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OrgiaRacconti di Dominazione

Performances morbose di Tizy

By 2 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto , in una grande sala con decine di invitati, Bob e Piero suonavano la chitarra e Lisa e Tizy ascoltavano in un circolo di persone. Bob era disteso di fianco a Lisa, la accarezzava, loro erano insieme, lei era sempre misurata e fredda, diceva di essere una brava ragazza, fin da giovane teneva lontano i maschi, insomma era un po’ fredda sessualmente e anche il marito lo teneva un po’ lontano . Piero faceva lo spiritoso, rideva, prese la chitarra, intonò una canzone, via del campo, una graziosa’ porta Romana.. ‘Jamin-a ..tutta roba un filo sexy..

Tizy cantava vicino a lui..si vedeva che era un po’ eccitata..lui la abbracciava, facendo vedere accordi di chitarra che lei fingeva di non sapere’ E lei civettuosamente guardava spesso Bob leccandosi anche le labbra. Lisa, arroccata sulla spalliera del divano, guardava, Bob le si avvicinò, cercò di baciarla, ma lei disse no, noi non facciamo certe cose in pubblico..’Bob era rimasto insoddisfatto.. Lisa era un suora’
Che roba.. invece Tizy , mi raccontava
‘ Passammo un bel po’ di tempo a parlare del più e del meno e notai che più volte il suo sguardo cadeva in basso sui miei seni; non potei fare a meno che arrossire e sentirmi imbarazzata. Lui notò il mio imbarazzo e sorridendo mi si avvicinò e mi sussurrò:
“Non c’è bisogno di arrossire, hai un seno meraviglioso” e mi mise un mano sulla gamba iniziando ad accarezzarmi.
“Ma che fai! Siamo qui con i nostri coniugi’a un metro di distanza..e lui “Ah sei preoccupata che ci becchino e non per quello che ti stavo per fare” “No…cioè…anche per quello….o-ovviamente” in effetti le sue attenzioni non mi dispiacevano, anzi… per tagliare la compromettente conversazione disse che andava in bagno, giù negli scantinati.
Lui la seguì, i due fratelli non notarono la cosa, stavano bevendo e suonando e parlando con le persone presenti.
Lei si era chiusa in un gabinetto e faceva la pipì. Ma la porta non chiudeva bene e lui entro nel gabinetto e in piedi sul water guardava’lei lo vide e subito si alzò in piedi non facendo in tempo a tirarsi su gli slip in fretta e gli disse ‘ma cosa..cosa..vuoi? e lui ‘voglio te..mi hai fatto colpo stasera..’
Lei mi raccontava ‘ Aprii la porta ma non ebbi il tempo recepire quello che aveva detto che mi ritrovai le sue labbra sulle mie e le sue mani sul mio corpo e allarmata in un primo momento cercai di fare resistenza, ma poi mi lasciai andare: infatti, quella situazione mi eccitava molto’. Subito lui mi abbracciò e mi cacciò la lingua in bocca, e con una mano mi accarezzò tra le gambe che avevo aperte ed immobilizzate dalle mutandine calate.
Mi vergognavo che mi toccasse dove non mi ero asciugata cercai di gridare ‘ noo..sono bagnata di pipì..mi vergogno” e lui “Shh! Se ti fai sentire ci scopriranno; dai, divertiamoci un po’.” detto ciò ricominciò a baciarmi. Mentre la sua mano sinistra era indaffarata a penetrarmi nella vagina che iniziò a bagnarsi di umori oltre che di pipì e quella di destra incominciò a salire e andò ad appoggiarsi sul mio seno e incominciò a giocare anche con quello. Balbettavo “”Ma sei impazzito?!” e lui senza rispondere mi alzò la camicia e mi abbassò il reggiseno. Io stra-imbarazzata non riuscivo a muovermi; lui, invece, tutto contento incominciò a massaggiarmi il seno. “Mmh che meraviglia, così grande e sodo” Aah fai piano” “Scusa, ma sono meravigliose, vediamo che gusto hanno questi capezzoli” Mise la bocca su uno dei miei capezzoli e con la mano stimolava l’altro. Non sapevo cosa fare: ero eccitatissima dalla situazione e di certo non volevo che si fermasse là, ma se qualcuno ci avesse scoperto ne sarei mortama la immediatezza della cosa mi eccitava, sai come sono sensibile, era davvero bravo e, presa dalla situazione, mi lasciai andare; allungai la mano e iniziai ad accarezzare il suo membro da sopra i pantaloni. “Ah, se continui così finirà male” “Ma voglio i cambiare la tua gentilezza” Ma ora finiamo ciò che abbiamo iniziato” Mi abbassò la maglietta, ma in compenso mi sollevò la gonna e infilò di nuovo la mano dentro. “Mio Dio, quanto sei bagnata; allora ti stai proprio divertendo””Aaaah!” Io pensavo che non mi ero asciugata’Le sue dita mi percorsero le labbra e si inserirono fra esse; incominciò ad accarezzarmi la figa lentamente: era una vera tortura.
“Aaaaah, ti prego…” “Ti prego cosa?” “D-di più….mmmmh..”Mi inserì un dito dentro e incominciò a muoverlo dentro e fuori prima lentamente, poi sempre più velocemente. Intanto con il pollice giocava con il mio clitoride. Aaaah sì, così….aaaah””Ti piace, eh? Sei proprio una puttanella. Ti eccita sapere che chiunque potrebbe vederti così, vero?””No…smettila…sto per..non smettere’ven-go..” “Vuoi che smetta? Ma la tua figa non mi dice la stessa cosa” Detto ciò mi inserì un altro dito dentro e aumento la velocità delle dita. “Aaaaaaah””Vedi? Ormai sei in mio potere.” “Aaah, continua sto per….aaah” “Per? cosa vuoi?” “Fammi venire, ti prego mmmmh” “Ok, ti voglio accontentare” Le sue dita andarono sempre più veloce finché non sentì l’orgasmo impossessarsi di me.”AAAAAAAAAH!!” “Mmmh che meraviglia, chissà che sapore hai?” si mise le dita con cui mi aveva toccato in bocca “mmmh deliziosa, non vedo l’ora di gustarti sul serio” Ci ricomponemmo appena in tempo, perchè arrivò già Pietro a cercarmi. Bob si rintanò nel camerino e io uscii sconvolta ‘Disse quanto ci metti ? io dissi ehm..avevo mal di pancia..’ e mi toccai il ventre che mi doleva ma non per quello.
L’incidente nei bagni della villa fece innamorare Bob di Tizy. Lui iniziò a non capire più niente, completamente stragato dal sesso che lei gli suscitava, dimentico di Lisa che non era tanto sessuale e senza nemmeno un po’ di scrupolo per il ‘cognato’ Piero . La scena di sesso lo aveva esaltato e non si sarebbe dato pace finchè non avesse provato a farsi Tizy
Tizy mi raccontò che era diventato pazzo, le telefonava, stava sotto casa sua, la seguiva, la invitava, insomma lei non voleva fare nulla, le piaceva come uomo, ma non particolarmente, sapeva che era ricco, ma la cosa non c’entrava. Non voleva fare un torto alla sorella del suo attuale marito’. e neppure a lui, già che aveva una fama un po’ di troia, questo sarebbe stato un ulteriore prova che le avrebbe nuociuto socialmente, tradire così le persone quasi di famiglia, anche se i suoi desideri di sesso si sa non erano mai placati.
Anzi Piero, sapendo della pressione di Bob le aveva fatto giurare di non fare nulla con Bob, se l’avesse fatto avrebbe dato dolore a sua sorella e per questo lui l’avrebbe lasciata.
Piangendo a casa mia Tizy sconvolta mi raccontò che poi era successo, ma non per colpa sua, se Piero l’avesse saputo l’avrebbe lasciata e lei non sapeva più cosa fare ‘ la coccolai un po’ come ero solito fare alla fine delle sue avventure ‘
Mi raccontò che Bob un notte dopo molte telefonate cui lei non aveva risposto, quando lei era sola in casa, un alloggio al primo piano con facciata a quadrotti, voleva raggiungerla, suonava , lei non gli apriva, non voleva quella vergogna di avare scopato il mio migliore amico e poi l’uomo della sorella di lui. Ma lui impazzito si arrampicò sui quadrotti di cemento ed entrò dalla finestra
La raggiunse in soggiorno, lei disse ‘ noo, vai via, chiamo la polizia!’ ‘ ma come faceva?
Lui cercò di abbracciarla, lei scappava, cercava di baciarla, lei si ritraeva, lui l’abbracciò baciò sul collo, dicendo ‘ ora me la devi dare, mi hai fatto impazzire e ferire, guarda!’ Le mostrò le mani sporche e ferite dall’arrampicata, lei disse ‘noo Piero mi ha minacciato, sa che sono debole, ma tu sei fidanzato con sua sorella scopa con chi vuoi ma non con lui’.Poi oggi ho le mie cose’.Lasciami’mi piaci ma lasciami”
Lui urlò ‘ E no carina oggi me la dai!’
Lei fece per scappare ma lui la afferrò per il vestito di maglia, si strappò, le usci un seno sotto il reggiseno’implorò ‘Dai lasciami..non voglio!’ ma per il contraccolpo caddero.. Lui le estrasse il seno dalla coppa e lo succhiò, lei si divincolava, ma il sesso era un istinto toppo forte per lei ‘La gonna saliva mentre le sue gambe non trovavano appigli si erano allargate fino a mostrare le calze tenute su dal body spesso, lui ne approfittò per metterle una mano tra le gambe.
Lei le chiuse ansimando ‘noo lasciami..’ ma il seno succhiato le faceva irrorare la vagina’ La mano di lui cerò e trovò i gancetti del body..uno due, il terzo non veniva, il pannolino sotto le mutandine creava un gonfiore che metteva in tensione il gancetto’poi il body si sposto a lato dell’inguine, lei pregava di lasciarla , ma sempre meno convinta ‘ noo’daii’ lasciami’ho il pannolino” Ma lui grugnendo ‘mi piaci troppo..mi hai stregato con quella spagnola’ ti scopo anche mestruata..’ e infilò una mano nelle mutandine, impugnò il pannolino che sporgeva appiccicato e tirò con forza, il gancetto del body si ruppe lo slip scese a metà cosca imprigionando le gambe, lui trovò la fighetta umida di umori e di mestruo, infilò il pollice, sempre succhiando il capezzolo esposto e baciandole il collo, succhittandolo come un vampiro’
Lei diceva ‘ noo sono una donna’non sono troia ..poi cosa dicono’Piero mi lascia’dai Bob….nooo..ohhh’ohhh..’ ma iniziava a godere, il fresco dell’aria sulla sua intimità infiamata la eccitava’lui le calò il reggiseno e il vestito scucito sullo stomaco le tette svettarono nell’aria, lui le baciava alternatamente.
Lei aveva le braccia dietro, poi lui spinse ancora giù gli slip restarono nella caviglie consentendole di aprire le cosce, perse il pannolino, il body si alzava liberando il pube appena un pò peloso’
Lui ne approfittò iniziando a masturbarla forte mentre lei gridava ‘noonooo ..basta’mi piace..ma nonnnvogliooo..nooo..ohhhh’ e lui tirandomi dai capelli mi girava la testa e continuava a infilarmi la lingua dentro e io più sentivo quella lingua e più mi bagnavo e la figa le si allagava bagnandogli la mano, poi non ce la fece più, lo abbraccio, si girò su un fianco, tenendo le cosce large con la mano di lui che sentiva il liquido che usciva, gli impugnò il cazzo sopra i Jeans, lo mosse , lui con la mano libera si aprì la patta, non aveva slip, liberò il membro, coi pantaloni a mezzo sedere, le fu sopra con le gambe sulle mutandine, tanto che la bloccava, lui la penetrò facilmente nella vagina grondante mentre lei e si lamentava, con quel palo nella pancia e ansimava, il seno andava su e già, girò gli occhi in su era vinta,. Le calze erano sporche di liquidi, lei se le strappo via mentre lui le entrò fino all’utero’il suo membro era enorme, lei era sconvolta disse ‘ disse senza pensare, come faceva sempre con me ‘ noo non venirmi dentro’non sono protetta..’ lui disse ‘ma cosa dici, scema, se sei in mestruo’scema ‘ e la pompò, lei nelle sue condizioni non sentiva bene il cazzo, dovette masturbarsi il clitoride mentre lui spingeva ma quando la toccò in fondo venne insieme a lui con un urlo.
Senza darle tregua, continuò , la fece appoggiare al bancone della cucina’ lei era rimasta col body sullo stomaco e basta, ansimava e lui tenendola dai capelli in quella posizione la masturbava con tre dita ‘ raccontava ‘ Sentivo le 3 dita che mi giravano dentro, mi sentivo una puttana’Soffrivo anche se godevo ma fisicamente stavo soffrendo, lo faceva in un modo talmente forte che si sentiva il rumore dei miei liquidi misti al suo sperma’che colavano’lui gridava: ‘ lo sapevo ‘sei una puttana’puttana’puttanaaa’ poi lui si è asciugato la mano bagnata sulla mia faccia, mi stavo vergognando a morte, ma ti rendo l’idea della situazione’mi sbrodolavo, ero sudatissima, dal caldo e dall’eccitazione, era bagnata anche se era una situazione umiliante, era senza fiato, per terra, lui avvicinò e mi infilò il cazzo in fica, a pecora, cominciando a darmi dei colpi tremendi, tirandomi a sé per i capelli e facendomi inarcare il busto, e con il seno che ballava avanti e indietro sotto i suoi colpi finchè ebbi un altro orgasmo lancinante che mi fece tremare ‘ ‘ si mise a piangere nel raccontarmi, bevette un sorso di whisky’poi sempre piangendo continuò, abbracciandomi,: ‘ Poi mi ha piegato la testa e mi ha messo il cazzo in bocca e io ho preso a succhiarlo ‘ sapeva di liquido maschile e di me’Bob ha un cazzo grosso, e mi teneva dai capelli sempre a 90 in quel modo mentre mi ricopriva di insulti, poi Bob fece allargare le gambe aprendomela con le dita ‘stavo godendo come una troia, poi me lo ha infilato dentro con colpi forti subito a spingere forte e pompava con forza mentre mi sentivo nella pancia questo palo…

Ero rossa tra il calore del clima e il calore dell’eccitazione sudavo mentre Bob mi dava schiaffi sul sedere, e inventò un gioco erotico ‘vero che ti piace essere scopata con le tue cose? ‘ diceva ‘ puzzi di più di sudore e di fica ..’ dillo..dillo’.Lui era come un pazzo si eccitava con questa volgarità”dillo’ e me mi diede uno schiaffo’Io titubante iniziai a dire ‘ si’mi ppp’iac..eee ‘fa-lo’con le..c..cose’! e di colpo sento il cazzo ancora più duro, mi prese dai fianchi e spingeva più forte, mi dava schiaffi forti sui fianchi e disse ‘ ancora ..dillo’.’ mentre con una mano mi strizzava un seno e con l’altra mi dava schiaffi sull’altro ‘io ero aperta e inerme, col coso sempre più duro, balbettai..’ si ..puzzo..mi puzza la’fi-ca..mi pu-zza ..sono bagnata..mi scoppia’puzzo’puzzo’fammi ve-nire–..ti pre-go’ohhh..’ e lui esplose e mi schizzò dentro’e godette tutto dentro di me e mi ha guardata in faccia mentre godeva di me. Ma io ero troppo vergognosa e non venni in quel momento’Allora lui disse ‘ che troia sei se non godi’orati inculo” e tratteneva Tizy coricata in giù e schiaffeggiandole il sedere le aprì un po’ le natiche e la infilzò’lei mi disse che urlava ‘-AHHHHHHHHHHHHH, PIANO’. PIANO’. FAI PIANO, COSI MI FAI MALE CAZZO, PIANOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!-

‘urlavo e imploravo come una pazza ma più urlavo più lui mi tirava a sé e mi affondava il cazzo .. Le mie natiche sbattevano insieme al seno avanti e indietro, sotto una serie infinita di colpi impressionanti e violenti che mi facevano sollevare sulle punte dei piedi, spingendomi in avanti, e persi il controllo di me, godevo e mi contorcevo, sbrodolavo e schizzavo sbattendo avanti e indietro le gambe, e agitando le tette che uscivano da sotto il corpo di mi stava sventrando a colpi di cazzo mentre con l’altra mano le strizzava il capezzolo”

Poi lei finì a terra e lui ne approfittò e le si mise sopra a cavalcioni, la spogliò completamente strappandole il body, mentre lei era rimasta solo con le scarpe e con la schiena sul pavimento, le si sedette sul tronco e mise il cazzo tra le sue tette, sibilando ‘ ora fammi quel trattamento come a Piero , la spagnola! ‘ e sbattendomi in faccia il cazzo e poi le costringeva la testa a stare piegata in basso tirandola per i capelli, glielo lo ficcò in bocca, spingendolo in gola, e cominciò a andare avanti ed indietro scopando tra i seni, mentre rivoli di saliva le scendevano al lati della bocca e le bagnavano il petto’finchè il violento le venne in bocca e le ordinò di ingoiare tutto, e lei fu costretta a ingoiare il liquido salino che orami era più denso del solito, ‘ disse ‘ basta..ho sete ‘ e lui ‘ continuò- prese un bicchiere di prosecco dal tavolo , che stavo bevendo prima che lui arrivasse e me lo rovesciò in faccia’ Finalmente riuscii a recuperare un minimo d’energia per sorreggermi da sola’avevo bisogno di rifiatare ma quel bruto inesauribile non mi diede il permesso”
‘ mi afferrò un capezzolo e strizzandoglielo mi fece girare e appoggiare al tavolo, e mi dopo avermi divaricate le gambe e mi ha penetrato facilmente la vagina grondante e mi ha scopata ancora finchè’ ‘

‘ sentì di nuovo la scarica calda nel grembo e capì che le era venuto dentro, la sensazione e di calore di un liquido caldo nel suo corpo durò poco perché i grugniti di quello sopra di lei la riportarono alla realtà sentendo quello che gridava parole oscene. Era talmente bagnata che si sentiva sbrodolare tra le cosce piene di sborra che colava a terra dalla fica che lei si teneva per cercare di non fare uscire tutte le sue liquidità, ma non ce la fece e gocce di tutto cadevano sul pavimento.

Sai, andò avanti a raccontare: ‘ Io non avevo più forza, mugolavo i – MMMMMHHHHHHHH, MMMHHHHHHHH- con rivoli di sperma e saliva che mi pendevano dalle labbra, e senza darmi tregua poi Bob mi ha messo le tre dita nella fica e ha ripreso a masturbarmi con violenza e mi ha stretto con le dita il clitoride, a quel punto ho avuto un orgasmo e per la prima volta in vita mia ho avuto una fuoriuscita di squirt e non riuscivo più a fermarmi, mi schizzavano liquidi fuori dalla fica a getto e le gambe mi si piegavano ‘.non avevo mai provato una cosa simile non riuscivo a stare in piedi mi si erano ammosciate le gambe, menomale stavo poggiata altrimenti sarei caduta a terra, avevo la pelle d’oca ho cercato di stringere le gambe ma lui mi teneva tra le dita sempre il clitoride e io pure a gambe strette schizzavo, ero sconquassata, disfatta, avevo la pelle d’oca, e lui mi ha detto: ‘ brava, siii è cosi che devi godere come le puttane’ e io ‘si si si siiiii” Ma basta..abbi pietààà ! Ma con il bacino, assecondavo il ritmo delle sue dita rudi che strapazzavano la mia figa, se ci fossi riuscita, l’avrei pregato d’infilarci tutto il braccio’ venni come un fiume in piena.
Persi il sostegno delle gambe. Ero sostenuta solo dal tavolo e dalla mano che entrava ed usciva dalla mia vagina e urlavo dal profondo per l’intensità dell’orgasmo. Tentai di sorreggermi con le gambe ma queste sembravano si fossero staccate dal mio corpo e non ubbidivano ai miei comandi. Un fiume stava colando lungo l’interno delle mie cosce e l’idea mi eccitava e mi vergognava da morire, esposta nuda vinta ‘Poi smise, si vestì e se ne andò’disse sei la donna più ninfomane del mondo, aveva ragione Piero! Da quando ti sei fatta lui e Marco davanti e dietro in Spagna! Non ci potevo credere che una donna potesse essere così ! Ma attenta, non lo dirò a tutti! Sarà un nostro piccolo segreto, e se farai quello che ti dirò non ti sputtanerò’e vedrai che vorrai ancora fare sesso, e non aspettare e chiamami, ninfomane!’
Finito il racconto lei piangeva ‘mi abbracciò, e mi sussurrò’ io non so quante volte sono venuta ma so che mi sono ritrovata con la bocca, il culo e la fica piena di sborra . Cosa dovevo fare?’ Io ero troppo eccitato che mi feci raccontare di nuovo nei minimi dettagli quello che avevano fatto e che vi ho raccontato e le sue emozioni e godimenti.
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !
Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !

Tizy mi raccontò la nuova avventura ‘ Dopo poche settimane senza preavvisarla , Bob entrò nel suo studio dove lei teneva le lezioni di musica.
Lei, seduta sul divano, stava tenendo una lezione auna ragazza di 19 anni Denise, che era seduta accanto a lei, e a due diciottenni, che erano invece seduti su due poltroncine sistemate innanzi alle donne, e quindi al divano. Il tavolino cosparso di fogli li divideva. Tutti avevano degli spartiti in mano, e si girarono di scatto a quella intrusione.
‘Buongiorno, scusate l’interruzione, avrei bisogno di parlare con lei, signora Tiziana.’ disse con un furbo sorriso Bob
Tizy imbarazzata e spaventata, si scusò con i ragazzi ed uscì dal salone, seguendo Bob che si era velocemente avviato verso lo studio e appena entrati, Bob chiuse la porta disse ‘ ora , andiamo nella tua camera, ora’.
Appena entrati in camera, l’uomo scelse una gonna e la tirò alla donna, quindi posò un pacchetto sul letto. ‘ti ho portato anche un regalo! Adesso indossa questa gonna e quello che troverai nel pacchetto, e vestiti. D’ora in poi VOGLIO che tu sia SEMPRE vestita come una troia, hai capito, come una troia, o devo fartelo fare con altri metodi ? Non te lo voglio più ripetere, stai molto attenta, sennò quello che so di te, lo spargo ai quattro se mi fare incazzare ! Ti aspettiamo nel salone.’ Quindi si voltò ed uscì dalla stanza.
Rientrando nel salone, in attesa che Tizy si cambiasse d’abito, Bob aveva una espressione sorridente, ormai certo che la donna fosse un suo potere. Si accomodò in una terza poltroncina che era posizionata di fronte al divano, in mezzo alle poltroncine dei due ragazzi e si mise a parlare coi ragazzi.
‘Credo proprio che oggi ascolterò la lezione con voi, vi va ragazzi ? Come vi chiamate ?’
‘Io Denise ‘ rispose velocissima la ragazzina di fronte a lui, che affascinata dal suo aspetto elegante e dal suo fisico scultoreo, aveva iniziato a fissarlo intensamente.
‘Io sono Philippe, molto piacere’ ‘ disse il ragazzino alla sua destra.
‘Io invece mi chiamo Robert, felice di conoscerti ‘ disse l’altro ragazzino. ‘Bene anche io mi presento, allora: io sono Bob e ho 37 anni, ormai. Voi mi sembrate molto giovani, quanti anni avete ?’
‘Io ne ho 19.’ rispose Denise. ‘Io 18.’ ‘E io invece 20.’ dissero i ragazzi. ‘Sapete, voglio dirvi che”.’ iniziò Bob ma si bloccò immediatamente, avendo visto Tizy entrare nella stanza.
Appena videro lo sguardo di Bob spostarsi verso la porta, ed udendo un rumore di tacchi sul pavimento, anche i tre allievi si voltarono. Quello che videro li lasciò sicuramente allibiti, in quanto si scambiarono subito dopo delle occhiate interrogative. I due maschietti poi, che erano seduti ai lati di Bob che aveva visto tutto, si erano scambiati un sorrisino molto eloquente.
Tizy infatti, aveva cambiato completamente aspetto, indossava una aderente minigonna in pelle nera (quella che Bob le aveva subdolamente imposto), oltretutto munita con un piccolo spacchetto laterale, che le lasciava scoperte praticamente tutte le gambe ed arrivava a stento a coprirle la fica.
Le gambe, bellissime e lunghissime, erano fasciate da velate calze nere, e terminavano in un paio di scarpe in vernice lucida nera, munite di un tacco a spillo vertiginoso colore acciaio. La parte del busto era coperta soltanto da una camicetta giallina a collo rotondo, della quale Tizy aveva lasciato aperti almeno i quattro’cinque bottoni più in alto. Bob notò anche che Tizy aveva già indossato il suo regalo, una cavigliera in oro, che lei portava appunto attorno alla caviglia destra.
La donna percorse con passo elegante, facendo ticchettare i passi, i quattro metri che la separavano dal divano, sotto gli occhi interessati e maliziosi dei due ragazzi diciassettenni, un po’ invidiosi della giovane Denise e assolutamente perversi di Bob
Arrivata al divano, la donna si accorse che dove avrebbe dovuto sedersi c’erano posati i suoi spartiti, quindi voltò le spalle ai tre uomini, mostrando loro il meraviglioso culetto, per spostarli. Dovette poi sedersi con la massima attenzione, a causa della minigonna, e riuscì in questo modo a non mostrare troppo le sue grazie.
‘Allora ragazzi, ricominciamo ‘ disse ‘ e vedo che abbiamo anche un ospite, oggi’
‘Se non le dispiace vorrei assistere anche io alla lezione, credo proprio che sarà una lezione INTERESSANTE’ rispose Bob calcando la voce proprio sul doppio senso dell’ultima parola, che venne immediatamente recepito da Philippe e Robert, che non trattennero dei risolini ironici.
Tizy si sedette sul divano e ricominciò la lezione, cercando di carpire con le parole e con le spiegazioni l’attenzione degli allievi. Già dopo 5 minuti però, la signora fu costretta a cambiare posizione e, ovviamente senza rendersene conto, accavallò le lunghe gambe fasciate dalle calze nere, producendo un delizioso suono con la sfregatura delle cosce.
Immediatamente da entrambi i lati della minigonna spuntò il pizzo ricamato del reggicalze, ed addirittura era possibile scorgere anche, al di sopra del reggicalze, la bellissima pelle dei fianchi. Tizy e Denise non si accorsero naturalmente del fatto, ma i tre uomini, che erano seduti esattamente di fronte a loro, poterono ammirare il meraviglioso spettacolo.
Da quel momento in poi l’attenzione dei due ragazzi fu attratta soltanto dai movimenti delle gambe della donna, nel tentativo di scorgere più possibile al di sotto della sua minigonna. I movimenti involontari si ripetevano, e la minigonna, che era assolutamente troppo stretta, si alzava inesorabilmente, creando dei turbamenti nei giovanetti, che erano facilmente visibili al centro dei loro pantaloni. I loro giovani, affamati ed inesperti cazzi scoppiavano ormai nelle mutande.
Bob iniziò a fissare in volto Tizy con l’intenzione di farsi notare. Quando la signora e Denise finalmente alzarono gli occhi dagli spartiti che stavano guardando, Bob fissò eloquentemente le gambe scoperte, per lanciare un segnale di apprezzamento alla signora, quindi si produsse in un sorriso. Anche Denise aveva osservato la scena, ed aveva intuito probabilmente ciò che stava accadendo.
Tizy allora capì il gioco perverso e si sentì rimescolare il sangue: ecco cosa voleva quel porco ! Voleva che lei si mettesse in quel modo per eccitare i due ragazzini, che facesse la troia per loro ! Lo stomaco le si chiuse e sentì girare la testa, diverse anime erano dentro di lei in tempesta.
Facendo finta di nulla, guardò di sottecchi i due ragazzi, e notò immediatamente che le stavano fissando le gambe senza vergogna, e senza nemmeno tentare di nasconderlo. Una eccitazione malsana le pervase il corpo e la mente, immaginando loro cazzi ventenni duri, dritti e vogliosi, e la testa le girò più violentemente, non capì più nulla, come se fosse in uno stato di ubriachezza totale. La magia di Bob aveva effetto’ Tizy, dopo aver spostato il culo un po’ in avanti con fare disinvolto, disaccavallò le gambe, lentissimamente e non le accavallò più, tenendo le ginocchia un poco scostate. Gli occhi degli uomini di fronte le si piantarono al centro,e lei pur non vedendolo, lo percepì fortissimamente. I due ragazzi e Bob dalla loro posizione, potevano distintamente vederle nuovamente il pizzo del reggicalze nero, questa volta nella parte interna delle cosce, la bianca parte superiore delle cosce e, ovviamente la fica bellissima che iniziava a brillare di voglia. I peli erano pochi e biondi, il che permetteva di scorgere benissimo le grandi labbra e la rosea carne al loro interno. Bob fu orgoglioso di vedere che non aveva indossato le mutandine, la stava facendo proprio diventare una depravata. ‘Allora, ragazzi, dicevo, a proposito di questo spartito”” Alzò la testa giusto in tempo per vedere i ragazzi che staccavano gli occhi sgranati dalla sua fregna per guardarla in viso, e notò che invece Bob con fare beffardo, continuava a guardarla in mezzo alle gambe e sorridere.
‘Dicevo, questo è quello che dovete studiare per la prossima volta.’ disse, tentando di riprendere il filo del discorso, ma ormai i suoi pensieri erano persi altrove. Sentiva un caldo atroce, un fuoco che le saliva direttamente dal basso ventre. Iniziò a sudare. Si mise leggermente di traverso sul divano, accavallò nuovamente le gambe, mostrando così nuovamente una abbondante porzione del reggicalze e, questa volta, data la posizione, anche una parte del sedere.
Era irrequieta, non riusciva più a stare immobile e, a quanto pareva, nemmeno i poveri ragazzi torturati riuscivano a controllarsi. Non ascoltavano assolutamente più la lezione, pensavano soltanto a guardarle le cosce. Le erezioni erano ormai maestose, e Tizy si scoprì di nuovo a guardare in direzione dei loro cazzi.
Per fortuna loro non se ne accorsero, ma Bob la guardò e le schiacciò un occhiolino complice. Le caddero in terra i fogli e, dovette disaccavallare nuovamente le gambe per chinarsi a raccoglierli. Così facendo, con il viso rivolto verso gli uomini, non potè evitare che la camicetta si aprisse, mostrando la quasi interezza delle sue meravigliose e rotonde tette, Robert riuscì addirittura a vederle uno dei grossi e ormai duri capezzoli.
Raccolti i fogli, Tizy si rese conto di essere accaldatissima, sicuramente anche per l’eccitazione dovuta alla situazione, e, spossata, si appoggiò completamente allo schienale del divano. Avendo però spostato il culo in avanti precedentemente offrì ancora di più la visione della fica, ormai lucidissima degli umori che ne colavano, a Bob e ai due poveri giovani allievi.
In quel momento suonò un orologio che era stato posato sul pianoforte, che indicava il termine della lezione. e Tizy si alzò mettendo a posto alla bella e meglio la minigonna. Denise si allontanò per prendere alcuni libri e i due ragazzi si alzarono repentinamente e, voltandosi di scatto per non mostrare la loro erezione, dissero simultaneamente ‘vado al bagno’.
‘La signora Tiziana vi accompagna, vero signora ?’ disse Bob fissando in volto Tizy
La Tiziana annuì con il capo e si avviò per seguire, con le gambe ancora tremanti, i due ragazzini che conoscevano benissimo la strada verso la toilette. Nel passare vicino a Bob venne presa per un braccio dalBob che le sussurrò all’orecchio.
‘Vai, vai, accompagnali a toccarsi, mentre pensano alla tua fica bagnata !’
Robert e Philippe si fecero di lato intenzionalmente per farla passare e, camminando lungo il corridoio verso la toilette, la signora poteva sentire tutto l’umido che impregnava il suo fradicio sesso, ed il movimento delle cosce unito a quello che Bob le aveva sussurrato all’orecchio circa le intenzioni dei due allievi, ed al fatto che i due ora le stavano sicuramente fissando vogliosamente il culo, non faceva altro che accrescere la sua spaventosa eccitazione, facendola procedere quasi barcollando, con le gambe le tremavano incredibilmente.
Il primo ad entrare in bagno fu Philippe, e la signora stette fuori insieme a Robert, che aspettava il suo turno.
Tizy si appoggiò con il sedere al muro, nella speranza di poter mantenere un equilibrio stabile. Tentò di tenere le ginocchia e le gambe strette, nel tentativo di diminuire magari la propria eccitazione, ma il pensiero del suo allievo in piedi a sfogarsi davanti al cesso e gli umori che le colavano dal centro della sua femminilità non le davano tregua, ne poteva ormai sentire anche il profumo. Il respiro era affannoso, ed il seno sembrava esplodere all’infuori ogni volta che lei cercava di fornire aria ai polmoni. Si rese conto che Robert le teneva gli occhi piantati sul corpo, e si sforzò di guardare altrove.
Appena il ragazzo distolse lo sguardo, fu il suo turno per osservare, e si rese conto di non poter fare a meno di fissare il centro dei suoi pantaloni, l’erezione era fortissima, evidente e, probabilmente, anche dolorosa.
Chiuse gli occhi, sperando di vivere uno strano sogno, ma, quando li riaprì, stava ancora fissando la forma del cazzo costretto all’interno dei blue jeans del diciottenne .
Alzò lo sguardo, e si rese conto che Robert la stava guardando in viso. Appena gli occhi si incontrarono, Robert abbassò lo sguardo verso le tette sporgenti e le gambe della donna, quindi sporse impercettibilmente il bacino in avanti, quasi in segno di offerta.
Tizy fissò il pavimento, la situazione le stava completamente sfuggendo di mano, quando udì il rumore dello sciacquone e Philippe uscì dalla toilette, rosso in volto.
Si salvò per miracolo, fossero passati ancora alcuni minuti Tizy avrebbe sicuramente perso il controllo dei suoi sensi ed avrebbe commesso qualche sciocchezza.
Robert le diede una ultima occhiata e si infilò in bagno di corsa a sfogare le proprie voglie. Trascorsi pochi minuti, la donna ed i due ragazzini fecero ritorno al salone.
‘Te l’avevo detto che tu eri una troia nel tuo intimo, ed io tirerò fuori la ninfomane che è in te. Ti e piaciuto sconvolgere quei ragazzini, vero ? Lo sai cosa hanno fatto, due minuti fa ? Hanno stretto i loro cazzi nelle mani e si sono masturbati pensando alle tue belle cosce, non sei contenta ?’ le disse , Tizy quasi tremava a queste parole, la voglia ormai l’aveva completamente ubriacata, e non era più in grado di rispondere in maniera sensata.
‘Io’..io’..non so cosa mi stia succedendo’.non so’.’
‘Si che lo sai, sta venendo fuori la vera Tizy dai manda via questi sbarbatelli, e rimaniamo da soli’
I due ragazzi stavano un po’ i disparte, il gonfiore dai loro pantaloni era sparito, e Tizy li salutò, dicendo loro che la prossima lezione sarebbe stata dopo dieci giorni.’Grazie, signora Tizy è stata proprio una lezione”..bellissima !’Le disse Robert.
Andarono via insieme a Denise, e parlavano tra loro a bassa voce, la signora pensò che parlassero di lei.
La Tiziana chiuse l’uscio alle spalle dei ragazzini, e sentì immediatamente le mani di Bob iniziare ad accarezzarle il collo e le spalle da dietro. il tremore alle gambe era ormai continuo, le sembrò quasi di crollare a terra, e dovette appoggiarsi con entrambe le mani alla porta chiusa, nella posizione che di solito assume chi viene perquisito da dietro.I suoi umori continuavano a colarle dalla vagina, inumidendole addirittura le cosce, un calore assurdo la possedeva completamente, la testa le girava ormai inarrestabile, il respiro era sempre più affannoso ed i capezzoli erano talmente duri da provocarle quasi dolore.
Bob continuò nell’abile e lento massaggio del collo e delle spalle della donna, quindi, improvvisamente, le mani passarono sul davanti e chiusero a coppa i magnifici seni offerti, non protetti da alcun reggiseno. Le mani si muovevano in senso rotatorio, quindi , con la punta delle dita, accarezzavano lievemente i capezzoli inturgiditi.
La donna chiuse gli occhi e, senza spostare le mani dalla porta, mosse lievemente lo stupendo culo fasciato dalla minigonna verso il ragazzo, nella speranza forse inconscia ed involontaria di incontrare la durezza del meraviglioso cazzo. Quando si rese conto di ciò, Mizar staccò senza preavviso le mani dalle dure tette e lasciò la donna appoggiata in quella posizione senza più toccarla. Geraldine, ancora ad occhi serrati, sentì l’Ucraino mormorarle all’orecchio.
‘Il gioco è finito, Signora Tiziana, ho altri impegni, per oggi; riprenderemo un’altra volta, quando ne avrò voglia.’
Venne gentilmente scostata dall’uomo e questi uscì senza aggiungere altro, lasciandola sola ed ancora tremante di fronte alla porta richiusa.
La giovane Denise era rimasta a fare esercizi e non vedendola tornare in studio andò a bussare al bagno . La sua voce le arrivò come dall’oltretomba. La studentessa la stava guardando con aria interrogativa.
‘No, nulla, grazie Denise , ho soltanto un po”’.di mal di stomaco, ecco, solo mal di stomaco’. Poi Tizy si girò e, senza emettere alcun altro suono si diresse verso la toilette che era servita da sfogo ai suoi allievi 10 minuti prima.
Dopo aver chiuso a chiave la porta, si appoggiò con le spalle al muro, allargò le gambe ed iniziò a far scivolare verso l’alto la minigonna. Poi, tenendo la minigonna alzata con i denti, passò i palmi delle mani sulle calze all’interno delle cosce, partendo dalle ginocchia e risalendo lentamente verso il centro del piacere.
Arrivate vicino alla meta, le sue mani incontrarono il bordo delle calze con i gancetti del reggicalze, quindi l’umido degli umori che fin lì erano colati, poi proseguirono verso l’alto e finalmente le dita arrivarono ad operare sulla fica affamata. Due dita della mano destra aprirono lentamente le grandi labbra, mentre due dell’altra mano si infilarono all’interno, una martoriando il clitoride e l’altra muovendosi nel profondo. L’orgasmo atteso da minuti arrivò immediatamente e lei non urlò tutto il suo piacere soltanto perché in bocca stringeva ancora la sua minigonna nera. Era completamente sconvolta da quello che stava accadendo. Seduta sul divano, rifletteva sulle ultime vicende e cercava di rimettere in ordine le cose.
L’intromissione del suo amante durante la lezione di piano. Aveva provocato turbamenti sessuali a livelli per lei non immaginabili, addirittura la sua fica aveva iniziato a colare davanti a tre suoi giovanissimi allievi, ed aveva terminato la giornata masturbandosi, stringendo la propria minigonna tra i denti. Ma dove stava arrivando ? Che tipo di donna stava diventando, se non riusciva più a comandare i propri istinti ? E se un giorno le fosse piaciuto quello che stava accadendo, se avesse avuto voglia di farsi violentare o di essere schiava sessuale di qualcuno ? Nonostante trovasse la cosa aberrante, queste domande le ronzavano nel cervello, spaventandola, ma, contemporaneamente, dando una nuova luce alla sua vita.
Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !

Tizy mi raccontò la nuova avventura
E erano già 8 giorni che Bob, il suo amante e ricattatore non si faceva vivo, e lei riteneva che in poco tempo tutto, anche i suoi turbamenti, sarebbe rientrato nella normalità. In quei giorni uscì con le amiche a cena e fece un vita normalissima con suo marito, che doveva poi partire. Fecero anche l’amore e lei finse di raggiungere l’orgasmo interpretando un donna che urlava.
Poi , una sera , quando sapeva che suo marito Piero , che lavorava all’ONU era via , Bob le telefonò e disse che sarebbe venuto a casa accompagnato da un’amica .
Lui arrivò prima poi arrivò l’amica, Licia, e suonò ‘Sei arrivata, finalmente !’ esclamò Bob. ‘Certo che sono arrivata, non sono mica stupida ‘ rispose la ragazza, che dimostrava circa una trentina d’anni ed era vestita con minigonna e stivaloni neri sopra il ginocchio ‘ ora che facciamo ?’
Si rivolse alla ragazza ‘Tania, è il tuo momento, inizia lo show, vieni qui da me !’
La ragazza si avvicinò a lui e iniziarono subito a baciarsi appassionatamente, mentre Tizy distolse lo sguardo da i due, mentre l e lingue di Licia e di Bob si intrecciavano in maniera evidente, e il ragazzo intanto aveva iniziato ad accarezzare le gambe ed il culo della ragazza in maniera lasciva, inizialmente sopra la minigonna, quindi subito dopo infilando la mano sotto e cercando il contatto con la calda fica. Dopo aver continuato i giochi di lingua per un poco, Licia si sedette sul letto con il viso rivolto verso Tizy . Bob prese le ginocchia della ragazza e le aprì a compasso, mettendo in questo modo la fregna fremente e spalancata della sua amante sotto il naso della sua donna ‘Ti piace, vero, ninfomane, ti piace la fica della mia amica eh ? ‘ disse ‘ Ti piacerebbe venire qui ad infilarci le dita o la lingua, , vero ? Ed invece lo farò io, e tu starai li ferma a guardare.’
Quindi infilò molto lentamente un dito nella fica della ragazza, la quale emise un sospiro di soddisfazione. Il dito iniziò a muoversi su e giù nella fregna bagnata, producendo un rumore inconfondibile. A questo punto Bob lo estrasse e lo diede da leccare a Tizy dicendo ‘E tu, cosa ne pensi ? ‘ disse interrompendo di leccare la fica della giovane e riprendendo a pistonarla con le dita ‘ Ti piacerebbe che lo facessi a te, vero ? chissà come stai soffrendo a vedere questo spettacolo.
‘Devi guardare, hai capito? Solo io posso permetterti di non guardare, guardami !’ Tizy ricominciò a guardare la scena erotica che si svolgeva a due metri da lei ed accavallò le lunghe gambe fasciate dalle calze nere. Bob introdusse, questa volta fissando proprio lei in volto, prima tre e poi addirittura quattro dita all’interno della fica della ragazza, che, questa volta, emise un vero urlo di piacere. Continuando a stantuffare con quattro dita quella fica fradicia, poi rivolto a Tizy ‘Allarga le gambe, è venuto il momento di vedere se hai eseguito i miei ordini !’ La donna eseguì l’ordine e Bob potè osservare come non avesse indossato le mutandine ed avesse un reggicalze di pizzo. ‘Togli il giacchino’ ed intanto le dita continuavano a stantuffare, inondandosi dei succhi che colavano copiosi. Tizy si tolse il giacchino e si videro i capezzoli induriti. ‘Apri un po’ la camicetta’. Lei eseguì ancora, dimostrando che non indossava neppure il reggiseno.
Licia ormai stava urlando di piacere e Bob infieriva sulla fica fradicia, spingendovi dentro quasi tutta la mano con movimento veloce e regolare. La fica fradicia penetrata dalla mano era a 80 centimetri dal volto di Tizy .La tensione era altissima. Bob alzò in piedi di fronte a Tizy , che intanto stava sempre seduta sulla sedia a gambe spalancate, e si calò le mutande ed i pantaloni mostrandole il suo cazzo: la misura era imponente, sia di circonferenza che di lunghezza, e di molto superiore a quella del cazzo di suo marito, Piero, ma era soprattutto la forma ad attirare lo sguardo. Era perfettamente diritto, in stupenda erezione, con una cappella che sembrava dipinta da un artista. Bob si tolse anche la maglia rimanendo completamente nudo, e dimostrando la perfetta armoniosità del suo corpo, quindi passò verso la parte del letto ove Licia, sempre sdraiata, aveva la testa, e le infilò lentissimamente il cazzo in bocca. Lei accolse il cazzone in bocca ed iniziò a succhiarlo con dedizione, portando una mano alla fregna per continuare ciò che era stato interrotto mentre lui intanto la chiavava la bocca muovendo il suo cazzo su e giù fino alla gola.
‘Non ce la faccio più, non ce la faccio più.’ esclamò improvvisamente Tizy accarezzandosi la fica grondante e fissando come in uno stato ipnotico la fica della giovane martoriata dalle sue stesse dita. Bob, sempre continuando a spingere il cazzone nella gola di Tania disse ‘Tiziana, vieni qui vicino a me.’ Lei si alzò in piedi e fece per avvicinarsi, ma lui la fermò ‘Aspetta, non così, mettiti in ginocchio, forza.’ Tizy eseguì l’ordine mettendosi in ginocchio. ‘Ecco, brava, ma tira su la gonna, fai vedere quel meraviglioso culo, e poi avvicinati alla boccuccia di Licia che sta lavorando il mio cazzo, coraggio.’ Lei eseguì anche questo ordine, si scoprì il culo ed iniziò ad avvicinarsi a gattoni alla coppia e quando fu arrivata a ridosso della coppia e, dato che aveva avanzato in ginocchio, si era trovata esattamente all’altezza della bocca di Tania che ingoiava la nerchia dell’uomo
Lui, senza smettere il movimento di vai e vieni, le mise una mano sulla nuca per avvicinarle ancor di più il volto. Un fortissimo odore di sesso le colpi le narici, si trovava ormai a 5 centimetri dal cazzo lucido di sborra e di saliva. ‘Ti piace, ninfomnane ? Ti piace questo cazzo ? Dimmi, che cosa sta facendo ora Licia ?’ ‘Ti, ti’.sta ‘.baciando.’ ‘No, amore , guarda bene !’ Licia stava usando tutta la sua tecnica sul cazzo, un po’ lo ingoiava, un po’ lo sbaciucchiava come una pannocchia ed un po’ lo leccava oscenamente. ‘Guarda bene, mi sta succhiando il cazzo e leccando i coglioni, dillo, amore !’ ‘Ti sta baciando’..leccando” La donna sembrava in trance, mentre guardava la scena a distanza ravvicinata. ‘Dillo bene, porca ninfomane guarda bene.’ disse Bob affondando il cazzo nella gola della giovane fino a soffocarla. ‘Ti’ti’. sta succhiando il cazzo e’.e leccando i coglioni!’ ‘Brava, vedrai che un giorno te lo gusterai anche tu, amore, devi solo saper aspettare il tuo turno.’ Tizy sentiva di aver perso una parte della sua coscienza, assisteva imbambolata alla scena, e sentiva uno strano senso di bagnato tra le cosce, probabilmente erano i suoi umori che colavano, contro la sua volontà.
Bob prese Licia di peso e la girò a pancia sotto, quindi la fece inginocchiare e, mentre la ragazza riprendeva ad infilare le proprie dita nella fica slabbrata, appoggiò la cappella al buchetto del culo ed iniziò a spingere, con lentezza e con decisione.
Tizy che era ancora inginocchiata, aveva il volto vicinissimo al buco del culo di Tania e vide il cazzo sparire all’interno dell’ano come un treno dentro una galleria.
Licia iniziò a gemere e a urlare, mentre Bob la pistonava con forza nel retto. Il cazzone usciva ogni volta quasi completamente dal culo della ragazza, per poi rientrarvi immediatamente e profondamente. Tizy era turbata, aveva provato il sesso anale,ma mai con un coso così grosso, nella tenda anche Piero e io la inculammo, ma erano piselli piccoli.. le girava la testa ed ora era ormai sicura che i suoi umori stessero colando dalla sua fica sul pavimento. Le urla di Licia si fecero più forti. ‘Ahhhhh, siii godo, porco, dai inculami, tutta sono la tua puttana, inculami daai, continua’.sfondami tutta”’ In un impulso di libidine la ragazza si infilò in bocca le due dita che fino ad un secondo prima teneva piantate nella fica, ed iniziò a mulinarle freneticamente e oscenamente con la lingua, fissando Tizy che continuava ipnotizzata a guardare l’inculata, che durò ancora qualche minuto, fino a quando Bob eiaculò sulle chiappe di Licia e si adagiò quindi sul letto, dicendo a Tizy, ‘ora ti permetto di leccare il mio liquiso dal culo di Licia, fallo subito e puliscila bene.
Tizy sconvolta eseguì e passò la lingua sulle terga della puttana, fino a seccare via tutto il sislicone del suo uomo e la cosa la eccitò tanto che sentì la sua vagina gonfia e desiderosa..ma non potà fare nulla..perchè passato qualche minuto, Licia prese un cleenex dalla borsa, si ripulì della saliva di Tizy ed iniziò a rivestirsi,
Licia passeggiava nervosamente, Tizy era seduta e stava ancora pensando ad una possibile spiegazione alle sue reazioni.Bob disse ‘Pagala, amore.’ Tizy sconvolta ‘Come ?’ ‘Ho detto pagala, paga Licia, non crederai che lo facesse per amore, eh ?’ Lei prese dal cassetto i soldi delle lezioni di musica e le chiese umiliata.. ‘Ah, quanto devo ?’ ‘Fanno 500 euro per lo spettacolino, bella.’ Lei era come in trance , stava facendo i conti con se stessa. Per quale motivo lei che fio ad allora era una scopatrice ma non provava orgasmi ora smaniava per il meraviglioso cazzo del suo aguzzino ? Per quale motivo era prevalsa l’eccitazione per quello che stava vedendo, sul disgusto nel vedere il suo uomo scopare una troia ? Perché ora si chiedeva quando ancora Bob avrebbe fatto con lei quello che aveva fatto con Licia ? E a lei sarebbe piaciuto ?
Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !

Tizy mi raccontò la nuova avventura
Quel giorno,Bob le aveva ordinato di vestirsi elegante ma con sotto solo un body reggicalze leggero aperto sotto e niente slip e quando lui arrivò con il taxi sotto casa Tizy era già fuori ad aspettarlo con il cappottino grigio e un paio di stivali bianchi con tacco alto.
Tizy entrò nel taxi senza salutare Bob che indicò all’autista una via del centro.
Scesi dalla macchina fecero a piedi alcune centinaia di metri, prima ‘ Andiamo !’ disse il suo amante e si avviò a passi decisi verso il negozio, che aveva la porta d’ingresso e le vetrine tappezzate di manifesti, per non permettere la visione all’interno.
Tizy si strinse nel cappottone, si fece coraggio, ed entrò nel sexy shop. Gli occhi di tutti gli astanti si voltarono verso i nuovi entrati, si trattava esclusivamente di uomini, di tutte le nazionalità.
Tizy potè scorgere ragazzi europei, ma anche africani e perfino un asiatico. Tutti presero a fissarla intenzionalmente, e qualcuno le sussurrò anche qualcosa al passaggio.
Bob camminava spedito all’interno del negozio, segno che lo conosceva molto bene, con Tizy che cercava di seguirlo da vicino. S’infilò in una porticina nera, che si richiuse subito alle loro spalle, ed una grassa prof. di sessant’anni circa distolse lo sguardo dalle telecamere posizionate per controllare il pubblico, ed andò loro incontro. ‘Ciao, Rosanna !’ disse il ragazzo all’indirizzo della cicciona. ‘Ciao, mio tesoro ‘ rispose la cicciona facendogli schioccare un bacio sulla guancia ‘ E’ lei la tipa dell’esperimento ?’ disse rivolgendo lo sguardo verso Tizy ‘Sì, è lei, dove la faccio mettere?’
Nessuno si preoccupò di presentare, né di coinvolgere Tizy nella conversazione, anche se evidentemente lei ne era l’oggetto.
Con un cenno del capo Bob indusse Tizy a seguirlo verso l’angolo della stanza, dove c’era un camerino con dentro una sedia con due appoggi per le cosce.
La vecchia giunse vicino a loro, con un marchingegno bianco in mano, un cilindretto leggermente più grande di una sigaretta, che presentava una punta arrotondata, tipo una lucida e bianca supposta e, con molta esperienza, lo infilò lentamente, nel fondo della fica ben lubrificata di Tizy che si lasciava passivamente fare ormai qualsiasi cosa. Rosanna spinse con le dita il cilindro all’interno della vagina di Tizy posizionandolo più a fondo possibile, quindi si allontanò. le avevano infilato nel corpo un piccolo aggeggio bianco , sapeva che era un sex toy, ma non riusciva ad immaginare come funzionasse in realtà, ma lo capì quando vide Rosanna consegnare a Bob un telecomando, come quelli che si usano per aprire e chiudere le automobili.
Bob la guardò negli occhi, sorrise, e pigiò un bottone del telecomando. Tizy finalmente capì il gioco perverso: il telecomando era collegato al vibratore che era stato inserito nel suo grembo !
Il vibratore iniziò la sua opera, e Tizy ben presto sentì i brividi salirle dalla schiena; le vibrazioni di piacere partivano esattamente dal centro della sua fica, e giungevano direttamente al cervello, come delle onde impetuose sempre più violente.
Tizy si alzò e, senza estrarre il vibratore dalla sua intimità, tirò giù il vestito e si rimise il cappotto. Dovettero passare nuovamente attraverso il sexy shop, e nuovamente Tizy sentì gli occhi di tutti gli uomini affamati sul suo corpo.
In più, ad accrescere la sua tensione, sopraggiunsero due o tre piccole scariche del vibratore, abilmente scatenate dal fidanzato dell’amica a mezzo del telecomando, che la fecero fermare, appoggiandosi ad un cliente che la guardò stupito, poi si riprese e lo ringraziò con un sorriso, ma la vergogna le fece mordere le labbra.
Dopo 30 secondi di trattamento, Bob rise beffardo, mentre Tizy iniziava a lamentarsi, a gemere e a godere e fece scorrere un cursore sul telecomando e Tizy quasi lanciò un urlo, il vibratore adesso era al massimo due persone la guardavano stare per godere, agitando il bacino, inspirando in modo anomalo e aprendo e chiudendo gli occhi, appena lui fu a portata, Tizy gli posò la mano sui pantaloni, all’altezza del cazzo, ma lui si ritrasse, e disse ‘Lascia il giocattolino dentro, alzati e usciamo.’
Tizy si alzò e, senza estrarre il vibratore dalla sua intimità, tirò giù il vestito e si rimise il cappotto. Dovettero passare nuovamente attraverso il sexy shop, e nuovamente Tizy sentì gli occhi di tutti gli uomini affamati sul suo corpo.
In più, ad accrescere la sua tensione, sopraggiunsero due o tre piccole scariche del vibratore, abilmente scatenate dal fidanzato dell’amica a mezzo del telecomando, che la fecero fermare, appoggiandosi ad un cliente che la guardò stupito, poi si riprese e lo ringraziò con un sorriso, ma la vergogna le fece mordere le labbra.

Appena fuori, Bob le mise un telefonino acceso nella tasca del cappotto, appuntò sul girocollo del vestito il piccolo microfono che aveva acquistato in precedenza, e posizionò nell’orecchio di Tizy l’auricolare. Ripeté le medesime operazioni su se stesso, quindi si allontanò qualche metro e fece una prova. ‘Mi senti ?’ ‘Si,..’ rispose la donna. Sembrava parlassero da soli in mezzo alla strada, in realtà, con questo apparecchio lui avrebbe ascoltato tutto quello che Tizy avrebbe detto, ed avrebbe potuto parlarle senza che nessun altro potesse sentire, disse ‘Bene, inizia a camminare. Io sarò qui, dietro di te e ricordati: ti seguo e ti controllo, non fare la furba !’ La cosa iniziava ad intrigare Tizy che iniziò a camminare sul marciapiede, attendendo con trepidazione i nuovi ordini del suo padrone, domandandosi quale strano gioco perverso si fosse inventato questa volta. Percorse qualche centinaio di metri in maniera assolutamente tranquilla, senza che la macchinetta infernale inserita all’interno della sua fica, desse alcun segno di vita.
‘Fermati ! Aspettiamo che arrivi l’autobus 36 e saliamo. Al capolinea scenderemo, ed andremo a fare compere ai magazzini Generali hai capito ?’
‘Ho capito.’ rispose lei, e si fermò ad aspettare l’autobus, che arrivò pochi minuti dopo. Fin quando Tizy aveva dovuto solo camminare lentamente, il vibratore, seppur sempre percepito, non le aveva procurato alcuna sensazione. Ora, nel momento di dover salire gli scalini dell’autobus, invece, l’oggetto di piacere fece sentire maggiormente la sua presenza, creandole un po’ di disagio e qualche brivido. Appena saliti sull’autobus, fece per sedersi, ma Le arrivò, perentorio, l’ordine dall’Ex fidanzato dell’amica
‘Non sederti, stai sulla piattaforma posteriore’, accompagnato da una scarica del vibratore non fortissima, ma che sembrava non dovesse finire mai.
Tizy si morse le labbra: la scarica continuava, e lei chiuse gli occhi, aggrappandosi ai sostegni di cuoio che penzolavano dall’alto.
Riaprì gli occhi e guardò in viso il suo amante, che stringeva nelle mani il telecomando: nessuno poteva immaginare quello che stava accadendo. Lo implorava con gli occhi di continuare a darle la sensazione di cui iniziava a non poter fare a meno. Lui la accontentò mise le scariche al medio livello, ed il piacere iniziava a salire incontrollato. Tizy sudava e, per tentare di alleviare il calore, aprì il cappotto, mettendo in mostra il suo bel fisico perfetto fasciato nell’abito bianco. Gli stivali, anch’essi bianchi, la facevano estremamente erotica. Tizy sentiva tremare le gambe, l’orgasmo si avvicinava, richiuse gli occhi e strozzò in gola un rantolo di piacere. Le vibrazioni cessarono, e lei sospirò profondamente.
Le persone salivano e scendevano dall’autobus. Più di un uomo si appoggiò a lei, e sicuramente qualcuno con malizia. Il vibratore, intanto, compiva la sua opera, Bob lo accendeva e lo spegneva a suo piacere, alternando lunghe scariche di debole potenza a corte scariche di massima potenza. Facendo ciò teneva Tizy costantemente a un secondo dall’orgasmo, senza però mai permetterle di raggiungerlo completamente, e lei era sull’orlo di una crisi nervosa. Si portò un mano verso la pancia per toccarsi e venire, ma Bob ne disse ‘fermati! Non è questo il gioco? Non vorrai mica masturbarti sull’autobus davanti ai passeggeri, poi tutta la rete e la città ne parlerebbe.
Lei obbedì ma lui la lasciò tranquilla per permetterle di calmare il bollore che la pervadeva.
Ad un certo punto Tizy scorse tra i passeggeri che salivano sull’autobus Robert, il ragazzo di famiglia americana, il suo allievo di studi di pianoforte. Tentò di girarsi con il volto verso l’esterno per non farsi riconoscere, ma il ragazzo ormai l’aveva vista. La chiamava con quello che sapeva essere il suo nome vero e le dava del lei educatamente e la chiamava ‘professoressa Tiziana’ .
L’autobus era strapieno in quel momento, ed il ragazzo le si mise vicinissimo, accostato e la salutò ‘professoressa Tiziana che piacere incontrarla qui ! era ancora eccitato da quella esibizione e aveva cercato sue foto osè su facebook .., ho parlato ieri con i miei amici di lei e di quelle belle foto che il suo ehm fidanzato ha messo su facebook, con quel bikini era stupenda’Lei disse con un sorriso forzato non ne sapeva niente”. ‘Ciao Rob”’.grazie’eravamo a Positano..in luglio..bel posto..’ Tizy si era interrotta perché il sadico fidanzato aveva attivato il vibratore al massimo. ‘Rob’ert, co’.. come stai.’
Le vibrazioni che partivano dal suo grembo le stavano facendo girare la testa, le pareva di impazzire di desiderio. ‘Sto bene, prof. Tiziana ma che c’è? Si sente male?’ ‘Nnno..tutto a posto’.mi gira solo’un po’ la..testa..’ ma appena terminata la frase Tizy si aggrappò con entrambe le mani alle spalle del ragazzo e chiuse gli occhi. Il vibratore la stava masturbando al massimo e Bob non sembrava volerlo rallentare. ‘Aaahh” un sospiro uscì dalla bocca di Tizy .. prof. ‘ disse il ragazzo ‘ che c’è? Insomma, mi fa spaventare !’ ‘Ahhh’.oohh’Robert..io’..io’.sto”sto’. per”.’ Biascicò lei aggrappandosi ancor di più al suo amico di suo fratello,aspirando il suo odore maschile e schiacciandosi contro di lui, nascondendo il viso contro il suo collo, sussurrando ‘scusa scusa..non sto bene’oggi giramenti di testa’sai’le donne..certi giorni’dolori mestruali” il giovane era frastornato, non capiva cosa stesse accadendo a Tizy che tremolante, gli si schiacciava contro, facendogli sentire distintamente le punte dei capezzoli, e permettendogli di spingere il cazzo già eretto contro il suo bacino che gli si sfregava contro come non aveva mai fatto’.
Ebbe per un attimo la tentazione di tentare di toccarle il ventre che sapeva farle male, per alleviarle il dolore che aveva detto di avere ‘o baciarla, sentendo il suo profumo di femmina in calore esaltato dal suo stato di pelle sudata, ma le passò solo un braccio dietro la schiena, trattenendola a se, ma non osò più di tanto, anche se dalla sua esibizione di quel giorno aveva qualche dubbio sulla sua serietà.
Bob spense di colpo il vibratore, passando dal massimo della sollecitazione allo zero. Le onde dell’orgasmo, che era stato così fortemente sollecitato e poi era stato respinto sul traguardo, però circolavano ancora nel sangue di Tizy che impiegò qualche secondo a riprendersi del tutto. ‘Io’..io stavo quasi per svenire, sai’certi giorni’Robert, per fortuna che sono arrivata a destinazione ‘ disse Tizy all’amico di suo fratello che l’aveva praticamente tenuta in piedi ‘ Scendo qui, devo andare ai magazzini Generali’ ‘Non la lascio assolutamente, prof. Tiziana Non posso lasciarla in questo stato, io vengo con lei.’ ‘Ma no, non ti preoccupare, vai pure, chissà quante cose avrai da fare” La voce di Bob proveniente dall’auricolare si intromise nel dialogo. ‘Non fare la stupida, sono io che decido le cose. Questo è un bel colpo di fortuna, lascia che ti accompagni.’
Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !

Tizy mi raccontò la nuova avventura

Tizy e il ragazzo entrarono ai magazzini Generali , lei aveva l’auricolare con cui Bob la comandava ‘Vai al reparto scarpe, e provatene quattro o cinque paia’ disse Bob che li seguiva, a distanza.
C’erano un commesso biondo ed un commessa castana, bella, ‘Scegli lei, e poi togliti il cappotto.’ disse ancora Bob e Tizy fece un cenno proprio a quel commesso, per essere da lui servita.
Si tolse il cappotto e lo diede alla commessa che aveva un’espressione di stupore, vedendo quella donna appariscente in tubino aderente, calze bianche e stivali.
‘Si accomodi, ‘ disse indicando un divanetto ‘ In che cosa posso servirla ?’ ‘Mi porti delle scarpe bianche con il tacco alto e la fibbia, possibilmente dorata.’
Robert si accomodò su un puff di fronte al divano, e Tizy potè scorgere Bob che, all’esterno della vetrina, teneva il temuto telecomando in mano.
Come per ricordarle la situazione, il ragazzo premette il bottone, e il vibratore niziò nuovamente il suo lavoro. ‘Fatti togliere gli stivali dal tuo allievo ‘ disse Bob nell’auricolare ‘Robert, puoi aiutarmi a togliere gli stivali ?’ chiese ‘Certo, professoressa Tiziana’ rispose il ragazzo, e si chinò, iniziando a sfilare il primo stivale . Bob aumentò la velocità del vibratore ed iniziò a parlare alla donna. ‘Lo senti come ti vibra nella fica, eh Tizy ? E scommetto che ti piace”sei proprio una gran porca ! Pensa se il tuo allievo si accorgesse di qualcosa’che figura faresti, !
Scommetto che cercheranno di guardarti in mezzo alle gambe e tu non devi fare nulla per impedirlo, anzi favorisci le loro lumate ..hai capito ? Aspetta, adesso acceleriamo ancora un po’. Che dici, ti lascerò godere questa volta ?”..Buon godimento, amore !’ E, come promesso, diede un ulteriore impulso al vibratore.
Tizy ricominciò a mordersi le labbra e ad avvicinarsi al tanto desiderato orgasmo. Robert intanto aveva sfilato il primo stivale, ma teneva ancora il caldo piede destro della Tizy nella mano.
Spingendo il piede verso destra, costrinse Tizy ad allargare un poco le gambe, mentre lei stringeva le cosce per evitare di lasciare bagnato il puff di prova , ma il ragazzo e riuscì a scorgerle la fica, scoprendola depilata e senza mutandine.
Quindi, vedendo sopraggiungere la commessa, lasciò malvolentieri il piede e sfilò l’altro stivale, lasciando alla biondina il campo libero.
Intanto il vibratore scavava all’interno di Tizy che iniziava a perdere il controllo e respirava forte. Robert la guardava tra il preoccupato e l’eccitato ‘questa donna, che all’inizio era normale, – pensava- deve avere qualcosa all’utero o alla figa, perché si comporta come se avesse degli orgasmi, come se qualcosa le toccasse la fica’mah..’
Anche la commessa, ora rivelatasi di tendenza lesbo, era presa dalla bellezza di Tizy dalla parte generosa di cosce scoperte, desiderava vederla tra le gambe, dato che il grande compenso del suo mal pagato lavoro era anche il benefit di intravedere tra le gambe le clienti e in quel caso era particolarmente turbata dalla carica erotica che Tizy sprigionava, con le labbra sudate che lei si leccava continuamene e quelle macchie di bagnato sul vestito sotto le ascelle e sulla punta dei capezzoli che si intravedevano sotto.
E così quando prese il piede destro della bruna e iniziò a calzare la scarpa, procedeva lentissima sul piede, fissando senza vergogna la spacca odorosa di Tizy che aveva a 25 cm dal viso.
Le posò il piede con la scarpa a terra e, questa volta in maniera più evidente, alzò l’altro tentando di allargare ancor di più le gambe della bruna in balia dei sensi, non aveva la forza di difendersi, ma Robert, indispettito ed ingelosito, intervenne.
‘Ma insomma, quanto ci vuole a provare una scarpa ? Ma è possibile ? E si sbrighi, che abbiamo mille altre commissioni da fare !’ Bob aveva sentito tutto e non gradiva questa intromissione. Rallentò un attimo la velocità del vibratore, ed urlò nell’auricolare.’ mandalo via, il ragazzo, mandalo via e digli di aspettarti presso i camerini per uomo, svelta !’ ‘Robert, tesoro, va tutto bene, lascia che la signorina faccia il suo lavoro. Tu aspettami pure dai camerini da uomo, va tutto bene.’
‘Ma, prof. ‘..’ ‘Vai pure, caro, stai tranquillo, sto qui con questa gentile ragazza, e sorrise alla commessa , poi arrivo subito.’
Il ragazzo si allontanò a testa bassa. Bob era contento perché poteva far continuare il gioco perverso, ed il commesso era contento perché poteva continuare a bearsi della strepitosa fica depilata che aveva innanzi. Tizy assaporava ora le onde di piacere che le salivano dal basso ventre, visto che il vibratore ora non era alla massima velocità. Si lasciò andare, godendosi le vibrazioni, ed abbandonandosi nelle sapienti mani del giovane commesso che massaggiava i piedi facendo aderire la suo piede la pelle raffinata delle scarpe e a quella minima velocità il vibratore le dava un grandissimo piacere, ed era quasi rilassante.
La commessa, da parte sua, constatata la remissività di quella splendida cliente, approfittò fino in fondo della situazione, e le provò con estrema lentezza tre o quattro paia di scarpe, spalancandole più volte le gambe a suo piacere e accarezzandole le caviglie, con la lingua fuori, come se volesse andare avanti e leccarla fino alle ovaie. In un momento in cui non erano visti da nessuno, addirittura azzardò una lasciva carezza lungo il polpaccio, risalendo con la mano verso l’interno coscia e arrivando a sfiorare la fica. Tizy in balia del suo desiderio, ormai lasciava fare; anche questo contribuì ad avvicinarla ancor di più a quell’orgasmo che stava aspettando da tutto il giorno. Ma proprio mente la mano della commessa le palpava il ginocchio e lei stava per venire, Bob spense li sex toy e disse ‘Basta, paga le scarpe e andiamo a cercare il ragazzo.’
Lei con un sorriso Tizy scostò la mano della giovane , gli disse ‘grazie, lei è un amore, prendo queste azzurre e si alzò di scatto, pagò le scarpe, recuperò il cappotto ed uscì dal negozio, lasciando la povera commessa a toccarsi, in uno stato di eccitazione incontenibile, tanto che poi lo vide entrare in un camerino a probabilmente masturbarsi.
Poi , giunta al reparto abbigliamento uomo, Tizy vide subito Robert che la stava attendendo. ‘Che devo fare ?’ chiese via microfono al suo amante-torturatore, che la seguiva di pochi metri. Intanto Robert l’aveva vista e le stava venendo incontro. ‘Digli che per ringraziarlo della sua pazienza, vuoi fargli un regalo.’
‘Zia Tiziana come va ? Tutto bene? Perché mi ha fatto attendere qui al reparto uomo ?’ ‘Ciao Robert, tutto bene, è solo che ho pensato di farti un regalo per ringraziarti, ecco tutto.’
‘Un regalo ? A me ? E che cosa mi vuole regalare, prof. Tiziana ?’ esclamò, sorpreso, il giovane.
‘Digli che vuoi regalargli dei pantaloni .’ disse Bob ma Tizy bloccata dalla notizia, non emise parola. Bob accese subito il vibratore a velocità media e le vibrazioni all’interno della fica aumentarono di colpo, e le gambe delTizy tornarono a tremare.
‘Ecco, Robert, io’.io”pensavo di regalarti’.dei jeans .’
‘ jeans’ ? Ma, zia, veramente’.io non so’non so se posso accettare’i sembra strano”non so’. veramente’.’
‘Insisti. Se non lo convinci, metto a manetta e butto via il comando e tu ti metti a squirtare nel negozio’.’ disse Bob aumentando ancor di più la potenza del vibratore. ‘oi ‘ disse la voce di Bob nell’auricolare ”il ragazzo li deve provare e tu devi vedere come gli stanno’.svelta, esegui !’
‘Ti prego, Robert, accetta questo regalo da me, come sorella di un amico..per il sosetgno che mi hai dato oggi ..vieni, andiamo a cercarli insieme, dai ! ‘ disse- avviandosi decisa verso gli scaffali ‘ Quale tipo ti piace ?”Di solito porto quelli un po’ elasticizzati i boxer.’ rispose il ragazzo, e Tizy ne prese tre o quattro tipi di colore diverso e glieli porse. ‘Questi vanno bene ?’ disse Tizy di fretta. Voleva sbrigarsi perché il vibratore la stava facendo bagnare tanto che le colavano i suoi umori nella calze e non voleva fare figura di un orgasmo in pubblico, e ora aveva assoluta necessità di nascondersi in una toilette per godere in santa pace.
‘vabbè prof. Tiziana questi marron vanno benissimo, grazie.’
‘Bene, allora andiamo a provarli ‘ rispose la donna e lui ‘non sono il 43, so già che mi vanno bene” ‘ no, voglio essere sicura, sono io che pago e ti dico andiamo nel camerino, devi provarteli !’ ordinò allora Tizy esasperata al ragazzo, senza permettergli di replicare.
Robert entrò nel camerino e Tizy si appoggiò fuori, contro il muro, ad attendere. ‘Digli che vuoi vederle per dare la tua approvazione, dai svelta, amore !’ le disse Bob che stava lì, a pochi metri, a far finta di guardare delle camicie
‘Ma non posso ! Ha solo 18 anni, i più’un ragazzino, io ho d12 anni potrebbe quasi essere mio figlio !’ tentò di ribellarsi la donna, che aveva capito il tranello, ma che sentiva una voglia sempre più depravata riempirle il cervello.
‘Non discutere, fallo! Digli che vuoi vedere, ed entra nel camerino !’
‘Robert, come va, come ti stanno ? Posso vedere come ti stanno i jeans nuovi ?’ prof. Tiziana veramente preferirei di no, mi vergogno li ho tolti, sono qui in mutande!’ ‘Ma che dici, sei sciocco, potrei quasi essere tua madre, dai, fatti vedere.’ Il vibratore, instancabile, marciava dentro di lei a grande velocità: la fica era in fiamme e Tizy stava raggiungendo l’orgasmo secondo dopo secondo.
‘Apri la tenda, Robert, insomma, fammi entrare, ti ho detto, SUBITO !’ Robert, intimidito dal tono autoritario, scostò un poco la tenda e la donna, velocissima, si infilò nel camerino. Il ragazzo aveva un bellissimo fisico, non aveva fatto in tempo ad infilarsi i nuovi jeans, e, ancora per la scena delle cosce e delle scarpe, sotto i boxer leggeri pativa di un’erezione spaventosa e l’uccello durissimo sembrava voler uscire da ogni lato.
Il vibratore dava scosse alla donna, che stava uscendo ormai di senno, e proprio al cospetto del giovane amico di suo fratello ‘ cosa fai prof. ?’ chiese il ragazzo, guardando verso il basso ‘sono in mutande, scusa ‘ Tizy quasi non udì nemmeno le parole del giovane, era ormai veramente vicinissima all’orgasmo.
Bob che intanto si era piazzato vicino al camerino e sbirciava da una fessura nella tenda, non aveva rallentato la velocità del vibratore, e si godeva la scena erotica. Lei disse ‘ ohhh come sei uomo’che bel pisello’e i boxer’Ti’..ti’.ti stanno’ proprio bene’.ma ma il gonfiore”ti fa male ?’ La testa le girava, le gambe le tremavano, stava perdendo totalmente il controllo del suo volere.
Il ragazzo non rispose, e lei, con la vista ormai annebbiata dal piacere intensissimo, riprese a parlare. ‘Quel’..gonfiore lì’.poverino’.sembra che stia per”.per’.per scoppiare”
Il fortissimo orgasmo Tizy era ormai giunto al punto di non ritorno, avrebbe voluto urlare tutto il suo godimento. Stava grondando come una porca. Non riuscendo più a resistere, Tizy gettò a terra il cappotto, quindi crollò in ginocchio davanti al giovane amico di suo fratello proprio mentre sentiva scoppiare il fuoco nel profondo del suo basso ventre e, inginocchiandosi, si attaccò a sorpresa agli elastici laterali dei boxer del ragazzo, tirandoli di colpo violentemente verso il basso. Il giovane cazzo svettò di colpo, lungo, grosso, imperioso e durissimo, verso l’alto, davanti ai suoi occhi, e Tizy lo prese subito in mano, e poi voracemente tutto tra le labbra, iniziando a succhiarlo e a pomparlo a tutta forza.
Robert, sbalordito nel vedere la prof. di musica succhiargli il cazzo con tanta foga, chiuse gli occhi per godersi al meglio quella magnifica ed esperta pompa, mentre Bob da dietro la tenda, si godeva lo spettacolo, aumentando al massimo la velocità del vibratore piantato nella fica di Tizy L’orgasmo arrivò finalmente, dopo una giornata di tortura, a squassare il ventre di Tizy che leccava avidamente la nerchia del giovane, ormai scola dei suoi stessi umori. Come drogata, lasciò perdere per un attimo quella fantastica nerchia, per finalmente emettere i suoni del suo godimento. ‘ Mmmm”.Ahhhhhhhhh’ ”siiiiiiiiii”..sto”’.sto”’.go’..goooooooDENDO””’oooooaaahhhhhhhhhhmmmmm”’.GODO”’vengo’.veeeeennngoooo”’.SSSBRRROOOOOODDOOLOOOO!!!’
Robert, sentendosi per un attimo il cazzo abbandonato, riaperse gli occhi e si godette dall’alto la visione di Tizy che stava sbavando e godendo con gli occhi semichiusi, con le mani nella sua fica che grondava e sempre mentre godeva così tanto, Tizy si rificcò prepotentemente il cazzo in bocca e ricominciò a leccarlo e pomparlo con forza inaudita. Sbavando, avviluppò con le labbra la rossa cappella, e bastarono quattro colpi di quella lingua maestra, che un caldo fiume di sborra invase le invase la bocca.
‘Che troia che sei’.. puttana ‘ Tizy sentiva la voce di Bob nell’auricolare ‘ continua a succhiarlo, non sputare, non voglio che te ne cada nemmeno una goccia di quella sborra, ingoiala tutta la sborra dell’ amico di suo fratello minore sei una baldracca da strada e ora entro nel camerino anch’io e te lo metto nel culo ! Ingoia, troia !’
Non c’era bisogno di quell’ordine: Tizy ancora martoriata dal vibratore acceso, stava godendo tanto da sentire i liquidi colarle all’interno delle cosce, e non avrebbe lasciato quel cazzo per nulla al mondo e continuò a leccare e pompare il cazzo del suo giovane amante ancora per qualche minuto, ingoiando tutto il suo denso seme, fino all’ultima goccia.
Il ragazzo era appoggiato al muro e si teneva il pisello con due mani mentre pompava nella bocca di Tizy come una aerocisterna nella sonda del bombardiere , e fu senza fiato per un po’ tanto che non fece una piega quando Bob, come aveva promesso, entrò nel camerino si , le scostò le cosce disse ‘mamma mia ! qui è un inferno!’ e penetrò il sederino di Tizy .
La scena divenne particolare con il giovane in piedi che non mollava , Tizy che lo succhiava gemendo, in ginocchio, grondante con il toy ormai quasi scarico di pila ma che si faceva sentire, poi l’uomo in ginocchio che la possedeva da dietro, lei coi seni fuori dal body, le gambe aperte tutta bagnata indifesa, si sentiva strana, si vergognava, si copriva inutilmente i seni con la mano, ma prima che possa Bob le infilò la lingua pulendo tutto il suo liquido, spense il toy e glielo tolse e le tolse anche il microfono.
La sua fica ancora gonfia , liberata, ricominciò a godere di nuovo, si sentiva una troia, disse ‘no no! è troppo ‘ ma lui la solleva un pò e lo mette facilmente nella fica bagnata, il suo lunghissimo con un colpo le tocca il collo dell’utero per la sorpresa e il piacere quasi sveni aggrappandosi al pisello del malcapitato Robert che vedendo la conoscente così scopata e oltre l’orgasmo di nuovo venne inondandola in faccia e disse ‘scusi profff.’.
Ma lei alzando gli occhi vide la commessa di prima che spiava dalla tenda e si stava toccando sotto la gonna con gli occhi stralunati dice ‘ oddioo ti amo ti amo sei la mia cliente più bella’. Bob le dice vieni dentro, bella, e tu Tizy toccala, falla godere anche lei, poverina e Tizy che stava a braccia larghe la fece venire di fianco poi la strinse a lei, aveva un vestito leggero , e lei mise un amano sotto l’orlo del vestito e glielo tiro su, arrivo alla pelle, accarezzo un sedere durissimo maschio.. si stupì della durezza delle carni di lei, pensò ‘ boh farà tanta ginnastica’.non ha tanga ha una cosa strana aperta al centro, cercava la figa dal di dietro .. tocco qualcosa di strano, uno scroto!! Liscio!! Le impugna il pisello facendolo uscire dal tanga e bastarono tre manipolazioni che la commessa venne copiosamente inondandola anche lei/lui di sborra calda, mentre i due uomini stavano a guardare anche loro con il pisello in mano. La commessa li guardò, mentre Tizy era sempre in ginocchio, i tre si baciarono slinguandosi, poi Bob e e Robert si rassettarono e uscirono uno dopo l’altro. Lei restò seduta nel camerino, coperta dei liquidi seminali dei tre e sgorgando i suoi per terra, e dopo mezzora fu proprio la commessa che tornò con tanti kleenex e uno scialle, la aiutò a rivestirsi come poteva, la accarezzò ancora, sorrise e disse ‘che cliente focosa che sei! Torna presto”la baciò leggera e se ne andò.
Tizy uscì dal camerino; scese le scale, uscì, camminò in strada, sentendo l’umidità tra le cosce, le piaceva sentirla, l’aria fresca del Corso la svegliò, andò a casa… si preparò un bagno profumato, con le dita sentiva gli odori che aveva dentro e fuori, si toccò …un pò..in pò… venne ancora….con la doccetta…e ripensando a quanto le era successo, poi me lo raccontò.
Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !

Tizy mi raccontò la nuova avventura
Piero tornò dall’estero e passarono una settimana di normale menage famigliare. Lui volle fare l’amore e lei glielo fece fare con impeto pensando al pisello del suo amante ricattatore.
Poi sentì la storia della cognata che aveva raccontato di come Bob fosse devoto e bravo marito, che l’accompagnava nelle compere e nelle sue gite ai santuari.
La settimana dopo Bob la chiamò e le disse di vestirsi con una minigonna, e una amicetta scollata, ma di mettersi sopra un impermeabile lungo e di prendere un velo da chiesa.
Passò a prenderla alle 5 e la baciò, in macchina. Controllò con le mani, la minigonna di pelle, giacchina di velluto, un top di seta, guepierre e calze, niente slip, profumo potente, velo nero in testa di pizzo che ricorda i pizzi delle mutandine da donna,
Le disse che la situazione eccitante del giorno sarebbe stata di andare a trovare un su amico parroco in una chiesa di un paese nell’hinterland.
Arrivati nel paesetto, si fermò in un giardino pubblico.
Disse, la chiesa è là’ora apri le gambe, ti rimetto l’amico, vedrai che bello’lei di mala voglia aprì le cosce, disse ‘vieni bene in avanti, te lo devo mettere dietro” poi prese il toy, ci sputò sopra, e glielo infilò nell’ano e lo spinse dentro, massaggiandole in po’ il clito,. Lei fece un sospiro, e si inumidì, lui azionò il comando, un piacevole prurito la percorse, disse.. ohhhh , dai, fammi arrivare’adesso..ti prego’e lui, non adesso, risparmiati per Don Vittorio’
Vieni, andiamo, Scesi dall’auto la baciò, e le indicò la chiesa, le disse, vai e confessati, io mi metto in fondo.
Entrarono nella chiesa, c’erano solo quattro persone, tre donne e un uomo, e due stavano pregando e due attendevano di confessarsi.
Era un pomeriggio calmo, lui era nel confessionale, giornata calda di giugno aspetto nel banco che i 2 presenti si confessino.
Fanno penitenza e vanno via, la chiesa è deserta.
Perfetto .
Le disse vai e mettiti in ginocchio al confessionale, scosta la tenda, non dalla parte del parlatoio traforato, direttamente di faccia.
Lei fece così e si trovo davanti ad un bellissimo prete che sembrava Tyrone Power.
Le sorrise , disse , di cosa ti penti cara?, dopo il segno della croce..
Tizi incominciò..o, ‘Don, ho peccato varie volte, ho perso messe, Sono stata egoista , ‘.’
Lui disse ‘cara, confessati, raccontami, di preciso’.
Allora lei inventò, ‘ho un amore ma lo tradisco, non so , è la natura, ma’ Bob iniziò far vibrare il toy..lei ispirò” sa padre, so che devo gestire i miei impulsi, non so come trattenermi , quando sento quel formicolio un brucione nella nel’ ehm nella tra le gambe, sa qui, e mi scosto apro un pò le cosce, lui vede il buio inizia a sudare, sa forse io non porto gli slip mi danno fastidio, ma quando avverto delle vibrazioni, sa, per esempio adesso sono pentita ma sento che mi bagno, per la vergogna, mi agito sulle ginocchia, vedo lui che si muove, è vestito con dei pantaloni neri, da prete, si vede che il coso spinge
Dico ‘Sa, se potessi, solo con un religioso come lei, espierei le mie colpe’. Io ho il velo, lui mi accarezza sulla testa velata. Allargo le gambe ancora un po’, scosto lo sportello del confessionale, lui guarda in basso oltre la balausrta, la gonna mi sale su, i reggicalze si tendono lui vede il buio sotto, immagina l’inizio della peluria, Il coso vibra..io i..non poo.ssso..nn onn rr ii eesco aa’oddio..con lei..che v e r gogna’ahhhhh Lui è ipnotizzato.
Io dico ‘se le piaccio, la prego don, mi tocchi’ lui esita poi allunga la mano, mi tocca la figa in modo maldestro, io faccio un sospiro aspirato ‘ahh’, inginocchiata ancora mi apro tutta, lui non si muove, gli dico ‘si ..infila il dito’, glielo prendo mi allargo, muovo il bacino mi eccito davvero, lui inizia ad accarezzare, gli prendo il pisello sopra i pantaloni devo stare attenta che quello viene subito ma lui è scioccato, non ancora duro.
Lo sbottono, glielo tiro fuori, lo devo sbrigarmi, magari arriva qualche altro penitente, dico ‘godo !! Toccami, ancora ancora,’ la suo mano a conchiglia massaggia la fica, le labbra mi si gonfiano, mi tiro già il bodi lui tocca le tette con l’altra mano. Ora io mi alzo tiro su la gonna del tutto entro a metà nel confessionale dove lui è seduto, mi metto a cavallo, guido il membro dentro la mia fica bagnata, il dildo nella pancia ostacola ‘poi si sposta dentro e fa entrare lui.. bob continua a farlo vibrare’il prete lo sente dic ma signora..lei è è indemoniata’
inizio col trotto, tiro la tenda del confessionale dietro di noi.
Lui ha una faccia assorta, ma il suo coso è enorme, mi riempie fino al collo dell’utero, sento un po’ di male, ma eccitante, muovo il bacino con movimento circolare, lui è impazzito, mi morde i seni, mi lecca i capezzoli, dentro sento tutto pieno anche in larghezza, lui si muove su e giù facendo leva sui talloni, sento l’odore del legno del confessionale, mi ricorda la scuola di suore quand’ero piccola e andavamo dentro con le compagne a masturbarci vicendevolmente.
Don mi stringe i fianchi preme già e spinge su con una forza inaudita, mi sento venire lui diventa ancora più grande, il dildomi penetra nella mucosa’sussurriamo insieme piano ‘ohh ohhh’ io dico ‘ dai godo ! godoo, toccami dentro, mi tocchi l’utero, lui e paonazzo, spinge, io sono tutta aperta , ci sussurriamo ‘ vai vai, vengooo, la figa mi scoppia.. scoppio! ‘ lui dice ‘dio dio dio ”Adesso sento che inizia a pulsare, animale vivo dentro di me, mi sento piena stringo tutti i muscoli, apro e chiudo le cosce, allargo e stringo la figa gonfia, apro e chiudo.Lui assume una espressione di estasi, il suoi coso pulsa e poi mi brucia dentro con un fiotto abbondantissimo che inizia a scendere dalla figa, ma lui rimane duro e continua a andare sue e giù, io vengo come una cagna, sborro tutta, lui insiste anche se è già venuto. Apprezzo lo sforzo, ora ha brividi, io mi contraggo a scatti, scuoto la testa, il velo mi cade, lui viene di nuovo anche senza eiaculare se non un fiottino liquido, io vengo la terza volta, dico ‘ohhh così mi piace’.
Restiamo incollati, coi sessi tutti bagnati, i pantaloni neri saranno da lavare bene, con tutto quel bianco intorno alla bottega.
Il legno del confessionale ha un buon odore, mi ricordo i primi orgasmi con le amiche, restiamo un po’ così, lui mi bacia castamente sulla bocca, mi dice ti rimetto i peccati, dì un rosario, vai in pace, ti benedico. Mi hai dato gioia, Gesù non ha mai detto che bisogna solo soffrire. Simpatico!
Mi scavallo da lui, perdendo un sacco di liquido, prendo il velo per terra e mi pulisco, glielo lascio, lì magari in seguito lui dal odorerà e ripenserà a questo bel rapporto.
Mi ricompongo il seno morso a sangue dentro il bodi tiro giù la mini, mi gira un po la testa, chiudo lo sportello, tiro la tenda lo lascio fermo con gli occhi chiusi che sussurra ancora ‘dio dio dio’.
Mi allontanai con rumore di tacchi nella chiesa vuota, uscendo un marocchino mi guarda, gli diedi 10 euro , goda anche lui, Bob mi venne dietro e poi mi disse, brava..sai..ho filmato tutto…
Tizy è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni. Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero, la cui sorella Lisa, sposato Bob. Lei insegnava musica ai ragazzi. Lui viaggiava spesso .

Si frequentavano di rado perché i mariti erano spesso via e Lisa conduceva un vita molto riservata. Invece Tizy era un donna molto provocante e spesso Piero non sapeva che lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.

Di lei Tiziana, detta Tizy, ero rimasto unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso

Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che si era innamorata del marito di sua cognata e che aveva con lui un rapporto morboso e molto complicato

Mi raccontò che era nato tutto una sera in cui furono invitati alla festa nel varesotto
Poi però seppi che lui per un anno continuò a tormentarla, ricattandola e lei doveva fingere che nulla fosse avvenuto !

Tizy mi raccontò la nuova avventura
Piero , il marito di Tizy, tornò dall’estero e passarono una settimana di normale menage famigliare. Poi si ruppe la macchina e quando lei lo disse a Bob, lui si ricordò di un suo amico meccanico e venditore di auto, e appena lei fu libera dal marito la invitò a fare un giro di prova su una Chevrolet Corvette che il suo amico aveva in officina e poi’Mi raccontò” Bob mi presento al Claudio, il suo amico meccanico e poi si mise dietro sugli strapuntini e quando eravamo in macchina per un giro di prova, io ero seduta tranquilla, con una gonnuccia scozzese con spacco tenuta da uno spillone. Lui mi disse all’orecchio di allargare le gambe e di dirgli ‘ sa Claudio, io non porto le mutandine’,
Lui gli disse, eh la mia donna qui quando vede un bell’uomo uomo non resiste, l’altro ieri ha portato la sua Panda dal suo meccanico, e lui le ha detto che non valeva la pena di ripararla, sai la Panda vecchia, sa quella quadrata? ma poi ha dimostrato che valeva la pena di scoparla per mezz’ora nella Panda in un campo, poi l’ha fatta salire su una Panda nuova con un venditore, e le hanno fatto vedere in due che per scopare è più comoda della vecchia, anche se ha i sedili troppo imbottiti, e lei picchiava la testa se i metteva a cavalcioni. Allora poi sono scesi in un prato e l’ha scopata anche anche il venditore, un bel ragazzo, un po’ grassoccio, ha durato 20 minuti, e lei è venuta 2 volte, ma che colpi alla testa!
Cos’, introdotto il discorso di fare l’amore in macchina, sono scesi dalla Corvette poi lui le ha proposto di provare un Mercedes dicendole che avrebbe potuto avere una bella sorpresa.
Lei racconta ‘ Bob e io siamo saliti sulla Mercedes Classe C del meccanico e andati davanti all’officina, che era chiusa, essendo le 11 di sera. Ma lui aveva il telecomando, e ha fatto alzare la seracinesca. Siamo entrati, era buio, ha spento i fari e il motore e subito Bob ha abbracciato Tizy iniziando a baciarla e palparla tutta, poi sotto la gonna di pelle, lei non aveva le mutandine e messo due dita dentro e mi ha fatta bagnare’Ma intanto io avevo visto nella penombra che Claudio era emerso da una catasta di gomme e ci guardava. Poi si è messo di fianco al finestrino, fermo. Dissi ‘..ah! chi è?..un guardone! .’ .Bob disse, no tranquilla, è Claudio, quello di prima della Corvette, sai’te l’avevo detto’ è eccitante”
Lei disse no no, cora, no basta …ma dai’ ‘ma Bob disse,, sai, lo devi fare te lo ordino io, sennò sai come ti tratteranno tuuti i tuoi amici’invece io non dico mai niente’poi ‘ti piacerà” lei disse noo, mi avete messo in mezzo, maiali..non voglio’la baciò di nuovo toccandola in mezzo alle gambe, disse ‘ sei bagnata, ‘ce l’hai gonfia…insoddisfatta’prova.. solo prova’ . lei alla fine cedette, eccitata dalla situazione, il buio dell’officina’ dopo un po’ lei aprì il finestrino, e tastò Claudio tra le gambe, disse ‘beh…che roba…ma proviamo’scese, lui la abbracciò da dietro, lei si appoggiò con le mani al tetto per tenersi in piedi’Lui si appoggiò a lei e non perse tempo iniziando ad infilarle le mani ovunque palpandola ma quello che più la fece andare fuori di testa sono i morsetti e i succhiotti che lui le faceva al suo collo. Baciata e leccata in quelle parti Tizy perde subito il controllo e anche tutti i freni inibitori. Lui continuò a baciarle il collo, le mordeva i lobi delle orecchie e posizionandosi da dietro le infilò le mani nelle tette titillandole i capezzoli che diventarono subito durissimi con il respiro di lei che diventava affannoso per la crescente eccitazione.
Bob era seduto al suo posto e li guardava alla luce dei fari e lei lo guardava dal finestrino, alzando gli occhi in su quando sentiva le mani di lui in qualche punto sensibile’poi lei mise le mani all’indietro tastandogli il pacco da sopra i pantaloni della tuta da meccanico, facendogli venire un’erezione portentosa che lui le faceva sentire contro il culo,
Vide lei sentire il cazzo di lui crescere e si eccita inarcando la schiena e facendo aderire il culo e muovendolo, allora lui le prese le tette, le tirò fuori dalla camicetta e le strizzava, titillando i capezzoli ed in preda ad un’eccitazione sempre più forte le mordeva il collo facendola eccitare tanto che lei si girò e gli cacciò la sua lingua in bocca baciandolo con grande passione. Poi gli sbottonò i pantaloni della tuta ed impugnò il suo cazzo ormai durissimo iniziando una lenta sega con la mano destra e carezzandogli le palle con la sinistra . Bob godeva vedendo la sua schiava sessuale che si baciava, e quando lui la spogliò, la fece girare e la mise nuda davanti a lui si eccitò tanto che non si trattenne da mettere un amano fuori dal finestrino , le aprì le gambe e la masturbò velocemente.
Lei si appoggiò al tetto della Mercedes e le sue tettine entrano dal finestrino e Bob gliele baciava e lei gemeva forte, ma lui continuava con la mano penetrarla nella figa’mentre il cazzo di Cllaudio era tra le sue gambe , ma non dentro.
Lei diceva ‘hmmmm…noooo…non ce la faccio ‘.sssi leccami il seno.., noooo vengo’mi fai male’adessso’sii ancora..la figa mi scoppia’che cazzo che ha claudio, ,,glirlo stringo’
Bob facendo muovere la mano, produceva un rumore di acqua, cick cick, lei lo guardava con gli occhi velati, come se stesse per svenire’lui .disse. ‘non morire Tizty….questa muore.’.ma continuò a leccarle i capezzoli’
‘ Lo ‘guardavo’dalla faccia vedevo che capiva che mi vergognavo’.chiusi gli occhi con la mano indirizzai il pisellone di Claudio ‘Bob tolse la mano dal mio ventre dove era entrato lui , lo guardai Claudio mi penetrava ‘mi faceva impazzire..picchiai i palmi delle mani sul tetto della mercedes’
Bob continuava a baciarmi e tette e poi mi titillava l’orificio con la mano, mi solletica da fuori, mi provoca ..dico ‘ nooo cosa faii, ma il grosso è dentro’sentii l’orgasmo salire’ma anche la vescica sollecitata urlo nooo la facciooo’esce a schizzi..’.e sento che cade dell’acqua..lui dice..dai dai..falla tutta’bella calda’e Claudio diceva ora ‘.esce..esce’anche a me venggooo mi schiacciò conto la macchina con le tette tutte dentro poi si immobilizzò contro la macchina sentivo il suo cuore che batteva all’impazzata..Silenzio, passano cinque minuti’
lui la prense gentilmente, la girò. La baciò sulla bocca, la fece sdraiare con la schiena sopra il cofano e la scopò di nuovo infilandole il cazzo completamente nella sua fica fradicia con un colpo solo’ Tizy avvinghia le gambe alla schiena di lui e lo incita a scoparla più forte a farla godere . Claudio non se lo fece ripetere, la faceva mugolare dal piacere, le prese le gambe, le piegò sul torace, e puntò la cappella e, piano piano la inculava da vero esperto, fece entrare la cappella e si fermò , fece adattare il buchino al suo cazzo e poi iniziò a fare un lento andirivieni nel culo di Tizy che gradiva quel trattamento con il suo stretto. Bob guardava dal parabrezza e vedeva il suo sguardo, mentre lui la inculava, da vera ninfomane, stesa sul cofano con le gambe piegate sul torace con il cazzo di lui che le sta aprendo il buchino ed era pervasa da un’eccitazione fortissima tanto che iniziava a solleticarsi il clitoride che è diventato durissimo dal piacere che lei sta provando, e mentre lui la inculava lei si masturbava contorcendosi dicendogli che la stava facendo impazzire dal culo, che la stava facendo godere come una porca, che non resisteva al suo cazzo e urlava ‘ahhhhhhhh ahhhhhh siii’ancoraaa ‘ e l’orgasmo devastante che la pervase facendola squirtare liquido dalla vagina.
Bob vedeva tutto vedo perché i due erano messi d’angolo rispetto al cofano molto inclinato della Mercedes e vedeva lei che schizzava e lui iniziava a pulsare e capì che eiacula nel culo di Tizy e a vedere tutto questo mentre mi masturbavo, in quell’istante non ce la fece piu’ a resistere, uscì dalla Mercedes, scostò Claudio che era sazio, prese Tizy distruttai, la mise a pancia in giù sul cofano, la allargò le gambe, mentre lei continuava a gemere ‘ ancora ancora..fatemi godere ancora..’ e glielo infilò nella figa e la scopò selvaggiamente sino a scaricarsi dentro, e venne gridando come un ossesso che avrei voluto vederla con tutti e due i cazzi’Ma quella a sera erano arrivati’Claudio si dileguò, restarono soli , nella penobra dell’officina, odore di gomma, un po’ di altro’lui la aiutò ad alzarsi, Tizy piangeva..disse ‘ mi sono comportata male..scusa..non mi era mai capitato” io dissi,ma no..sai Claudio è un meccanico..ha le mani forti..ma ti è piaciuto’lei disse ‘ a me tanto..ma tu..sei un mostro..godi a vedermi godere con un altro’però mi eccita.. sono stanca, portami a casa..’ lui disse ‘ E’ stata una serata fantastica’..grazie’ Tiziana’ e la aiutò a raccogliere le sue cose, a mettersi la gonna, la camicetta, non aveva altro, la sciugò tra le gambe con una pelle di daino, che poi tenne per ricordo, poi azionò il telecomando,aprì la seracinesca, fece retromarcia e l’accompagnò a casa.

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