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Racconti di Dominazione

Pianeta P – Cap2 – Un giusto compenso

By 19 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Andiamo Rebecca, &egrave tardi, sono stanca e voglio andare a casa’
‘Io ho un’idea migliore’ rispose lei ‘Questa casa non era di John. Lui la usava come nascondiglio. E dare ospitalità a un fuggiasco &egrave un crimine piuttosto grave’
‘Ho capito’ disse Lara ‘Vuoi rimanere e aspettare che il vero padrone di casa torni. E Quando torna, lo arrestiamo e lo portiamo in galera’
‘Sì, ma stando al mio orologio, il nostro turno &egrave finito un’ora fa. E siccome non siamo più in servizio, direi di divertirci un po’, che ne dici?’
Dopo meno di 10 minuti Mark Green, rincasò.
Era stanco e non si rese conto della serratura sfondata. Ne dell’odore di sudore e sperma.
Quando si accorse della trappola, era troppo tardi.
In un attimo le due svuotrici lo afferrano e lo misero alla gogna.
‘Io sono stato svuotato 2 giorni fa’ si difese Mark ‘non &egrave il mio turno. Guardate quanto &egrave piccolo il mio scroto. Sembra una nocciolina’
‘Ospitare un latitante &egrave un crimine grave’ disse Lara
‘No,no, io non lo sapevo che John Grey si nascondeva qui’
‘Noi non abbiamo mai detto il nome’ disse Rebecca ‘Quanto ti ha pagato?’
‘1000 quarzi’ confessò Mark ‘Vi prego, non portatemi in galera. I quarzi sono nel terzo cassetto della cucina. Prendeteli pure’
Rebecca andò e tornò con il denaro: ‘Questo &egrave un crimine piuttosto grave’
‘Farò tutto quello che volete’ aggiunse Mark
‘Questo volevo sentirti dire’ disse Rebecca.
Rebecca e Lara si sfilarono l’uniforme di dosso. Il loro lavoro le eccitava e non dava mai loro possibilità di sfogarsi.
I loro clitoridi erano gonfissimi e durissimi. Li si sarebbe potuti scambiare per tubi di acciaio se non fosse stato per il colore rosa intenso.
Rebecca infilò il proprio nella bocca di Mark: ‘Ciucciamelo tutto’ ordinò.
Il clitoride di Rebecca era talmente lungo che arrivava fino alla base della gola del povero Mark, che quindi respirava a fatica, ma questo non era affatto una preoccupazione per lei.
Lui andava su e giù con la bocca e con la lingua sul clitoride della sua aguzzina sperando che più l’avesse fatta godere più loro due sarebbero state clementi.
Ma anche perché non gli dispiaceva quello che stava facendo.
E’ difficile descrivere cosa prova una ragazza di P quando il suo clitoride viene leccato e ciucciato.
Immaginate il più intenso orgasmo che una donna sulla Terra abbia mai provato. Moltiplicatelo per 1000. Ebbene non si avvicina nemmeno un po’ a quello che una ragazza su P può provare tramite il suo clitoride.
I centri del piacere sono collegati direttamente alla pelle del clitoride, basta anche solo una minima pressione per farle provare un’immensa scarica di piacere.
Quando il clitoride viene ciucciato, &egrave come se la mente impazzisse dal troppo piacere. Ogni movimento della sua lingua lungo la sua enorme asta &egrave come un’esplosione mentale.
Quando Rebecca raggiunse l’orgasmo la sensazione fu così intensa che l’intero corpo ebbe uno shock, dalla bocca uscì un grido così alto da far scoppiare i vetri, il cervello paralizzò tutti i muscoli, Rebecca cadde all’indietro, completamente pietrificata, con gli occhi spalancati.
In genere questo stato di semi incoscienza dura pochi minuti, durante i quali il tempo, per la ragazza appena venuta, sembra diventare nullo.
C’&egrave chi ha avuto allucinazioni, chi dice di aver visto Dio, chi di aver capito il segreto della vita.
Noi sappiamo solo che Rebecca rimase imbambolata, con un’espressione di ebete follia.

‘Vuoi che ciucci anche il tuo?’ chiese Mark
‘No’ risponde secca Lara.
Lara &egrave una ragazza sensibile, dolce. Ma non nel sesso. Lì Lara dimentica ogni forma di pietà.
Lara appoggiò il suo immenso clitoride all’ano di Mark.
‘No, aspetta, &egrave troppo piccolo, non può entrarci’.
In parte Mark ha ragione. Il clitoride di Lara ha 3 volte il diametro dello sfintere anale. Ed &egrave ancor più lungo.
Lara spinge. Spinge con tutta la sua forza. Non entra.
Si aggrappò con le mani alla gogna. Spinse con ancora più forza. Lo sfintere si opponeva. Ma alla fine si aprì. Rompendosi.
Mark provò un immenso bruciore che lo fece urlare disperato. Ed era entrato solo il primo centimetro di clitoride.
Lara si aggrappò con ancora più forza e diede una fortissima spinta. In un sol colpo riuscì a far entrare tutto il resto della sua lunga asta dentro fino alla fine del retto di Mark.
Ovviamente squartandolo.
Non c’&egrave altro modo per far entrare un clitoride di 25 per 5 centimetri duro come il marmo in un minuscolo ano vergine.
Il dolore fu lancinante, ma questo non bastò. Lara iniziò ad andare su e giù incurante del fatto che l’uomo con cui stava facendo sesso avesse i tessuti dell’ano oramai completamenti devastati. Più lei andava avanti più godeva. Più lei andava avanti più la sofferenza di Mark diventava un atroce calvario.
L’orgasmo femminile, si sa, cambia da persona a persona. Ma su P per le ragazze &egrave sempre un momento magico.
Quando finalmente anche Lara venne ciò che provò fu come un fulmine che, partito dal clitoride, le arrivò fino al cervello.
Ma anziché essere un fulmine fatto di corrente elettrica fu un fulmine di puro piacere.
Quando rinvenne vide Rebecca che la guardava con un’espressione di autentico relax.
‘Il suo ano &egrave del tutto distrutto. Ne sai nulla?’ chiese in maniera ironica
Liberarono il povero uomo e tornarono a casa.
Un altro turno di guardia su P era finito.

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