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Racconti di Dominazione

Mai girare per un vicolo buio

By 19 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo racconto è stato scritto in collaborazione con Chiara018 e già pubblicato da lei https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=17101
Questa è la mia versione, che Chiara ha poi corretto e cambiato, e che ora propongo come era in origine.

Visto che nella vita di tutti i giorni sei una donna irreprensibile, quando sei con me ti voglio troia. A cominciare dai vestiti. Maglietta sottile e aderente con reggiseno a balconcino che lascia scoperti i capezzoli, minigonna cortissima, scarpe con i tacchi alti. Sotto indossi un perizoma di misura più piccola della tua, messo al contrario, con il davanti di dietro e viceversa. Il cordoncino, così, ti penetra tra le labbra della fica e ti struscia sul clitoride.
Vestita in quel modo ti mando a passeggiare per strada e ti seguo da circa 10 metri per vedere l’effetto che fa. Tutti i maschi si girano a guardarti e spesso fanno anche commenti pesanti, visto che dalla maglietta si vedono benissimo i tuoi capezzoli dritti e duri. Tu, intanto, con quel cordoncino che ad ogni passo ti struscia, ti ritrovi con il clitoride in fiamme e già tutta bagnata. Dopo un po’ ti faccio girare per un vicolo, dove ci sono un gruppo di miei amici ad aspettarti, sia uomini, che donne. Immediatamente ti immobilizzano e ti allargano le cosce. Le mie mani iniziano a toccarti da tutte le parti, tu protesti ma non puoi né liberarti, né fare niente per impedire il tutto. Subito mi accorgo che sei bagnata e che hai il clitoride dritto e gonfio. Così ti insulto e ti schernisco, dicendoti che giusto una troia come te poteva andare in giro conciata in quel modo e poteva eccitarsi a sentirsi violentata in un vicolo. Tu non vorresti fare quella figura davanti a quegli sconosciuti e a me, ma il tuo corpo reagisce eccitandosi ancora di più. Pensa… fino a qualche ora fa eri una signora irreprensibile e ora ti comporti come una troia, ma soprattutto ti stai accorgendo che la cosa ti piace e ti eccita da impazzire, come mai avresti immaginato. Però ti vergogni moltissimo a farlo vedere e non vorresti neanche ammetterlo con sé stessa. Ma non puoi farci nulla e la tua fica, che è un lago di umori, è lì a dimostrartelo. Nel frattempo, anche gli altri ti toccano e ti insultano e tu gemi, mugoli, sospiri, stai a bocca aperta e sei tutta sudata sotto il tocco rude di tutte quelle mani. Il tuo primo orgasmo, però, non voglio fartelo avere grazie ad un uomo, ma grazie ad una donna. Una delle mie amiche si inginocchia davanti a te, mentre gli altri ti tengono le cosce aperte in una posizione assolutamente indifesa e oscena che ti fa salire la gonna fino all’ombelico. Ancora una volta la situazione è estremamente imbarazzante, tu te ne rendi conto, ma essere lì alla mercè di quella gente, esposta a cosce larghe, bagnata come una cagna in calore, ti fa eccitare ancora di più. Più ti accorgi che la situazione è degradante e più il tuo lato da maiala prende il sopravvento. La ragazza che ti si è inginocchiata davanti inizia a tirarti il cordoncino delle mutande a destra e a sinistra, strusciandolo sul clitoride e facendoti gemere e mugolare in modo inequivocabile. Per l’eccitazione le gambe quasi non ti reggono, se non ci fossero le forti mani degli altri a tenerti ferma, e tutto per quelle sensazioni rudi del cordoncino che passa e ripassa in modo quasi violento tra le labbra della tua fica, aprendotela ancora di più e facendoti diventare il clitoride sempre più dritto e gonfio. Poi la ragazza inizia a leccarti e a infilarti la lingua nella fica. Tu pensi che non sei lesbica e che quelle attenzioni dovrebbero farti schifo, ma il tuo corpo risponde in altro modo e in breve raggiungi un orgasmo fortissimo. Non ti do neanche il tempo di riprenderti, che inizio io. Mi tiro fuori l’uccello e ti inizio a scopare lì in piedi contro il muro dandoti degli affondi molto forti. Gli altri intanto ti strizzano le tette e ti infilano le dita nel culo, cosa che scopri ti piace moltissimo e lo fai capire chiedendo a voce alta che te le infilino ancora più forte e più in fondo per sentirti piena e aperta in tutti e due i buchi. Dopo poco, sotto i miei colpi, raggiungi un nuovo violentissimo orgasmo, vieni lasciata dagli altri e ti accasci esausta per terra. Uno alla volta i ragazzi si avvicinano a te con il cazzo di fuori e ti obbligano a fare a tutti un pompino. Anche la ragazza pretende che le lecchi la fica, fino a farla venire, cosa che all’inizio ti fa schifo, ma che poi porti a termine sempre con maggiore voglia di dare anche a lei un forte orgasmo. E ci riesci nel migliore dei modi, quasi provando orgoglio per la tua bravura. Poi tutti se ne vanno. Dopo poco io e tuo marito ti facciamo rialzare e ti accompagniamo a casa, sicuri che questa sarà un esperienza che non dimenticherai tanto facilmente.

Mi piacerebbe collaborare con autrici per scrivere un racconto a due, che mostri come viene vissuta la stessa situazione di violenza e dominazione da parte di un lui padrone e di una lei schiava, alternando le sensazioni provate all’interno del racconto.
Altrimenti si può anche solo parlare di cosa ci eccita di più e immaginare insieme nuove situazioni di tortura.
Critiche e commenti sono ovviamente bene accetti da parte di tutti. Scrivetemi a evoman@libero.it

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