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Racconti di Dominazione

Le mie donne in vacanza

By 22 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

L’ avevo organizzata nei minimi dettagli la nostra vacanza estiva e finalmente dopo mesi di attesa eccosi pronti per la partenza, ma, c’e sempre un ma, la mia ragazza mi informa che sarà con noi anche la zia. Una donna sulla cinquantina, separata da poco e bisognosa di distrazioni. Fisico da far invidia alle trentenni, tette sode e sedere spaziale.
Naturalmente non potevo essere molto soddisfatto della cosa, già avevo immaginato quindici giorni di trombe e sesso sfrenato, ma non potevo immaginare minimamente cosa mi sarebbe aspettato.
Arrivati alla casa al mare sistemiamo le valige, e mentre le due donne ne approfittano per prendere il primo sole io mi rilasso un po all’ombra di un albero nel giardino con una bella birra fresca.
Entro per andare in bagno e la curiosità mi spinge ad entrare nella camera di Giulia a curiosare tra i suoi indumenti, ho sempre sospettato che indossasse perizomi o tanga … apro l’armadio e con mia sorpresa trovo un sacchetto con dentro dellal biancheria, una canotta e un perizoma bianco, non resisto, lo prendo, lo avvicino al naso e vengo coinvolto da un odore intenso, misto di umori, sudore e pipi, sento subito una erezione da serie A, comincio a non pentirmi piu di averla in vacanza con noi. Chiudo gli occhi, abbasso il costume e la mano va istintivemante a cercare il membro gia pronto e caldo … finisce come deve finire con una bella schizzata di sperma sulla parte interna del suo peri. Ripongo tutto  e ritorno in giardino.
La sera Giulia e Marta, la mia rgazza, escono, mentre io resto a casa a guardarmi un po ti tv e dopo  poco sento entrare Giulia, “sono stanca, Marta si è intrattenuta per un gelato e una passeggiata”, si dirige vero la camera e subito ritorna, si siede di fianco a me e … “quanto ci tieni a Marta?”, “cosa?”, “quanto ci tieni a lei?”, “la  amo”, “allora. facciamo così, da adesso e fino alla fine delle vacanze tu … farai esattamente quello che voglio io se ci tieni così tanto a lei”, “o vuoi che gli racconti che ti masturbi sulle mie mutandine?”, “erano troppo invintanti”, Giulia mi guarda “entriamo, devo andare in bagno” la seguo, entra in bagno e mi dice ti sedermi sulla sedia che è giusto di fronte al water, alza il vestito, abbassa il perizoma alle caviglie e fa la pipì, io sto li a guardarla voglioso come un cane davanti all’osso, tiene le gambe divaricate almassimo giusto per mettere inmostra la sua figetta ben curata, faccio per alzarmi dalla sedia ma lei mi ordina di starmenre seduto, obbedisco, cominciavo ad entrare nella parte … “avvicinati e mettiti in ginocchio davanti a me”, faccio come mi dice, lei si alza si mette davanti a me e si tiene il vestito con le mani lasciando il perizoma alle caviglie, “pulisicla per bene con la lingua, senza provare ad eccitarti, se lo vedo indurirsi racconto tutto a Marta”, me la lecco tutta, la pulisco per bene, ma devo lottare contro me stesso per non farmelo indurire.
“Ok, adesso allontanati ed esci, ma prima levati gli slip e rimettiti i pantaloni” obbedisco, indossavo pantaloni della tuta, un po attillati e quindi si vedeva molto bene ogni minimo sussurro del mio cazzo, era perfida la donna, gli porgo gli slip, “Marta è qui fra 5 minuti”, risiiediti sulla sedia, lei abbassa la tavoletta del water, si siede a gambe aperte, il peri sfilato da una gamba, vestito sollevato, si passa due dita in bocca e le bagna bene di saliva, poi con mosse studiate avvicina le dita alla passera. le passa sull’inguine, da una parte, poi l’altra, infine scoper con due dita il clito e comincia a sfiorarlo, non resisito il cazzo sta per espoldere dentro i pantaloni “cosa ti ho detto prima? allora non mi ascolti, non voglio vedere il cazzo duro!! adesso girati” si rimette in piedi, si ricompone, “adesso stai zitto e non reagire se non vuoi che Marta sappia tutto”, la sento armeggiare nella borsa, poi sento le sue mani sui miei fianchi da dietro, abbassa i pantaloni e con una spinta sulle spalle mi mette a 90°, poi sento qualcosa appoggiarsi al mio buchetto, lo sento entrare “ehi cosa fai?” “zitto, o ti farò molto male”, e spinge fino a fare entrare per 4 cm un aggeggio che dopo le prim eresistenze entra senza fatica “ti ho inserito un minivibratore telecomandato anale che ti  stimolerà la prostata ” “naturalmente il telecomando lo tengo io” poi mi rimette a posto i pantaloni, “ok ritorniamo fuori”, mi sentivo male avrei voluto togliermelo subito. MArta arriva e ci sediamo tutti in giardino a beere qualcosa, anche se per me era molto doloroso stare seduto, non so quanto avrei resistito … Ad un certo punto, mentra stavamo guaradno i fuochi artificiali, scorgo nello sguardo di Giulia un lampo di voglia da puttana vera, la vedo mettere la mano in tasca e dopo un attimo sento una vibrazione appena accennata dento il mio culo, poi cresce e arriva a stimolare la prostata, il mio cazzo reagisce spontaneamente, lei mi sta guardando e fa di no con la testa, devo sforzarmi come un matto per reprimere l’istinto …
Poi tutto smette, è ora finalmente di andare a letto e spero che Marta non voglia fare sesso, Giulia non vuole … Ci addormentiamo tutti … la notte mi sveglio per andare in bagno, Marta dorme ancora, ma Giulia deve avermi sentito, sto ppisciando quando improvvisamente mette al massimo il vibra sento una scossa che mi provoca un indurimento al cazzo impedendomi di terminare la pisciata, lei è li alla mie spalle “non ti ho detto che potevi fare la pipi”, si avvicina, chiude la porta del bagno, mi prende in mano il cazzo e comincia a segarmelo, non resisto ho voglia di venire, lei continua “se adesso vieni sveglio marta e gli racconto tutto, stronzo” “non me ne frega un cazzo, svegliala pure, non resisto piu” “ok, come vuoi” sta per uscire, “no aspetta, ok hai vinto”, ritorna verso di me e mi da uno schiaffo sul cazzo da farmi soffocare un urlo, poi prende l’elastico dei miei pantaloni, lo sfila si porta dietro di me, si inginocchia e con le mani mi allarga le gambe, sfila il minivibratore dal mio sedere, i sento sollevato, ma dura un secondo, sento le mani passare sul davanti, l’elastico che passa due volte sul cazzo e poi tra le palle, la sento stringere le palle,passare l’elastico tra le chiappe dietro e passarlo poi sopra le anche, insomma mi sha incaprettato le palle, “rivestiti e vai a letto” obbedisco, sperando che Marta non volesse fare sesso quello notte sarebbe stato imbarazzante.
Al mattino … (continua)

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