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Racconti di Dominazione

maestrina

By 17 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti…sono giorgia, 31 anni da poco, sposata da quasi 3, con un bimbo di quasi un anno…felice, senza bisogno di cercare altro al di fuori del matrimonio…forse è stato la mia natura di porca a cercare me…e mi ha trovata…
sono maestra d’asilo nido, quel giorno avevo chiusura…la mamma del piccolo matteo (nome inventato) era in ritardo, era la prima volta…dopo 10 minuti vedo nel parcheggio un macchinone, scopro essere il papà di matteo, la mamma non stava bene.
lui subito mi sorride, molto affascinante, ma i miei pensieri si fermano a questa osservazione.
lui si scusa per il ritardo molto gentilmente e dice di volersi scusare con una cena, io gentilmente rifiuto, ma lui, da vero dirigente, non ammette un rifiuto. mi convince, tanto mio marito quella sera aveva la partita di calcetto con gli amici. mentre io sistemo l’asilo e chiamo mia mamma che mi tenga il piccolo, lui porta a casa matteo, scrivo a mio marito che resto a cena con le colleghe (non è geloso, ma meglio non infastidirlo, d’altra parte io non ho intenzioni cattive!).
Giacomo torna dopo 10 minuti circa, mi apre molto galantemente la portiera e mi fa salire sul suo SUV. é gentile e molto simpatico, oltre ad essere un bell’uomo. parlando scopro che ha 45 anni, ma li porta molto bene, fa spesso sport, è dirigente in una grossa compagnia di assicurazioni. arriviamo al ristorante (azz che classe penso io!), prendiamo un tavolo in un angolo. per farla breve ordiniamo lui un primo di pesce e io un secondo, accompagnato con del buon vino frizzantino. proprio il vino assieme al suo carisma mi fanno sciogliere e ben presto i discorsi arrivano sulla sfera sessuale…io dico che va tutto bene, presto però le domande si fanno più precise e spinte, e io un po’ imbarazzata cerco di deviare i discorsi, ma lui si fa più insistente…mi chiede se mi faccio inculare, se ingoio lo sperma etc…la naturalezza con cui mi parla mia fa sentire stranamente a mio agio, io rispondo che non ho mai preso niente in culo e non bevo lo sperma…lui mi mette una mano sulla gamba nuda e mi dice “c’è sempre una prima volta” stizzandomi l’occhiolino, mi chiede se sono fedele, io rispondo di si, ma non gli faccio togliere la mano, che inizia a salire, ben coperta dalla tovaglia lunga che impedisce la vista a camerieri e clienti vicini…io arrossisco, ma non mi muovo, lui lo prende come un segno di assenso e presto la mette sotto la gonna, arrivando veloce alle mutandine…le scosta e in men che non si dica mi trovo un dito dentro…ormai non capisco più niente…sono sua, potebbe anche tirarlo fuori e farmelo succhiare li al ristorante, ma si limita a sditalinarmi e avvicinandosi mi sussurra: “per essere una moglie fedele, sei proprio una bella troietta, senti quanto sei bagnata”, io non resisto più ed inizio a baciarlo con la lingua e con la mano cerco il suo cazzo…mmm, ha proprio un bel mestiere…avanziamo quasi tutta la nostra cena e ce ne andiamo…in macchina non faccio nemmeno ora ad uscire dal parcheggio che mi ritrovo già il suo cazzo in bocca…mi dice :”credo sia ora che tu inizi a bere…ok?” il suo modo perentorio non ammette obiezioni, io continuo a segare e succhiare quello splendido cazzo…dopo qualche minuto lo senso ingrossarsi e dopo pochi istanti la sua sborra calda e copiosa invade la mia bocca…a malapena riesco ad ingoiarla tutta…dopotutto non è stato così male…nel frattempo ci siamo fermati, mi alzo e vedo tutto buio, ci siamo fermati in un campo distante da centri abitati…
“e brava la nostra maestrina, mogliettina che non ha mai tradito, per essere così fedele, succhi proprio bene sai?”
poi si avvicina, mi fa aprire le gambe, scosta le mutandine ed inizia a leccarmi la figa che ormai è un lago…dopo circa 10 minuti il suo cazzo è tornato duro come il marmo…fa scendere il suo sedile e mi dice: “giorgia, ormai sei mia, farai quel che ordino, è chiaro?” rispondo con un semplice cenno della testa, “bene – continua- ora ti impalerai sul mio cazzo e mi cavalcherai, ok?”
senza rispondere gli salgo sopra e me lo infilo tutto…è davvero lungo e grosso, molto di più di quello di mio marito…vado avanti 10 minuti, poi sfinita mi fa mettare a pecora e da dietro mi scopa come un toro che monta la sua vacca…va avanti altri 10-15 minuti circa, poi mi fa: “troia, prendi la pillola?”
io: “si”
lui: “meglio per te, perchè io vengo sempre dentro!”
detto questo mi da dei colpi possenti ed io vengo urlando per il più potente orgasmo della mia vita, anzi, forse il mio primo vero orgasmo…e dopo pochi istanti sento un flusso bollente di sborra CHE MI INVADE L’UTERO…
ci accasciamo sfiniti ed ansanti…dopo qualche minuto mi guarda e mi dice: “spero che tu abbia capito che da oggi sei la mia schiava e che farai ciò che ti ordinerò…quindi ora vieni qui e puliscimi il cazzo dalla mia sborra e dai tuoi umori”
io come un cagnolino obbedisco e gli pulisco il cazzo…
dopo un po’ ci sistemiamo e partiamo, mi riporta all’asilo, ci scambiamo il numero di cell e mi salva come “slave” (schiava) e mi dice che mi contatta lui
mi da un bacio veloce e mi dice, ciao puttana
io lo saluto con un ciao padrone e riparto…verso la mia nuova doppia vita, di mogliettina e di schiava…
presto vi racconterò gli inconri successivi…

se volete contattarmi in privato scrivetemi a giorgy_80@yahoo.it

Eccomi di nuovo qui a raccontare un episodio della mia nuova vita di schiava, o di troia, come ama chiamarmi il mio padrone, il mio uomo’proprio lui mi aveva ordinato di scrivere il racconto della mia nascita come schiava, un episodio importante nella mia vita, un episodio che ha sconvolto me, il mio padrone ed anche mio marito, che inconsapevole di quello che è diventata la sua brava mogliettina, gode dei vantaggi di aver riscoperto una troia nel letto, si perché con mio marito il sesso è diventato straordinario, ma non è di questo che voglio parlarvi oggi.
Alla fine del racconto dell’altra volta, il mio padrone mi ha detto di mettere una mail (creata appositamente, quindi non frenate i commenti) per ricevere i commenti degli utenti, proprio leggendo questi, gli è balenata l’idea di farmi incontrare con uno dei miei ‘nuovi ammiratori’, uno di quelli che hanno amato l’idea di una maestrina brava e remissiva; ha preso contatto con un veronese di cui non dirò il nome, ma che saluto visto che ci legge, e dopo qualche giorno ha organizzato l’incontro.
Le regole erano poche è semplici: niente romanticismo, la prima e più importante, solo sesso, anche duro, umiliante (per tutto il tempo dell’incontro sarebbe stato il mio padrone), secondo, niente segni permanenti (ho pur sempre un marito che non deve scoprire le mie attività), niente secondi incontri, solo questo e poi addio’prendere o lasciare, ovviamente ha preso’anche se poi quella che ha preso di più sono stata io’
Ho preso un pomeriggio di ferie per non insospettire mio marito, ci siamo incontrati in un hotel in periferia di Verona, lui, prendendo la prima regola molto sul serio, mi salutò, ma non fu molto loquace, arrivammo in camera, non fevi nemmeno tempo a togliermi la giacca, ma lui mi prese e mi costrinse a chinarmi, si tirò fuori il cazzo e me lo mise in bocca’io iniziai a succhiare questo nuovo cazzo sconosciuto, non molto dotato, direi normale, ma come avrei poi scoperto, la sua dote era la resistenza.
Dopo circa 10 minuti di bocca, mi ha scaricato in gola una gran quantità di sborra calda; per tutto il tempo della fellatio mi face complimenti spinti e scurrili, soprattutto parole come troia, succhiacazzi, o cagna, poi ci siamo spogliati e messi a letto, mi ha fatto succhiare ancora il suo cazzo finchè non è tornato duro, e nel frattempo mi ha ordinato di masturbarmi’poi si è infilato un preservativo ed ha iniziato a scoparmi in figa, sarà andato avanti almeno 45 minuti, se non di più’poi ha deciso che era ora di farmi il culo, mi ha fatto mettere a pecora, mi ha leccato bene la figa ed il culo, e con le mani prendeva i miei umori vaginali e mi inumidiva il culetto, senza prepararmelo infilando dentro una o due dita, e senza preavviso, mi puntò la cappella sul culo, ed in un solo colpo e con un dolore incredibile, sentii un corpo estraneo nel mio intestino, subito urlai, ma lui prendendomi dai capelli mi intimò di tacere, che ero una puttana e che dovevo essere felice di prendere il suo cazzo in culo, che dovevo essere orgogliosa di riceverlo’io risposi di si, dopo qualche minuto di dolore, il piacere mi immerse, non contai gli orgasmi quel pomeriggio, alla fine, prima di venirem uscì dal culo, si tolse il profilattico e mi punto il cazzo vicino alla faccia, non voleva che lo prendessi in bocca, voleva solo venirmi addosso, in faccia e sulle tette, qualche schizzo prese anche i capelli’dopo qualche minuto di pausa, mi fa: ‘guardati troia, sei sporca come una vacca’vieni in doccia’ma non pensavo di certo a quella doccia’entrando in bagno mi vidi nello specchio, avevo tutti i capelli insozzato del suo seme, la faccia con chiazze di sborra’ero proprio la peggiore delle puttane, in più senza compenso’avrei voluto sottrarmi, ho anche protestato, ma non ha voluto sentir ragioni, strattonandomi per i capelli, mi ha fatta inginocchiare in vasca e poi ha iniziato a pisciarmi addosso, per ripulirmi dalla sborra disse lui’mi pisciò sulle tette, in faccia, sui capelli, mi face aprire anche la bocca, ma non ingoiai mai’tutto sommato fu eccitante, era una nuova esperienza, fui umiliata, ma in fondo era la mia natura, la schiava, oggi usata anche come cesso, la peggiore delle umiliazioni’aprì la doccia, si lavò fingendo che non ci fossi, l’avevo appagato, come una semplice puttana, una bambala gonfiabile, fece una doccia veloce, si asciugò, si vestì, mi disse: ‘sei proprio una gran troia, peccato non poterti più fottere’beato il tuo padrone, ah’pago io la stanza, te la sei guadagnata puttana’ detto questo, si mise la giacca ed uscì’io umiliata, sporca di sborra e piscio di questo sconosciuto, restai quasi mezz’ora sotto la doccia, a pensare a che piega stava prendendo la mia vita’c’era una lotta interna in me, i sensi di colpa combattevano con il mio istinto di schiava e troia’ma i sensi di colpa, ad ogni tradimento, perdevano sempre un po’ più di intensità’il mio padrone mi stava trasformando pian piano nella schiava perfetta, una macchina che esegue solo gli ordini ed il cui obiettivo è solo di esaudire i suoi desideri. Punto’non c’era spazio per emozioni o ripensamenti’ senza contare che ormai aveva troppo materiale su di me, mail, telefonate, messaggi, foto e qualche video’ero compromessa’ero la sua puttana volente o nolente’ma non era un problema, perché io ormai mi sentivo sua.
Qualche giorno dopo ci siamo incontrati, gli ho raccontato per filo e per segno il mio pomeriggio, fu molto soddisfatto ed eccitato, ho anche dovuto succhiarglielo in macchina ed ovviamente bere la sua sborra (mi disse anche, vedo che ora ti piace, inizi ad esserne golosa eh?), mi ha ordinato di scrivere il racconto, dicendo che potrebbe ancora decidere di donarmi momentaneamente ad uno dei miei ammiratori, scelto in base alle mail che mi arriveranno, quella che lo colpirà di più.
Un bacio a tutti, dove volete .

Quindi vi esorta a scrivermi ancora all’indirizzo giorgy_80@yahoo.it

fiz

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