Skip to main content
Racconti di Dominazione

Mia sorella Giuseppina 54.3

By 7 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
Leggete e scoprirete..

i miei racconti
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=843

Leggete i racconti precedenti che fanno parte della stessa giornata.
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=16457
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=15813

Mia sorella Giuseppina Cap 54.3 prefazione

Giunta in casa di Tonino per iniziare la nuova vita, le vengono subito indicate le regole comportamentali e arrivato il padre di lui, viene iniziata in quello che sarà il suo ruolo da lì in avanti.

1. Sarai sempre nuda in giro per casa.

2. Non ti è permesso di portare nessun tipo di intimo se non espressamente indicato da me.

3. Gli unici indumenti che potrai indossare saranno minigonne e camicie salvo quelli espressamente indicati da me.

4. Obbedirai ai miei ordini immediatamente ed indiscutibilmente.

5. Se darò a qualcuno il permesso di darti degli ordini, devi obbedire come se l’ordine fosse venuto direttamente da me.
‘Li hai capiti bene Giuseppina? Se non rispetterai queste regole verrai severamente punita.’
Giuseppina annuisce con il capo attonita e incredula.

Mia sorella Giuseppina 54.3

‘Come ti avevo già spiegato, in questa casa io ho il tuo controllo completo. Ti avevo indicato le regole e che ogni violazione saresti stata punita. Sei d’accordo?’

Giuseppina annuisce. Pur restando nella stessa posizione con tutti i sensi in subbuglio.

Dopo qualche secondo in cui le mani dei due si sono allontanate dal suo corpo lasciandola tremante e ansante, Tonino le accarezza una chiappa del sedere.
‘Stavo aspettando. Hai violato la regola numero uno.- Le dita schioccano.- Spogliati immediatamente Giuseppina!’

Sconfortata e avvilita, si posiziona dritta pur restando in ginocchio. Slaccia il top che oramai era spiegazzato attorno alla vita e poco dopo ha fatto seguito la minigonna. Non sapeva cosa fare anche se in cuor suo si aspettava di venire punita. Si augurava che questa volta fosse piacevole, pensando al fremito e al calore che le si spandeva per tutto il corpo partendo dalla vagina.

‘Giù a quattro zampe cagna!’

Esterrefatta lo guarda intimorita. Come poteva cambiare così tanto repentinamente.

‘Vedi papà, le ho indicato le regole e lei se ne frega. Giuseppina, hai violato le regole uno e due.- Tonino schiocca le dita.- Vai e appoggia la pancia contro lo schienale della poltrona. Ora piegati in avanti e appoggia i gomiti sul cuscino in basso. Brava e ubbidiente. Ti voglio sempre così.’

Messa in quella posizione, il sedere è esposto ad un sorridente Tonino che osserva il taglio della figa e il piccolo buchetto dell’ano.

‘Non ti muovere.’ Le dice, un attimo prima che una sequenza di sberle cadono sonoramente sulle chiappe.

Giuseppina è rimasta allibita e scioccata nel sentirsi sculacciare, ma come ha realizzato il forte dolore si è divincolata sottraendosi alla punizione.

‘Come ti permetti di muoverti!- Urla Tonino arrabbiato.- Torna immediatamente in posizione!’
Contemporaneamente si slaccia la cintura e la estrae dai pantaloni.

‘Figliolo, sai bene che le regole vanno rispettate, ma cerca di non esagerare.’

Lui guarda il padre e poi la cintura si abbatte sul sedere di Giuseppina lasciando una lunga striscia rossa.

Lei piange disperata, urlando ogni volta che viene frustata dalla cinghia e quando la punizione viene interrotta non è in grado di accorgersene.

Tonino osserva soddisfatto il sedere rosso con le lunghe strisce lasciate dalla cintura, ma il suo sguardo è attirato dalla vulva che vede distintamente esposta ed invitante.

Si inginocchia e osserva davanti al lui le pieghe delle labbra vaginali e poco più sopra il piccolo scuro buchetto del sedere. è soddisfatto nel constatare che non vi è più segno di abbronzatura degli anni passati e il colore che ha assunto la pelle è di un bronzeo stupendo.

Le mani scorrono lungo le gambe e percepiscono queste che Giuseppina sta ancora tremando dalla paura di venire ancora sbattuta e punita, ma le sue intenzioni sono ben altre.
Come le dita raggiungono la calda ninfa, discosta delicatamente le piccole umide e calde labbra e dopo aver notato come queste fossero imperlate di succhi vaginali, allunga la lingua e la passa lungo la stretta fenditura.

Pur avendo ancora le lacrime agli occhi, ansima. è stordita dal piacere, il desiderio si impossessa di lei. è totalmente alla sua mercé e si lascia manipolare e guidare dalle sensazioni che la portano in breve alla soglia dell’orgasmo. Sente distintamente la vulva dilatarsi e riconosce in breve la calda sensazione cui viene invasa quando il cazzo di Tonino la penetra. Poche spinte e lo sente arrivare fino in fondo. Alza la testa involontariamente e geme.

Tonino inizia a scoparla con ritmo. La prende per i fianchi e si aiuta con le braccia per spingere con forza la sua dura virilità fino in fondo. Ogni spinta è data con rabbia, come se volesse superare la strettezza della cervice e arrivare oltre.

Dopo alcune violente rapide spinte, si ferma ed estrae il cazzo con un lamento di disappunto da parte di Giuseppina. Un sorriso perverso gli stravolge la faccia. Preso il cazzo con una mano, lo guida contro il piccolo buchetto anale e come supera la resistenza dell’anello anale, inizia a scoparla con più foga rispetto a prima.

Per non sapere cosa fare, aveva preso la macchina digitale e aveva registrato quanto i due amanti stessero facendo. Le urla di lei, i grugniti di lui, le tette che ballavano libere e l’aroma oltre che lo spettacolo l’avevano eccitato allo spasimo. Come un adolescente si accarezza il cazzo duro attraverso i pantaloni e come vede suo figlio estrarsi, l’osserva per vedere se gli dicesse qualcosa in contrario.

Lasciati cadere i pantaloni alle caviglie, si dirige il cazzo contro la calda e palpitante figa che inizia a scopare con foga. Si meraviglia della sensibilità di come percepisce le pareti interne avvolgere il cazzo.

Dopo un primo attimo in cui le sensazioni lo stordiscono, le sue azioni sono guidate dall’istinto e dalla voglia di godere. Più questa aumenta e più lui aumenta il ritmo della scopata. Non sono due amanti, sono due animali in cerca di soddisfare il proprio piacere che li sconvolge nell’animo.

Ansante e sudato, osserva il cazzo piantato nella giovane ragazza. Non è cosciente se è lui che ancora gode e pulsa in lei o è la vagina che ha spasmi muscolari tali da tenere costantemente in erezione il cazzo. Con il cuore che batte impazzito e con il fiato corto, si estrae e sente un mugolio provenire da Giuseppina. Anche lui non avrebbe voluto allontanarsi da quelle meravigliose sensazioni che lo inebriavano. Purtroppo aveva delle scadenze da rispettare e doveva mangiare per poi tornare a lavorare.
‘Papà aspetta. Non tirarti su i pantaloni adesso. Lascia che Giuseppina ti pulisca l’uccello mentre io preparo pranzo.’

Quando Tonino li chiama per accomodarsi al tavolo, lui aveva nuovamente il cazzo in erezione ed era combattuto fra la voglia di soddisfare nuovamente la voglia di godere o di andare a mangiare per poi scappare e tornare al lavoro.

Giuseppina nota un asciugamano su una sedia e capisce che quello era il suo posto. Si sentiva colare in mezzo alle gambe e stringeva le chiappe del sedere per trattenere ciò che non capiva cosa volesse uscire.

Il pranzo passa in maniera allegra e Giuseppina resta costantemente rossa in volto a causa dei continui discorsi fatti dal padre e dal figlio. Al termine del pranzo, quando lui si alza per andare a lavorare rimane esterrefatta quando si china e la bacia su una guancia.

‘Ci vediamo questa sera. Ancora non ci credo che non stia sognando.’ Si allontana aggiustandosi i pantaloni, ma non prima di averle dato una palpatina alle tette.

‘Ricapitolando.- Le dice Tonino.- Dovrai farci godere tutte le sere prima di addormentarci… Dovrai pulirci il cazzo e le palle ogni volta che ci farai godere… Ogni mattina ci dovrai svegliare con un pompino… Di cosa abbiamo parlato ancora? Mah! Ne abbiamo dette tante…’

Giuseppina non ha idea di che cosa fare. Resta immobile seduta con una voglia sempre crescente di andare in bagno. Resta con la testa china ad osservarsi le tette che penzolano libere.
‘Quanto tempo… Per quanto tempo dovrà subire tutto questo?’ Si chiede sconsolata.

Maxtaxi
Un grazie particolare a Lisa che mi è stata vicina nei momenti bui e a Bea che ha saputo tirarmi fuori daò barato in cui ero sprofondato.

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

Leave a Reply