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Racconti di Dominazione

Mia sorella Giuseppina 15

By 22 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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Capitolo 15

Come insegna Tonino, Michele pensa e agisce velocemente. Scende dal suo posto di osservazione e ripone la telecamera; prende il cellulare e si arrampica un’altra volta. Scatta alcune foto in cui si vede bene lei spompinare lui, altre che si baciano e che si palpano reciprocamente. Uscito dalla doccia, subito un’altra coppia prende il suo posto chiudendo la porta rumorosamente.

Bussa, dando forti colpi allo sportello dove i due amanti si danno reciproco piacere. Li aspetta e poco tempo dopo eccoli uscire. Suo zio è visibilmente nervoso nel trovarselo davanti. I suoi occhi indagatori continuano a guardare a destra e a sinistra. Lei compare seguendolo a ruota dietro alle sue spalle, accaldata e con le guance rosse.

‘Complimenti vedo che vi siete divertiti.’

‘Ec.. Ecco.- Balbetta lui preso allo sprovvista.- Posso spiegare…’

Lo interrompe alzando la mano.
‘Zio se vuoi fare determinate cose…- E lascia che il tempo passi in modo che possa capire all’allusione che sta facendo.- Basta che paghi.’

‘Ma come ti permetti di ricattarmi!’ Avvicinandosi di scatto e guardandolo fisso negli occhi pieno di rabbia e rancore.

‘Cerca di capire, zio. Non penso che papà voglia vedere le foto in cui sua figlia ti piscia addosso.’

Paonazzo e furioso, l’ho agguanta per il collo fortemente ma è dissuaso dal tocco gentile di Giuseppina e lo lascia andare.
L’ho guarda arrabbiato. ‘Aspettate qua!’ Mentre si allontana.

Michele respirando a fatica e toccandosi il collo invia un messaggio con foto e dedica a Tonino.

‘Brava sorellina. Vedo che sei più troia di quanto pensassi.’

Uno schiaffo echeggia nell’atrio. Michele viene perfettamente colpito in piena guancia. La guarda e sorride.
‘Pagherai anche per questo, stanne certa.’

Le tremano le gambe. è in ansia e non sa più cosa fare. Il cuore le batte a mille e mai si aspettava di essere usata e insultata dal proprio fratello.

Tonino arriva e la vede.
Lei respira affannosamente facendo salire e scendere il petto impudicamente e mettendo in evidenzia i capezzoli durissimi. Parte di una aureola è parzialmente visibile. Il pube è coperto solo per metà lasciando che buona parte dei piccoli peli siano visibili.

Quando scorge Michele, lo vede di spalle a parlare con suo zio e tornare poco dopo da solo con un sorriso che lascia intravedere tutti i denti.

‘Ciao.’- Vedendolo e facendogli vedere la tessera del bancomat.- ‘Abbiamo il codice per prelevare. Grazie alla sorellina qui, lo zio ci fa un regalo. Ho promesso che domani la riconsegno.’

Perplesso Tonino non sa e lo guarda dubbioso. La testa gira verso uno e verso l’altra osservandoli, senza arrivare a capire nulla. Nota i segni che gli sta facendo Michele e guardando nello zaino estrae il cellulare. Solo ora ha potuto vedere il messaggio che gli ha mandato e osserva Giuseppina esterrefatto.

Lei abbassa lo sguardo a terra in segno di vergogna. Non sa se Tonino ne è al corrente e in cuor suo spera vivamente che non lo venga mai a sapere.

Vanno negli spogliatoi a prendere la roba nell’armadietto per poi passare dal bancomat. Prima di andare via salutano tutti con abbracci e baci mentre Michele riconsegna la tessera.

‘Grazie zio, ci rivediamo. Ti mando poi un messaggio con il cellulare.’ Dice Michele mentre lui lo guarda torvo.

Lei li segue a testa china. Parlano animatamente fra di loro senza considerarla e solo giunti in prossimità dell’uscita riesce a raggiungerli.

‘Sei bellissima. Resta così fino a casa.’ Le dice sorridente Tonino.

Non sa che pensare. Si vergogna per quello che ha fatto a suo zio e per lo stato in cui è. Si sente le guance accaldate e non certo per il sole. L’umido che percepisce fra le gambe è segno inequivocabile di eccitazione oltre al fatto che le da fastidio al cavallo il costume. Non vede l’ora di poterlo togliere e gettarlo via. Continua a sistemarsi il petto perché il costume le scende facendo intravedere troppa carne delle tette. In macchina si rilassa e si gode il fresco dell’aria. Finalmente può abbassarsi un poco il costume per alleviare il fastidio fra le piccole e delicate labbrine.

Tornati a casa Michele saluta il suo amico e si avvia in casa dove si infila immediatamente nella doccia.

‘Amore, fai veloce che ti aspetto. Abbiamo degli appuntamenti per questa sera. Non buttare via nulla dei tuoi vecchi vestiti. Non credo che ti piacerebbe andare in giro nuda.’

Non sa che pensare e lo guarda perplessa. Scende e corre in casa sorreggendosi le tette per non farle ballare troppo.
Passano pochi minuti e vede suo fratello uscire dal bagno nudo.

Indispettita dall’indecenza del suo comportamento, si trattiene dal dirgli qualcosa perché ha fretta e si infila sotto la doccia per lavarsi velocemente. Non vuole ma deve lavarsi anche i capelli e questo le porta via molto tempo. Tornata in camera non sa che fare, è smarrita. Tonino non le ha dato nessuna indicazione sul come vestirsi. Nel dubbio si rimette gli abiti che le ha regalato, la mini di pelle rossa e il top con le scarpe col tacco alto. Messo un filo di rimmel e un po’ di rossetto esce di casa per salire nuovamente sulla macchina.

Mentre lui guida per il centro le fa mettere il rossetto rosso fuoco sulle labbra.
‘Ti avevo detto che avresti pagato per quello che hai fatto al parco. Voglio che esci dalla macchina. Passeggi e arrivi dall’altra parte dei portici fino al semaforo. Aspetti immobile che scatti cinque volte e poi ritorni indietro. Se ti vedo solo una volta toccarti o aggiustarti la mini, domani mattina tuo padre per colazione avrà un nuovo regalo. Ora scendi e vai.’

Non si era resa conto di dove si erano fermati fino a che lui non iniziasse a parlare. Sapeva che salendo in macchina la mini le si era sollevata e scendendo questa si sarebbe alzata ancora ulteriormente. Si sente il cuore battere a mille dal panico. Esegue con molta circospezione ed esce dalla macchina. Se la sente all’altezza dei fianchi non certo al suo posto.

Non vuole fargli vedere che ha le gambe che le tremano. Si avvia con coraggio e cammina come meglio può. Il suo incedere incerto, non è dovuto solo al fatto che indossa le scarpe col tacco alto. Cammina lentamente cercando di non pensare e arriva al semaforo. Ad ogni passo fatto, il cuore accelera e il respiro è sempre più affannoso. Arrivata al capo dei portici, si ferma e aspetta sentendo il cuore batterle all’altezza delle tempie e per poi ripartire e tornare indietro.

Nota molti amici della sua compagnia o della scuola passarle accanto o fermi a chiacchierare in gruppo e girare la testa e fischiarle dietro. Altri che non vede ma ne riconosce i motorini parcheggiati di lato alla piazza. Cerca di abbassare lo sguardo vergognandosi a morte sperando che non la riconoscano vestita e truccata in quel modo. Sente molti commenti indirizzata a lei ma non può correre anche se la voglia è tanta. Vede la macchina di Tonino e letteralmente vi si getta dentro in preda alla disperazione.

Michele aveva registrato tutto. Ha visto come il tessuto leggero del top lascia intravedere le tette e i capezzoli. La mini era talmente sollevata che tenendo la telecamera in basso ha potuto notare nettamente le piccole labbra vaginali e le guance prominenti e sode dei glutei. Lo spettacolo offerto era eccezionale e aveva impresso anche molti commenti della gente che gli erano vicini.

Salita in macchina è in preda alla disperazione. Le tremano le gambe e le mani. Non vuole fargli vedere che piange ma la voglia è tanta. Cerca di trattenere le lacrime e ha stento ci riesce.
Presa dalla borsetta un fazzoletto si soffia il naso e si asciuga gli occhi. Si controlla il trucco allo specchietto dell’aletta parasole e cerca di calmarsi abbandonandosi contro il sedile.

Girano per la città apparentemente senza meta. Lui le ha fatto aprire le gambe e a cosce spalancate continua ad accarezzarle la figa. Spesso inserisce un dito fra le calde e umide carni. Per tutto il giorno è rimasta eccitata e questo lavorio la sta riportando alle stelle. Quando si fermano e parcheggiano la macchina lei è così bagnata ed eccitata che ancora per qualche minuto di quel lavoro e avrebbe goduto sotto le sue abili dita.

Quando scende si ricompone. Fortuna che non c’era nessuno nei dintorni perché la mini era completamente sollevata ed alzandosi dal sedile il pube era completamente in mostra. Si sente umida in mezzo alle gambe e al sedere. Il fiato corto più che mai. Cammina incerta per via delle gambe molli e il marciapiede rotto non le facilita i pochi passi che deve fare. Come sempre è ha braccetto di lui e questo l’assicura. Rimane paralizzata e incredula appena si accorge dove stanno entrando.

Hai lati del vecchio cinema porno, enormi manifesti tappezzano l’ingresso. Donne formose che ammiccano vogliose mentre grosse stelle nascondono le parti impudiche degli attori.

Tonino una volta pagato, si avviano oltre le porte e lungo il corridoio. Sulle pareti poster espliciti senza stelline a coprire i genitali. Il rumore di sottofondo che proviene dalla sala toglie ogni dubbio sul tipo di pellicola che stanno proiettando. Gemiti sempre più forti vengono alle loro orecchie mentre si avvicinano all’ingresso della sala.

‘Metti gli occhiali.’

Lo guarda completamente in panico e terrorizzata.

‘Metti’ Gli’ Occhiali…’ Ripete scandendo le singole parole.

Con mani tremanti rovista nella borsetta e trovati li indossa. Si sente tremare anche le ginocchia mentre il fiato è sempre più corto.

Si lascia guidare aggrappandosi fortemente al suo braccio.

Una volta entrati Tonino effettua una panoramica con lo sguardo sui posti occupati. Solo una coppia è seduta davanti allo schermo mentre un singolo signore occupa l’ultima fila. Con decisione si avvia verso la fila centrale di fronte a loro.

‘Spogliati.’ Le sussurra all’orecchio.

Vistosamente trema tutta. Sente gli attori del film gemere e i caratteristici rumori di gente che scopa. Spera in cuor suo che non ci sia nessuno e incomincia a sfilarsi la minigonna che tiene poi appoggiata sulle gambe.

Lui la prende e la deposita sul sedile al suo fianco.
‘Ora anche il top. Toglilo.’

Trovate le stringhe le tira sciogliendo il nodo e se lo toglie. Ora era completamente nuda. Sente il fresco della sala incresparle la pelle.

Preso l’ultimo indumento e appoggiato sopra l’altro le sposta le ginocchia e incomincia a sondarle la figa con un dito. è esattamente ancora come l’aveva lasciata in macchina. Calda e bagnata.
Si abbassa i pantaloncini che aveva ancora dalla piscina e libera un piede in modo da poter muoversi liberamente.
‘Alzati e vieni sopra di me.’

Lei si aggrappa alla spalliera del sedile davanti e si sposta di lato. Una mano di lui la sta masturbando velocemente e profondamente inserendo due dita fra le carni che sente sempre più bruciarle.

Tonino sa esattamente dove sia ora l’ingresso della figa e raddrizzato il cazzo con la mano destra la guida con l’altra facendola abbassare su di lui.

Talmente è bagnata e viscida dei suoi umori che il cazzo entra tutto in lei senza incontrare alcuna resistenza.

Sente chiaramente la cappella farsi largo in lei. Geme e trema incapace di fermarsi e si siede su di lui con il cazzo a contatto profondamente dell’utero.

‘Ora voglio che ripetiamo il gioco della volta precedente.- Le sussurra all’orecchio.- Non voglio goderti dentro ma devi sollevarti e scendere sul cazzo finché non ti dirò basta. Ora voglio che ti chini leggermente in avanti e incominci a salire e scendere sul cazzo.’

Titubante esegue. Si aggrappa alla spalliera del sedile davanti a lei e si muove come lui le ha detto.

Percepisce nettamente le asperità del cazzo. La cappella si intrufola fra le pareti vaginali dandole nuovi stimoli di piacere. Questi continuano a crescere sempre più forti. Quando poi è totalmente abbandonata e seduta su di lui, può sentire come la cappella le tocchi la cervice facendola sospirare e gemere.

Un movimento attira lo sguardo di Tonino. Il signore alle loro spalle si è seduto dietro a loro mentre la coppia davanti sono intenti a guardarli.

Tonino esplode riversando il suo caldo sperma in lei. Vorrebbe che Giuseppina accelerasse il movimento su di lui ma non può ancora lasciarsi andare come vorrebbe e irrigidisce tutti i muscoli.
Passato oltre l’orgasmo, la ferma. Ora stava provando un misto di piacere intenso e dolore al cazzo. Non voleva che si accorgesse che aveva goduto. Entrambi ansimano e lei è nuovamente al limite.

La fa sollevare e sedere al suo posto e un gemito di disappunto le scappa.
Una lunga bava di sperma misto a umori vaginali gli si riversa addosso imbrattandogli il cazzo e la coscia mentre lei si alzava.

Finalmente si può rilassare. Si sente le gambe farle male e i polpacci duri e doloranti per lo sforzo sostenuto. Piccole contrazioni vaginali le dicono a che livello di eccitamento è arrivata.

‘Ora voglio che sposti il sedere sul bordo e che punti i piedi contro lo schienale davanti. Allarga le ginocchia più che puoi.’

Con difficoltà esegue. Si sente le ginocchia arrivarle all’altezza delle spalle.

‘Brava.- Le sussurra.- Ora metti le mani sotto le ginocchia e non toglierle.’

Impugna il piccolo vibratore rosso e lo solleva quel tanto che basta perché tutti lo possano vedere. Mentre il vecchietto alle sue spalle si posiziona dietro a Giuseppina, la coppia davanti si siede nella fila davanti a loro.

Lentamente le infila il piccolo vibratore e incomincia una lenta masturbazione che più che eccitarla la esaspera, portandola e tenendola al limite. Si ferma mentre il vecchietto alle loro spalle presosi coraggio le palpa le tette sotto lo sguardo vigile di Tonino.

Michele sta registrando tutto nascosto fra le tende dell’uscita di sicurezza e può notare come la coppietta di signori maturi si stia masturbando a vicenda. Pensa che lo farebbe pure lui se non dovesse nascondersi fra le tende per registrare.

Dopo averla masturbata velocemente, Tonino estrae di colpo il vibratore lasciandola confusa e pronta a godere. Trema tutta per come è eccitata e al limite.

‘Alzati e inginocchiati sul sedile.’

Incapace di razionalizzare esegue. Le gira la testa e si sente tutta un fuoco per come è eccitata.

Con un gesto della mano acconsente al vecchietto di avvicinare alla bocca la cappella del cazzo e lei prontamente succhia e lecca come è abituata a fare. Mentre lui si gode il pompino famelico fatto da Giuseppina, Tonino riprende a masturbarla con il vibratore freneticamente.

Come d’abitudine si muove da sola contro il vibratore e lungo il cazzo. Non passa molto che gode e geme facendo vibrare la cappella in bocca che a sua volta esplode in violenti schizzi di sperma.

Lei si sente riempirsi la bocca ma intenta com’è a godere e a respirare non ingoia i primi spruzzi per cui le colano lungo il mento.

Eccitati per lo spettacolo gratuito, uno dei due uomini si china e incomincia a succhiare il cazzo del suo amico. Questi allunga il braccio e infila un dito lucido di saliva nel culo di Giuseppina che continua a gemere sempre più forte squassata da tremiti e sussulti.

Una volta calmatasi e rivestitasi, Tonino la pulisce dolcemente per poi prenderla per un braccio e la fa alzare.
Lei si sente ancora con i sensi in subbuglio e una appagante rilassatezza le scioglie tutti i nervi.

Mentre escono il signore anziano li raggiunge nei pressi del corridoio. Prende la mano di Tonino e la stringe fortemente ringraziandolo.
‘Grazie. Grazie. Mi chiami se decidete di fare un’altra visita.’

Li supera anticipando la loro uscita dal cinema e Tonino guardandosi la mano si ritrova con un biglietto da visita e dei soldi.

Giuseppina ha sentito tutto e trema. Non ha compreso cosa sia successo. Capisce che qualcuno ha visto lo spettacolo che loro due hanno fatto e non sa se adirarsi o vergognarsi.

Dopo attimi che le pesano come macigni lo segue verso l’uscita del cinema. Sente l’aria fresca colpirle il viso e solo ora comprende di essere sudata e accaldata. Ha voglia di bere e si sente la gola secca oltre al fatto di avere il forte gusto di sperma che le raggiunge anche le narici.

Finalmente ritornano alla macchina e Giuseppina si rilassa accoccolandosi al suo braccio teneramente. Ha il cuore che ancora le batte fortemente e il fiato corto.

‘Hai goduto in maniera esplosiva. Complimenti!- Le dice.- Ora puoi toglierti gli occhiali.’

Si avviano verso il centro dove si fermano a mangiare in pizzeria. Prima di scendere dalla macchina si asciuga nuovamente la ciprigna che le cola dalle calde labbrine. Camminando percepisce chiaramente come le chiappe siano umide anch’esse. Vista l’ora, devono aspettare qualche minuto in piedi all’ingresso dove lei incrocia gli sguardi di alcuni ragazzi. Legge nei loro occhi la bramosia e la voglia per come la guardano. Abbassa lo sguardo vergognandosi e tirando al contempo in basso l’orlo della minigonna. Si aggiusta allacciando il corpetto e nota i capezzoli duri spingere attraverso il tessuto leggero. In oltre si sente chiaramente umida e bagnata fra le cosce.

Una volta seduti si accorge di come lo stomaco brontola per la fame. Ha una certa nausea forse dovuta allo sperma appena ingerito e non vede l’ora di poter bere per togliersi il gusto dalla bocca.

Mentre aspettano che gli portano le pizze, Tonino estrae dallo zaino il piccolo vibratore rosso e glielo passa avvolto dal tovagliolo.
‘Accendilo e mettilo.’

Sconcertata lo nasconde sotto al tavolo con un gesto fulmineo. ‘Ha appena goduto e ora vuole questo?’ Si domanda.
Sommessamente si sposta sulla sedia in modo da poter agevolmente eseguire l’operazione e lo infila.

Per via dei succhi abbondanti e anche per lo sperma ricevuto, il piccolo vibratore sparisce velocemente in lei.
Lo accende e una scossa le scuote violentemente tutti i nervi. Trema per qualche secondo, poi con contegno cerca di stare seduta. Quando arrivano le pizze, si chiede se la cameriera possa sentire il rumore che emette il vibratore. Non riesce a stare seduta e ferma. In mancanza delle mutande e costretta a stringere fortemente le gambe. Per non tenere costantemente una mano contro il pube si sposta in modo che il vibratore punti contro la sedia. Se lo sente quasi arrivarle allo stomaco. Questi è sparito tutto in lei facendola vibrare tutta.

Mangiano come una qualsiasi coppia seduta. Con il boccone mezzo in gola e le guance rosso fuoco trema e gode. I capezzoli spingono il tessuto del top come due grossi bottoni. Cerca di godere in silenzio ma un lungo gemito le esce confondendosi con il vociare degli altri avventori. Resta immobile con gli occhi chiusi sognante mentre l’orgasmo intenso le scioglie i nervi.

Come scendono d’intensità gli spasmi, cerca di darsi un contegno. Lo guarda respirando con difficoltà e spegne il vibratore. Con qualche difficoltà, vi riesce solo dopo aver maneggiato a lungo. è talmente bagnata che le dita scivolano su di esso. Non mangia e aspetta di calmarsi prima di estrarlo dalla figa. Quando riesce a toglierlo nuovi tremiti e spasmi la scuotono.

Solo dopo molto tempo riescono ad alzarsi da tavola. Tonino si rammarica di non aver potuto registrare l’accaduto e si chiede cosa suo fratello abbia filmato al cinema.

Quando ritornano in macchina, prima di ripartire lui si toglie i pantaloni alla pinocchietto e rimane nudo dalla vita in giù e con il cazzo mezzo duro.

Lei osserva quel che sta facendo incredula. Vede come una volta preso il cazzo lo sventola facendolo ondeggiare. Si guarda impaurita attorno a loro per vedere se ci siano altri clienti della pizzeria. Intuisce cosa voglia e senza che le chiedesse nulla si china e incomincia a succhiarlo. Palpa e soppesa le palle mentre lecca e succhia. Cerca di regalargli il miglior pompino che può fare e quando si ferma davanti a casa lui finalmente le sborra in bocca. Ingoia tutto velocemente e continua ad assaporarlo anche quando il cazzo diventa barzotto.

‘Fortuna che mi ero appena fermato altrimenti ci saremmo ammazzati. Stai diventando sempre più brava.’

Si baciano e mentre le lingue si inseguono nelle rispettive bocche lui sente il suo forte sapore di sperma.

Quando scende dalla macchina, non si accorge che ha un capezzolo che le esce dal top e solo dopo alcuni passi si ricorda di aggiustarsi la minigonna. Nella fioca luce della strada ha potuto notare perfettamente le forme sferiche delle chiappe.

‘Domani non hai idea di che sorpresa ho in serbo per te mia cara..’ Le luci della macchina fendono la strada mentre guida verso casa sorridendo pensando al suo progetto per domani.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it anche msg nelle poche volte che sono collegato.

Ultima correzione 18-08.-07

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