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Racconti di Dominazione

Sentire

By 29 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

e alzare appena gli occhi per incontrare il tuo sguardo, rimanere con i tuoi occhi nei miei, per secondi liquidi, dove la mia voce si trasforma in rabbia e supplica.

e il cotone assorbe il mio essere femmina, fiera che soffoca il suo desiderio di mordere… e ondeggia il mio bacino, silenzioso e nervoso, sfiorando appena le sensazioni che necessita liberare.

e chiedere, richiedere, desiderare, implorare, scappando e gridando: prendimi.

e Sentire che cresce il desiderio, desiderio di Sentire l’aria che manca me, il piede mio che non tocca, la mano mia che non afferra, la voce tua che fa tremare e la mano tua che soffoca.
desiderio di Sentire le lacrime affogarmi, riempirmi, farmi godere. desiderio di Sentire il sanguigno ferroso tra le labbra, nella mia bocca.

desiderio di gridartelo basta.

così i miei polsi ad unirsi sotto il cuscino, immobile mi pongo ad accettare quello che mi copre…. sensazioni che mi scaldano la pelle, infiammano i desideri, richiamano le mie mani ad essere complici e soluzione al tormento. inizia la mia solita danza solitaria silenziosa…. che riempie la mente di sogni perversi ed erotici, dove si scatena in acrobatica l’emozione che solo i colpi d’una cinghia sanno dare, in cui il dolore culmina il suo viaggio nel cervello, salendo dal collo, un viaggio di piacere che attraversa la schiena ad ogni colpo desiderato e, liberandosi nei muscoli, libera la mia adrenalina: eccomi, continua, più forte.

e Sentire le tue mani sfiorare ogni firma, accarezzarla, scaldarla, ammirarla, amarla come tuo dono alla mia pelle, alla mia anima.
Sentire il mio corpo aprirsi alle tue mani, regalarsi e il tuo sorridere sarcastico, divertito, soddisfatto, affamato.
è così che mi ritrovo trascinata dalla coda, a scivolare prona sulle tue cosce.
le mie mani si aggrappano l’una alle lenzuola per sopportare la vergogna nel mio stesso lago d’eccitazione l’altra alla tua caviglia, per Sentire il tuo corpo nel mio, il tuo saperti andare, farti Sentire ogni mia emozione, e qui faccio mio il tuo respiro… là dove la tua sinistra imprigiona la mia chioma, la destra mostra orgoglio sulle mie terga, ritmo volontariamente disturbato dalle tue dita, la cui delizia è prendersi gioco del mio godere che vergognosamente cola tra le mie cosce e dal Sentire la mia voce che lasciva e bramosa ti supplica: eccomi, continua, più forte.
 
voglio il Tuo Crudele Interesse.

continua a farmi  Sentire, superba e splendida, importante, e sarò Tua Schiava.

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