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(Modificato) Vacanza in Nigerai – Seconda Parte –

By 5 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Proseguio del mio racconto, per leggere la prima parte in cui i personaggi sono stati introdotti cliccate sul profilo… troverete anche la mia mail – agostinogiannelli199@virgilio.it – se vi va di fare 2 chiacchiere! ///// Vacanze in Nigeria Parte || ///// Magda /////E’ stanca… accaldata: Quella e’ un’ Estate particolarmente torrida e il sudore scivola seguendo le morbide linee del suo bel corpo abbronzato. Adagiati nelle ballerine luccicanti e scomodamente stringenti i piedi cuociono, fumano… quasi paiono sul punto di sciogliersi. Lei si mordicchia il labbro inferiore. Si sente vogliosa. Ha voglia di premiarsi… il suo lavoro con Matteo (18 enne)procede deliziosamente. Nel pomeriggio il liceo in cui insegna e’ deserto per cui lei, anche oggi, ha avuto campo completamente libero. Certo… c’e la portineria sempre aperta, ma per quello che ne sanno i bidelli, la Professoressa Palladino, sta tenendo un corso di recupero a uno dei suoi tanti studenti. Per “incantare” il perdente non deve far altro che levarsi le ballerine, sporgere in avanti i seni imponenti e parlare col tono piu’ dominante possibile: sopratutto dopo avergli sciolto nell’ acqua alcune gocce di ipnotico e’ una tecnica che le garantisce totale obbedienza… All’inizio c’e’ stata anche la minaccia di bocciatura per cattiva condotta… una sola nota per un epiteto raziale che anche se usato “scherzosamente” puo’ avere il peso che piu’ le aggrada in consiglio di classe… il bisogno per Matteo di fare un bel “ ripassino civico” pomeridiano… Insomma per una donna vile e prepotente come Magda la coercizione e’ un’ arte, una disciplina sottile piena di trucchi imparabili solo tramite l’esercizio continuo! Successivamente, nella videoteca dove e’ collocato il proiettore, Matteo e’ tenuto ore a marinare al buio mentre i montaggi Porno – Subliminali fanno il resto! Fra qualche giorno Lui non sapra’ piu’ se considerarsi etero o no. In un paio di settimane, si ritrova a pensare Magda estasiata, lei e Jamal potranno fargli succhiare cazzi a qualche vecchio sconosciuto facendosi pure pagare! Il piano e’ quello di portare un ragazzo bianco, di buona famiglia e bene educato come Matteo all’ ateneo Anti-Emancipazionista che si terra’ alla fine del mese, dove sotto gli occhi di altre donne disinibite e ciniche potra’ far vedere come la “trasformazione” abbia funzionato bene. Ma i soldi, si sa, non guastano mai… e visto che cio’ che sta facendo di Matteo avra’ un effetto permanente perche’ non approfittarne? Pensare all’avvenire del ragazzo… e di lei… // “Dio quanto vorrei le mani nere di Jamal a premermi le tempie, il collo… i calli dei piedi… mmmmm. Invece, sono qui con questo insulso…” // -Mi scusi Professoressa… ho ordinato le sue cose nella borsa… e compilato il registro al posto suo come mi ha chiesto… posso andare?- // Inutile… Magda sa fin troppo bene che Jamal, uomo con la U maiuscola, non sprecherebbe tempo in preliminari romantici con una donna attempata e in carne, totalmente incapace di dire di No a qualsiasi nero! L’unico che avrebbe accettato era quel perdente di suo marito, o, visto che era li’, Matteo. // -Gia’ che ci sei… Sii un cavaliere… ho un un punto dolente proprio qui… // Le sue dita brune sfilano una scarpa… rivelando un piede ampio e sottile. L’odore gli inebria la mente, lo fa schiavo. Nello sguardo di Matteo si legge un’improvvisa frustrazione. Li’ davanti a lui c’e’ un’ estremita’ dall’aspetto cosi’ languido e, al contempo… poderoso: Quello e’ un piede che implora, esige, ordina la massima cura, ma per le dita pallide e piccole del ragazzo quelle piante indurite e ampie sono semplicemente troppo. Magda gli spiega seccata che c’e’ un punto che le duole proprio sopra la volta plantare, appena sotto il terzo dito. Non si e’ neanche resa conto del potere che ha il suo umore femminile e vischioso e di come abbia velocemente intossicato Matteo. // “Dio quant’e’ patetico sto sfigato… le dita non fanno altro che scivolargli sul sudore, non riesce nemmeno a compiacere una donna massaggiandole i piedi!” // -Premi piu’ forte avanti! Il punto e’ quello ma… attraverso il callo sento il tocco a malapena… anzi, non fai altro che stuzzicarmi il dolore!- // -Scusi… io… non riesco piu’ forte di cosi’…- // // // // // Quella notte Magda e’ seduta al tavolo di una di quelle catene di Fast Food che sta aperta tutta la notte… Indossa un paio di decolte’ leopardate e una gonna ampia ma corta che riprende lo stesso motivo. I suoi enormi seni sono strizzati dentro un minuscolo, indegno top verde marcio smanicato con un disegno abbozzato del continente Africano. Con un gesto instintivo tenta di appiattirsi i ricci selvaggi dietro il cerchietto mentre adocchia due enormi arabi che entrano, in quel momento, nel locale. Dopo aver ordinato e mangiato i due finalmente degnano Magda di un’occhiata carica di scherno e disprezzo… Il locale a quell’ora di notte e’ praticamente deserto e a parte qualche suono metallico che di tanto in tanto arriva dalle cucine, c’e’ quasi un’atmosfera intima… // -Amir hai visto come ci fissa quella cicciona leopardata…- // Fa finta di dirlo all’amico… ma lo grida quasi, fissando Magda molto intensamente. La Matrona non demorde, anzi, allarga il sorriso, accavalla le gambe, posando le coscie enormi una sull’altra e incomincia a dondolare il tacco mettendolo in bilico sulla punta del piede. Sulla caviglia bronzea, ben illuminato dal led del locale, adesso e’ ben in vista il simbolo delle donne come Lei: Una picca nera con all’ interno la lettera “Q” che sta per “Queen of Spades” donne che si impegnano solo con uomini di colore. Amir sorride… // -Se quella Laida Gleida (*grassona) continua a guardarci Tarik.. la portiamo qui nel bagno e la allarghiamo cosi’ bene che per tutta la sua vita non potra’ piu’ sentire un uomo fra quelle gambe flaccide…- // A quel punto Magda e’ cotta. Si avvicina sculettando al tavolo… quasi diventata di colpo imbarazzata e lascia che le mani forti dei due omaccioni le passino in rassegna l’enorme davanzale. Poi viene trascinata in bagno dove rimanendo in bilico sulle punte tenta di baciare appassionatamente il piu’ alto, mentre l’amico, da dietro, la penetra. Appena i due hanno invertito i ruoli ed esaurito i rispettivi fluidi Magda viene lasciata boccheggiante sul pavimento… coperta di sudore e altro. Le hanno preso la borsa e una scarpa e’ finita chissa’ dove… La cerca. Non la trova. Quando esce dal bagno zoppicante i due hanno lasciato il fastfood da tempo… Mentre fa per andarsene sotto gli occhi divertiti del cassiere, tenta di aggiustarsi i capelli e di gonfiare il petto. Per quel mingherlino lei e’ una Signora! Uscita chiama un taxi. Per tutto il tragitto e’ trattata con cortesia dal vecchio taxista, che pero’, per via della decolte’ costosa su un’estremita’ e della pianta rancida sull’altra non riesce a smettere di fissarle i piedi. Quando scende ringrazia freddamente ma si annota la targa. Non le e’ piaciuto essere stata guardata cosi’, probabilmente denuncera’ il proprietario… Odia i pervertiti! agostinogiannelli199@virgilio.it

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