIAFFF! ” SCHIAFFF!
‘e dove ti fa male?’
‘Il sederino! Ahhh! ‘ brucia! ‘ Ahhh! Padrona la prego, Ahhh! Sììì! Ahhhh! Ahhh! Claudia! ‘ Ahiii! ‘Ahiii! Mi fa male il sederino! Mi fa ‘ Ahhh! ‘ Ahhh!’. Il frustino della direttrice in realtà lascia segni leggeri sulle pelle di Francesca, che sente certamente bruciore, ma solo per pochi istanti dopo ogni colpo. Le sue urla di dolore sono soprattutto causate da autosuggestione, dovuta al fatto di essere completamente succube di altre persone, nuda ed esposta completamente ai loro sguardi ed ai loro desideri, trattata come una schiava, penetrata e contemporaneamente frustata senza tregua. L’eccitazione di Francesca &egrave così forte da non rendersi conto di urlare mentre prova un orgasmo fortissimo.
SCHIAFFF! ‘.. SCHIAFFF! Mentre la frusta si abbatte sul suo sederino nudo, andando a colpire anche il suo buchetto posteriore e parte della sua fessurina bagnata, il senatore si alza in piedi e si sposta dietro di lei, dove Susanne si inginocchia e inizia a succhiargli il pene eretto e pulsante.
Dopo alcuni istanti la direttrice sospende la fustigazione e con una corda sottile lega i bracciali dei polsi di Francesca ai piedi del divano in modo da impedirle di alzarsi in piedi. Poi preleva un po’ di crema da un vasetto e, con la scusa di lenire il bruciore di quel povero sederino, inizia a massaggiare con cura le chiappe sode e rosate di Francesca, senza trascurare il buchetto posteriore, che sfrega e penetra ripetutamene con le dita. Susanne intanto continua a succhiare il pene del senatore.
‘Cara Francesca, cercherò di dare sollievo a questo sederino bollente con un po’ di crema ‘ dimmi cosa senti adesso?’
Francesca, con i polsi così legati, &egrave costretta a restare a quattro zampe sul tappeto, voltata verso il divano e non può vedere il senatore dietro di lei n&egrave tantomento il suo enorme pene che fra le mani di Susanne ha raggiunto proporzioni notevoli, &egrave completamente nuda a parte i bracciali di cuoio, mentre le due donne contemporaneamente leccano, masturbano e penetrano con il vibratore le sue parti intime, e risponde a fatica fra un sospiro e l’altro:
‘Ahhh! Sento caldo ‘alla ‘ passerina! Ahhh! ‘ Godo! ‘ Ahhh! ‘Ancora!’
‘Ne vuoi ancora porcellina? Bene sarai accontentata!’, le risponde la direttrice dopo alcuni minuti di trattamento, e fa spazio al senatore che posata la punta del suo pene enorme al sederino di Francesca, ammorbidito dalle carezze e dalla crema, la penetra lentamente e senza fermarsi, entrando quasi completamente nel sedere della ragazza, che urla improvvisamente e cerca di sottrarsi inutilmente, trattenuta fermamente da Claudia:
‘Ahhhhhi! Mi sfondi! AHHI!…AAAAH!… bastardoooo AAAAH!’
Le urla però hanno breve durata, e lasciano posto a gemiti prolungati dopo alcune spinte del senatore, che inizia a sodomizzare Francesca con ritmo lento e regolare.
Claudia continua a muovere il vibratore dentro e fuori mentre lecca i testicoli dell’uomo, che ad ogni spinta sbattono da dietro contro la passerina di Francesca.
‘Ahhh! Padrone sbattimi! Ahhh! Sono la tua schiavaaaahhhh! Dài! ‘ Dài! Spingi! Ahhh!’ fino in fondo! Ahhh!…’.
Il senatore, già parecchio eccitato da prima, regge per alcuni minuti per poi arrendersi infine all’orgasmo e riempire con abbondanti fiotti di sperma il sederino di Francesca, prendendola brutalmente per i fianchi e penetrandola con forza. Finalmente appagato, l’uomo estrae la verga e siede esausto su una poltrona.
‘Cara Francesca sei perdonata” poi rivolto alla direttrice prosegue ‘Maria la tua nuova assistente &egrave proprio una ragazza diligente e volenterosa: i miei complimenti!’.
‘Grazie Riccardo, ne ero certa ma mi fa piacere che anche tu riconosca le qualità nascoste della nostra Francesca’, risponde la Direttrice mentre slega Francesca e la aiuta a sollevarsi. La ragazza &egrave esausta per i numerosi orgasmi provati nelle ultime ore e meravigliata dell’intensità del suo godimento: essere guardata da altre persone durante l’atto sessuale ha contribuito a farle perdere ogni inibizione.
La Direttrice, evidentemente non ancora appagata personalmente, prosegue rivolta la senatore.
‘Riccardo caro, mi permetto di osservare che non trovo giusto punire soltanto Francesca per quanto &egrave accaduto oggi. Ella infatti non &egrave l’unica responsabile.’, prosegue poi rivolta a tutti, ‘Sappiate che c’&egrave fra noi un’altra persona consapevole di essere colpevole in parte per ciò che &egrave successo ai bagagli del senatore ‘ Susanne, tu non hai nulla da dire?, ‘ Il tuo silenzio mi delude molto, e rende la tua piccola colpa più grave.’
Francesca non può fare a meno di notare che Susanne, ancora tutta spettinata e in disordine, si lascia sfuggire un sorrisetto malizioso nel sentire il suo nome per nasconderlo subito, molto probabilmente non &egrave la prima volta che la direttrice fa questi giochetti e la cosa non le dispiace.
‘Sentiamo Susanne, rispondi, oggi hai fatto un massaggio a Francesca con la solita scusa di aiutarla a rilassarsi, ma facendola godere ripetutamente?’
Susanne avanza al centro del tappeto a testa china.
‘Sì signora, Francesca era molto tesa ed ho pensato che una bella serie di orgasmi potesse aiutarla a rilassarsi, cosa c’&egrave di male?’
‘Sei una porcellina svergognata, se Francesca non si &egrave dimostrata all’altezza del suo compito &egrave anche colpa tua che hai esaurito le sue energie per il tuo piacere personale, ed il tuo silenzio non fa che accrescere la severità della tua punizione. Sarà Francesca stessa a punirti, e credo che lo farà con piacere, cosa ne dici Francesca?’, e così dicendo si rivolge a Francesca facendole l’occhiolino, in segno di intesa.
‘Signora Direttrice’, risponde Francesca che &egrave ancora tutta nuda a parte i bracciali di cuoio, ‘sarò lieta di punire questa ragazzina impertinente e vogliosa!’.
‘Bene!’, riprende la direttrice, ‘Adesso Susanne girati e appoggia i gomiti tavolo’
‘Ma signora ” risponde Susanne con aria imbarazzata, ” io non capisco ‘ non ho fatto niente di male ”
‘Zitta adesso! Sei una porcellina depravata e avrai la lezione che meriti.’ Così dicendo la Direttrice si avvicina da dietro a Susanne che intanto si &egrave appoggiata al tavolo con le mani, e prendendola per i capelli la costringe a piegare il busto in avanti, fino a toccare il tavolo con il viso.
‘Vieni Francesca, Susanne &egrave tutta tua, guarda che sederino tondo e sodo’ e così dicendo solleva la gonna di Susanne mettendo a nudo un sederino perfetto, coperto soltanto da un esile paio di mutandine nere. Francesca, ancora nuda, si appoggia da dietro al sederino di Susanne, in modo da farvi aderire il cespuglietto di peli biondi della sua passerina. Susanne istintivamente si rilassa e divarica leggermente la gambe.
‘Adesso Francesca vedremo fino a che punto sai essere decisa con i tuoi collaboratori’ dice la direttrice con tono severo
‘Susanne ha commesso una grave negligenza durante il servizio, la colpa &egrave per lo più tua ma lei comunque deve essere punita, procedi nel modo che ritieni opportuno, fallo con decisione e davanti a tutti ma ricorda: ogni volta che noi riterremo il tuo comportamento troppo permissivo o troppo severo io suonerò questo campanello d’argento e tu dovrai subire una punizione, sei pronta?’
Il discorso della Direttrice meraviglia Francesca che si rende conto che il suo compito non &egrave per niente facile, ed il gioco non &egrave per niente finito, ma dopo alcuni istanti di silenzio prevale le voglia di dare al sederino sodo di Susanne la lezione che si merita.
‘Sono pronta signora. Claudia immobilizza le braccia di questa schiavetta, ino modo che non possa muoversi. Tu Susanne avrai quello che ti meriti, apri le gambe e resta ferma’ E così dicendo Francesca sfila le mutandine di Susanne, si abbassa a inizia leccare avidamente da dietro la sua passerina che non tarda a bagnarsi tutta mentre la schiavetta di turno inizia a muovere il culetto su e giù. Francesca allora preleva dal tavolo un sottile frustino dal manico in avorio lungo e arrotondato e, dopo averlo infilato nel sedere di Susanne riprende a leccarle la passera da dietro. Susanne agita le chiappe in modo sempre più scomposto, avvicinandosi all’orgasmo, quando all’improvviso Francesca sospende il trattamento e con un frustino di cuoio inizia a frustare con vigore le chiappe sode di Susanne, fra le quali spunta ancora il frustino profondamente infilato nel buchetto posteriore e ad ogni colpo sembra scodinzolare come la coda di un cagnolino.
Susanne geme per il dolore dei colpi, ma la sua eccitazione &egrave accentuata dal fatto di essere sotto gli occhi di tutti, nuda ed al centro dell’attenzione, i suoi sguardi non mancano di incontrare quelli di Claudia, mentre il senatore, ancora seduto sul divano, si &egrave decisamente ripreso dall’orgasmo e mostra un’erezione eccezionale. La direttrice accarezza lentamente il pene dell’uomo, scoprendo il glande ripetutamente, mentre lui le infila le mani sotto i vestiti e le ha ormai sfilato completamente le mutandine. Tutto questo rende Susanne insensibile alle frustate di Francesca e ben presto arriva con prepotenza all’orgasmo, urlando di piacere sotto i colpi di Francesca, mentre gli umori della sua passerina eccitata scendono copiosi lungo le sue cosce.
A quel punto la direttrice, accordasi del godimento di Susanne, suona con forza il campanello ed interviene con severità.
‘Francesca, guarda che hai fatto! La tua schiavetta &egrave già venuta, ed a quanto pare sta godendo come una pazza nonostante le tue frustate’ e così dicendo sfila il manico del frustino del sedere di Susanne e infila il dito medio da dietro nella vagina di Susanne, che ancora geme per il recente orgasmo, con il viso appoggiato al tavolo.
‘Non hai saputo essere abbastanza severa con Susanne e, come promesso, avrai la punizione che meriti: sarai montata alla pecorina come una mocciosetta vogliosa quale sei, lo stesso trattamento avrà anche Susanne. Vieni qui subito!’
Così dicendo la direttrice e Claudia, dopo aver indossato due enormi falli artificiali di gomma neri ed averli fissati ai fianchi con cinturini in pelle, si avvicinano alle due ragazze. La direttrice si mette alle spalle di Francesca e le affibbia alcuni sculaccioni molto forti sul sederino nudo, che non mancano di suscitare il divertimento del senatore che si sta godendo la scena.
‘Ahiii! Mi fa male Signora!!!’ esclama Francesca colta di sorpresa.
‘Stai zitta schiava! Mettiti di fronte a Susanne dall’altra parte del tavolo, così potrete condividere ciò che vi aspetta.’ E così dicendo conduce senza tanti complimenti Francesca dalla parte opposta del tavolo e la costringe a piegarsi in avanti di fronte a Susanne. A questo punto, quando Francesca piegandosi in avanti divarica le gambe ed il suo sederino &egrave ben aperto, la direttrice riprende a sculacciarla con vigore, senza risparmiare la sua calda passerina, aperta ed ancora bagnata.
Schiafff! Schiafff! ‘Ahiii! Basta la prego! ‘ Ahiii! Mi fa male!’
Claudia inizia a sculacciare a sua volta la povera Susanne, avendo cura che i colpi arrivino soprattutto sulla sua calda e bagnata passerina. La ragazza a sua volta sussulta ad ogni colpo e per alcuni minuti nella stanza si sentono soltanto i rumori secchi degli sculaccioni che piovono sulle chiappe di Francesca e Susanne, alternati alla urla di dolore ed ai gemiti strozzati delle due ragazze. L’aria &egrave impregnata dall’odore acre di umori vaginali misto al sudore dei corpi accaldati presenti nella stanza.
‘Siete entrambe colpevoli di aver fatto sesso durante il servizio come due maialine vogliose, pensano solo al vostro piacere personale anziché a quello dell’albergo e sarete trattate come meritate, giusto senatore?’
Il senatore, alla vista delle due ragazze messe alla pecorina da Claudia e Maria che si apprestano a penetrarle senza tanti complimenti, segue la scena con interesse.
‘Sono d’accordo Maria, queste due maialine devono imparare la buona educazione!’, risponde alzandosi in piedi e avvicinandosi a Francesca che ancora &egrave piegata sul tavolo di fronte a Susanne, inizia ad accarezzare il suo sederino nudo con vigore, massaggiando le chiappe a due mani senza risparmiare la fessura tutta bagnata fra le chiappe arrossate. Durante il massaggio, che Francesca dimostra di gradire profondamente, iniziando a muovere i fianchi con gemiti soffocati a fatica dalle sculacciate ricevute
La Direttrice e Claudia, quasi contemporaneamente, afferrano Francesca e Susanne per i capelli, puntano i falli artificiali contro le due passerine bagnate e iniziano a penetrare con lentezza esasperante le fessure delle due schiavette. I due cazzi di gomma sono davvero enormi e le due passerine, pur essendo abbondantemente lubrificate, si dilatano a fatica . Le due vittime, piegate in avanti sul tavolo, si afferrano le mani e si guardano negli occhi con il viso stravolto da un misto di godimento e dolore. Maria e Claudia continuano ad andare avanti e indietro con spinte sempre più profonde fino a impalare le ragazze completamente e senza fermarsi continuano a penetrarle ripetutamente, premendo ad ogni spinta con il bacino contro il sederino delle due vittime. Il dolore lascia il posto al piacere e la stanza si riempie dei sospiri, dei gemiti e delle urla di godimento di Francesca e Susanne che dopo pochi minuti di trattamento arrivano all’orgasmo simultaneamente, sotto gli occhi del senatore che si masturba con vigore.

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