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Racconti di Dominazione

Trattamenti – Parte 1

By 22 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

work in progress

Ciao a tutti, quello che state per leggere è più che altro un introduzione, non una storia a sè stante. Mentre lo buttavo giù l’ho immaginato, quindi mancano diverse cose, come la descrizione fisica dei personaggi e un antefatto. Magari in futuro vedrò di risolvere! Il mio contatto è in calce, scrivetemi numerosi!

==Cap 1==

Ero steso sul lettino a pancia in giù, guardando il pavimento da un apertura all’altezza della faccia. Sentii dei passi. Avrei voluto girarmi ma le braccia incatenate al telaio del lettino me lo impedivano. La sua voce suonò dolce sopra di me -Non ti preoccupare, faccio in un attimo-
Prese a tagliarmi i vestiti con una forbice, con gesti veloci, a tratti frenetici… ma la cosa che mi terrorizzava di più era la ninna nanna che sussurrava nel frattempo. La sfera di plastica che avevo in bocca mi impediva di produrre suoni articolati e non potei fare altro che tirare le corde e mugolare in maniera piuttosto ridicola, mi resi conto dopo.
Poi mi cosparse di una crema -Vedrai- mi disse -avrai la pelle liscia come una pesca-. Una volta terminato emise un risolino soddisfatto – Passiamo ai capelli!-. Prese una macchinetta e mi rasò a zero, dando poi una passata di rasoio.

Dopo mi ripulì dalla crema e urlò rivolta alla porta: -MI SERVE UNA MANO!-
Entrò un uomo e rispondendo a un gesto della donna mi liberò una mano, me la legò sull’altro lato del lettino e fece lo stesso con l’altra mano e le gambe, una alla volta.
Intanto la donna mi schiacciava la testa contro il lettino, impedendomi qualsiasi movimento.
Senza avere la minima possibilità di ribellarmi mi ritrovai disteso pancia all’aria, ancora una volta inerme.
Mi cosparse di crema anche il petto e il pube e mi infilò il pene in una serie di anelli di metallo tenuti un fila da un asta, un altro anello intorno ai testicoli e l’ultimo attorno a entrambi. La struttura mi teneva il pene rivolto verso il basso, impedendomi l’erezione.

Poco dopo mi mise dei bracciali ai polsi e alle caviglie, mi pulì il petto e con l’aiuto dell’uomo mi legò con una corda i bracciali delle caviglie e dele braccia. Mi fece scendere dal lettino e mi accorsi di quanto fossero corte le corde! Potevo solo gattonare o mettermi in precario equilibrio in piedi, tenendo gambe e schiena piegate.
-Va bene?- chiese l’uomo.
-Perfetto- mi legò a una catena fissata al muro con un lucchetto -è facilissimo!-

-Vediamo di sistemare la bocca- Mi tolse di bocca la sfera e prese uno strano oggetto, simile a un paradenti -Da bravo, apri la bocca. AAAAAAAAAA- Cercai di voltarmi, di sfuggire, ma mi tappò il naso e l’uomo mi schiacciò l’addome con un gesto deciso.
Istintivamente aprii la bocca e subito lei infilò il coso tra i miei denti.

-Ecco fatto!- Lo strumento mi teneva la bocca semiaperta con una dentiera fissa che mi coprivai denti, attaccata a essa una striscia di latex che fuoriusciva dalla bocca e si fissava dietro alla testa con una cinghia. Attorno alle labbra un tappo mi chiudeva la bocca. Una volta rimosso il tappo potevo solo aspirare, soffiare o far uscire la lingua… ma mi resi conto con orrore che potevano anche entrare oggetti!

-Grazie caro, credo di non avere più bisogno del tuo aiuto- Passò un paio di banconote all’uomo che uscì chiudendosi dietro la porta.
Mi girò intorno a lungo, osservandomi e gustando ogni più piccolo dettaglio di me.

Andò a prendere una borsa di plastica, probabilmente piena d’acqua e ci collegò un tubicino che terminava con un piccolo dildo. -Dopo questo sarai pulitissimo!- Con versi di incoraggiamento uniziò a premere contro il mio buchetto che non aveva mai fatto niente del genere! Ero terrorizzato, stringevo i muscoli a più non posso ma lei iniziò a massaggiarmi dolcemente facendo scorrere un po’ d’acqua del clistere e premendo sul perineo. Non appena allentai i muscoli, mi penetrò con forza. Emisi un lungo gemito di dolore, sentivo l’ano bruciare, come fosse stato lacerato.
Tenne la borsa sollevata fino alla fine con molta pazienza, incitandomi ogni tanto e accarezzandomi la schiena. Continuavo a non capire quali fossero le sue intenzioni.
Quando la borsa fu completamente vuota, mi tolse il plug dal culo e mi fece scaricare in una bacinella.

Lei era eccitatissima, mi prese il volto tra le mani e mi schioccò un bacio sulla fronte.
-Finalmente! Il mio tesoro, sei pronto finalmente!-

CONTINUA

P.S. Il mio modo di scrivere è troppo “pesante”? Si notano molto i tempi verbali sbagliati?

EMail at silvershine4milu@yahoo.it

Scrivatemi qualsiasi impressione, consiglio, Curiosità, fantasia Che avete!

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