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Racconti di Dominazione

un ritardo giustificato

By 24 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sei in ritardo come al solito, ma almeno gli altri se ne sono andati, siamo soli in casa. Entrambi abituati ad avere lo schermo di un pc a dividerci, ora ci sentiamo scoperti, nudi… tu sicuramente più di me visto che non hai mai avuto nessun altra. Il nostro secondo incontro da soli, questa volta non ti lascerò scappare. Suona il campanello, prego per l’ultima volta che l’istinto prenda davvero il sopravvento, che neanche tu ti fermerai e corro ad aprirti; sei sempre bellissimo soprattutto con la camicia! e il tuo profumo è inebriante, in realtà è solo un deodorante ma appena ti abbraccio sento il desiderio di respirarti per sempre.
Andiamo in camera, teoricamente stasera dovremmo vedere la partita di calcio ma dentro di me spero di trovare il coraggio di darti quel bacio, agognato da entrambi ma mai arrivato a causa del nostro timore e pudore; sono dietro di te mentre frughi nel mio armadio in cerca di non so quale vestitino o pantaloncino, non ce la faccio più:” parliamo un secondo” mi guardi interrogativo mentre ti trascino verso la sedia, ti siedi e io sopra di te, le tue mani corrono ai miei fianchi, sento l’istinto, l’impulso in te trattenuto a stento, desidero che si liberi prendo tra le mani il tuo viso e ti bacio, un bacio un po’ impacciato a causa dell’imbarazzo e della tua poca esperienza, dentro di me senza rendermene conto penso:” scatta scatta scatta” passano secondi eterni, forse ho sbagliato tutto… e invece… le tue mani si svegliano, corrono al fulard che uso come cintura dei pantaloncini, in breve cade a terra, penso che l’ondata impulsiva sia finita, forse ti fermerai qua come l’altro giorno.. ma ecco le tue mani corrono sotto le mie cosce, mi accarezzi e mi fai alzare senza mai allontanare troppo i nostri corpi, camera mia ha un muro praticamente vuoto, lo prendi di mira e in breve tempo mi ci spingi contro, con dolcezza e violenza allo stesso tempo, ti sei staccato dal mio bacio ma non ci vuole troppo perchè ti avvicini e mi baci tu, un bacio forte quasi volessi sottomettermi solo con quell’unico bacio non sai quanto ci vorrà in realtà.. rimango per un momento smarrita, travolta da tutta quella foga non capisco da dove arrivano tutte queste sensazioni, i crampi alla pancia i capezzoli che mi fanno male perchè strusciano sulla maglietta e sul tuo corpo che ormai è attaccato al mio.
Sento le tue mani correre di nuovo lungo i fianchi, ne disegnano il profilo poi mi toccano il sedere, lo stringono, mi scappa un mugolio di sorpresa ma la loro corsa non è finita, le porti davanti mi schiacci il bacino, che avevo sollevato verso di te presa dall’eccitazione, contro il muro e in 2 secondi mi togli i pantaloncini; cerco di toglierti la cintura ma mi blocchi, prendi le mie mani con una delle tue e le posizioni sopra la mia testa, ora sn vulnerabile, avevo sempre immaginato dentro di me questa situazione sperando di non essermi sbagliata sul fatto che vedevo in te un dominatore; mi sussurri all’orecchio che non è ancora il momento e mentre lo dici a 2 millimetri dalla mia bocca senza preavviso metti 2 dita dentro di me, lo sento l’istinto ormai ci ha catturati, i movimenti non sono più impacciati ma fluidi come se li avessimo provati ogni giorno della nostra vita.
Tenendo una mano dentro di me guidi la mia fino alla tua cintura che è stranamente allentata, ti massaggio e lo sento è già duro me lo aspettavo.. intanto tu giochi con il clitoride ma è una sensazione troppo forte, non mi sono mai abituata tiro un mugolio più alto degli altri e allora torni a sguazzare nei miei umori, solo tu mi fai bagnare cosi, intanto io sono riuscita a liberarti dai boxer, lo tengo in mano e inizio ad andare su e giù. Le tue labbra si staccano dalle mie, un mugolio di disappunto che vorrei tu ascoltassi.. ma è troppo tardi ormai è uscita la parte davvero oscura di te, te ne freghi e con la mano libera mi alzi la maglietta fino a fare uscire i capezzoli ormai duri, con la bocca ti avvicini, mi baci il petto che si alza pesantemente, chiudo gli occhi.. sono tua. Mi baci un capezzolo e inizi a succhiarlo mentre con la mano stropicci l’altro senza prestare attenzione ai miei mugolii e alle contrazioni del mio corpo che sono ormai incontrollabili. Era la prima volta che una ragazza ti toccava e sei venuto quasi subito, ti ho sollevato la testa e baciato con tutta la passione che avevo in corpo come se in quel bacio ti stessi passando tutta la mia energia e ho continuato a muovere la mano che era stretta sul tuo membro, non avrei accettato un tuo rifiuto; il muro era diventato improvvisamente scomodo per il pensiero che aveva sfiorato le menti di entrambi, per un momento avevo interpretato io la parte della dominatrice ma non avresti accettato oltre quel comportamento.
Sempre baciandomi ma con molta più foga di prima mi prendi le mani incrociandole con le tue e mi trascini fino al letto, rimango senza fiato quando ti metti sopra di me e ti fermi un secondo, mi guardi: i capelli scompigliati, il segno del collare che ti ha sempre eccitato e le mutandine ormai fradice mostrano di avere effetto su di te; inizi a baciarmi piano il collo mentre mi tieni le mani sopra la testa e strusci il tuo caldo membro sulla mia pancia scoperta, scendi con lentezza toccando con le tue labbra il mio petto, poi con la lingua passi in mezzo alle mie tette, chiudo gli occhi presa da un’ondata di eccitazione e inarco la schiena; le mutandine volano via, sei arrivato sul monte di venere e inizi a giocare con il clitoride io gemo scossa da scariche di eccitazione pure poi torni su, le mie labbra agognano la tua bocca, ti avvicini ma non abbastanza da farti raggiungere e intanto guidi il tuo membro dentro di me.. è da mesi che non ho un rapporto e sono strettissima, benchè sia molto bagnata, decidi di non andare per il sottile e con poche spinte ti ritrovi dentro di me, io intanto mugolo a un centimetro dalla tua bocca e con un filo di voce ti chiedo di baciarmi, mi guardi, ridi e dopo una spinta che arriva fino in fondo e mi strappa un vero e proprio urlo mi baci con foga. La tua prima volta è stata la più indimenticabile per me, ti sento venire dentro, i fiotti che colpiscono le sensibilissime pareti e mi danno i brividi.
Sono stanchissima, sudata, esci da me e dopo avermi baciata mi vai ad aspettare in cucina davanti alla tv, ti raggiungo poco dopo e mi addormento sulla tua spalla sapendo dentro di me che ne è valsa la pena di trasformare la nostra amicizia.

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