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Racconti di Dominazione

Storia di Barbara ( nono capitolo )

By 7 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sentivo di nuovo una donna desiderata, mi sembrava che tutti mi guardassero e volessero, vedevo gli sguardi furtivi de gli uomini sul mio corpo e la cosa mi eccitava enormemente, al supermercato, lascia che un ragazzo mi facesse la corte e, con civetteria, lo illusi del mio interessamento, sentivo ancora le gambe intorpidite e questo, mi faceva stare molto bene, ero completamente appagata e pensavo che per quel giorno avrei finito di fare sesso, ma mi sbagliavo enormemente.
Uscita dal supermercato, mi avviai alla mia macchina, in quel momento mi si avvicinò un motore con due ragazzi a bordo, riconobbi Matteo;
– Ciao Mammina, dove stai andando di bello?
La sua apparizione mi aveva innervosito, il fatto che mi desse tanta confidenza davanti a un estraneo, non mi piaceva;
– Vado a casa, voi non dovreste essere a scuola?
– Dovremmo, ma avevo dimenticato il cellulare, così, sono tornato a casa e mi sono messo a guardare un filmino che ho girato ieri e mi &egrave venuta una certa voglia’
Arrossii vistosamente a quell’allusione;
– Vienici dietro con la macchina!
Avrei voluto scappare via, ma ormai ero in trappola;
– &egrave tardi, tra mezz’ora torna a casa mio marito’
provai a replicare;
– Troverai una scusa buona, ho fiducia in te
E sorrise beffardamente
– Cosa vuoi?
– Vienici dietro e basta!
Il suo tono non ammetteva repliche, per convincermi ancora di più, accese il cellulare facendo partire il video del cetriolo;
– No, ti prego, spegni il cellulare, vengo dove vuoi’
– Bene, seguici!
Salii in macchina, sentivo già le contrazioni nervose tra le cosce, il pensiero di quello che mi stava per succedere, aveva già bagnato lo slip indecentemente, accesi la vettura e partendo, andai dietro ai due ragazzi.
Dopo cinque minuti di strade tortuose, mi ritrovai all’entrata di una casa diroccata, Matteo mi fece segno di spegnere e di seguirlo , capii subito che era un posto frequentato da barboni o immigrati non in regola, il puzzo era notevole e il locale, era veramente fetido;
– Non &egrave una reggia, ma per quello che dobbiamo fare, va bene.
Mi prese per una mano e mi portò in un angolo, dove vi era un tavolo e alzandomi con facilità mi ci fece sedere sopra;
– Questo &egrave un mio caro amico, &egrave qualche mese che gli scrocco i soldi per la benzina del motore, &egrave ora che venga ricompensato, ho visto come ti guardava e gli ho chiesto se voleva fare un giretto con te, credeva lo prendessi in giro, non voleva credere che tu sei la mia troia privata’
Mi alzò il viso e mi obbligò a guardarlo;
– Digli che se la mia schiava e che farai tutto quello che ti chiederà!
– Ti prego Matteo’
A quella risposta, Matteo mi prese un seno stringendolo forte, facendomi urlare per il dolore;
– Vuoi che il video vada su You tube?
Pensai al filmato, mi maledissi per la mia stupidità, in pochi secondi, ebbi la certezza di essere nelle sue mani, fisicamente e mentalmente;
– No, non vorrei—
– Allora di al mio amico che sei la mia schiava!
– Si, sono la schiava di Matteo e farò tutto quello che vuole’
– Brava la mia mammina’
La mano scese dal seno alla fine del vestito e senza indugiare lo tirò su, mostrando il piccolo perizoma nero che copriva niente; mi maledissi per la scelta di quell’indumento così provocante, quando guardai l’amico di Matteo, capii che anche lui aveva provato lo stesso piacere nel vederlo, lo stesso che avevo provato io mettendolo la mattina;
– E adesso digli cosa può farti il mio amico!
– Tutto’
Matteo strinse le mani sulla carne morbida attorno all’inguine;
– Digli cosa intendi con tutto, voglio sentirtelo dire!
– Puoi scoparmi e se vuoi’posso anche prenderlo in bocca’
– Hai dimenticato qualcosa’
– Ti prego Matteo, quello no, lo sai che l’ho fatto solo con te’
Non era vero, in realtà da quella mattina, non era più il solo ad avere usurpato il mio sedere, ma pensavo che questo lui non lo sapesse e mi guardai bene dal dirgli quanto fosse porco anche suo padre;
– Diglielo
– E’se vuoi, puoi anche prendermi dietro
Matteo strinse ancora di più sulla carne fresca;
– Dillo più chiaramente!
Se vuoi, puoi anche mettermelo nel culo’
Il ragazzo, era attonito, si stava spogliando confuso, si capiva che era alle preme esperienze, guardò Matteo;
– Davvero posso fare tutto quello che ha detto?
– Certo, la mia mammina non vede l’ora di soddisfarti, poi però, andiamo a fare il pieno e mi dai cento euro che stasera voglio scoparmi tua sorella:
Il ragazzo sorrise felice annuendo, mentre lasciava scivolare i calzoni, tirò fuori un piccolo sesso, mi fece quasi tenerezza nel momento che entrava dentro di me, poi, vidi che anche Matteo si spogliava e capii che presto avrei provato una nuova esperienza;
– Adesso, senza farlo uscire, stenditi su quel materasso e scopalo tu, da sopra!
Non dissi niente, mi feci portare dal ragazzino sul materasso e cercai di farlo venire in fretta, in quel momento, Matteo mi fece piegare verso il suo amico e mi prese dietro.
Il piccolo sesso davanti, restringeva l’orifizio e quindi, la penetrazione fu dolorosa, era la prima volta che venivo presa da due ragazzi insieme, cercai di resistere al dolore e feci il meglio possibile, Matteo, era una furia, tutto il contrario del suo amico, mi scoparono per venti minuti, senza tregua, alla fine vennero in me e mi lasciarono da sola.
Mi rivestii con calma, traballando, andai in macchina, pensai a quello che avevo fatto, mi resi conto che avevo goduto insieme a loro e stringendo le cosce, nel tentativo vano di fermare lo sperma che usciva dal mio corpo, tornai a casa, avevo lo sguardo stanco, avrei trovato la scusa che ero andata da mia mamma e che non stavo bene.
Arrivai a casa, Matteo era in giardino che parlava con suo padre, ebbi la sensazione che parlassero di me, velocemente entrai tra le mie quattro mura, pensando a cosa avrebbero potuto ancora chiedermi’

continua

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