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Racconti di Dominazione

nella Rocca

By 24 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

NELLA ROCCA
di Fetish6969

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E’ un paesino da niente, fara’ si’ e no le 500 anime, sovrastato dalle rovine arroccate di un importante castello, di cui si conservano ancora diverse sale semisotterranee e due torri: la piu ‘ alta e’ aperta al pubblico per goderne il grande panorama di colline e boschi.
Una volta all’anno vi si tiene una festa con musica rock e, sempre una volta all’anno, nella seconda meta’ d’agosto, una festa per famiglie che attira anche dal circondario: ci sono giocolieri e pagliacci, alcuni banchetti vendono chincaglieria varia, collanine, manufatti di pelle, ceramica etc.; ci sono venuto nella speranza di trovare una replica in ferro di scudo medioevale, meglio se ovoidale, che da tempo sto cercando: faccio il giro dei banchetti, ma vedo che non c’e’ nulla al caso mio. L’attenzione dei piu’ gravita sulla scena centrale dove un teatro davvero infantile recita scene di pseudo scherma pseudo medioevale: ma i numerosi bambini applaudono soddisfatti. Potrei anche andarmene, ma ho appetito e mi trattengo in coda al banchetto che serve wurstel ed ettolitri di birra. Solo cosi’ vedo che li’ dietro mi era sfuggito un angolo con scene di tortura e punizione: una gogna, una croce di sant’andrea e delle cavigliere di ferro (il tutto molto semplicistico) con un ragazzo in variopinto costume che finge di scudisciare una che finge di gemere legata con nodi che non tratterrebbero una gallina. Esco dalla coda e sto a guardare; il tipo dopo un po’ mi guarda fisso: beh che ho fatto? sono vestito sportivo e non ho nulla di particolare; mi si avvicina e mi chiede della borraccia; ah e’ per questa; e’ una borraccia in ferro smaltato che ho trovato in soffitta l’anno scorso; anzi per la verita’ erano due uguali: c’e’ scritto “AUSTRIA”, proprio cosi’, in italiano. Si lancia in una complessa spiegazione sull’Impero Austro/Ungarico poliglotta: ma il succo e’ che vuole la mia borraccia: colleziona borracce militari e questa non ce l’ha.
Mi annoiano i suoi tentativi di averla, ma cercando di non farmi capire che ci tiene: cosi’ cambio argomento e gli chiedo se quella posso scudisciarla o frustarla io. E’ un’attimo stupito, poi “SI’ CERTO”; e si mette da parte pronto a tenere la situazione sotto controllo; io stringo le corde, appoggio borraccia e zainetto e bruscamente parandomi davanti a lui meno una decina di vergate VERE prima che qualcuno riesca a reagire: non con tanta forza, ma nemmeno simulate; la tipa strilla, lui la slega, io ghigno, lei gli sbraita addosso; poi passa a me, mi guarda torva (e’ alta una spanna, capelli lunghi, tipo mediterraneo o zingaresco) e mi dice: “adesso ti faccio vedere io!” io ci sto; lei cerca di legarmi, ma tanto non ci arriva; comunque faccio finta di essere legato e lei comincia a picchiare sui pantaloncini: si sente, ma nulla di tragico. Poi le viene l’idea, si avvicina e di botto mi tira giu’ i pantaloncini: sotto indosso un perizoma nero, che dietro ha solo un elastico: per un attimo e’ perplessa, poi procede. La faccenda dura almeno cinque minuti, poi mi scoccio, mi slego con facilita’ raccolgo lo zainetto (la borraccia e’ sparita) e cerco di farne meglio la conoscenza, ma e’ impossibile: un centinaio di astanti ci circonda applaude e commenta, qualcuna dice al marito stasera te lo faccio anch’io, qualcun’altra spintona scherzando il proprio uomo, un gruppo di ragazze solleva la tipa in trionfo. Abbiamo rubato l’attenzione agli pseudo spadaccini. Ed io mi defilo.

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