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Racconti di Dominazione

Mia sorella Giuseppina 10

By 25 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia sorella Giuseppina 10

CAPITOLO 10 Lunedì, inizia la seconda settimana

Un consiglio hai nuovi lettori;
-Leggete prima i capitoli precedenti.-

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Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
Leggete e scoprirete..

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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Appendice:
Mi scuso, se la prosecuzione dei capitoli va avanti ha rilento ma col lavoro che faccio, scrivo solo quando posso. Le aggiunte e le varianti suggerite da molti sono da ora inseriti. Abbiate pazienza, accontenterò tutti e spero che vi piaccia..

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La mattinata è passata velocemente nell’attesa di incontrarla e quando è arrivato lei era già li che l’aspettava. Era appoggiata contro il muro con le braccia conserte e lo osservava mentre si avvicinava a piedi verso di lei.

‘Voglio che metti gli occhiali!’

Sentire quelle parole ha sbuffato lungamente. Era l’ordine che più di tutto detestava e anche se contrariata, e si vedeva da come lo guardava, ha ubbidito. Oltretutto non capiva perché non potesse vedere, intanto lui avrebbe visto anche troppo.

Come sempre, presa per un braccio hanno camminato nel parcheggio e quando sono arrivati alla macchina si sono fermati. Odiava quegli occhiali, ma almeno li nel parcheggio, non aveva paura di inciampare contro una buca o un sasso.
La differenza di quella giornata rispetto a quelle precedenti, è che ha sentito la porta scorrere, segno che era un’altra auto, diversa dalla solita.

L’ha aiutata a salire sul veicolo per poi chiudere la porta scorrevole.

Aveva chiesto e ottenuto il permesso da suo padre di poter guidare il monovolume, adducendo la scusa di dover fare alcuni lavori con gli amici. Prima di andare a scuola aveva tolto tutti i sedili posteriori e aveva steso diverse coperte per rendere il fondo più comodo e confortevole.
Ora aveva tutta l’area libera per i giochi che voleva fare.

Fatta sistemare Giuseppina al centro, ha acceso la radio e dopo aver regolato la video camera le ha detto: ‘Incomincia a spogliarti.’

Avvezza a ricevere quest’ordine ha immediatamente ubbidito. In breve è rimasta nuda e si è sdraiata lungo il piano di carico con le gambe aperte in attesa del successivo ordine. Pensava che il cambiamento fosse una cosa positiva in quanto oltre ad essere più comoda fosse anche meno esposta ad occhi indiscreti. Non doveva mettere le gambe sugli schienali dei sedili.

Come accaduto le volte precedenti, le mette in mano il vibratore spento, ma al contrario a come era stata abituata le ordina: ‘Girati, mettiti in ginocchio e masturbati con il vibratore.’ Oramai si era abituata a questa stravagante richiesta e la cosa non le dispiaceva affatto.

Mentre lei ubbidiente si gira mettendosi in ginocchio a quattro zampe, Tonino si toglie i pantaloni e gli slip posizionandosi dietro a lei.

Giuseppina ha incominciato a muovere il piccolo giocattolo sul clitoride già duro e lungo le labbra. Ha provato una prima volta ad inserirlo fra le sue labbra vaginali, ma non erano ancora sufficientemente lubrificate e ha proseguito facendolo scorrere lungo il taglio della figa. Gli stimoli c’erano e si sentiva tutta un fuoco. Il clitoride duro le dava sensazioni sempre più forti e avrebbe desiderato tanto avere quel piccolo giocattolo acceso.

Provato ad inserirlo nuovamente è entrato questa volta per la sola lunghezza della punta. Lo ha estratto senza per nulla perdere il contatto con le sue labbra vaginali e lo ha mosso in circolo in modo da inumidire ulteriormente le sue piccole labbra interne.

Spinto nuovamente il vibratore dentro a lei, questa volta è entrato per quasi tutta la sua lunghezza. Si è fermata qualche attimo per assaporare il piacere che le stava dando quel senso di riempimento.

Tonino si è stupito con quanta velocità si è bagnata e come se lo sia già infilato tutto dentro. Usciva per i pochi centimetri necessari per tenerlo impugnato. Era sua intenzione fin dal principio trasformarla da verginella ingenua a porcellina ubbidiente, ma non avrebbe mai pensato di notare così tanti miglioramenti in così poco tempo. Si è fatto scendere un poco di saliva fra le dita per inumidire la cappella. Messosi in ginocchio, si è posizionato dietro di lei. Ha fatto scendere ancora qualche goccia di saliva sulla punta del cazzo per renderlo ancor più umido e scivoloso.

Appoggiata una mano sul culo di Giuseppina ha usato l’altra per fermare il vibratore infilato per metà nella vagina per poi estrarlo e toglierglielo dalla mano.

Messo da parte il piccolo giocattolo l’ha sostituito guidandolo con la propria mano il vero cazzo duro fino ad appoggiare la cappella all’ingresso della calda e palpitante figa.

‘Questa volta rimango ad osservarti mentre scopi il vibratore. Masturbati il clitoride e ricorda, più presto godi e prima hai finito. Incomincia, ORA!’ Le ha urlato.

Prontamente Giuseppina ha obbedito. Tonino è rimasto immobile a guardare come la figa piccola e stretta inghiottiva il suo cazzo spinta dopo spinta. In tre pressioni successive era tutto sprofondato in lei, godendo del meraviglioso calore che emanava.

Sostenendosi solo su una mano ha incominciato a masturbarsi freneticamente il clitoride durissimo. Non capiva se lo stimolo maggiore provenisse da dentro a lei o dal suo piccolo bottoncino. Teneva la bocca aperta per respirare più agevolmente mentre tutto il corpo oscillava per far entrare il vibratore. Ogni volta cinque centimetri sparivano in lei fino a che le sue chiappe non hanno urtato contro la lastra di plexiglas.

Ogni tanto usava una mano per darle il giusto ritmo mentre anche lui preso dall’eccitazione, spingeva il cazzo seguendo il ritmo di lei. Dopo alcuni minuti di estasi, in cui non ha smesso di guardare quelle stupende piccole labbra lavorare avanti e indietro lungo il suo cazzo, stava per venire e per riempirle l’utero.

Era tutto un tremito e un sudore. Sapeva che fra poco avrebbe goduto, ma non si capacitava se le piacesse di più sentirsi piena o giocherellare col clitoride. Involontariamente ogni tanto le uscivano dei piccoli sospiri rochi, segno che la cosa le piaceva.

Tonino al solo pensiero che la sua sborra sarebbe stata sparata nelle profondità della vagina, gode immediatamente. Era esattamente quello che desiderava e le palle hanno incominciato a pompare sperma ininterrottamente.

Anche lei stava per godere e quando il suo orgasmo è esploso violento come sempre, ha incominciato a sobbalzare e mugolare.

I muscoli della figa hanno incominciato a stringere il cazzo dandogli nuovi inebrianti stimoli. Lei si contorceva tutta dimenando la testa in ogni direzione mentre lui continuava a spingere in profondità il cazzo.

Lui stesso ha urlato durante l’orgasmo animalesco che ha preso entrambi. Per lunghi attimi hanno continuato a scopare, lei impalandosi contro e lui spingendo urtando ogni volta la cervice.

Giuseppina sentiva un calore immenso provenirle dalle viscere della figa e le contrazioni delle pareti vaginali la tenevano costantemente eccitata oltre la soglia dell’orgasmo. Senza fiato e ancora tremando tutta, si è poi fermata e senza forze ha appoggiato la fronte sulle braccia che aveva piegato.

In entrambi il respiro era affannoso e corto. La fronte e tutto il corpo era imperlato di sudore e come Giuseppina si è chinata esausta in avanti, lui ha estratto contemporaneamente il cazzo non più molto duro.

Ha preso la video camera e ha continuato a registrare zoomando lo sperma bianco che stillava lentamente dalla figa rimasta leggermente aperta. Si intravedevano chiaramente come le sue piccole labbra si muovessero per le contrazioni dell’orgasmo.

Durante la pulizia, ha usato toccarla delicatamente mentre le dava dei teneri baci su tutto il corpo e il viso, saltando volutamente i capezzoli. Poco dopo le ha permesso di vestirsi per poi accompagnarla dove l’aveva presa.

Durante le lezioni pomeridiane, Giuseppina si sentiva felicemente svuotata e continuava ad andare in bagno ad asciugare i suoi abbondanti umori che continuavano a scendere. Erano tanto copiosi che le mutandine erano perennemente fradice.

Questo stato di apatica contentezza non era scappata allo sguardo attento delle sue amiche e oramai si era sparsa la voce di quello che era accaduto e visto in piazza.

Per i successivi quattro giorni, ogni giorno all’ora del pranzo ripetevano il gioco.
Tonino sapeva che lei stava aspettando il suo periodo, come sapeva che quel giorno non sarebbe arrivato.
Il venerdì infine, proprio nel momento in cui stavano per godere, uno studente li ha sorpresi e si è fermato ad osservarli. Tonino se ne è accorto e gli ha sorriso. Eccitato per avere uno spettatore e quasi tradendosi, l’ha presa con entrambe le mani sui fianchi e la spinta violentemente e velocemente contro di sé. Era lui oramai durante l’orgasmo di entrambi, a darle il ritmo finché soddisfatti e sfiniti per l’ennesima goduta non si sono fermati.

Tonino si è meravigliato di non vedere più il suo fortuito spettatore e si è dedicato come sempre ha pulire Giuseppina. Dopo averla fatta rivestire, l’ha guidata all’ingresso della scuola dove l’ha lasciata, come sempre, senza dirle una parola.

Tornato in macchina e passando dal lato del conducente ha potuto notare chiazze inequivocabili contro la carrozzeria. Il piccolo studente guardone, si era fatto una sega ed era scappato via soddisfatto. Un poco rammaricato, mentre spegneva la radio, ha pensato che avrebbe dovuto lavare la macchina prima di consegnarla a suo padre. L’odore di sesso che aleggia era intenso e messa via la cinepresa si avvia verso la scuola.

Salendo le scale, mentre si accinge a tornare in classe, pensava che ora era il secondo fine settimana. Non aveva mai scopato tanto intensamente e goduto come nei giorni predenti. Ogni notte monta le scene migliori, delle registrazioni che ha fatto con lei per farne un film. Aveva dato una coppia in DVD dell’originale scena a Michele. Ogni volta che lo veniva a trovare visionavano i filmati fatti con la sorella. Inevitabilmente si erano sparati delle seghe insieme, fantasticando e progettando i prossimi giorni.

Quando il venerdì pomeriggio sono usciti da scuola, Tonino e Giuseppina sapevano che si sarebbero incontrati al cinema dell’Ipermercato. Gli ordini inviati tramite mail erano chiari.
”doveva incontrarlo alle 6.00 con nulla sotto la minigonna e la camicia. Se non avrebbe eseguito alla lettera”

Tonino era tutto eccitato, per i possibili sviluppi che avrebbero potuto succedersi per la serata. Sapeva che il primo film sarebbe incominciato non prima delle 7.15, quindi aveva tutto il tempo che visitare le vetrine dei negozi.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it anche msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

Ultima correzione 03-08-09

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