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Racconti di Dominazione

mistress

By 5 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

“mia Padrona… sono qui… quando vuoi….”
“sono stanca… Togliti quei vestiti e striscia immediatamente qui ai miei piedi.. hanno bisogno di un massaggio”
Inginocchiato a fianco del mio letto prende il mio piede come fosse cristallo, sfila le scarpe e lo appogia sulle cosce… Il suo sguardo di adorazone mi fa sorridere di autocompiacimento… Le sue dita volano leggere a sfiorare e accarezzare.. Lo lasciano quasi dispiaciuti per occuparsi dell’altro con la stessa cura…
Sento sotto le piante la sua pelle calda… Il suo sguardo di terrore quando fa cadere la mia scarpa….
Che si trasforma in un sospiro di sollievo alla mia non reazione…
Sono stanca oggi… non ho voglia di reagire….
Le sue mani ad accarezzare ancora e ancora come un simulacro.. so che continuerebbe per ore…
se solo lo lasciassi fare…. aspettando un mio gesto, un mio sguardo, una mia parola…
Basta solo la leggera pressione sulla sua testa a spingerlo verso il basso e a sentire la sua lingua bagnarmi le caviglie….
percorrere il malleolo… succhiarlo…
Poi il bordo e sollevarlo con deferenza e sentire la sua lingua sotto la pianta..
percorrerla insinuarsi tra le dita e poi guardare le mie dita sparire nella sua bocca sentirle risucchiate dentro, una ad una
farmi sfuggire un gemito soddisfatto e sentire la sua lingua riprendere con più vigore il suo lavoro su di me…
Scuotermi un attimo da questo piacevole torpore alzarmi e togliergli improvvisamente il suo gioco….
I miei vestiti che volano via.. il suo sguardo che mi segue senza lasciarmi pur rimanedo immobile nella sua cuccia…
Mi sdraio sul letto.. il freddo delle lenzuola mi fa rabbrividire…
“accendi gli incensi e le candele
chiudi la luce…
prendi l’olio
e fammi rilassare”
Gli occhi chiusi lo sento armeggiare…
Il sole sparisce e una piacevole ombra si stende sulle mie palpebre chiuse….
L’incenso che spande il suo odore nella stanza e una rilassante musica arriva pacata dallo stereo…
Sento la sua presenza e l’olio che scende a filo sulla mia pelle…
Il freddo del contatto mi fa venire la pelle d’oca…
“perdonami.. Padrona..”
fa magici disegni sulla mia pelle.
Sento l’olio scendere sui miei seni..lo vedo con gli occhi della mente, dirige il filo verso il mio capezzolo
lo guarda mentre si appoggia e si divide denso a colare intorno…
sento la sua erezione sfiorarmi la pelle
“Perdono…” E’ un sussurro si ritrae per non infastidirmi con quella sua reazione…
Poi le sue mani calde a spargere quel liquido freddo…
la base del collo.. le spalle..
le braccia… senza fretta
con sapienza
e poi le mani sul mio seno..
timorose… palpano leggere sfiorano i miei capezzoli rigidi
e di nuovo quelo sfiorare del suo sesso suo mio corpo..
E di nuovo quel timore lo sento nei movimenti, nei gesti…
I miei occhi ostinatamente chiusi.. nessuna reazione…
Lo sa… niente di sessuale tra di noi… non ora… non prima che abbia imparato ad obbedire
Il pensiero di quello che prova nel dover toccare così sfrontatamente la mia pelle i miei seni e tra poco sarà lì a sfiorare il mio sesso
bagnato, aperto esposto ai suoi sguardi e non poterlo avere.. mi fa eccitare…
Le sue mani sul mio ventre si muovono, sfiorano. esitano sull’attaccatura dei peli… e poi passano oltre
le mie gambe. Le sue mani sulle mie cosce premono e ondeggiano per riattivare la circolazione
salgono a sfiorare il mio sesso
e poi di nuovo giù…
Quell’attimo di esitazione… pieno di desiderio, tentazione…
e poi giù verso i polpacci a sciogliere i muscoli..
le dita che spingono più decise… si fermano sulle contratture
e poi verso i piedi.
La digito pressione sulla pianta… a cercare la mia eccitazione…
seguire i chakra…
e la sensazione di calma che si trasmette al mio corpo..
Mi sfiora il fianco invitandomi a girare
Di nuovo il filo d’olio a disegnare arabeschi e le sue palme a spanderlo su di me…
“ti voglio sopra!”
Voglio sentire la sua eccitazione…
Sentire il suo corpo teso su di me
sentire sulla pelle il suo cercare di compiacermi
Senza dire una parola &egrave su di me…
cavalcioni…le mani volano sulla mia schiena e il suo sesso preme sulle mie natiche..
Lo lascio fare i minuti volano e la mia fantasia cavelca su pianure estese….
Sento il piacere colare tra le mie gambe mentre guardo le immagini della mia mente…
“Basta!”
“Vai a prendere quella sedia…”
“non quella.. quella con i braccioli….”
“La voglio qui tra le mia gambe con te seduto sopra. ORA!”
La posiziona tra le mie gambe aperte.
Si siede le braccia a stringere i braccioli…
“Bravo…. Lo sai… Puoi solo guardare…”
I miei piedi appoggiati alla poltrona…
Il mio sesso offerto alla sua vista…
Bagnato di voglia… Le mie dita che percorrono le labbra… le allargano…
Senza fretta… Il mio piacere lento….
Il clitoride sfiorato aperto turgido…
Le mie dita che ci giocano e strappano un gemito….
Le sue nocche bianche stringono i braccioli e il suo sguardo fisso sulla mia figa….
La sua eccitazione sempre più potente….Il suo tocco negato…
Il tentativo di staccare le mani per cominciare a calmare il desiderio
il mio brusco arrestarmi…
e le dita tornare a stringere il bracciolo..
Il mio piede a schiacciare il suo sesso turgido…
Il glande gonfio a ribadire la negazione.. a far provare dolore… e piacere….
I suoi occhi che si chiudono per un attimo e lasciano sfuggire un gemito…
“padrona…”
“lo so… zitto!”
quando li riapre le mie dita frugano in me escono ed entrano in un crescendo di piacere…
Il mio piede che segue il mio orgasmo senza curarsi del suo dolore
fino al culmine.. fino alla fine…
fino ad allentare la pressione e a riprendere il fiato
Lui lì immobile.. Il suo sesso eretto…
“Alzati!”
Il mio piede ad allontanare la sedia…
“In ginocchio ora!”
Le mie dita nella sua bocca con violenza
e la sua lingua a danzarci intorno per leccare il mio piacere…
Le mie gambe divaricate seduta sul letto.. Il mio bacino inarcato e la sua faccia spinta dentro..
Puliscimi ora….
La sua lingua recuperare le gocce del mio piacere..
Le mie mani a bloccare la testa e a cercare i suoi capelli…
Minuti interminabili e la sua cura estrema insaziabile…
Lo lascio respirare….
“sparisci ora.. voglio riposare…”
mi giro dall’altra parte
La mia voce dura..
“puoi masturbarti se vuoi…. ”
Sento i suoi passi dirigersi verso il bagno
“dove vai? ” senza nemmeno girarmi “se lo vuoi fare devi farlo qui”
Lo sento raccogliere la sedia
E sento i suoi movementi.. i suoi gemiti diventare sempre più rochi…
“vedi di non sporcare e non sporcarmi… Lo sai che se lo fai dovrai leccare…”
“…si Padrona…” quasi gridato…..

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