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Racconti di Dominazione

The Spider & the fly

By 26 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

‘ Come fiamma all’inferno la tua anima brucerà tra le mie mani e questo rituale siglerà indissolubilmente lo schiavo dei mie immorali piaceri. Eccoti a me novizio, ora denudati dinanzi alla Signora ed esponi cosa offri al Mio Sacro Piacere.’

L’uomo, con passo lento, si incamminò fino ad arrivare dinanzi alla sua Signora.

La strada percorsa fino ad arrivare al Suo cospetto era stata impervia e faticosa.
Nel suo cammino, l’uomo, aveva dovuto rivivere ogni sua esperienza di vita subita o condotta.
La Signora gli fece analizzare passo dopo passo le oscure sfumature apprese dai suoi racconti.
Nessuna ombra venne tralasciata e con un andamento snervante, la Signora, non permise nessuna scorciatoia e nessuna facile soluzione, ma costellò il suo sentiero d’ostacoli.
Lui proseguì con convinzione senza cedere allo sconforto.
Lei forgiò quel carattere così duro a piegarsi in una sottomissione totale, pregustando il sapore del domino su quel temperamento così indomabile; ora in piedi dinanzi a Lei, all’ingresso di quel sentiero impervio che conduce al piacere sadomasochista.

La Signora si accomodò seduta su una rigida poltrona rivestita di pregiato velluto francese, lui non si permise di raggiungerLa, ma rimase a corta distanza mantenendo uno spazio vuoto a confermare il suo esser indegno a quello sguardo maestoso di Donna, Padrona e Maestra.
Nel silenzio della stanza il fruscio della stoffa degli indumenti risuonava come un sibilo infernale e pezzo dopo pezzo caddero a terra tutti i frivoli fronzoli dell’uomo’

‘Mostrati a Me completamente nudo ‘ furono le uniche parole che sorressero l’uomo.
I suoi gesti erano tremuli, le sue mani forti così timide, il suo corpo era pronto ad offrirsi mentre la sua anima era già tra le mani della Signora.
Fu nudo. Completamente spoglio di ogni indumento ed accessorio personale.

‘Stai dritto, fermo, immobile, zitto! Ti voglio inerme, nudo! Chiudi gli occhi ed arrenditi a me ‘
L’uomo obbedì.
‘Ora ti farò Mio! Ti insegnerò la Mia disciplina, ti renderò passivo! Allarga le gambe e non ti muovere di un millimetro, non voglio sentire nemmeno un accenno di indecisione. Il tuo sesso non &egrave ancora degno, lo voglio totalmente nudo; non &egrave come io lo voglio!’
Sul membro e sull’inguine dell’uomo, una fresca schiuma si spande sotto il tocco esperto della Signora.
Un breve massaggio, poi il metallico contatto di una lama accarezza il sesso dell’uomo, ne ripercorre tutta la lunghezza. I passaggi sono sicuri, nessun tremore da entrambi, i gesti proseguono per pochi interminabili minuti e non riprendono mai il gesto precedente’ nella sinfonia di due respiri sincronizzati la natura dell’uomo diviene proprietà.

‘ Concedi il tuo sesso al Mio Sacro Piacere?’
‘ Si Mia Padrona’
‘ Hai ben chiaro quanto sia immorale e perverso il Mio Sacro Piacere?
‘ Si Mia Padrona’
‘ Ne sei consapevole? Obbedirai Incondizionatamente al Mio Volere?’
‘ Si Mia Padrona.’
‘ Cosciente di questo subisci la Mia disciplina!’

L’uomo sente sollevare le sue mani verso l’alto fino a formare una croce e poi un corpetto di cinghie di cuoio a stringere il suo ampio torace muscoloso.
Nella sua schiena sente le dita della Sua Padrona abili e rapide a chiudere i gancetti, comprimendo il busto ed il suo ventre nel ristretto corpetto, quella parziale costrizione ampia di volume la parte superiore del torace esponendo il suo petto.

‘ Opporrai limiti ai Miei Desideri?’
‘ No Mia Padrona’
‘ Offenderai il Mio Orgoglio dimostrandoti miserevole?
‘ No Mia Padrona’

Le dita della Signora passano tra i capelli dell’uomo, ne afferrano una ciocca, scorrendo poi le dita su tutta la sua lunghezza.
Seta e incenso.
Quella carezza libera un odore come fumo d’incenso che brucia di passione.
Una mano gli afferra un piede e lo solleva, mentre un sottile elastico scivola lungo la sua gamba, un altro elastico viene agganciato al primo, formando una V sotto al suo sesso che penzola oscenamente nudo.

‘ Stai prendendo vita tra le mie mani, ti vesto di inibizioni e libero il Mio schiavo che tenevi soffocato’
‘Si mia Padrona mi consacri Suo.’
‘Inginocchiati quando supplichi il Mio Dominio!’
L’uomo mantiene gli occhi chiusi ed allungando di poco le mani sente subito i fianchi della Sua Padrona e si china prostrandosi ai Suoi piedi.
‘mia Padrona, La prego’

Così inginocchiato, al collo dell’uomo, la Padrona imprime il Suo marchio di appartenenza: un collare a dimostrarne proprietà.

‘ Ora puoi guardare, alzati e sii fiero di quello che sei: Mio!’
L’uomo apre gli occhi confuso, il suo corpo esplicitamente disponibile, ma quando solleva lo sguardo verso quel volto, la Padrona detta la Sua legge:
‘ Abbassa lo sguardo! Non sei ancora degno di guardare chi ti governa! ‘
Il capo di lui si china nell’obbedienza.
‘Godrai del mio domino, onorerai le mie attenzioni, ringrazierai per ogni tua lacrima.’

K.d.

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