Samanta continua 3
‘ Dovremo lavorare sulla tua educazione da schiava.’
Samanta annuì con un cenno del capo.
‘ Come vuole lei padrone.’
‘ Bene, mi fa piacere che tu sia d’accordo. Per prima cosa dobbiamo lavorare su questa posizione.’
Alberto si alzò dal divano e camminò attorno alla ragazza, osservandola pensieroso mentre lei, perplessa, lo fissava girando il capo. Infine si fermò alla sua sinistra. Le prese il mento e le girò la testa in modo che fosse dritta davanti a sé.
‘ Quando ti dico a cuccia tu devi guardare dritto, verso l’infinito, in attesa dei miei ordini.’
‘ Sì padrone.’
‘ Per prima cosa la tua figa deve sempre essere a mia disposizione.’
Samanta restava ferma, nonostante la posizione non fosse proprio comoda e iniziasse a sentire le ginocchia intorpidite.
‘ Lo è’, rispose Sam vergognandosi per quelle parole così dirette. Avrebbe voluto abbassare il capo, ma non se la sentiva di muoversi.
‘ Tu dici?’
‘ Certo padrone.’
A riprova del fatto Alberto cercò di posarle una mano sulla figa ma, con le gambe chiuse, Sam gli impediva di farlo.
‘ Dillo.’
‘ Cosa?’
Alberto le accarezzò il viso, Sam ebbe un attimo di paura.
‘ Che la tua figa è a mia disposizione.’
Ci fu un attimo di silenzio. La ragazza si sentiva in imbarazzo, si vergognava, sentì le guance avvampare.
‘ Padrone’ la mia’ figa è a tua disposizione.’
Alberto provò a raggiungere di nuovo la figa di Sam, ma tra le cosce chiuse e i jeans non riuscì ad andare oltre il monte di venere.
‘ Ti sembra che lo sia, schiava?’
Samanta abbassa lo sguardo. Possibile che questo gioco la stia eccitando? Sapere di essere libera di obbedire senza rischio di ricatti sta dando a questo rapporto una nuova dimensione. Una dimensione più’ libera. E serena.
‘ Scusa padrone.’
è con un poco di fatica che allarga le cosce. Se non fosse per i jeans la sua fica sarebbe esposta., ma pare non sia sufficiente. Alberto si alza, si porta davanti a lei e le spinge un ginocchio con la punta del piede. La schiava si sente umiliata da quel gesto. Non poteva dirlo? O usare una mano? Eppure’
‘ Novanta gradi. Devi tenere le gambe a novanta gradi.’
Esegue. Le natiche sui talloni e le mani sulle cosce. Non è certo una posizione comoda.
‘ Ecco. Devi tenerle così. Ogni volta che ti dirò a cuccia, ti inginocchi con le cosce a novanta gradi.’
‘ Come desidera, padrone.’
‘ Ora le mani. Anzi, prima petto in fuori.’
Quando Sam esegue Alberto le afferra un seno con poca grazia.
‘ Non devi nascondere le tue tette, devi valorizzarle. E porgermele.’
La ragazza annuisce con un cenno del capo. Lo sa che è bagnata. è eccitata. Come è possibile?
‘ Adesso ascoltami. Quando dico a cuccia le mani devono stare a terra, dentro le ginocchia e devo chiudere le braccia, così da stringere le tette. Prova.’
è imbarazzante. Terribilmente imbarazzante. Incredibilmente eccitante. Esegue in silenzio. Le tette sembrano voler esplodere in quella posizione.
‘ Perfetto, perfetto. Brava schiava.’
Alberto le gira attorno godendosi lo spettacolo. Gli brillano gli occhi.
‘ Mentre, se dico attenti’, riprendere a parlare, ‘ schiena dritta e mani dietro al culo.’
Samanta esegue in silenzio. Si sente una cagna. E come tale cerca di eseguire al meglio.
‘ Bene. è tutto chiaro?’
‘ Sì padrone.’
‘ Vediamo. A cuccia.’
Sam esegue e porta le mani in avanti, tra le gambe. Ha le ginocchia che iniziano a farle male, ma non importa.
‘ Attenti.’
Le mani vanno indietro, la schiena dritta.
‘ Ottimo. Impari in fretta. Dovrei darti un biscottino, ma non ne ho con me.’
Samanta sgrana gli occhi.
‘ Un’ un’ biscottino?’
‘ Certo, come si fa con i cani.’
‘ Io”
Samanta è spaventata. Abbassa lo sguardo.
‘ Tu lo mangeresti, vero?’
Nessuna risposta.
‘ Tu lo mangeresti, non è vero?’
‘ Io farei quello che vuole lei, padrone.’
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono