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Racconti di Dominazione

L’insegnante

By 7 Novembre 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

L’annuncio era chiarissimo: “Insegnante, seria e referenziatissima, offresi per lezioni ad ambo i sessi, per lezioni teorico-pratiche su qualsiasi argomento erotico e sessuale. primo contatto via mail.”
Marco non pot&egrave resistere alla tentazione e rispose, più per curiosità che per altro, e la risposta non si fece attendere.
Un vero e proprio programma di corso: masturbazione, sesso orale, uso di mani e lingua, penetrazione e posizioni, controllo dell’orgasmo e dell’eiaculazione, penetrazione anale. Valeva la pena approfondire, quindi dopo uno scambio di mail e dei numeri di telefono si fissò la data della prima lezione, a casa di Marco.
Daniela, questo il nome della professoressa, si presentò puntualissima ed entrò sorridente, ma con l’aria davvero seria di chi stava lavorando. Marco la fece accomodare e preparò un caff&egrave.
– Allora, come mai hai deciso di seguire questo corso? Vorrei sapere cosa ti ha spinto a farlo, cosa ne pensi e se credi di avere delle lacune in qualche pratica in particolare?-
Marco, piuttosto imbarazzato, disse che in realtà non sapeva, ma che il sesso era importate e una cosa meravigliosa e che ci teneva a saper dare il massimo del piacere ad una donna, così l’aveva contattata.
– Questo &egrave un ottimo inizio! Ammettere di non essere Dio a letto e voler imparare delle cose nuove, dei metodi diversi. Iniziamo dalla base e dalla teoria.
Innanzitutto devi saper conoscere l’anatomia femminile e le parti fondamentali del piacere.-
Daniela era una bella donnina, sopra i trent’anni, coi capelli neri corti, una spruzzata di lentiggini sul viso, due occhi da cerbiatta e una bocca da far sognare qualunque uomo. Le curve erano tutte al posto giusto, Marco le vedeva sotto una camicia bianca e una gonna nera larga ma non troppo.
– Marco, vieni qui davanti a me, davanti al divano, prenditi una sedia.-
Così, dal nulla, si era tolta le mutandine e si era seduta sul divano, con le gambe completamente divaricate e Marco, incredibilmente, non era imbarazzato ma stava assolutamente a proprio agio.
Erano così, uno davanti all’altra, lui seduto su una sedia e lei sul divano a mostrargli una figa molto curata che iniziava a dischiudersi.
– La cosa fondamentale &egrave conoscere i corpi, per sapere dove agire per dare il massimo e perdersi davvero, anima e corpo. Quindi, se il tuo corpo reagisce bene, cio&egrave se ti viene duro, come mi sembra di intuire, non ti preoccupare, io non mi spavento di sicuro! –
In effetti Marco aveva reagito nel modo più naturale e ovvio, aveva un’erezione notevole sotto i jeans ed era inutile nasconderla.
– Bene, iniziamo a vedere dove devi giocare. Guarda come si aprono le labbra, ora sono ancora abbastanza asciutte, ma osserva dove metto il dito….-
La professoressa se la teneva aperta con una mano e con un dito dell’altra inziava a girare intorno al clitoride visibilmente duro e scoperto. invitava lo studente a osservare quello che succedeva ora.
Marco si avvicinò, ansioso di capire e imparare e vide scendere un rigagnolo di umore: quel movimento stava funzionando davvero.
Intanto lui si sentiva scoppiare.
– Hai visto che funziona? E non &egrave solo la mia figa a provare piacere, ma tutto il corpo! Non ci credi? guarda…-
Si apriva la camicetta e abbassava il reggiseno mostrando due tette uniche con i capezzoli così duri e grossi da mandare il sangue alla testa del povero allievo.
– Forza, ora devi provare tu, senza paura di sbagliare. Se fai qualcosa che non va te lo dico, non ti preoccupare, sono qui apposta.-
Così Marco scese dalla sedia e si mise in ginocchio davanti alle gambe aperte della sua insegnante, sentì il suo profumo di sesso e se ne inebriò. inizio a masturbarla lentamente, cercando di darle piacere e in effetti si accorse che aveva un’aria meno professionale e distaccata di prima, lasciandosi anche scappare dei velati ansimi. Il clitoride era bello, duro, eccitato, e lui lo massaggiava delicatamente, lo coccolava e sentiva quella figa vogliosa bagnarsi sempre di più.
Daniela non parlava più tanto con la voce ferma di prima:- ….bravo, non sei tanto indietro forse. Ora aumenta un po’ il ritmo.-
Marco eseguì prontamente e si mosse più veloce e deciso, scivolando anche dentro spontaneamente tanto era fradicia. Così iniziò a penetrarla con un dito mentre con l’altra mano giocava ancora col clito. Si aspettava qualche commento.
– mmmm, non sei proprio un principiante, ma devi fare molto esercizio. ora aggiungi un dito, su….-
Lo studente stava sditalinando la professoressa con forza, con due dita, entrando e uscendo, non troppo velocemente, ma deciso. lei era sempre più aperta e ne voleva sempre di più, non stava ferma e si muoveva a sua volta. Lui soffriva sotto i pantaloni.
-Molto bene, così, bravissimo, non ti fermare e fai quello che ti dico. La devi sentire la figa di una donna, ci devi credere…..ohhh, sì…-
Daniela era concentrata sia sul proprio piacere che sul fatto che stava insegnando a un uomo come masturbare una donna e si godeva il tutto con le mani che strizzavano quei capezzoli unici e duri. Ansimava e sembrava rapita invece che fredda e distaccata.
Erano entrambi concentrati e rilassati allo stesso tempo, così iniziarono a parlare in quel piacere pazzesco.
-E’ da tanto che fai l’insegnate di sesso?-
– Da quando ho capito che mi piaceva e che c’era richiesta. A me il sesso piace a 360′. Lavoravo sui set dei film porno sai?.-
– Ma dai, non ti ho mai vista nei video però….-
– certo lavoravo solo sui set, non facevo l’attrice. qualche provino ogni tanto, quelli sì…selezionavo attori e attrici. ehi, non ti distrarre e fai l’esercizio…!-
Marco stava impazzendo e, secondo lui, non era così male anche per lei. Non resistette alla tentazione e avvicinò la bocca. ma prima chiese: – posso provare a usare la lingua….?_
– ma certo….però non togliere le dita da dentro eh.-
E così lui finalmente sentì quel sapore e fece scivolare la lingua tra le labbra fin dove riusciva, e succhiò il clitoride immediatamente. Lei ebbe un sussulto.
-Mmmm, bravo. ne hai leccate molte?
– Alcune, e tu ne hai succhiati tanti?-
– Certo, di tutte le dimensioni e forme. Continua a leccarmi, mettici impegno che poi ti do il voto. Se sbagli devi ricominciare.-
Così Marco ci si mise ancora più di impegno e la lingua prese quasi il posto delle dita, la spinse dentro più che poteva e sentiva il gusto di quella meravigliosa carne vogliosa…
– ohhh, sì, bravo, così, non ti fermare, continua! leccami! la lingua, muovila dall’alto verso il basso, decisa e con energia, su!mmmmmmm…..-
Marco continuava e aspettava istruzione, prendendo qualche iniziativa di tanto in tanto. la lingua scivolava prima dall’alto verso il basso, poi vibrava da destra a sinistra, velocissima. non avrebbe mai voluto smettere. e neanche lei….
I suoi ansimi erano sempre più forti, non riusciva a stare ferma e il suo corpo fremeva tutto….
Marco non aveva mai conosciuta una porca così, chissà che esperienze, ma non poteva parlare perch&egrave aveva la bocca impegnatissima. Così andava avanti col quel gioco di lingua, senza sosta, di continuo, non ne avevano mai abbastanza. Gli ansimi di Daniela ormai erano frequentissimi e alla fine, lui se ne accorse, la sentì chiaramente: stava venendo. Lo sentì dalle grida, ma soprattutto da quello che gli arrivò in bocca.
Si ritrovò con lei ansimante, ma di fatica, rilassata, le gambe ancora aperte ma abbassate e il viso tutto bagnato. Si dovette asciugare.
-Beh, non male per essere un allievo, ricordati che però devi fare sempre esercizio! Ah, tra l’altro, come te la cavi col cazzo?-
Marco rimase un attimo interdetto, poi rispose titubante “mah, bene bene….”
Daniela non attese un secondo e senza dire una parola si avvicinò, sbottonò i jeans e tirò fuori quel membro duro che soffriva lì sotto da non si sa quanto.
-Scusa non te l’avevo detto, ma potevi liberarti prima se avessi voluto. Come ti ho detto, non mi spavento mica! Anzi…
La prossima lezione lo useremo come si deve. Ah, e ti farò fare esercizio con altri studenti e studentesse. Bisogna sempre confrontarsi….-

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