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Racconti di Dominazione

Schiava e … fiera (2°parte)

By 10 Aprile 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Schiava e ‘ fiera! (2’ parte)


Di Master E. e-mail: master_master_40@yahoo.it ______________________________________________
La scoperta di te’ l’accettazione di ciò che sei, il donarti a Lui, abbandonata nelle Sue mani, fiera di camminare al Su fianco, di imparare il piacere della sottomissione Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e critiche Sussurri quel “si” manuela, mentre il tuo corpo &egrave scosso da un brivido Un “si” che significa abbandono, che significa appartenenza, che significa il tuo accettare ciò che sei ed hai imparato. Il pensiero della notte appena trascorsa ti fa incendiare il volto, Lui sa, sa i tuoi pensieri, come ti sei abbandonata a quelle parole scritte sul display di un cellulare, sa come lo hai implorato, sa che sei stata Sua, e’ lo sei Si manuela, lo sei anche ora, mentre la Sua mano, leggera, sfiora la tua nuca, muovendo piano i tuoi capelli, mentre scivola sul tuo collo, accarezzandolo, mentre pieghi il capo di lato, offrendoti alle Sue dita
Lo sei ora mentre, a quella carezza quasi innocente, il tuo corpo sussulta e spasimi violenti stringono il tuo ventre, togliendoti quasi il respiro Lo sei ora mentre il tuo seno piccolo e sodo sembra gonfiarsi stretto dalla camicetta, mentre i capezzoli sembrano voler forare la stoffa per offrirsi a Lui Lo sei ora mentre il respiro si fa affannoso, senza riuscire a sostenere il Suo sguardo che senti bruciare sulla pelle. Le Sue dita, sognate e desiderate nella notte, senza saper dare un volto a quelle mani, le Sue dita che ora scivolano sulla tua gola, la stringono appena, ma quella stretta ti porta lontano manuela, ti porta un po più a Lui. La Sua voce, più decisa ora, più ferma, pur in un sussurro che nessun altro oltre te può cogliere in quel bar “ora uscirò manuela, ti attenderò per 5 minuti nella mia auto, poi’ sparirò dalla tua vita, a te la scelta manuela, ORA, o seguirmi e vivere, o ‘ sopravvivere”” Ti volta le spalle di colpo, la Sua mano ti abbandona, lasciandoti un improvviso senso di vuoto, di confusione, di paura Risenti nella mente quelle Sue prime parole “mi prenderò cura di te, ti guiderò” E macchinalmente la tua mano afferra il cellulare, compone il numero dell’ufficio, una scusa, banale forse, ma non importa, hai fretta, non vuoi che Lui aspetti Esci con il cuore in gola, la Sua auto, Lui
Apri la portiera sedendoti al Suo fianco, in silenzio, mentre l’auto si muove. Il silenzio ti accoglie, pesante, denso, quasi fredda indifferenza da parte Sua; silenzio ed attesa che ti avvolge mentre la tua mente vola, mentre immagini, sogni, desideri la affollano, senza più poter ne voler controllare le emozioni del tuo corpo e della tua mente. Chiudi gli occhi abbandonandoti sul sedile, immaginando, immaginando la Sua guida, tornando con la mente alle immagini di quel film che ti ha fatto prendere coscienza di te, che ti ha fatto capire, tornando alle immagini della notte, a quelle emozioni, a quelle rinunce, e’. la voglia esplode nel tuo corpo, incontrollabile. Immagini, in quel silenzio denso rotto solo dal sommesso ronzare dell’auto Immagini le sue mani che si spingono verso te, su di te, che senza alcun tentennamento slacciano la tua camicetta, liberando il tuo seno, offrendolo alla vista di passanti curiosi, gustando in punta di dita l’evidente eccitazione dei tuoi capezzoli, il fremere della tua pelle al Suo tocco Immagini manuela, immagini le Sue dita che scivolano sulle tue gambe, risalendo lente sulle tue cosce, a sfiorare la pelle, mentre schiudi le gambe offrendoti al Suo tocco, spingendo in avanti impudicamente il bacino, cercandole, cercandolo Immagini manuela Immagini la Sua mano forte che stringe i tuoi capelli piegando il tuo busto, costringendo il tuo volto sulle Sue gambe, mentre Lui, distaccato, freddo, quasi glaciale, guida assorto. Immagini il Suo sesso teso davanti al tuo volto, la sua fragranza forte ed acidula, mentre la pressione di quelle mani si fa più severa, mentre guida il tuo capo su di Lui, la tua bocca che si schiude, accogliendolo, avvolgendolo di saliva calda e densa, gustando il suo sapore di maschio
Immagini manuela, il Suo braccio che detta i tempi, muovendoti su di Lui, incurante del mondo che scorre oltre i finestrini, incurante del tuo essere scompostamente china sul sedile, della tua gonna che si arrotola in vita, mostrandoti impudicamente, del tuo seno eccitato che a tratti sfiora i Suoi pantaloni Immagini manuela, ma’ &egrave solo fantasia, desiderio forse Perché Lui guida, in silenzio, assorto e lontano, senza degnarti di uno sguardo, senza cogliere ciò che stai provando, che vorresti, che VUOI O forse, anzi certamente Lui sa, ma, ora lo sai, devi attendere, aspettare ciò che Lui vuole, ciò che Lui ha scelto per te, per guidarti, per “prendersi cura di te”. Per un attimo la parte razionale della tua mente prende il sopravvento, che stai facendo? Perché? E’Paolo? Come puoi trattarlo in questo modo? Offrendoti ad un altro così sfrontatamente, offrendoti come mai ti sei offerta a lui, sentendo la tua appartenenza, ma non a Paolo. Lui che ti considera la sua principessa, che ti rispetta oltre ogni limite, che cerca di accontentarti in tutto? Come puoi fargli questo? Ma &egrave un attimo, un breve attimo, mentre l’auto rallenta, imbocca un viale alberato, una villa, si infila in un garage buio. Ora il tuo cuore sembra arrestarsi, trattieni il respiro, ora &egrave il momento, lo sai, temi ciò che ti chiederà, ma’ lo desideri più di ogni altra cosa, sapendo che VUOI seguirlo, che Lui &egrave colui che saprà aprirti le porte di ciò che realmente sei. Senza una parola Lui scende aprendo la tua portiera, non riesci a guardarlo, senti i muscoli tesi, l’ansia dell’attesa, mentre d’improvviso Lui copre i tuoi occhi con una benda nera.
Ti senti smarrita, persa, ora hai paura, ora temi di esserti lasciata portare troppo oltre, un nodo ti serra la gola, ma scopri, inaspettatamente, che il tuo corpo, la tua mente reagiscono in modo inatteso a quei timori, senti il desiderio esplodere, voglia, si voglia, non hai più paura delle parole ora manuela, sei eccitata, vuoi che Lui ti insegni, che Lui ti guidi verso nuove emozioni, verso nuovi piaceri. Mille pensieri affollano la tua mente mentre lentamente ti guida nel buio della benda, la Sua mano decisa sul tuo braccio mentre capisci che stai varcando una porta; ti fa fermare, immobile, abbandonando il tuo braccio, trasmettendoti una insopportabile sensazione di solitudine; Dov’&egrave? Dov’&egrave Lui, la tua guida, non può lasciarti ora, ora dipendi da Lui. La sua voce, ferma, decisa, “MANUELA, togli le scarpe e le calze, ORA” un lungo brivido scorre nel tuo corpo, fa sussultare il tuo ventre, stupendoti. Come &egrave possibile che basti una banalissima frase a risvegliare questo desiderio, questa eccitazione? Meccanicamente sfili le scarpe Ti chini, impacciata dal buio della benda, sollevando la gonna, arrotolando una calza, sentendola scivolare sulla pelle, trasmettendoti brividi mentre le tue dita sfiorano la pelle ormai nuda; l’altra calza ora, il freddo del pavimento che si trasmette al tuo corpo, facendolo rabbrividire, ma’. &egrave solo il freddo che ti da quei brividi manuela? Ancora silenzio, ancora attesa, solo l’affannare ritmato del tuo respiro a rompere quel nulla, non un rumore, non un suono. Le braccia abbandonate lungo il corpo, stringendo le mani, quasi a sentirle dolere, sentendole umide di sudore, di emozione e desiderio. Dov’&egrave Lui, che sta facendo? Perché non parla, non si muove? Non’. Ordina? La testa vuota, nebbia che avvolge ogni pensiero, sempre più confuso, mille sensazioni contrastanti, che si fondono in una ‘. L’attesa di Lui. E finalmente, improvviso, il suo tocco, sul collo, scendendo delicato a slacciare a tua camicetta, a mostrare ed offrire i tuoi seni, a porgere orgogliosa l’eccitazione dei tuoi capezzoli, turgidi e tesi. Per un attimo le Sue dita li sfiorano strappandoti un gemito, quasi facendoti vacillare, stupendoti di come un semplice tocco quasi casuale possa darti tanto piacere. Le Sue dita, che sfilano la camicetta lasciandola cadere in un fruscio soffocato, per tornare, decise ora, a slacciare la tua gonna, a farla scivolare ai tuoi piedi. Il tuo corpo &egrave scosso da un tremore che non puoi controllare, lo sfiorarti appena delle Sue dita ti da brividi sconosciuti, il tuo sesso pulsa violentemente, imperlandosi di umori odorosi che colmano la stanza del tuo odore di femmina eccitata, amplificando ancor più la tua eccitazione.
Davanti a Lui ora, solo il minuscolo slip a coprirti, uno slip ormai intriso di te, e sai che Lui vede, sa. Ora, ora sentirai le Sue mani sulla pelle, ora le sentirai strappare quello slip fradicio, ora frugheranno con forza il tuo sesso, impossessandosene, bagnandosi di te Ora gemerai senza pudore sulle Sue dita, lo implorerai di darti il piacere, di farti Sua, di guidarti, di trasformarti nella Sua cagna, nella Sua puttana.
Pensieri manuela, che accendono la tua mente, desiderio di ciò che speri, desideri, vuoi. Ma, ancora una volta ‘ il nulla, ancora una volta solo tue fantasie, tuoi desideri silenzio, abbandono quasi, nessun segno della Sua presenza eppure senti il Suo sguardo bruciarti sulla pelle lo senti violento e deciso come una carezza lo senti violare ogni millimetro della tua pelle e un rantolo sordo di desiderio sgorga dalla tua gola Sai che il tuo corpo mostra, al di là di ogni pudore ciò che sente e vuole, sai che Lui vede l’eccitazione nel tuo seno, nei tuoi capezzoli, sai che scorge la macchia di desiderio umido che infradicia il tuo slip, sai che coglie il tuo odore di femmina E tutto ciò ti imbarazza ma ‘ amplifica ancora ed ancora la tua eccitazione. sei Sua, ora gli appartieni, ora lo vuoi. Un passo, leggero, vicino a te, dietro te, le Sue mani sui tuoi polsi, stringendoli con forza, piegandoli dietro la tua schiena, avvolgendoli con una corda che segna la tua pelle, ma non importa manuela, &egrave ciò che vuoi, che sei. Le spalle erette, spingendo in avanti il tuo seno, glielo offri, glielo doni In attesa ‘.
Una porta che si apre, si richiude, rumori leggeri, confusi E la Sua voce che ti parla “&egrave questo che vuoi manuela? Sei pronta a seguirmi?” il tuo “si” prorompe impetuoso dalla tua gola, “si si si si” vorresti urlarlo, vorresti gridarglielo inginocchiata davanti a Lui alzando appena il tuo capo, vorresti lasciarlo sgorgare tra i gemiti di piacere che il tuo corpo &egrave pronto ad urlare “si”, basta un semplice “si”, non serve altro, dice tutto ancora la Sua voce, ma parla ad altri, non si rivolge a te, ma a chi allora? Ora la paura ti riprende, ora temi veramente la posizione in cui ti sei posta sciocca stupida ragazzina, nuda e legata, in balia di E. e ‘ di chi altro? Ora immagini spaventose ti riempiono la mente, ora le ipotesi più spaventose ti appaiono, vivide Senti le Sue parole, come giungessero da lontano, fatichi ad afferrarle, il tuo respiro &egrave violento ora, un nodo in gola ti impedisce quasi di respirare. Cerchi di ascoltare la Sua voce, di comprendere le Sue parole “guardatela questa piccola cagnetta, guardate la sua eccitazione e la sua voglia, non vede l’ora di essere accarezzata, violata, presa; mi appartiene, &egrave questo che mi chiede, che vuole mi appartiene ‘. e ‘. la metto a vostra disposizione, obbedirà ad ogni richiesta” senti gli occhi colmarsi di lacrime sotto la benda nera, le senti scorrere sulle guance, bagnarti le labbra con il loro sapore salato, mentre tremi sentendoti come foglia scossa dalla tempesta, sballottata da emozioni incontrollabili, come stretta in un angolo senza via d’uscita, come un uccellino impazzito che sbatte contro muri da cui non riesce a liberarsi, in un angolo in cui tu ti sei voluta cacciare, ed ora ‘… Come può farti questo? Perché? &egrave a Lui che vuoi appartenere, perché mostrarti ad altri? Esibirti come un trofeo? Perché umiliarti così davanti a sconosciuti, farti sembrare cio che non sei? Sei pronta ad essere la Sua cagna e la Sua puttana, ma la Sua, non di altri. Bruciano quelle lacrime manuela, segnando la tua pelle, il tuo viso, portando con loro parte del tuo trucco leggero, assurdamente per un istante pensi alle nere righe che ormai segnano le tue guance, righe di rimmel colato, vorresti poterti asciugare gli occhi con le mani, cancellarle, e con esse cancellare tutto cio. Ma non puoi, e sai che anche se potessi non lo faresti Ti odi per tutto questo Lo odi per tutto ciò Ma, nonostante tutto sei pronta a seguirlo, ancora, ed ancora Umiliata, derisa forse da sconosciuti, piegata al Suo volere, ed assurdamente fiera di ciò, pur con la rabbia razionale che incendia la tua mente, ma ‘ sopraffatta dal desiderio di vivere ciò che ora sai di essere, la Sua slave. Vuoi dimostrargli che, anche in questa prova così dura, così difficile sai seguirlo. Un gesto secco, deciso, strappa la benda dai tuoi occhi Li tieni chiusi, non vuoi vedere, non vuoi sapere, non vuoi dare un volto a quelle ombre che, nella tua mente, stanno guardandoti senza pudori.
“apri gli occhi manuela”, ora &egrave più dolce il Suo tono, carezzevole quasi. Ti fai forza,lentamente, schiudendo le palpebre, accecata per un attimo dalla luce dopo tanto buio, il Suo viso davanti a te, un sorriso sul Suo volto, un sorriso che &egrave quasi una carezza, che ti conforta, che ricambi grata. Timidamente ti guardi attorno, ora sei pronta a sfidare quei volti che hanno gustato la tua umiliazione; ora Lui &egrave con te, la Sua fierezza per come lo stai seguendo &egrave balsamo dolce per la tua mente. volgi il capo, ma’. Nessuno Siete soli, tu e Lui E di colpo comprendi, furiosa e grata nel contempo Arrabbiata e felice Una prova, ecco cosa &egrave stato, solo una prova, non sei un trofeo da mostrare per Lui, te lo ha fatto credere, ma non lo sei Siete sempre stati soli, tu e Lui Furiosa per l’umiliazione a cui ti ha sottoposta Grata perché non &egrave stato così Arrabbiata per una sorta di presa in giro, per averti piegata anche a questo Felice e fiera per averlo saputo seguire, anche qui, anche in questo. La Sua mano accarezza i tuoi capelli, leggera Premi il viso contro il Suo palmo, cercando il Suo calore, il Suo conforto, rifugiandoti in Lui, il tuo Padrone, &egrave così che lo senti ora, &egrave così che vuoi che Lui sia. La Sua carezza leggera sulla tua guancia, il Suo calore, la Sua voce carezzevole “guardami manuela”, alzi lentamente gli occhi nei Suoi, li osservi, vedi una luce strana, un brillio improvviso che, senza capirne il motivo, ti dà brividi profondi; il Suo sguardo si fa di ghiaccio, la Sua mano si fa severa mentre stringe i tuoi capelli, mentre abbassi gli occhi respirando affannosamente, mentre la Sua stretta decisa ti costringe a piegare le ginocchia a scivolare sul pavimento, in ginocchio davanti a LUI, Sua, fiera,
il tuo corpo ormai Suo, pronta ad ogni suo desiderio, lo stridere si una zip, il Suo odore di maschio, finalmente, finalmente reale e non solo tue fantasie, le tue labbra che lo cercano, lo stringere deciso della Sua mano che ti guida su di Lui, intorno a lui, la tua bocca violata, frugata, presa, mentre i Suoi movimenti dettano il ritmo, muovono il tuo capo, mentre ti scopa in bocca, come oggetto, ma, lo sai bene, non oggetto per Lui, ma complice. Un movimento più severo, stringendoti a se, spingendo il Suo sesso contro la tua gola, a soffocarti, mentre dita cattive serrano le tue narici. Senso di asfissia, panico, mentre le tue mani strette dalla fune non possono aiutarti, mentre non puoi vincere la Sua stretta, mentre, inaspettatamente, umori copiosi di voglia lasciva rigano l’interno delle tue cosce. Ti sembra di non poter resistere oltre, di svenire, conati a stento trattenuti, ma Lui sa capire, dosare, e, all’ultimo istante libera il tuo capo, strappandoti a lui, libera le tue narici,
respiri a bocca aperta, rumorosamente, eppure, non vedi l’ora di riaverlo in te, tra le tue labbra, donandogli la tua bocca. La bocca umida di saliva ed umori, il viso rigato da lacrime ormai scordate, il desiderio, la voglia di risentire il Suo sapore Sei tu ora a cercarlo, a farlo scivolare tra le labbra, a spingerlo nella tua gola, a coprirlo di calda saliva.
Ancora la Sua mano Ancora tra i tuoi capelli, ancora a muoverti come Lui vuole, sempre più in fretta ora, sempre più a fondo, senti la Sua voglia, il Suo piacere, il Suo sesso pulsare tra le labbra, contro il palato, gonfio di desiderio, di più manuela, sempre di più e’ Lo senti esplodere nella tua bocca, il Suo seme caldo scivolare nella gola, bagnarti le labbra, le guance, gustandolo come frutto prezioso, mentre il tuo corpo &egrave ormai alla soglia dell’orgasmo, mentre la tua bocca spalancata e lorda di lui ansima, e lui si china su te, lentamente e’ ‘.. lascia colare rivoli di saliva sul tuo viso ormai stravolto, calda, densa, piena di Lui, e, inaspettatamente, senza che Lui ti sfiori, l’orgasmo ti sconvolge, il seno sussulta, spasimi violenti contraggono il ventre fradicio di te, inarrestabile, tra le Sue mani, davanti a Lui, piegata, forse umiliata, ‘. fiera.
Lunghi attimi di piacere assoluto, poi, lentamente Lui ti fa rialzare, scioglie i tuoi polsi, ti stringe lentamente a se, in silenzio. Afferra il tuo slip, e, con cura, con dolcezza pulisce il tuo viso, poi te lo porge, senza una parola, sai, capisci, lo indossi rapida, orgogliosa ‘ quello slip pregno di te e di lui. Con un cenno ti indica i vestiti, ti rivesti davanti a Lui, il cuore impazzito, la Sua mano sul tuo braccio, dolcemente, riportandoti all’auto, apre la tua portiera, facendoti entrare; l’auto parte, solo una breve frase, una domanda, forse attesa “&egrave l’inizio manuela, solo l’inizio, sei certa di voler proseguire? Di volermi seguire?” Il tuo “si” &egrave una profferta di devozione, di appartenenza, di amore forse; ora sei SUA.

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