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Racconti di Dominazione

Onomatopee erotiche di Catia

By 20 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Oooh sii ! Oh oh! Ahhhhh! Oh mio diooo!!! Siiiiiiiiiii vai vaiii gran bastardo maniaco ! Ancora! Ancora!!! Ahhhhhhhh Siiii, sei uno sporco animale lo sai?!!! Aahhhh mi fai impazzire con quel cazzo cos’ duro!!! Siiiii ahhhhh mi fai godere come una troia Siiii ahhhh!!!!!! Fammi svenire sventrata dalla tua mazza cos’ grossa e potente!!! Ohhh sii! cos’ vaiii vaiii pi’ forteeee!!!! Fammi male !!! Fammi venire!!! Fammi scoppiare !!! Fammi la tua puttana, sono la tua puttanona vero? siiiii siiii ohhhhh siiiiiiii oh mio dio sto venendo!!!! sto venendo!! AHhhh ohh Oooh sto venendo !!!!!!!!!!!! Siiiiiiiii !!!!!!!!!!

Bene queste sono i suoni che escono urlanti, come casse da discoteca, dalla bocca di mia moglie, Catia, ogni volta che facciamo sesso. Io sono un uomo molto timido, in quindici anni di matrimonio non ho mai risposto o detto qualcosa a Catia durante il sesso, il massimo della mia presenza fonica durante un amplesso sono dei piccoli gemiti di piacere : ohhh, ahhh, ahhh, ahhh, ahhhhh … Ma lei é diversa, sfacciata, sfrontata non si imbarazza di nulla, é una donna cos’ audace e cos’ forte e tenace che riesce sempre a mettermi in difficoltà, non solo nel sesso, ma anche in altre occasioni che la nostra quotidianità prevede, spesso mi sento minacciato dalla sua forte presenza. Non ho mai avuto il coraggio di prendere una posizione in casa. Beh per il sesso penserete sicuramente che io sia un uomo fortunato ad avere una moglie a cui piace moltissimo farlo e che grida sfacciatamente parole forti emettendo gemiti di piacere quasi come se fosse sottomessa al mio cazzo, cos’ lei sostiene, si sottomette al cazzo quando é duro dice, ma tornando a me, si questo è eccitante ma il mio problema è che non riesco a spiccicare una parola, non riesco a controbatterla o ad affermare le sue parole, non so fare altro che continuare a ficcarle il cazzo dentro fin quando non arriviamo all’apice del piacere. Dopo l’orgasmo inizio a sentirmi un ominicchio, un verme, un idiota che non sa neanche rispondere alla propria donna. Come ho già detto prima non è solo durante il sesso che mi sento così ma anche in altre situazioni.
Catia è splendida, una donna di un metro e settantacinque sempre ben vestita, porta una quarta di seno e ha un culo che fa paura, sodo e grande in abbondanza, i suoi occhi sono grandi di color nocciola con delle piccole sfumature verdastre, i suoi capelli sono lunghi e scuri. Spesso quando va a fare shopping compra sempre completini intimi stuzzicanti e trasgressivi. Di mestiere fa l’agente immobiliare, spesso quando sono a casa da solo e lei è a lavoro mi eccito pensandola in situazioni erotiche con qualche ipotetico compratore, mentre apre la porta della casa, lei con quel taller rosso fuoco e le decoltè nere di vernice che invita il compratore a visitare la casa, passano dal soggiorno alla cucina dalla cucina al bagno fino allo sgabuzzino per poi salire le scale per arrivare al piano superiore dove vi sono le camere da letto, lei davanti sale quei gradini lentamente facendo intravedere quelle maestose cosce al signore dietro che gradino dopo gradino si ritrova con il cazzo sempre più duro che cerca di fuoriuscire dai pantaloni, cos’ non appena mostratagli la camera da letto l’assalta buttandola sul materasso e cerca di strapparle di dosso quei succinti vestiti, lei eccitata dall’inaspettato gesto prende il comando della situazione, tira fuori dai pantaloni del cliente quel cazzo ormai impaziente di uscire allo scoperto, lo prende tra le mani ,si china su di esso con la bocca e lo entra lentamente fino a sentirlo in gola e comincia a succhiarlo come se non ci fosse un domani, il compratore cerca di resistere alla furia libidinosa di Catina, ma lei continua imperterrita nel suo lavoro di bocca, dopo un p’ non ancora esausta lo infila nella figa ormai bagnata fradicia dei suoi umori e inizia a gridare: “sbattimi porco maniaco, fammi godere come non mai !!! Voglio sentire di pi’ il tuo cazzo, lo voglio tutto dentro tutto!!!! Ahhhhh siiiii cos’ !!!! Fammi godere bastardo! Fammi sentire puttana fammi impazzire!!! Siiiii siiiiiiiiii ahhhhhh ohhh siii!!! Sto per venire!!! Vengo!!!! Vengo!!!! Siiiiii!!!!! E lui non ancora pronto a terminare l’opera la gira mettendola a pecorina e con forte passione continua a sbatterla sta volta analmente, e al mio contrario il giovane compratore si mette a risponderle a tono: siiiii!!!!ahhh!!! Sei una gran troia lo sai? Una puttana e meriti il mio castigo! Ti faccio sentire io quello che vuoi, ma come dico io troia che non sei altro!!! Ahhhh ahhhh ahhhhhh!!!!! E viene sborrando fra le chiappe di lei lasciandola sul letto umida e sfinita.
Un marito non dovrebbe fantasticare in questo modo su sua moglie, ma forse è la mia insicurezza, la paura di farmi sentire che sfocia in pensieri perversi in cui chi si scopa mia moglie è l’ uomo che vorrei essere io.
Forse nei confronti di mia moglie sono anche un pò invidioso, lei ha un lavoro, si è fatta una carriera nell’ambito immobiliare, io invece non faccio nulla in particolare, non ho un impiego, aggiusto computer saltuariamente, e non sono nemmeno tanto attraente, insomma si sono alto ma sto quasi perdendo tutti i capelli, e i pochi rimasti sono brizzolati, ho dei semplici occhi marroncini e faccio la barba solo quando diventa un cespuglio incolto, ho anche messo su un pò di pancetta. Certe volte mi chiedo come faccia Catia a stare con un uomo come me, nullafacente, bruttino e timido come un bambino, proprio lei che è tutto il mio opposto. Forse sta con me proprio per questo… Magari contribuisco al suo infinito ego, certo è facile convivere con un uomo passivo che non porta neanche uno stipendio.
Ma voglio cambiare, voglio provare a stupirla, voglio mettere fine a questa mia passività, inizierò con il sesso, lei vuole sottomettersi al cazzo? E al cazzo si sottometterà.
E’ sabato sera e lei si prepara per uscire, vuole andare a ballare in un locale vicino casa, di solito ci rechiamo lì ogni sabato per incontrarcincon dei nostri amici. Catia è pronta e inizia a scendere le scale, io la seguo socchiudo la porta e la raggiungo, la tiro per la borsa e la faccio cadere a terra, lei inizia a gridare e a ridere credendo fosse stato un incidente quel suo sguardo mi scioglie, mi fa ribollire il sangue, le porgo la mano per farla alzare la bacio con una passione travolgente spingendo la lingua più a fondo possibile, come quando eravamo adolescenti, pian piano mi sposto sul collo e la lecco fino a farle venire i brividi, continuo a leccarla e baciarla fino a farla cadere nuovamente a terra sopra un gradino della scala, lei sta muta, non dice una parola, io continuo scendendo con la lingua delineando ogni tratto del suo corpo fino ad arrivare alla fica, bagnata come al solito, la lecco, le affondo la lingua con violenza nei meandri della sua ardente carne, lei continua a stare muta, si tratteneva, aveva paura che qualcuno del palazzo posse sentirci.
Il mio cazzo era ormai durissimo e bagnato e premeva sotto la cintura, così lo estraggo e lo ficco in bocca a Catia e per la prima volta le dico qualcosa di sporco: succhialo! Notai nello sguardo di Catia particolare stupore non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma le piaceva, le piaceva anche tanto, lo si notava dai liquidi che le scendevano dalla figa e dal rossore in viso, era tutto diverso dal solito, questa volta ero stato io a prendere l’iniziativa, per la prima volta.
Catia succhiava, succhiava forte, la saliva le scolava dalla bocca e scendeva giù sui seni inturgidendole i capezzoli. La sentivo impaziente voleva ricevere tutto il mio cazzo, lo voleva dentro lo sentivo, ma io volevo chiuderle la bocca ancora per un pò inzuppando la mia grossa verga nelle sue fauci.
Dopo un pò estraggo il cazzo dalla bocca, le alzo il vestito ormai quasi tolto del tutto e lo infilo nella figa, comincio a sbatterla lentamente per poi aumentare di velocit’, spingo spingo come una pazzo furioso, lei era quasi all’apice, mentre continuo a scoparla le infilo due dita in bocca, sento la sua lingua passarci di sopra e questo aumenta la mia eccitazione. Sento che la sua figa sta per esplodere, il mio cazzo era tutto fradicio e bollente sento che sta per arrivare così aumento la velocit’ fino a sfinirla, viene.
Appena viene la giro la metto a pecora, aspetto qualche secondo per farla stabilizzare e metto la testa in mezzo alle sue natiche, le allargo e faccio uscire la lingua, lecco il suo ano con avidit’ bagnandolo con la mia saliva per lubrificarlo. Le Infilo il pene impaziente nel culo, e spingo piano piano e le dico con voce squillante: ” volevi essere la mia puttana? Beh eccoti accontentata troia!” la sbatto dal culo sempre più forte e dopo un pò decido di alternare culo e figa, godo come non mai, mi sento di una virilit’ unica ho voglia di gridare e di farmi sentire, Catia gode silenziosamente e le procuro un altro orgasmo, io continuo ancora a cavalcare fin quando non sento che il mio cazzo sta per esplodere cos’ lo estraggo e glielo ficco nuovamente in bocca : “ohhh siiii!!!! E me ne vengo inondandole la gola di sperma.
Sento un rumore, mi giro e trovo la vicina dietro di me impaurita da quei suoni, imbarazzata col capo chino sul pavimento gira su se stessa e rientra in casa sbattendo la porta come se fosse un rimprovero.
Catia si riveste mi guarda in faccia e si mette a ridere insieme a me, dopo distoglie lo sguardo ed esclama : Ti amo !
Non mi sono mai sentito così prima d’ora: un vero uomo.

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