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Racconti di Dominazione

SCHIAVO DI UNA MIA AMICA DI CLASSE II

By 21 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo appena finito di cenare, ripensai all’esperienza di quella mattina con anna’ mi stesi sul divano e mi persi nel rivivere quei momenti, nel frattempo notavo che il mio randello lievitava e finalmente realizza che quell’esperienza mi aveva davvero eccitato.
La mattinata con anna era trascorsa in maniera fredda, non parlammo, mi concesse tacitamente la scelta di voler continuare o meno quella tanto eccitante follia’
Capii di voler assecondare quelle mie voglie! Impugnai il cellulare e le feci uno squillo!
Dopo due minuti mi arrivò un sms ‘vieni a casa mia ti aspetto!’
Ero insospettito dal tono pacato di quel messaggio avrei desiderato un qualcosa del tipo ‘cesso raggiungimi che devo pisciare’, recandomi da lei iniziai a temere ripensamenti’
Salendo le scale sentivo un groppo in gola, era paura, paura di non essere più il suo cesso!
Bussai alla porta e ad aprirmi fu lei, indossava un pantaloncino bianco ed un top nero dal quale si notava che non indossava il reggiseno, le sue tette erano stratosferiche bellissime, ed i suoi capelli ondulati rendevano il quadro bellissimo.
Con troppa calma mi invitò a sedermi poi’
‘allora hai ripensato a stamane?’
‘si’
‘hai preso una scelta’
‘si’
‘allora’?’
‘allora” iniziai ad essere imbarazzato nella risposta, abbassai la testa e le dissi ‘si voglio essere il tuo cesso personale!”
un breve silenzio
‘bhe ma io non voglio solo un cesso! Io voglio uno schiavo disposto a tutto’
Stentai a rispondere, lei di scatto si alzò e mi tirò un ceffone
‘allora? Rispondi cesso, come si dice alla tua padrona?!’
‘si lo voglio’
Mi tirò un altro ceffone
‘nooo, ricordato che sei la mia mignotta, quindi parla come si deve!’
‘si padrona, voglio essere il tuo schiavo’
‘così va meglio! seguimi ora!’
Mi portò in camera sua e estrasse da un cassetto un collare
‘oggi voglio che tu sia il mio cagnolino’
Mi afferrò e mi attaccò il collare al collo’
‘bene puttanella, stasera andrò ad una festa, porterò i tacchi, quindi voglio dare ai miei piedi un po’ di conforto prima di indossare quelle scarpe così scomode, quindi inizia a leccare!’ leccai quei piedi con molta passione, dopo un 10 minuti mi interruppe’
‘ok schiavo ora devo vestirmi, ma una principessa come me non può farlo da sola, mi vestirai tu’
Iniziai a prendere dal suo armadio le scarpe, le calze ed il vestito, poi la spogliai e la rivestii’
‘leccapiedi io allora vado, approposito, ti avverto che i miei genitori sono fuori per una settimana, quindi per tutta questa settimana sarai mio schiavo! Mi raccomando, mentre io vado a divertirmi tu metti in ordine la mia stanza e dai una spazzata a terra!’
Stava uscendo dalla porta quando si fermò si volto e mi disse
‘mi fai pena, ora ti voglio fare un regalo, ma non abituarti!’
Si avvicino a me e mi spinse a terra, si alzò il vestito ed abbassò le calze ed il perizoma, mi mise la figetta in faccia e mio pisciò in bocca, assaporai quel liquido giallo fino in fondo. Sia lazò si rivesti ed uscì, lasciandomi a terra a pregustare la settimana che mi aspettava!

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