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Racconti di Dominazione

Sotto Ricatto

By 18 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Roby si trovava in una piccola stanza, le braccia tese sopra la testa, le mani legate ai polsi con una corda robusta assicurata ad un anello di ferro. Il cuore continuava a battere all’impazzata!
Aveva accettato di diventare la schiava del ‘Vichingo’, un uomo enorme alto circa un metro e novanta, noto usuraio.
Il marito, proprietario di un’azienda del settore alimentare si trovava in brutte acque da circa un anno e per cercare di non far affondare la barca si era rivolta al ‘Vichingo’ visto che le banche non gli davano più credito. Purtroppo nonostante gli sforzi le cose continuavano ad andare male ed anche i soldi prestati dall’Usuraio non venivano restituiti nei tempi stabiliti.
Roby non sapeva nulla di tutto questo, la sua vita si era stata sempre comoda’.era una donna con i capelli biondi alta circa 1 metro e 70, una terza abbondante di seno ed un culo che avrebbe fatto resuscitare un morto; moglie di un ricco imprenditore, che non le aveva mai fatto mancare nulla, la sua vita scorreva tra sedute in palestra, shopping, viaggi e vacanze, incontri con le amiche etc’.!
Erano le tre e mezza circa di notte, la Porche che Roby guidava rientrando da una festa, si era fermata ad un metro dall’entrata della villa di famiglia ma il telecomando che azionava il pesante cancello si rifiutava di funzionare. Imprecando contro la ‘tecnologia moderna’ aveva aperto la portiera ed era scesa. All’improvviso si trovò di fronte un uomo enorme alto circa un metro e novanta che senza tanti complimenti la costrinse a salire in un auto parcheggiata li vicino. L’uomo le spiegò la situazione mostrandole le cambiali che il marito aveva firmato e che non riusciva a pagare. ‘Un sistema per risolvere il problema ci sarebbe’ le disse l’uomo. ‘Conosco delle persone che pagherebbero molti soldi per averti a disposizione per qualche ora; ad ogni prestazione ti restituirò una delle cambiali non pagate da tuo marito’
Alla fine, alcuni giorni dopo il ‘colloquio con il vichingo’ aveva accettato! Il pensiero di abbandonare la vita che faceva, vedere il marito sul lastrico’ non avrebbe retto!
Lo faccio per lui’.. mentì a se stessa!
Roby era terrorizzata! di fronte a lei due uomini stavano sistemando alle sue gambe delle cavigliere collegate a due catene che passavano all’interno di due anelli di ferro sistemati sui muri laterali della piccola stanza. ‘Adesso ti facciamo la festa bella mia’ disse uno dei due, ma anche senza questa affermazione Roby aveva capito le loro intenzioni. I due misero in tensione le catene in modo da lasciare la donna a gambe oscenamente aperte con il sedere sollevato da terra di circa 30 centimetri. Poi misero in tensione anche la corda che le legava le mani per sollevare da terra anche le spalle.
I due si spogliarono e Roby vide due membri gia duri e pronti all’opera; Uno dei due si avvicino e le strappò le mutande; Dopo averla lubrificata con la lingua iniziò a penetrare la fica con il pollice ed il culo con l’indice; Roby istintivamente cercava di reagire cercando di divincolarsi ma era legata alla perfezione e non poteva fare nulla perché il suo stesso peso le impediva qualsiasi movimento. Mentre la masturbava l’uomo cominciò a leccarle il clitoride insalivando la fica arida ed anche il buco del culo che gli sembrava strettissimo; l’operazione diede i suoi frutti, fornendo una lubrificazione artificiale sia davanti che dietro; ‘non voglio scoparmi un culo stile carta vetrata’ pensò l’uomo mentre leccava. L’altro si masturbava vicino al viso della ragazza e continuava a dire oscenità e a prospettargli quello che le avrebbero fatto.
Il primo uomo si posizionò sotto di lei e gli appoggiò la cappella vicino al buco del culo iniziando lentamente la penetrazione; aveva cercato di inumidire il buchetto strettissimo e riuscì con un po’ di difficoltà ad inserire la cappella, dopo di che spinse il cazzo in maniera violenta penetrandola fino alla base dell’asta. Roby ebbe come una scossa nel cervello, la scarica di adrenalina ed il dolore seguito a quella penetrazione violenta la sconvolsero totalmente e quando l’uomo, ben piantato sui piedi, iniziò a stantuffarla perse quasi il contatto con la realtà scoppiando in un pianto a dirotto. Le sue natiche erano contratte quasi a cercare di impedire la penetrazione stringendosi forte intorno al membro che ritmicamente usciva lasciando dentro solo la cappella e poi rientrava accompagnato da un violento un colpo di reni. Ad ogni spinta la ragazza urlava ma il robusto scotch che le tappava la bocca impediva alla voce di uscire trasformando il grido in un ridicolo gemito. Il secondo Uomo si posizionò in ginocchio davanti a Roby e gli mise il cazzo nella fica iniziando a scoparla in maniera alternata rispetto al suo complice. ‘Godi Troia non avevi mai assaggiato due cazzi insieme vero’ gli urlava nelle orecchie l’uomo in ginocchio ‘e questo &egrave solo l’inizio, vedrai quanti cazzi dovrai prendere e quanta sborra dovrai bere d’ora in poi’.
L’uomo che stava sotto Roby si attaccò alle Tette della ragazza con le mani stringendole forte ed iniziò a penetrarla con maggiore velocità e lo stesso fece quello che se le stava ‘facendo’ davanti con una mano stretta al collo della donna e l’altra impegnata a torturale a morte un capezzolo.
Ormai Roby non era più in se, non scendevano più lacrime, non emetteva più suoni, subiva passivamente le penetrazioni violente e le torture ai seni senza alcuna reazione. Si sentiva squassata dai due bastoni di carne, violata nel profondo, e la sensazione d’impotenza che la permeava era ancora più terribile del terrore che aveva provato fino a qualche attimo prima.
A forza di spingere nel culo il suo cazzo turgido, all’uomo iniziò a montare l’orgasmo, non un orgasmo normale’. Iniziò ad urlare come un’animale ‘vengooooo ti riempo il culo di sperma!’ e di rimando il secondo ‘vengo anch’io troia vengo anch’io in questa fica spaccata’. Vennero quasi contemporaneamente continuando a spingere come forsennati, il cazzo pulsava durante l’orgasmo e fiotti di sperma si riversavano nel culo e nella fica di Roby riempiendola, fino a quando i due esausti si staccarono dalla donna.
Quando gli altri due uomini che aspettavano fuori entrarono nella stanza, videro la ragazza appesa con le gambe aperte e lo sperma che gli colava dal culo e dalla fica, formando una chiazza ben visibile per terra; ‘si sono divertiti i due bastardi’ esclamò uno, ‘hanno vinto il sorteggio e ce l’hanno lasciata piena di sborra fino alle orecchie’; l’altro rispose ‘ti credo guarda che pezzo di gnocca che &egrave c’ho già un cazzo che mi arriva in gola’
A queste parole Roby reagì come impazzita; quando i due avevano finito di usare il suo corpo aveva ringraziato il signore. La consapevolezza che di li a poco sarebbe ricominciato tutto daccapo l’aveva sconvolta nuovamente e di nuovo il terrore la assalì.
Uno dei due uomini si avvicinò a Roby e le disse: ‘ascoltami bene adesso ti devi calmare, &egrave inutile che ti agiti, sei venuta qui di tua spontanea volontà’. I due iniziarono a pulirla dallo sperma ‘elargito’ dai loro amici e poi la slegarono senza toglierle il bavaglio. Uno dei due si posizionò seduto in fondo al furgone trascinando dietro di se Roby che ora si trovava in ginocchio davanti a lui mentre l’altro uomo la teneva da dietro per le braccia. ‘Adesso ti tolgo il bavaglio, e ti infilerò il cazzo in bocca, se mentre lo succhi ti viene in mente di usare i denti giuro che ti riempo di botte’. Le legarono le braccia dietro la schiena e sistemarono sotto la pancia di roby dei cuscini in modo da lasciarla a pecorina senza che il bacino scivolasse verso terra.
L’uomo seduto si sbottono i pantaloni e ne uscì un membro già ‘allegro’, poi tolse lo scotch dalla bocca di Roby portando la testa all’altezza del cazzo eretto. ‘Fai la brava Troia apri la bocca’. Roby ubbidì ed il cazzo dell’uomo entro prepotentemente nella sua bocca fino alla gola. Immediatamente le venne un conato di vomito ma l’uomo prontamente riportò la testa verso l’alto e dopo un secondo ricominciò a spigere il cazzo fino in gola prendendo la testa con due mani iniziando a dare ritmo al pompino forzato. Roby si sentiva soffocare ad ogni spinta, la bocca era dilatata perché piccola di natura e le dimensione dell’uomo erano notevoli; cercava di respirare con il naso mentre la sua saliva iniziava a bagnare abbondantemente il membro dell’uomo.
Il secondo iniziò a darsi da fare tirando fuori da un borsone un enorme cazzo di plastica che appoggiò alla fica di Roby. La vista che aveva di fronte lo eccitava da morire: la vita sottile, i fianchi perfetti, le gambe affusolate, un culo tornito senza un filo di cellulite con il buchetto in evidenza ed una fica rasata con le labbra aperte.
Iniziò la penetrazione con il fallo finto che entrò con una certa difficoltà nella fichetta di Roby non abituata a quelle dimensioni. Istintivamente Roby si irrigidì reagendo a quella ulteriore violenza ma l’uomo davanti a lei le alzò la testa e le diede un manrovescio violento. ‘Allora non hai capito una cazzo troia, se ti ribelli &egrave peggio per te capito! Preferisci che ti faccio svenire a forza di botte e poi ti scopiamo lo stesso?’ Si riposizionò seduto e ricominciò ad infilargli il cazzo in bocca con maggior violenza arrivando con la cappella fino alla gola e l’altro iniziò a scoparla con il cazzo di plastica; la fica di Roby si dilatava paurosamente mentre il grosso membro spariva fra le sue cosce. L’uomo lascio il l’arnese di plastica ben piantato nella fica di Roby e tirò fuori l’uccello duro come la pietra; in pochi secondi posizionò la cappella all’altezza dell’unico buchetto libero e la penetrò senza pietà. Quando gli altri due uomini l’avevano scopata contemporaneamente Roby aveva pensato di non poter resistere e che non sarebbe potuto capitarle niente di peggio. Adesso si trovava con un dildo di piantato nella fica, un cazzo che le torturava la gola fino a soffocarla ed un bastone che le stantuffava il culo. Vergogna, impotenza, rabbia, disperazione, erano le uniche sensazioni che provava la donna.
Vedere il proprio uccello entrare ed uscire da quel culo splendido era una sensazione stupenda; l’uomo iniziò ad estrarre il cazzo dal culo in modo da poterlo reinserire ogni volta totalmente; il buchetto si richiudeva per poi essere nuovamente violato con forza. Le parole che uscivano dalla bocca degli uomini erano oscene e contribuivano ad alimentare le terribili sensazioni di Roby.
Le continue spinte nel culo stavano portando l’uomo all’orgasmo allora uscì ed esclamo ‘vieni a scopartela tu che voglio venirle in bocca’. Gli uomini si scambiarono di posto e Roby fu costretta ad ingoiare il cazzo che l’aveva inculata fino ad allora. ‘Da brava succhialo tutto e senti che sapore ha il mio cazzo appena uscito dal tuo culo rotto’; bastarono poche pompate ed il membro iniziò ad eruttare sperma nella bocca di Roby. ‘Si bevilo tutto Troia, se ne lasci cadere solo una goccia ti impalo con una mazza da baseball’. Gli schizzi le arrivarono in gola mentre l’uomo continuava a spingere la testa della donna con violenza su e giù per poter completare meglio possibile l’orgasmo. Dopo aver costretto la ragazza a leccare tutto lo sperma fuoriuscito a forza di strattoni sulla testa, la lasciò in balia del compagno che ancora la stava scopando. Quest’ultimo la girò in posizione supina prese il dildo e iniziò ad infilarlo nel culo; l’operazione richiese un po’ di tempo perché la ragazza iniziò ad urlare come impazzita.
Mentre quello che era venuto la teneva ferma il secondo riuscì a penetrare il buchetto con il dildo aiutandosi con la vasellina. Con calma lo infilò tutto dentro provocando tremori nella donna, poi iniziò a scoparla con forza, sempre più forza fino a quando non esplose anche il suo orgasmo.
Mentre tornava a casa con la Porche Roby aveva la mente vuota: la cambiale che le aveva restituito il ‘Vichingo’ era sul sedile’.. ne aveva viste almeno una ventina”.! Si sentiva sporca, le mutande erano bagnate dallo sperma degli ultimi due uomini che l’avevano scopata, liquido che le era rimasto dentro, poiché non le avevano permesso di andare in bagno prima di mandarla via. L’incubo era solo cominciato’..!

Continua
Era passato quasi un mese dal pagamento ‘in natura’ della prima cambiale; Roby aveva pensato spesso a quel pomeriggio ed ogni volta i battiti del suo cuore aumentavano mentre scariche di adrenalina si riversavano nel suo sangue ed aveva contrazioni allo stomaco. ‘Cosa succederà la prossima volta, cosa sarò costretta a subire’.!???’.
Aveva cercato una soluzione al problema: parlare con suo marito? Cosa poteva dirgli’..’amore sono a conoscenza della situazione economica dell’azienda, so che hai firmato delle cambiali ad un usuraio e che le banche non ti danno più credito come posso aiutarti?”. come poteva aiutarlo!!!? Non ne sapeva niente di un azienda, le sue conoscenze si limitavano a come spendere il denaro non a come guadagnarlo. Avrebbe potuto denunciare il Vichingo ai Carabinieri’, no non avrebbe risolto nulla; il Vichingo aveva in mano delle cambiali e lei aveva ceduto di sua spontanea volontà al ‘ricatto’. Non c’era altra soluzione che sottostare alle richieste del Vichingo sperando che il marito riuscisse al più presto a risolvere i problemi economici.
In quel mese aveva cercato di non far trapelare il suo stato d’animo al marito che d’altra parte faceva lo stesso con lei nascondendo la crisi dell’azienda; le rare volte che avevano fatto sesso i risultati erano stati molto deludenti: lui aveva problemi di erezione ed anche lei non riusciva ad eccitarsi. L’unica volta che il marito l’aveva presa la cosa si era risolta abbastanza velocemente, e durante l’atto Roby aveva finto di provare piacere simulando anche un orgasmo.
Il telefono di Roby squillò lei aprì la borsetta e lo tirò fuori; il display luminoso lampeggiava ed il nome evidenziato era Vik’..! di nuovo le pulsazioni alle stelle ed i crampi allo stomaco. ‘Pronto’ disse timidamente Roby rispondendo al telefono, ‘Appuntamento domani sera alle 20,00, ti darò l’indirizzo via Sms, anche la cambiale di questo mese non &egrave stata pagata’click!’, il Vichingo aveva chiuso la comunicazione senza aspettare una risposta che reputava scontata.
La notte per Roby fu terribile, non riusciva ad addormentarsi, era agitata e si girava continuamente nel letto rivivendo le violenze a cui si era sottomessa: un cazzo in bocca che le veniva spinto in continuazione in gola e la soffocava, uno nel culo che le frugava le viscere, Il dildo spinto a forza nella fica. Poi cadde in una strana situazione di dormiveglia.
La sera era arrivata, Roby era nuda con una benda sugli occhi, il vichingo le aveva messo un collare al collo e l’aveva costretta a mettersi a quattro zampe; iniziò a trascinarla dando strattoni alla catena legata al collare, Roby camminava a quattro zampe come un cagnolino che segue il suo padrone.
All’improvviso Roby andò a sbattere contro qualcuno che si trovava di fronte a lei, sentì una mano che le prendeva la testa ed iniziava ad accarezzarle i capelli. ‘Tira fuori la lingua e leccami brutta cagna’!’, era la voce di una donna che subito strinse i capelli di Roby e si sdraiò per terra allargando le gambe e guidando il viso della ragazza verso il proprio bassoventre. Roby sentì il contatto del viso con il pube della sua ‘padrona’, e sentì anche il suo odore’forte’ pungente’.. qualcuno da dietro le tirò uno schiaffo sul sedere. ‘Non hai sentito allora cagna’. la tua padrona ti ha detto di leccarla’!’
Roby tirò fuori la lingua ed iniziò a leccare la fica della donna come se stesse mangiando un gelato. ‘Non devi leccare così, ma devi partire dalla base dello spacco fino al clitoride, poi torna giù ed infila la lingua più che puoi nella fica e ricomincia da capo’ Roby eseguì l’ordine timidamente ma al secondo schiaffo questa volta tirato sulla sua schiena iniziò a leccare con foga’.. Pensò a quante volte aveva spiegato ai suoi uomini come le piaceva che la leccassero ed istintivamente mise in pratica le istruzioni che dava loro per poter godere pienamente della lingua del partner.
Roby passava con la punta della lingua dalla fessura al clitoride soffermandosi sopra per qualche secondo girando vorticosamente la punta della lingua sul ‘bottoncino’, poi tornava in basso fino alla fine dello spacco da dove iniziava la penetrazione infilando la lingua in profondità. Mentre leccava l’uomo che le stava dietro iniziò a masturbarla infilando due dita nella sua fica; le dita dell’uomo entravano ed uscivano dallo spacco di Roby andando a cercare il clitoride per poi rientrare con vigore.
Roby era meno agitata rispetto alla precedente esperienza e le sue sensazioni erano amplificate dal fatto che non vedeva nulla.
‘Brava cagnetta’ mugugnava la donna stesa, ‘Sembra che non hai fatto altro nella tua vita, adesso leccami anche il culo allo stesso modo, infilaci dentro la lingua’. Roby rimase interdetta per un attimo, poi memore dell’uomo che la stava frugando con le dita spostò la lingua verso il buchetto posteriore della donna ed iniziò a leccarlo. La mano della donna che fino ad allora era rimasta sulla testa di Roby si spostò sul proprio bassoventre ‘Si’. Infilami la lingua nel culo mentre mi tocco’. Anche questa volta Roby ubbidì e la sua lingua iniziò facilmente a farsi strada nel buchetto posteriore che evidentemente era stato ‘utilizzato’ con molta frequenza.
Nel frattempo l’uomo aveva tolto le dita dalla fica di Roby e ci aveva inserito il suo cazzo iniziando a pomparla vigorosamente. ‘Dai cagna fai godere la tua padrona’ Roby poggiò le mani sulle cosce della donna spingendole verso la pancia in modo da poter avere il buchetto posteriore in posizione più comoda ed iniziò ad infilare la lingua più che poteva’. Entrava ed usciva entrava ed usciva fino a quando la donna sotto di lei iniziò a gemere sempre più forte arrivando all’orgasmo.
Roby si svegliò di soprassalto, il cuore le batteva forte ed istintivamente la sua mano corse in basso. Era bagnata, pervasa da uno strano senso di eccitazione’..! Quella situazione non era reale’.. aveva sognato tutto!
In realtà fare sesso a tre con un uomo ed una donna era una delle sue fantasie erotiche che non aveva mai messo in pratica, fantasia ormai abbandonata da tempo che improvvisamente le era ritornata sotto forma di sogno. Ma perché era tornata proprio in questo momento? Ormai erano anni che la routine del matrimonio le aveva spento le fantasie e Roby tempo addietro aveva riflettuto sull’inevitabilità della cosa. ‘Ho trentacinque anni, sono sposata da sette &egrave normale che sia così’. Quella notte invece si erano risvegliati i suoi istinti sopiti! Roby non riusciva a capire perché si era svegliata bagnata ed eccitata’.. il sogno era collegato all’incubo che stava vivendo; poteva benissimo essere una delle situazioni in cui si sarebbe potuta trovare per pagare una delle cambiali firmate dal marito, e questo invece di crearle panico e terrore l’aveva eccitata. Aveva collegato una sua fantasia erotica, con la quale spesso si era anche masturbata da ragazza, alla sua disperata situazione.
Il giorno seguente passò con una lentezza esasperante. Il marito di Roby era partito per lavoro e sarebbe mancato per un paio di giorni e lei decise di rimanere in casa. Il telefonino la avvisò che era in arrivo un Sms che Roby visualizzò immediatamente: ‘Vieni in minigonna cortissima senza mutande sotto, top aderente senza reggiseno scarpe con i tacchi a spillo, fica completamente rasata e usa un rossetto vermiglio e un trucco pesante, devi sembrare una puttana da strada’ seguiva l’indirizzo dell’appuntamento. Roby lo lesse tutto di un fiato e l’ansia dell’attesa si trasformò in angoscia.
Passò più di due ore a prepararsi scegliendo dal suo guardaroba. Aveva poche minigonne adatte allo scopo, alla fine ne scelse una che le sue amiche le avevano regalato per prenderla in giro ‘ultimamente sembri una monaca per come ti vesti’. Era una gonna ‘extramini’ color rosso fuoco che praticamente non arrivava a coprire totalmente la parte bassa del sedere e faceva intravedere già in piedi lo spacco della fica. Prese un top nero a fascia senza bretelle che conteneva a stento la sua terza abbondante e un paio di scarpe argentate con un tacco di 10 cm. Passò più di un ora in bagno a truccarsi a depilarsi le gambe e la fica; non lo faceva da circa 10 anni, l’ultima volta glie lo aveva chiesto un ragazzo conosciuto in vacanza con il quale aveva passato una settimana di sesso infuocato! Il risultato finale era sorprendente’ Roby si vide davanti allo specchio sembrava veramente una bellissima puttana: le labbra già carnose erano esaltate dal rossetto vermiglio, il trucco accendeva ancora di più i suoi occhi azzurri e la mise la slanciava facendola sembrare una valchiria. Dopo aver indossato un soprabito prese la macchina e si diresse verso la casa dove le aveva dato appuntamento il Vichingo.
Roby entrò nella villa con la Porche, dopo aver parcheggiato scese dalla macchina e si avviò verso la porta. Il Vichingo l’accolse con un sorriso, le tolse il soprabito e l’invitò a seguirlo; la casa era splendida ed arredata con gusto, Roby rimase stupita ‘Possibile che un uomo dall’apparenza così rude possa aver arredato così una casa?’ La donna entrò in una stanza di medie dimensioni, sulla sinistra un divano sormontato da uno specchio molto grande, al centro un tavolo con a fianco una sola sedia, o meglio una strana poltroncina molto alta senza braccioli con alla base delle pedane di circa 20 cm. che sporgevano esternamente. ‘Adesso mia cara facciamo un gioco io e te’, disse il Vichingo spogliandosi ‘Hai dieci minuti di tempo per farmi eccitare, io mi siederò sul divano e tu ti metterai sul tavolo, non potrai toccarmi ma potrai usare gli oggetti che trovi in quella scatola nera. Se non ci riuscirai subirai una dura punizione con questo” fra le sue mani era apparso un frustino di quelli che si usano per spronare i cavalli. Roby deglutì a forza, l’uomo di fronte a lei era completamente nudo, poteva avere circa quarant’anni, un fisico forgiato da anni di evidente attività fisica, molto muscoloso ma asciutto, ed un pene di dimensioni ragguardevoli. Di viso era normale ma spiccavano gli occhi di un azzurro acceso e la capigliatura lunga e bionda dalla quale sicuramente aveva preso il soprannome.
‘Il tempo parte da adesso’ disse il Vichingo sedendosi sul divano.
Roby si avvicinò al tavolo evidentemente agitata, aprì la scatola tirando fuori il contenuto: due falli in acciaio, un tubetto di vasellina e un paio di manette con una catena fissata al centro.
Si sistemò seduta sul tavolo ed allargò le gambe, la minigonna salì all’altezza della vita; poi iniziò a toccarsi la fica con l’indice della mano destra mentre con la sinistra si abbassò il top accarezzandosi un capezzolo. La donna iniziò a masturbarsi evitando di guardare l’uomo seduto di fronte a se. I minuti passavano ma il risultato era pessimo’. Il Vichingo non si eccitava!
‘Mancano cinque minuti’ disse in modo sarcastico. Roby si riscosse, prese uno dei due falli d’acciaio e lo cosparse di vasellina; poi prese anche l’altro e si mise di fianco sul tavolo alzando leggermente la gamba destra in maniera sensuale, ponendo in evidenza i suoi due buchetti ed iniziò a simulare un pompino con il fallo non unto. Tolse il fallo dalla bocca e lo posiziono all’altezza delle labbra della sua fica rasata guardando il Vichingo fisso negli occhi e leccandosi sensualmente le labbra, poi inizio ad infilarlo dentro masturbandosi con calma sempre con lo sguardo fisso’. era come ipnotizzata da quegli occhi azzurri che non si staccavano dai suoi.
La mano libera di Roby corse verso l’altro fallo, con un movimento rapido si posizionò con la schiena sul tavolo e piantando i piedi sulla sua superficie inarcò la schiena alzando il bacino continuando ad infilare il cazzo d’acciaio nella sua fica. Avvicinò il secondo fallo al buchetto del culo ed iniziò la penetrazione lentamente inserendo solo la punta con un movimento rotatorio, poi all’improvviso lo infilò con forza emettendo un gemito. Cominciò a penetrarsi alternativamente con i due ‘strumenti’ muovendo il bacino e gemendo come una cagnetta in calore. Da quella posizione non riusciva più a guardare il Vichingo; ‘Se non si eccita così sono finita!’ pensava Roby ‘quello &egrave capace di frustarmi a sangue’.
Disperata iniziò a velocizzare i movimenti, sentiva i due strumenti dentro di se che entravano ed uscivano, duri e freddi ed era lei che li guidava gemendo” veloce sempre più veloce’.!
‘Ok puoi fermarti’ disse il Vichingo ‘Se continui così vengo da solo senza il piacere di scoparti. Non toglierti i due giocattolini, anzi infilali bene dentro e vieni a farmi un pompino’.
Roby si rimise su un fianco e guardò il Vichingo, si era seduto sulla parte destra del divano con la testa appoggiata alla parete della stanza, una gamba piegata ed una distesa, il cazzo svettava fra la gambe possenti. Roby scese dal tavolo con una certa difficoltà a causa dei due falli che aveva dentro; era sollevata dall’aver superato la ‘prova’, si inginocchiò a quattro zampe e sistemò bene i ‘giocattoli’ dentro di se. Soprattutto quello infilato nel culo le dava fastidio, mentre prima durante l’esibizione sul tavolo con il cuore a mille e l’adrenalina che scorreva nel sangue per il timore della ‘punizione’ le sensazioni erano state diverse’.!
Inizio ad avvicinarsi a quattro zampe, salì sul divano mettendosi a pecorina con lo sguardo fisso negli occhi del suo ricattatore, poi impugnò il cazzo dell’uomo con una mano alla base dell’asta ed iniziò a stuzzicare la cappella con la punta della lingua. ‘Se devo fare un lavoro &egrave meglio farlo bene’ pensò la ragazza, ed iniziò a leccare dalla base dell’asta fino alla punta della cappella per poi far entrare il grosso arnese completamente in bocca arrivando il più possibile in giù. Dopo aver ripetuto l’operazione per più volte iniziò a dar ritmo al pompino. ‘Masturbati nella fica’ ordinò il Vichingo.
Roby eseguì l’ordine continuando a pompare con la bocca riempita da quel cazzo enorme. Andò avanti per qualche minuto poi improvvisamente il Vichingo la scostò e si alzò dal divano andandosi a sedere sulla ‘particolare poltrona’ che Roby aveva notato quando era entrata nella stanza e disse ‘Adesso vieni qui e scopami’.
Roby si liberò dai i due ‘giocattoli’ e si avvicinò alla poltrona, poggiò i due cazzi finti sul tavolino e salì sui particolari gradini della poltrona, evidentemente costruiti appositamente per quello scopo.
Roby stava dritta in piedi con l’ombellico all’altezza del viso del Vichingo il top elasticizzato sotto le tette e la minigonna tirata su all’altezza della vita. Il Vichingo la guardo dalle gambe fino al viso incontrando lo sguardo da cerbiatto impaurito della donna, in passato il suo passatempo preferito era stato prendere le donne con violenza, dominarle con la sua prestanza fisica, farle gridare piangere’.. con il tempo aveva imparato ad apprezzare un’altra forma di dominio’. spingere una donna a fare quello che lui voleva, dominarla psicologicamente più che fisicamente, farla diventare più o meno consapevolmente una sua schiava.
Roby poggiò gli avambracci sulle spalle possenti dell’uomo e piegò le gambe portando il proprio bacino verso il sesso turgido che la attendeva; lo prese con una mano guidandolo verso la sua fica e senza esitare lo infilò fra le sue cosce.
Era duro, grosso, ma di carne’.. non freddo acciaio ma carne pulsante! Con voce roca e sussurrata il Vichingo le disse ‘muoviti lentamente non accelerare’.
Roby iniziò a danzare su quel sesso, non aveva più paura e l’aumento del suo battito cardiaco, la respirazione irregolare erano in quel momento sintomi di eccitazione, non di terrore. Iniziava a bagnarsi e ad emettere timidi gemiti a stento soffocati dal tentativo di evitare di far capire al suo aguzzino che stava provando piacere.
Istintivamente portò la mano verso il sesso dell’uomo raccogliendo nel palmo i testicoli ed agganciando l’asta con le dita, poi fece forza sulle gambe ed alzò il bacino in modo da far fuoriuscire l’asta dalla sua fica, mantenendo dentro solo il glande; dopo un attimo di attesa spinse il bacino verso il basso strappando all’uomo un gemito di piacere, poi lentamente rialzò il bacino ripetendo il movimento.
Roby stava perdendo la testa, aveva voglia di accelerare le spinte, avrebbe voluto che l’uomo sotto di lei le stringesse le tette succhiandogli i capezzoli, ma lui stava fermo immobile sotto di lei. Continuò così per alcuni minuti, il Vichingo attese ancora qualche spinta poi la prese per la vita e sollevandola disse ‘Adesso girati e rimettitelo nella fica’.
Roby ci mise qualche secondo a razionalizzare le parole dell’uomo, le gambe rispondevano malvolentieri, poi scese dalle pedane della poltroncina e si girò risalendovi di schiena. La ragazza aveva voglia di quel sesso pulsante, quando era fuoriuscito dalla sua fica aveva avuto un fastidioso senso di vuoto che voleva riempire al più presto.
Il Vichingo intanto aveva azionato una rotella posizionata al lato della poltrona, piegando lo schienale di circa trenta gradi, Roby gettò indietro le braccia poggiando saldamente le mani sulla sommità dello schienale, poi si accovacciò verso l’uccello prendendolo con una mano e lo rimise dentro. La donna iniziò a muoversi nuovamente su quel sesso enorme mentre la mano del Vichingo scivolò verso il suo clitoride ed iniziò a massaggiarlo con un movimento circolare.
Roby era eccitatissima, iniziò ad ansimare ed a gemere senza più ritegno accelerando le spinte verso il basso. La testa era reclinata indietro, gli occhi socchiusi, la bocca leggermente aperta, la mente vuota’. E quel sesso che entrava dentro di lei procurandole un piacere intenso, fortissimo che inevitabilmente esplose in un orgasmo! Roby urlava’ ad ogni sua spinta una contrazione orgasmica ed un urlo di piacere; non aveva mai provato nulla di simile’.! Continuò a spingere e ad urlare fino a quando esausta si accasciò con la schiena sul corpo dell’uomo che le stava sotto.
‘Hai goduto come una troia vero’ le sussurrò l’uomo ‘Hai urlato di piacere come una vacca in calore, ma adesso ne pagherai le conseguenze’.
Il Vichingo allungò una mano verso il suo sesso mentre con l’altro braccio cinse la vita della donna, poi avvicinò il cazzo al buchetto posteriore di Roby ed iniziò a penetrarla. Inserì la cappella con una certa difficoltà, il buchetto era stretto ed il suo glande enorme’. Roby non capiva nulla, ansimava ancora per le ‘fatiche’ dell’orgasmo’. Improvvisamente un dolore forte la ridestò costringendola nuovamente ad urlare, Il Vichingo con una violenta spinta dei suoi lombi possenti le aveva infilato l’asta nel culo fino in fondo.
L’uomo iniziò a incularla con violenza’ i piedi ben piantati sulle pedane della poltrona e le mani sui glutei della donna per reggere il suo peso. Roby urlava ‘Ti prego smettila mi fai male, mi stai spaccando in due’ ma il Vichingo continuava la sua opera’. Attraverso lo specchio vedeva il suo cazzo enorme entrare ed uscire da quel buchetto strettissimo, le sue spinte erano veloci e la sua lunga asta usciva fino all’altezza della cappella per poi rientrare totalmente dentro la donna inerme.
Ad un certo punto il Vichingo fermò le sue spinte lasciando il cazzo nel culo, raddrizzò la schiena posando i piedi sul pavimento e facendo passare un braccio di Roby sulle sue spalle; poi si alzò in piedi reggendo la donna su di se con la sola forza delle braccia che cingevano le sue gambe sottili.
‘Reggiti dritta e aggrappati con il braccio al mio collo’ le disse iniziando incredibilmente ad incularla in quella posizione.
La donna era come una bambola di pezza non aveva più energie, non reagiva e dalla bocca le uscivano dei lamenti incomprensibili. ‘Che fai cagna non godi adesso’. Vedrai che per una settimana non ti potrai sedere’!’ gli urlava l’uomo nelle orecchie.
Stanco di quella posizione il Vichingo gettò letteralmente la donna sul divano la prese per il collo ed iniziò ad incularla alla pecorina. Questa volta la posizione era comoda e l’uomo diede dimostrazione di tutta la sua prestanza fisica spingendo il suo cazzo con velocità ed energia nel buco ormai martorizzato. Anche la sua proverbiale resistenza aveva un limite e di li a poco il Vichingo le sborrò dentro. ‘Tieni puttana ti riempo il culo di sperma, tanto ormai &egrave bello largo e ne può contenere a litri’ Le urla di piacere si mescolavano alle parole sconce e le ultime energiche spinte sancivano la fine della tortura.
Il Vichingo estrasse il cazzo dal culo di Roby, con due dita aprì le natiche riversando le ultime gocce di sperma sul buchetto ormai oscenamente largo e rosso, poi alzò il viso e sorrise verso lo specchio dietro il quale due operatori avevano ripreso tutte le scene dal principio, scene che avrebbero contribuito alla realizzazione di un film porno da vendere sul mercato internazionale.
‘Il Vichingo &egrave sempre il numero uno’ disse uno dei due operatori sorridendo.

Continua

Dedicata a Michelaporcellina

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