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Racconti di Dominazione

Monica e Giulio

By 23 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Monica e sono una ragazza trentenne di Milano. Lavoro come impiegata in uno studio notarile in centro e pratico nel tempo libero parecchio sport. Di conseguenza ho un fisico molto atletico ma nello stesso tempo sono anche formosa avendo un bel seno pesante e un fondoschiena a detta di tutti molto ‘ sporgente ‘. Una sera sono andata col mio ragazzo Giulio in una nota discoteca della periferia della mia città e ci è capitato un fatto incredibile. Io ero vestita molto sexi in quanto in precedenza eravamo andati a cena per festeggiare tre anni di fidanzamento. Indossavo un mini abito rosso con sotto delle autoreggenti nere con la riga dietro e scarpe col tacco molto alto. Un micro perizoma e un reggiseno a balconcino completavano il tutto. Ero in effetti molto appariscente col seno e il culo che si notavano parecchio. Appena entrati vidi subito diversi ragazzi tra cui alcuni buttafuori che mi guardarono spudoratamente nonostante fossi col mio uomo e si toccavano indicandomi e ridendo tra loro. Come al solito feci finta di niente e mi recai alla cassa abbracciata a Giulio per fare i biglietti. Pagammo ed entrammo nel locale che era molto affollato. Quindi decidemmo di andare subito al bar per prendere qualcosa da bere. Nella ressa vicino al bancone dissi a Giulio cosa volevo e lasciai a lui il compito dell’attesa e io l’aspettai un po’ defilata per evitare il casino. In quel momento che rimasi sola mi sentii cingere la vita e sussurrare all’orecchio ‘ chissà che fica profumata nascondi sotto questo vestitino eh…’. Era un ragazzo rasato con una maglietta nera attillata che metteva in mostra dei muscoli enormi pieni di tatuaggi. Il suo alito sapeva di alcool lontano un metro e i suoi modi non nascondevano di certo il fatto che fosse ubriaco. Cercai di divincolarmi dalla presa senza successo ‘ lasciami stare stronzo sono col mio ragazzo che mi sta prendendo da bere se non mi molli comincio ad urlare…’ ‘ tu prova a urlare che gonfio di botte sia te che lui e poi andate pure a denunciarmi ..una in più una in meno non mi cambia la vita…mi sono spiegato?’ ‘ senti, va bene …non facciamo piazzate ma ti prego lasciaci stare non vogliamo problemi…ti prego…’ ‘ ma neanch’io voglio problemi quindi ora stai zitta e ti tocco un po’ la figa senza che nessuno se ne accorga e poi magari vi lascio stare..ok? …’ Senza aspettare una mia risposta mise una mano sotto il vestito e andò direttamente senza indugi a palparmi in mezzo alle cosce pesantemente. Cercai di tenere le gambe più chiuse possibile ma era molto Adv forte e in un attimo mi sentii spostare il filo del perizoma e pizzicare le mie grandi labbra ‘ mmm…che fica carnosa che hai…che labbra spesse…’ Continuava a palparmela rudemente e improvvisamente sentii due sue dita penetrarmi dolorosamente anche se senza volerlo mi ero un po’ bagnata ‘ lo sapevo che avevi un gran ficone e vedo che ti bagni subito…brava…’ Continuò per un po’ a farle entrare e uscire dalla mia fica e un’ondata di calore cominciava a colorarmi le guance ‘ ti piace è puttana…’ ‘ nooo… ti prego smettilaaaaa…sta tornando il mio uomo…basta ti pregooo…’ Diede ancora due colpi violenti penetrandomi profondamente e poi levò la mano e la annusò davanti alla mia faccia e solo in quel momento lasciò la mia vita ‘ avevo ragione è proprio profumata…ora aspetta pure quel finocchio del tuo uomo intanto la serata è lunga…’ mi leccò il collo e si allontanò lasciandomi assolutamente allibita e umiliata come non mai. Non riuscivo a capire come avevo fatto a bagnarmi con un simile buzzurro e non capivo come potessero fare entrare certe persone in locali come quello. Ero indecisa se andare dai buttafuori per denunciare la violenza o fare finta di niente. Non potevo neanche andare via subito se no avrei insospettito Giulio e quindi avrei dovuto dirgli tutto col rischio di farlo ammazzare di botte. Decisi di lasciare perdere cercando di stare attenta a non rimanere più sola e sperando che quel cafone non mi molestasse più. Sarei rimasta ancora una mezz’oretta e poi con la scusa del mal di testa ce ne saremmo andati. In quel momento arrivò Giulio coi bicchieri e porgendomene uno mi diede un bacio appassionato sulla bocca e mi portò a sedermi su un divanetto. ‘ stasera sei davvero uno schianto Monica tutti i ragazzi ti stanno mangiando con gli occhi. Mi fai impazzire amore ti amo alla follia. ‘ Cominciò di nuovo a baciarmi e a sussurrarmi frasi dolci all’orecchio. Ero al settimo cielo. ‘ mamma mia che spettacolo…’ ci staccammo dal nostro abbraccio e vedemmo nel divanetto di fronte al nostro il tizio di prima con un suo amico dello stesso livello. ‘ siete veramente la pubblicità del libro cuore…mi fate andare giù le mutande sotto alle ginocchia…siamo in una discoteca non in macchina o a casa e certi spettacoli ci stanno sui coglioni…chiaro ? ‘ ‘ non ho capito bene chi cazzo siete ‘ disse Giulio cercando di nascondere un tremolio nella voce ‘ siamo due persone che stasera romperanno il culo alla tua donna che tu lo voglia o no …quindi puoi decidere o di stare zitto e gustarti lo spettacolo o fare casino e prenderti un sacco di legnate…’ …’ ma che ….che…cazzo..state dicendo…ma io vado subito dai buttafuori e vi denuncio b..b..b..bastardi…’ Oramai Giulio era nel panico più nero e cominciava a balbettare. Nel frastuono del locale nessuno sentiva i nostri discorsi e nessuno ci stava notando ‘ ..sentimi frocetto…ti ripeto velocemente quello che ho già detto alla tua troia mentre le infilavo due dita nella fica in piedi vicino al bancone del bar mentre tu prendevi da bere…e ti posso garantire che si bagna subito ed ha come ben saprai un buon sapore…’ Giulio si girò a guardarmi incredulo ed io non seppi fare altro che abbassare lo sguardo arrossendo violentemente ‘ ho già mille denunce sulla testa una in più una in meno non mi cambia un cazzo e quindi non mi costa niente romperti una bottiglia sulla testa prima che tu possa dire solo be’ con qualsiasi persona qui dentro…e poi sono sicuro che nessuno muoverebbe un dito per aiutarti se dovessi trombarti la donna qui in mezzo…si godrebbero lo spettacolo e poi magari dopo un po’ forse qualche buttafuori mi sbatterebbe fuori dal locale non prima però di avermi passato il filmato che tutti farebbero col telefonino del culo aperto della scrofa..ah ah ….quindi se stai bravo e buono ci godiamo la tua vacca in tutta calma qui dentro e poi la portiamo fuori in macchina o meglio a casa tua e ce la scopazziamo con comodo …sono stato chiaro o devo ripetermi?..’ ‘ …ma…non ho parole …è una situazione incredibile ma è un ricatto una violenza è assurdo ma non potete..è ..è…è…’ ‘ e non rompere il cazzo guarda come è vestita sta vacca …non le sembrerà vero di farsi notare per quello che è …sappiamo bene amico come sono le donne credici..ah ah ..tanti piagnistei e poi hanno sempre la fica bagnata quando le fai sentire chi comanda e chi ha la forza…non è vero troia?’ ‘ ma come ti permetti cafone….’ Mon feci in tempo a finire la frase che il tizio mollò una schiaffo fortissimo a Giulio che lo fece letteralmente coricare sul divanetto. Alcuni ragazzi notarono la scena ma subito si voltarono per non immischiarsi ‘ brutto stronzo che cazzo gli hai fatto…fammi vedere amore ti sanguina il naso….’ ‘ non è niente MO stai tranquilla …passerà …ti prego…cerchiamo di collaborare…ho paura…’ ‘ il frocetto ha paura hai sentito MO? Il tuo grande uomo ha paura quindi bambina ora farai quello che ti diciamo e tutto si risolverà per il meglio se no saranno cazzi…chiaro? ‘ ‘ STRONZI ‘ ‘ lo prendiamo come un si ….brava…per prima cosa dateci il vostro telefonino non vorremmo trovarci sorprese all’uscita, sapete fidarsi è bene non fidarsi è meglio..’ Aprii la borsetta e presi il mio cell e lo stesso fece Giulio e li consegnammo ai due delinquenti ‘ molto bene…ora tu frocetto andrai a prenderci una bella bottiglia di champagne che abbiamo sete e pagane subito due che la serata è lunga e le donne sai che vanno fatte divertire e tu Monica comincerai a ballare sul cubo del locale lasciando che tutti ti guardino bene sotto il vestito quel bel patatone che hai… ‘ ‘ ma il locale è pieno…mi vergogno troppo… vi prego..non l’ho mai fatto …non sono brava a ballare…’ ‘ vedrai che avrai comunque un gran successo..ah ah….prima però sfilati le mutandine e consegnamele…’ ‘ nnoooo vi scongiuro …noooo…vi supplico è troppo non sono una troia…è pieno di ragazzi cosa penseranno…vi faro’ di tutto credetemi ma non fatemi fare questo…’ ‘ ma tu ci farai comunque di tutto.. ma fuori di qui…adesso vogliamo solo umiliarti un po’ e farti capire che quando una donna esce di casa vestita come te deve essere pronta a correre dei rischi e non solo a far sbavare gli uomini e basta …è da quando sei entrata che la maggior parte delle persone qua dentro si starà chiedendo come ballano bene quelle tettone che hai ….avanti sbrigati che poi ti verrà sete e ti aspetta la….bottiglia….ah ah ‘ Non avevo scelta. Mi alzai e feci per andare verso il cubo ma una presa ferrea mi bloccò ‘ ..le mutandine….’ ‘…ma…ti prego…’ ‘ avanti..non fartelo ripetere..’ mi sedetti per togliermele per non dare nell’occhio ‘…in piedi… devi farlo in piedi…e chi è vicino deve vedere che me le consegni…avanti….’ ‘ BASTARDO..’ mi alzai a testa bassa mi sfilai il perizoma e glielo porsi velocemente, lui lo prese lo aprì davanti ad alcuni ragazzi che si gustavano la scena ‘ ..e queste sarebbero mutande? Queste io le uso come filo interdentale….e senti come sono bagnate ….brava Monica ho sempre ragione lo sapevo che sei una troia….’ ‘ FIGLIO DI PUTTANA..’ Annusò rumorosamente gli slippini e poi li buttò sul tavolino in bella vista ‘ dolce aroma di fica..ah ah… cammina a ballare ….sciò…’ Mi avviai vergognandomi come una ladra in mezzo alla pista facendomi largo tra una nuvola di ragazzini e ragazzine e mi guadagnai il cubo dividendolo con un ‘altra ragazza che appena mi vide scese e si allontanò. La musica era assordante e cominciai a muovermi cercando di seguire al meglio il ritmo. Bastarono pochi secondi che una folla di ragazzini si era radunata sotto di me a guardarmi dal basso verso l’alto strabuzzando gli occhi per la sorpresa. La voce correva veloce e molti cominciavano a spintonarsi per guadagnarsi un posto più vicino possibile alla mia postazione. Vedevo i loro sguardi e capivo che si stavano chiedendo se avevano visto giusto e se avessi o meno le mutandine. Sentii alcuni che dicevano ‘ ha il micro perizoma figurati…’ ..altri..’ no no è senza… guarda bene…che troia…’ Io cercavo di isolarmi e continuavo a ballare cercando di non aprire eccessivamente le gambe ma la cosa era molto difficile in quanto nonostante tutto essendo il mio vestito molto corto le autoreggenti si notavano tantissimo e ogni tanto qualche passo non voluto mostrava chiaramente la leggera peluria del mio sesso. Oramai i commenti si facevano sempre più spinti e volgari ‘ ciao troione me la fai annusare? Ti pregooo. ‘ ‘ che vacca raga….è senza mutande …guarda guarda…’ e si davano spinte ridendo increduli..Mi sentivo male dalla vergogna ma il mio sesso cominciava incredibilmente a bagnarsi. Il fatto di essere su un cubo in una discoteca in autoreggenti e senza intimo sopra una nuvola di ragazzini che mi guardavano in estasi mi stava eccitando. Guardai verso il tavolo e vidi i due bastardi che facevano vedere e annusare il mio perizoma ad alcuni ragazzi che si erano uniti al nostro tavolo mentre Giulio era con le mani sulla faccia probabilmente disperato. La bottiglia di champagne era arrivata e tutti si stavano servendo senza problemi sapendo che non sarebbe toccato a loro pagare. Per questo sempre più persone si avvicinavano ridendo e parlando amichevolmente con i due delinquenti. A Giulio sarebbe toccato offrire donna e champagne. Continuavo a ballare cercando di non pensare a niente quando un ragazzo prendendo coraggio salì sul cubo con me e cominciò a ballare cingendomi i fianchi. Cercai di farlo scendere senza successo e dopo un po’ comincio’ a farsi sempre più audace. Guardai di nuovo verso il tavolo sperando che qualcuno intervenisse ma nessuno sembrava interessarsi tanto erano presi dal bere e dalle mie mutande. ‘ hai due tette da urlo..’ cominciò a gridarmi in faccia il tipo. Cercavo di evitare il suo sguardo e mi giravo dandogli la schiena per non incoraggiarlo. In quel mentre prendendomi per la vita mi appoggiò il suo pacco sul culo strofinandolo violentemente ‘ scommetto che sei bagnata come una fontana troia…se viene nei cessi ti apro come una mela….’ e contemporaneamente mi afferrò con forza un seno facendomi male ‘ schifoso porco ‘ mi girai e dandogli uno schiaffo scesi dal cubo e tornai al tavolo. Mi sedetti vicino a Giulio e mi accorsi che avevo ragione stava piangendo come un bambino. Non riuscii neanche a parlargli che subito i due delinquenti si sedettero in mezzo a noi porgendomi un bicchiere colmo di champagne ‘ avanti Mo, fai vedere ai miei amici come ingoiii…tutto di un fiato con tutto il bicchiere in bocca…dai da brava non devi perderne neanche una goccia se no il tuo frocetto si troverà il naso rotto senza neanche rendersene conto…avanti…e tu frocio guarda e impara come si trattano le donne….coglione…’ uno dei due prese per i capelli Giulio e gli fece alzare la testa in modo che mi vedesse. Il bicchiere era il classico flut da spumante. Lo misi tutto in bocca e lo scolai in un solo colpo. ‘ ..bravaaaa.troione…’ ‘ che bocca da pompini ha questa vacca ‘ disse un altro. ‘ non ha fatto il minimo sforzo a farselo sparire in gola tutto intero ah ah…..’ ‘ altro giro altro regalo ….avanti…’ disse il porco e nel mentre mi porsero un altro bicchiere stracolmo ‘ mi raccomando che se ne esce solo una goccia devi pagare pegno…attenta ‘ Presi il bicchiere in mano con la massima attenzione e riuscii di nuovo a sgolarlo senza versarne una sola goccia ‘ ….seiii miticaaa….sei da gang bang….se prendi i cazzi come i bicchieri non bastiamo tutti noi stasera ah ah ‘ ‘ ma che pompinara è la tua donna eh …frocetto …rispondi….come fa i pompini??…Allora??’ Giulio stava zitto e le lacrime rigavano il suo volto. Il ceffo gli tirò i capelli e gli rifece la domanda ‘ ti ho chiesto come fa i pompini la tua ragazza..’ ‘ bene ..penso bene…’ ‘ ah ah penso bene….poverino magari prima di fartelo succhiare glielo chiedi per favore…eh …amore ti va di prendermelo un po’ in bocca ti pregoo….avrei tanta voglia…ah ah ‘ e tutti a ridere sguaiatamente. Oramai il nostro tavolo era pieno di persone anche se la discoteca attorno continuava la sua solita serata ‘ bene lo vedremo …ma adesso un altro bicchiere per Monica avanti…e ricorda di non perdere goccie ah ah se no paghi pegno…’ e un altro bicchiere mi venne messo sul tavolino di nuovo stracolmo. Ero oramai mezza ubriaca e facevo fatica a muovermi bene. Presi il bicchiere e lo misi in bocca tutto bevendolo in un solo fiato ma alcune gocce mi caddero sul vestito bagnandomi la pelle sopra il seno ‘ ahiaiii abbiamo bagnato le due montagne ah ah …devi pagare pegno..ci dispiace…vediamo un po’….bene …ora ti alzi vai su in cabina dal dj e gli stacchi un bel pompino sotto alla consolle con ingoio come tu sai fare…e mi raccomando non fare la furba che lui è sicuramente dalla nostra parte e poi anche se non lo fosse ci rimetterebbe il tuo amore..ah ah ‘ ‘ ma siete matti come faccio a farlo..non so neanche chi sia…’ ‘ ah ah che cazzo vuoi che gliene freghi a lui sai quante troie ubriache magari glielo succhiano durante la serata..ah ah …basta che vai la e gli chiedi che vuoi fargli un pompino e vedrai che lui ne sarà felice..e considera che quando tu starai…lavorando… il tuo Giulio verrà con noi su in cabina a fare qualche richiesta musicale ah ah …muoviti..’ ‘ nooo questo mai …mi vergogno troppo…non ne sono capace…vi pregooo….lasciateci andare….’ era totalmente ubriaca e parlavo con la voce impastata. Senza dire una parola il bastardo mi prese per i capelli mi infilò la lingua in bocca e cominciò a palparmi le tette pesantemente. ‘ se non vai subito su ti scopo qui davanti a tutti..’ e mi infilò una mano sotto il vestito guadagnando subito la mia fica che trovò incredibilmente bagnata. Mi guardò ridendo ‘ ragazzi qui sotto abbiamo un lago ah ah venite a sentire…’ e spostandosi lasciò il posto ad altri ragazzi che coprendosi a vicenda mi infilarono a turno le loro dita nella fica masturbandomi violentemente strappandomi piccoli urli di godimento che cercavo di controllare senza riuscirci ‘ Giulio avanti serviti anche te non essere timido con le troie,a loro piace farsi usare e ora lo capirai…forza infila la mano nella fica della tua donna e lavatela ah ah ….’ Giulio mi si avvicnò ancora col volto rigato dalle lacrime e toccandomi la figa la trovò un lago ‘ perdonami amore mi hanno fatta inciucare non so cosa mi stia succedendo..non mi sta piacendo è solo che non capisco…perdonami scusami…’ Non fece in tempo a rispondermi niente che subito fu spostato da altra gente che reclamava la sua passata di fica. Dopo un po’ di quelle manipolazioni fui fatta alzare e mandata in consolle. Mi tremavano le gambe e avevo un po’ la vista annebbiata. Facevo fatica a camminare sui tacchi alti e avevo paura a fare le scale fino su in cabina. Non avevo poi idea di cosa fare una volta trovatami in alto. Arrivata all’inizio delle scale mi voltai verso il tavolo e vidi tutti che ridevano e mi incitavano mentre Giulio guardava da un’altra parte. Salii le scale e mi trovai di fronte due uomini e non uno e quindi mi trovai spiazzata ‘ ciao bionda …sei uno schianto..ti abbiamo vista sul cubo come ti dimenavi..eh eh…e correvano certe voci eh ….sono vere o no ? ‘ con la voce impastata e continuando a ridere come una stupida dissi ‘ che voci? ‘ ‘ su dai non fare la santarellina..abbiamo alzato un po’ il gomito stasera…eh..allora ste mutandine ci sono o non ci sono li sotto….???’ e guardò in direzione del mio pube ‘ le mie mutandine ? ‘ ‘ si brava bambina …’ incalzarono i due dj vistami decisamente brilla ‘ la tua fica è all’aria aperta o no? ‘ ‘ non mi ricordo …ah ah ‘ dissi cercando di fare la simpatica ‘ va bene vediamo di farti tornare la memoria …entra…’ e aprirono la porta della cabina tirandomi letteralmente dentro. Senza perdere tempo uno dei due mi fece sedere per terra nascondendomi allo vista della gente e cominciò a limonarmi alzandomi il vestito e scoprendomi completamente i seni ‘ guarda un po’ Carlo..era vero…guarda che vacca…’ Il dj rimasto in piedi a mettere i dischi abbassò lo sguardo e mi vide praticamente nuda e ridendo disse ‘ era vero ..era vero…te l’ha vista mezzo locale..non poteva essere una bufala…allarga meglio le gambe che vogliamo gustarcela bene…dicono che sia una gran bella fica carnosa..vero? Dai allarga e aprila con le mani…svelta’ Avevo la testa confusa e mi girava ‘ ma cosa mi fate fare …stronzi…daiii….mi vergogno..’ ‘ ma che cazzo ti vergogni..hai una fica di due chili li in mezzo ed è tutta la sera che fai rizzare i cazzi alla gente e ora fai la timida…allarga ste cosce e stai zitta’ Allargai le gambe più che potevo e con le dita cominciai a masturbarmi. ‘ ..brava cosi…continua…aspetta un p0’ che ti filmo che questa la mettiamo su you porn…ah ah ‘ ‘ nooooo ….questo noo smettila..’ ‘ zitta e sgrillettati vacca..’ Comiciò a filmarmi col cellulare facendo primi piani in mezzo alle mie gambe e toccandosi oscenamente il pacco sopra i pantaloni. ‘ Fabio hai mai visto una fica così carnosa? Era vero ha due labbra gonfissime e guarda che clito sembra un piccolo cazzo’ ‘ smettetela …basta..ahaaah…fatemi smettere…’ ‘ ma se sei un lago…puttana ..ti piace che ti insultiamo eh vacca…muovi il culo avanti …lavaci il pavimento col tuo miele..daiii loggione… troie con questo lavoro ne ho conosciute tante ma come te mai..’ In quel mentre Fabio tirò fuori il cazzo e me lo infilò in bocca ‘ succhia vacca succhia che ti annego. Cominciai a spompinarlo voracemnte come un ‘ossessa e godevo come non mai. Bastarono pochi minuti che un fiume in piena mi riempì la gola e a fatica ingoiai tutto. ‘ ..è troppo…non sono riuscito a resistere un attimo in più Carlo è un aspirapolvere…dai vieni giù che ti do il cambio… mise ancora un disco e poi si piegò anche lui e senza preamboli mi infilò la testa in mezzo alle gambe e alzandomi il sedere con le mani cominciò a leccarmela forsennatamente. Il suo compagno nel mentre si alzò si pulì il cazzo nei miei capelli e lo sostituì nel mettere i dischi. Sotto la lingua di Carlo la mia fica continuava a bagnarsi incredibilmente. Fui travolta da più orgasmi prima che l’uomo mi prese per i capelli e mi girò alla pecorina e senza preamboli cominciò a chiavarmi con un ritmo infernale. Mi strigeva le tette violentemente e mi dava colpi tremendi. La mia testa continuava a sbattere contro la cabina in quanto era molto stretta ma lui non se ne preoccupava minimamente. In quel mentre sentii la voce di Giulio che chiedeva un brano musicale ‘ no amico …mi dispiace quel pezzo non l’abbiamo…’ Ero lì con un cazzo nella fica e il mio uomo a pochi passi che doveva umiliarsi a chiedere canzoni senza senso a quelli che si stavano divertendo con la sua ragazza. Nonostante tutto in quel momento visto anche la situazione ebbi un orgasmo tremendo e lanciai un urlo molto forte. Carlo mi tappò la bocca subito ‘ che cazzo urli troia vuoi che ci sentano tutti…brutta oca….visto che ti piace così tanto ti riempo il culo..’ ‘ nooooo…quello No…’ provai a protestare con poca convinzione..’ ..siiii quello siiii….’ e sputandomi sul buco sfilandomi il cazzo dalla fica cercò di forzarmi l’ano. Ero vergine di lì e sentii un male incredibile. Con una mano cercai di allontanarlo ma lui continuava a spingere. Poco per volta mi stava entrando e dopo qualche colpo di bacino lo sentii completamente dentro. Mi bruciava da morire e pregai che venisse in fretta. In effetti anche lui oramai troppo eccitato dopo pochi colpi mi riempì l’intestino di calda sborra e poi si lasciò andare sulla mia schiena. Solo pochi attimi, poi si alzò di colpo si tirò su la cerniera dei pantaloni e disse ‘ brava troia sei uno schianto torna quando vuoi..ma ora fuori dai coglioni che abbiamo da lavorare non prima di averci lasciato il tuo cell che magari ti chiamiamo una di queste sere….dai svelta..’ Come in trans mi ricomposi e gli scrissi il numero del mio telefonino su un foglio che mi porsero e uscii dalla cabina.
FINE PRIMA PARTE….CONTINUA . Per suggerimenti c.ligetta alice.it
Scrissi il mio cell sul loro foglietto come in trans controllai che il vestito fosse in ordine risistemai un po’ i capelli e salutando uscii dalla cabina ‘ ciao vaccone…sei uno schianto…controlla quando scendi le scale che non ti coli neiente..ah ah …a presto..’ mi salutarono i due dj e mentre scendevo barcollando i gradini sui miei trampoli al microfono continuarono ‘ un grazie a Monica per la sua cortese disponibilità e un messaggio a tutti i ragazzi della sala…se avevate qualche dubbio….ERA TUTTO VEROOOOOO…….SU LE MANIIIIII………’ e un boato accompagniò la loro dichiarazione. Ero umiliata, confusa, arrabbiata ma anche incredibilmente eccitata. Non riuscivo più a capire niente. La testa mi girava per i continui bicchieri di champagne, mi faceva male la pancia in quanto la sborra nell’intestino cominciava a fare il suo effetto e avevo ancora in bocca il sapore del cazzo dell’altro dj. Scesi a fatica le scale per dirigermi verso il tavolo barcollando vistosamente e senza volerlo andai a sbattere contro un ragazzo di fronte a me. ‘ scusami ..’ dissi ridendo ‘ sono un po’ brilla..perdonami ah ah …’ dicendo questo misi a fuoco il tizio e solo allora mi resi conto che era il ragazzo che mi aveva molestata sul cubo. Era in compagnia di altri due ragazzi e stavano bevendo e scherzando. Urtandolo il suo bicchiere aveva fatto cadere un po’ di contenuto sul braccio dell’amico vicino ‘ scusa un cazzo …deficiente….stai attenta dove cammini la prossima volta…oca di merda…’ mi insultò senza ritegno ‘ ..ma…non l’ho fatto apposta…scusa…sono mortificata…’ ‘ adesso lo vedremo quanto sei mortificata….guarda mi hai fatto macchiare tutta la camicia di Giorgio puttana e ora la pulisci….’ ‘ ma come faccio ….’ ‘ te lo facciamo vedere noi come fai…adesso cammina e seguici nei cessi e li gliela lavi con la lingua così impari a stare in piedi e a non bere come una deficiente…avanti…’ e così dicendo mi prese per un braccio e mi trascinò verso i cessi del locale mentre i due suoi amici ci seguivano dietro commentando il mio culo sporgente e i miei tacchi vertiginosi ‘ mamma mia che culo ha questa qua….Paolo …..vista da dietro su questi trampoli è uno splendore..ci potresti mettere sopra un vassoio altro che la Lopez ah ah…’ e dicendo così uno dei due mi diede una decisa palpata ‘ …è anche bello sodo..’ ‘ ..smettilaa stronzo …’ cercai di recuperare un po’ di dignità e rispetto ‘ ma stai zitta e cammina…puttana….’ Attraversammo mezzo locale e finalmente entrammo nei cessi degli uomini. Dentro c’erano altri ragazzi che stavano fumando e chiacchieranno e incredibilmente capii che stavano parlando di me ‘…ma si …ti dico che era senza mutande e Adv ballava sul cubo…una figa paura…non so chi fosse…anche i dj sembra che l’abbiano conosciuta….’ ‘ ma non ci credo…cazzo …e me la sono persa cazzoooo…’ Propio in quel mentre entrai strattonata dal buzzurro. Erano tutti ragazzotti e subito interruppero i loro discorsi rimanendo senza fiato ‘ è lei…’ disse uno di loro sottovoce all’altro ‘ …la tizia del cubo?..’ ‘ si…’ ‘ che fica…avevi ragione..’ Paolo interruppe i loro discorsi e in modo brutale gli disse di uscire dai cessi e di controllare che per un po’ non entrasse nessuno ‘ va bene ..va bene..usciamo ..ma ci faresti constatare se è vero che questa ragazza è senza mutandine..per favore…’ Senza chiedermi niente mi piegò violentemente sopra il lavandino e tirandomi su il vestito mi scoprì completamente il culo nudo ‘ …spettacollooo…che culooo…grazie Paolo…stai tranquillo ti copriamo noi….grazie grazie…sei un grande…ciao …’ Ero totalmente umiliata ‘ SEI UNO STRONZO non puoi trattarmi così ma chi cazzo pensi di essere..’ dissi sempre con una voce che non mi riconoscevo ‘ …zitta che sei ciuca persa…’ e mi girò un braccio facendomi piegare in ginocchio in mezzo ai cessi. Subito tirarono fuori i loro cazzi già in tiro e me li presentarono davanti all bocca ‘ succhia svelta che non abbiamo molto tempo…che devo ancora farti il culo come ti ho promesso sul cubo e mentre ci siamo desidero pareggiare i conti…’ e mi rifilò uno schiaffo terribile in faccia ‘ bene ora siamo pari e adesso datti da fare con sta bocca da pompinara vediamo quanto ci metti a svuotarci i coglioni…forza..’ mi toccai la guancia colpita e lo guardai incazzata e furente. Per tutta risposta mi prese i capelli li tirò violentemente e mentre urlai mi infilò tutto il suo cazzo fino ai coglioni in gola. Due grosse lacrime mi uscirono immediatamente facendomi colare il trucco e un mare di saliva si formò ai lati delle labbra. Cominciò a scoparmi con una violenza inaudita intervallando momenti in cui si staccava per darmi violenti colpi di cazzo sulla faccia. I due suoi amici si gustavano la scena menandosi l’uccello vicino alla mia testa e ogni tanto me li infilavano dentro alle orecchie e in mezzo ai capelli. Dopo qualche minuto di quel trattamento avevo formato per terra un lago di saliva e avevo tutta la faccia rigata di nero del mio trucco che si scioglieva per via delle lacrime che continuavano a uscirmi dagli occhi. Trattenni più volte i conati di vomito per i colpi più profondi e cercavo di farlo venire il più in fretta possibile ma sembrava inesauribile. Fortunatamente i due suoi amici non resistendo all’eroticità della scena per loro decisamente inusuale , sborrarono da soli avendo però ben cura di spalmarla bene sui capelli. Mi sentivo veramente una troia. Umiliata e usata come una cagna. Quel delinquente aveva ragione. Forse inconsciamente a noi donne questo piace e non vogliamo ammetterlo. Mi sentivo un fuoco in mezzo alle gambe e automaticamente portai una mano alla fica e cominciai a masturbarmi . Ero completamente fradicia di umori e mugolavo come una cagna. Avevo trent’anni e non avevo mai goduto così tanto. Nessuno mi aveva mai trattata così e la cosa mi stava sconvolgendo’..ma guarda la santarellina che sul cubo faceva l’indignata…guarda come si lavora bene la fica adesso con un bel cazzo in bocca….eh….lo vuoi adesso…eh..dimmelo che lo vuoi vacca …’ ‘ ..mmmm…noooo….stronzoo..nnoooo..’ ‘ ..allora te lo tolgo..’ ‘ ..mmm..nooooo …scopami ..ti preggoo scopammiii……’ ‘ ..bravaa.. adesso non ti scopo ma ti rompo il culo..ma voglio che cammini sulle tue ginocchia e vai a mettere le testa dentro il buco del cesso dove noi caghiamo e pisciamo perchè non sei altro che una troia di merda…avanti in ginocchio cammina e allarga bene il culo con le mani e intingi tutti i capelli dentro alla turca…CAMMINA OCA….’ ‘ …ma sei un pazzooo …nnoooo…ti preggoooo…nooo che cosa vuoi che facciaaaa…sei un porcoooo’ ‘ MUOVITI MERDA…’ Mi prese per i capelli mi tolse il cazzo dalla bocca e mi girò in ginocchio verso un cesso aperto ‘ CAMMINA SULLE GINOCCHIA….MARSH…’ Gattonai fin sopra al buco dove si urina trattenendo la nausea e quando misi le ginocchia nel posto solitamente usato per mettere i piedi piegai la testa in direzione del buco e mi allargai le chiappe con le mani. Fortunatamente il vestito era arrotolato intorno alla vita e non si stava sporcando ma le calze erano già un po’ rotte e tutte sporche di non so quale liquido. Sentii la mano di Paolo dietro la testa che mi spingeva verso il basso e io cercai con tutte le mie forze di resistere ‘ tutta la testa e i capelli nel cesso devi mettere oca …TUTTAAAA…’ Era molto più forte di me e in un attimo mi ritrovai con tutti i capelli e metà faccia dentro al buco e avvertivo un odore nauseabondo. Mi sentivo veramente una merda. Tutta la testa dentro la turca e le mie mani che allargavano i miei buchi. ‘ ..che bello spettacolo che sei….’ Sentii chiaramente gli scatti del suo telefonino.’ nnnooo..basta foto…bastaaa…’ La mia voce rimbombava dentro alla turca e questo fece ridere a crepapelle i bastardi ‘ ah ah ah…una stronzo che parla..aha ha …certo che dal cubo a schiaffeggiarmi ad avere la testa dentro al cesso ne hai fatta di strada.eh eh ……mi piacerebbe lasciarti qui tutta la notte ma non ho tempo e quindi scusami ma ho voglia di svuotarmi i coglioni…’ Mi salì sopra , sputò sul suo cazzo e senza neanche lubrificarmi un po’ mi penetrò a secco con un colpo solo ‘ aaahhhhhh….baaaasttaardooooo….miiiii spaaaccchhhiiii….’ Nonostante che il dj mi avesse in precedenza sodomizzato sentii un dolore lancinante. Il fatto che non ci fosse nessuna lubrificazione creava una frizione pazzesca e avvertivo la sensazione che la pelle attorno all’ano si stesse lacerando ‘ bastaaaa ti preggoooo….si strappaaaa……’ Infatti cominciai a sentire del liquido caldo rigarmi le cosce sopra alle calze ed ero sicura che fosse sangue. Non riuscivo più a godere il male era troppo forte e pregavo che il supplizio terminasse in fretta ‘…te lo spacco sto culo di merda …troia…così impari a fare la puttana….a schiaffi mi hai preso merda….devi imparare a comportarti bene con gli uomini…..oca…da ora in avanti porta rispetto per chi ha il cazzo ed è più forte di te HAI CAPITO??’ ‘ …SSSIIIII ….HO CAPITO…..BAASSTTAAAA…..MI BBRRUCCCIIAAA DA MMMOORRRIIIRREEE…….VVIIENNIIII…’ Dopo ancora qualche colpo finalmente sentii di nuovo la pancia riempirsi di sborra e qualche attimo dopo il cazzo affievolirsi ed uscire dal mio culo. Ero letteralmente annientata. Non avevo più un briciolo di dignità. Non osavo alzarmi ne tirare fuori la testa dalla turca senza un suo ordine. Lo sentii alzarsi dandomi uno schiaffo fortissimo sul culo e sentii la sua cerniera alzarsi. ‘ Grazie troia…dammi il tuo cell che ti chiamo in settimana per continuare la tua educazione..’ Sempre nel rimbombo della turca gli diedi il mio numero ‘ 33….’ ‘ brava ora aspetta che usciamo poi ricomponiti e torna dai tuoi amici ..a presto…’ Li sentii uscire dai cessi e solo allora tirai fuori la testa e a fatica mi alzai. Le ginocchia mi facevano un male incredibile, avevo i capelli fradici e tutto il trucco disfatto. Le calze erano tutte strappate e sporche e constatai che era veramente sangue quello che sentivo rigarmi le cosce. Mi toccai l’ano e avvertii un bruciore incredibile. Era lacerato. Mi guardai allo specchio e inorridii. Ero veramente una merda. Non resistetti oltre. Vomitai dentro al lavandino champagne e sborra. Poi mi feci forza mi lavai la faccia , mi raccolsi i capelli bagnati in una coda, sciacquai la bocca con l’acqua del lavandino. Tolsi le calze rotte mi pulii il sangue dalle cosce e risistematomi il vestito uscii dai servizi. Un gruppo di ragazzini mi guardò ridendo. Abbassai lo sguardo e mi incamminai velocemente verso il tavolo. Vomitando un po’ la ciuca mi era passata ma in compenso ora avevo un mal di testa pazzesco e un senso di vergogna e pentimento. Come avevo potuto farmi umiliare così godendone pure. Fino a un’ora prima ero la persona più felice del mondo con il mio ragazzo ed ero sempre stata una moralista criticando tutte le donne che si comportavano da troie e in una sola ora mi ero trasformata in una peggio di loro. Non avevo più il coraggio di guardare Giulio in faccia ‘ ..cazzo…ti avevo detto di fare un pompino al dj non ti scoparti mezza discoteca ah ah ah….’ mi investì subito il delinquente appena giunta al tavolo ‘…siediti Monica che Giulio ci stava raccontando che presto voleva sposarti ah ah ..’ disse un altro compagno di merende…’ ‘ è molto loquace il tuo uomo…pensa che con le buone maniere ci ha raccontato tutto di voi due. Dove lavorate, dove vivete, di tuo fratellino più piccolo e di quanto siano brava gente i tuoi genitori e gente ancora all’antica ‘ Guardai Giulio con una faccia terrorizzata e incredula. Come aveva potuto fare questo anche sotto qualsiasi minaccia. Avrebbero ora potuto farci fare quello che volevano o ci avrebbero sputtanato con tutto il nostro mondo. Oramai sapevano tutto di noi non avevamo scampo. In più avevano foto e filmati di me in tutti le situazioni più imbarazzanti. Ero disperata. Tutta la fatica e la stanchezza mi caddero addosso improvvisamente e mettendomi le mani davanti alla faccia cominciai a piangere senza ritegno. Anche Giulio aveva le braccia sulle ginocchia e le mani davanti al volto disperato. ‘ non fate così ragazzi dai ci divertiremo tutti insieme non dovete disperare ….e poi Mo tu ora hai capito che vacca sei e di cosa sei capace di fare vero Paolo? ‘ ‘ vero Mario…’ A quella voce trasalii e alzando lo sguardo vidi Paolo e il suo amico che passavano un telefonino al delinquente guardandomi e ridendo. Era stato tutto organizzato. ‘ ..molto bene ragazzi per stasera direi che è abbastanza visto che sono quasi le quattro e il locale sta per chiudere. Quindi ora Giulio da bravo bambino vai a pagare le bottiglie e te ne torni a casetta a farti i seghini ripensando alla bella serata e a quanto è troia la tua futura mogliettina mentre noi la accompagniamo a casa …visto che non abitate insieme e lei vive ancora con la sua famigliola…e d’altronde ne io ne il mio amico abbiamo ancora sborrato e abbiamo bisogno di una brava ragazza che ci svuoti i coglioni prima di andare a dormire…vero Monica? ‘ Tenevo la testa bassa senza rispondere ‘ VERO MONICA ?? ‘ ‘ si …è vero ..’ ‘ cosa è vero Monica …dillo bene al tuo uomo e non sbagliarti altrimenti ….’ ‘ ..è vero che dovete ancora sborrare e avete bisogno di una brava ragazza che vi svuoti i coglioni..’ ‘ ..ah ah molto brava …davvero molto brava…ora riinfilati le tue mutande che non vogliamo che ci sporchi di sborra o sangue i sedili della macchina e cammina…’ Mi tirarono in faccia il mio perizoma e si alzarono dai divanetti avviandosi verso l’uscita non prima di avere salutato da distanza i due dj alzando il pollice in segno di ok Mi infilai il perizoma mi alzai anch’io dal divanetto e li seguii salutando Giulio che si avviava invece alla cassa a pagare. Non riuscii a dirgli niente talmente ero affranta e preferii rimandare tutto al giorno seguente. Mentre uscivamo dal locale ebbi ancora il tempo di sentire i dj dedicarmi una canzone ‘ ..alzati la gonna facci vedere cosa si può fare….già che sei una donna lasciati andare…facciamo l’amoreeee’ del compianto musicista di Vasco. L’umiliazione era completa…
……..uscimmo nel parcheggio che erano oramai le quattro del mattino e faceva parecchio freddo. La macchina dei due delinquenti non era parcheggiata nel piazzale della discoteca ma lungo una stradina confinante col locale. La zona era buia ma la luce fioca di un lampione l’illuminava parzialmente. Era una vecchia renault tutta scassata sporca e decadente. Mi fecero entrare e notai che sui sedili si trovavano abbandonate da chissà quanto tempo vecchie bottiglie di vino e lattine di birra schiacciate. Sacchetti di patatine e pacchetti vuoti di sigarette completavano il quadro di desolazione e sporcizia. Tutti i sedili erano sporchi e macchiati di chissà quale sostanza. I due notarono subito il mio disgusto e cominciarono a ridere sguaiatamente ‘ la principessa non gradisce la carrozza.?..ah ah …ha paura che il suo fichino tutto profumato e lavato con sostanze per la ‘ sua igiene intima ‘ si rovini? Ah ah …siamo molto dispiaciuti e addolorati ah ah ….pensa un po’ che adesso dovrai coricarti su questi bei sedili unti e bisunti tutta nuda perchè il tuo bel vestitino rosso le tue microscopiche mutandine e il tuo bel reggiseno a balconcino li andrai a consegnare al tuo frocetto appena esce dal locale e si dirige verso la sua macchina. Quindi andrai la a piedi, ti spogli completamente nuda, gli consegni il tutto, gli darai un bel bacio in bocca e poi come mamma ti ha fatta tornerai sempre a piedi da noi che staremo qui a guardarti e ad aspettarti. Attraverserai la statale e giunta vicino alla nostra macchina ti metterai a quattro zampe e salterai sui sedili posteriori e abbaierai felice di vederci…è tutto chiaro??…o preferisci che andiamo a casa dai tuoi e lo spieghiamo meglio a loro?’ ‘ ma mi vedranno tutti nuda!!!!.’ ‘ ..le cagne sono tutte nude..’ ‘..è terribile …ma come potete essere così BASTARDI…non potete… abbiate solo un po’ di pietà…non sono una bestia…’ ‘ …tu sei una bestia..’ ‘…fatelo almeno per Giulio … poverino non ne ha già passate troppe stasera…gli avete fatto umiliare e scopare la donna tutta la sera, gli avete fatto pagare un mare di soldi e adesso pure questa….vi scongiuro farò tutto ma questo risparmiatecelo …vi scongiuro…’ e dicendo così mi buttai in ginocchio a testa bassa con le mani unite in preghiera…’ considerando che il frocetto è appena uscito dalla discoteca adesso impiegherà pochi minuti per raggiungere la macchina quindi ti resta poco tempo per raggiungerlo e fare la brava dandogli il bacino della buona notte altrimenti se non ci riesci noi ce ne andiamo e tu sai dove….’ Mi girai terrorizzata e vidi in lontananza Giulio avvicinarsi velocemente alla sua auto. ‘ …nnnooo vi scongiuro…’ ‘ …visto che insisti oltre al Adv bacino quando sarai nuda dovrai accovacciarti e pisciargli sulle scarpe e stai attenta che noi potremmo venire a controllare e se le sue scarpe saranno asciutte non avremo più pietà e più continui a provare a convincerci a desistere e più peggiorerai la tua situazione…’ ‘ SSSTTRRROOONNNZZZIIIIIII…..’ ‘ ah ah ah ah …..’ Corsi all’impazzata verso Giulio che stava aprendo la portiera e lo chiamai quasi urlando per non farlo partire e questo attirò l’attenzione di alcuni ragazzi che stavano recandosi alla loro macchina parcheggiata poco lontano dalla sua. Fortunatamente anche lui mi vide e si bloccò. Appena constatò che ero sola mi sorrise e mi abbracciò calorosamente. ‘ amore finalmente è finita ti hanno lasciata andare…’ ‘ no amore non è come pensi oramai ci hanno in pugno e penso che la cosa andrà per le lunghe bisogna avere pazienza e calma e vedrai che una soluzione per uscire da questa situazione la troveremo senz’altro ma ora….’ ‘ …ma ora cosa amore…’ ‘ devo fare una cosa che giuro non vorrei fare ma sono costretta caro ti prego aiutami e sii forte…tutto questo vedrai che ci unirà ancora di più…non farmi troppe domande o quei due bastardi partono senza di me e allora sarebbe davvero la fine andrebbero subito dai miei…’ ‘ va bene Mo ma cosa devi fare …insomma…dimmi..’ Mi guardai in giro e purtroppo quei ragazzi non erano ancora partiti ma stavano seduti in macchina a fumare e a guardarci. Non sapevo cosa fare e decisi di agire ugualmente per non perdere altro tempo non sapendo quando se ne sarebbero andati. Era anzi probabile che mi avessero riconosciuta e sarebbero stati li fino a quando io sarei rimasta. Guardai Giulio negli occhi poi mi sfilai il vestito e glielo consegnai. Mi slacciai il reggiseno liberando il mio seno pesante e tolsi il perizoma consegnandoli il tutto. Rimasi completamente nuda nel parcheggio sentendo gli applausi venire dalla macchina dei ragazzi ‘ …troiaaaaa…’ ‘ facci una piegaa puttannnaaa che ti vediamo le tonsillee….’ ‘ che bombe hai li davanti…attenta che si ti scoppiano lo ammazziii….’ Era un umiliazione terribile e non era ancora finita. Giulio mi guardava stralunato e non riusciva a dire niente. Era bianco come un cadavere e per un attimo ebbi paura che svenisse. Vederlo così per me era veramente troppo e decisi di farla finita più in fretta possibile. ‘ scusami amore domani ti spiego ma ora ti scongiuro non muoverti e non fare niente….assolutamente niente…’ Mi girai di schiena mi piegai in ginocchio con la fica sulle sue scarpe e cominciai a pisciargli sopra. ‘…questo è troppooooo …..sei troppo maialaaaaaaa….’ dissero i ragazzi della macchina ‘ vieni qua che ti spacchiamo in due come una mucca da monta…..’ Finii di fare pipi e poi senza più girarmi indietro mi misi a correre nuda in mezzo al parcheggio facendo ballare oscenamente le mie tette. Arrivai alla statale feci passare due macchine coprendomi alla bene e meglio sentendo comunque i loro clacson salutarmi e poi attraversai. Giunta vicino alla renault trovai i due ceffi dentro seduti davanti che fumavano e lo sportellone posteriore aperto. Capii che quello era il mio posto. Mi misi davanti al loro finestrino a quattro zampe, abbaiai e poi con un salto salii dietro e attesi che qualcuno venisse a chiudere lo sportello. Ero esausta e psicologicamente annientata. Sentii il loro sportello aprirsi e i loro passi avvicinarsi dietro alla macchina. ‘ mamma mia che spettacolo vedere le tue tettone ballare quando corri…sei veramente uno schianto…allarga le gambe ora che hai pisciato facci vedere la fica..’ Allargai le gambe più che potevo.’ ora asciugatela bene con le mani e poi leccati le dita …forza…’ Esegui senza fiatare e sentii l’odore forte della mia urina in bocca. ‘ ora facciamo l’ultimo giochino e poi se sarai brava ti portiamo a casa dove ovviamente ci farai ancora un servizietto con la bocca per svuotarci bene le palle che a questo punto sono veramente piene ..sai noi uomini se non sborriamo dopo essere stati fortemente eccitati da voi troie ci vengono certi dolori di pancia…ma bando alle ciance….veniamo al giochino..Il mio amico sostiene che una donna masturbandosi non riesce ad infilarsi tutta la mano fino al polso dentro e invece io vedendo anche la tua fica ritengo di si….sai abbiamo scommesso 1 euro e mi girerebbero veramente tanto le balle perderlo capisci…quindi impegnati…..’ ‘…ma non ci riesco…non l’ho mai fatto …al massimo tre dita ve lo giuro …tre dita al massimo …non sono così dilatata….è la verità….non potete…’ ‘ ..dimenticavo di dirti che hai solo cinque minuti a partire da ora…..e fai in fretta che se arriva qualche pattuglia ….sai come va a finire Mo….ah ah …’ ‘ …ma…perchèèè…..’ e cominciai a piangere a dirotto in una crisi isterica ‘ il tempo passa…e poi è anche colpa tua …ho visto come sono entrate facilmente le mie due dita vicino al bancone del bar che mi hai fatto sbilanciare con lo scommessone e ora non puoi deludermi ah ah ‘ Capii che non avevo scelta. Cominciai a leccarmi le dita insalivandole il più possibile ma ero convinta che non sarei mai riuscita a farlo. Leccai anche tutta la mano e più volte portai della saliva alla fica per bagnarla di più. A questo punto chiusi gli occhi e cercai di eccitarmi isolandomi il più possibile. Cominciai a massaggiarmi la clitoride e le grandi labbra e il mio corpo iniziava a risvegliarsi. Un forte calore cominciò ad invadermi e rividi tutte le scene della serata e rivissi le cocenti umiliazioni. Rividi i volti dei ragazzi sotto al cubo guardarmi la fica sotto il vestito, i dj deridermi e usarmi a loro piacimento e poi mi rividi con la testa nel cesso e i miei buchi oscenamente esposti. Senza rendermene conto ero un lago di umori e la mia mano incredibilmente era sparita dentro la fica e godevo e urlavo come un ossessa. Continuavo a spingerla dentro senza alcun dolore ben oltre al polso e rivoli di umori scendevano copiosamente dalle mie cosce.’ ..eccezionale …sei veramente una cagna…..’ La loro voce mi riportò alla realtà e con un ultimo sussulto d’orgasmo mi resi conto che mi ero dilatata la fica in maniera oscena. Solo ora passato il godimento un forte dolore mi arrivò al cervello. Mi ero spinta oltre il mio limite e ora ne pagavo le conseguenze. Mi piegai in due su me stessa con le mani sulla figa piangendo in silenzio. ‘…grazie Mo mi hai fatto vincere….stai tranquilla che non si è rotta..ah ah …’ e chiudendo lo sportello misero in moto e partirono lasciandomi sola al freddo del bagagliaio nuda e con dei dolori tremendi. Durante il viaggio li sentivo parlare del più e del meno come se non esistessi e fumavano una sigaretta dopo l’altra. A un certo punto li sentii parlare forte per farsi sentire minacciandomi di portarmi in un bar per negri. Cominciai a tremare al solo pensiero. Fortunatamente dopo una ventina di minuti vidi la strada di casa mia e mi tranquillizzai anche se ancora non sapevo come avrei fatto ad entrare in casa tutta nuda e speravo in cuor mio che Giulio fosse nascosto da qualche parte per ridarmi i vestiti. Parcheggiarono a un centinaio di metri dalla mia abitazione e fortunatamente in giro non c’era anima viva. Li sentii scendere dalla macchina e venire dietro per aprirmi lo sportello. Senza dire niente avevano già i loro cazzi duri fuori dai pantaloni e senza parlare mi affrettai a imboccarli uno per uno. Avevano un odore repellente e per l’ennesima volta dovetti soffocare i conati di vomito. Dopo alcuni minuti sborrarono copiosamente nella mia bocca ed io ebbi l’accortezza per non farli incazzare ed ingoiai tutto pulendo bene le cappelle ‘ …mmmm mammma mia che pompini che fai cagna…smolli e pulisci i cazzi che è un piacere e sicuramente quel frocetto neanche lo immagina… Fammi toccare ancora una volta sta fica che ti ritrovi e poi levati dalle palle che abbiamo voglia di andare a dormire…’ e così dicendo allungò di nuovo le sue mani in mezzo alle mie gambe per rovistarmi di nuovo la vagina. Ora sentivo solo male e nessun godimento. Ero esausta. ‘ ..ok basta …adesso salta giù dalla macchina prendi la tua borsetta e le tue scarpe e vai a casa ma mi raccomando sempre a quattro zampe…ti alzerai solo quando varcherai la porta …e attenta che non partiremo fino a quando non sarai entrata…’ ‘ ..ma se mi vede qualcuno mio fratello i miei o qualche vicino…’ ‘ ho detto di sparire e preparati che presto avrai nostre notizie….sparisci ora….. svuota coglioni…’ Saltai giù dalla macchina e corsi il più velocemente possibile verso il mio ingresso. Ero ridicola a correre così forte a quattro zampe ma il terrore che qualcuno si affacciasse non mi faceva pensare a niente. Fortunatamente nessuno mi vide tirai fuori dalla borsetta le chiavi aprii la porta e finalmente entrai…CONTINUA……

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