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Una coniglietta esibita in chat

By 9 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un periodo che ero sempre eccitato, dovuto quasi sicuramente al fatto che mi connettevo ad internet e frequentavo le chat erotiche e quindi mi divertivo ad entrare in certe stanze a tema e parlare di mia moglie, sognando di farle di tutto, infatti almeno virtualmente, la offrivo e poi vedevo le reazioni degli altri. Ma a furia di farlo iniziai a scambiare con loro l’indirizzo per dialogare e vedersi direttamente con le webcam.
Iniziai a spedire loro qualche foto di mia moglie, col viso coperto, ma con il corpo esposto e mi eccitavo nel sentire che si masturbavano e che facevano tutti i tipi di apprezzamenti.
Con mia moglie intanto, che ne era all’oscuro, invece arrivavo tutto eccitato ed avevo il desiderio di farle di tutto.
Facendo l’amore con lei le dicevo il mio desiderio, di mostrarla ad altri , di vedere gli altri impazzire per lei, di vederli che si masturbassero per lei, di sentire l’energia dell’eccitazione di tutti su di lei, di vederla impazzire nel sentirsi al centro dell’attenzione.
Intanto mi era capitato di vedere le foto dei pretendenti uomini che esprimevano il proprio desiderio, la propria richiesta di poter gustarsi la mia bella mogliettina.
Li vedevo con dei mastelli ultra in tiro, da veri porci e mi succedeva anche che dopo avergli mandato le foto di mia moglie seminuda, loro le usassero per masturbarsi e poi me le rimandassero scannerizzate con lo schizzo di sperma su di esse.
Passato il tempo arrivai a connettermi con loro con la cam, e loro sempre con le foto di mia moglie, mi fecero vedere come si masturbassero guardandole.
Era molto eccitante vedere tramite la cam, l’immagine di mia moglie seminuda e assieme loro che si toccavano guardandola, fino a raggiungerne l’orgasmo e vedere gli schizzi uscire dai loro mastelli durissimi e inondare l’immagine di mia moglie.
Era proprio bello perché li sentivo che la commentavano, circa le sue curve, le sue forme, come si fosse vestita, che facce facesse, che sicurezza avesse nel fare certe cose ed il loro desiderio nel castigarla, nel divertirsi con lei, nell’abusare del suo corpo, e per castigarla come potevano in quel momento, grazie alla foto, immaginavano che lei fosse li, che la foto fosse lei, che fosse animata e che gli schizzi che gli mandavano fosse la sua punizione, il suo castigo per averli provocati e fatti eccitare.
Si perché come si toccava lei, come si atteggiava era proprio un modo per far impazzire gli uomini, per farli arrapare, per conquistarli, per ammagliarli, per non far capire più niente, per far perder la testa ai maschi.
Quindi dato che così era veramente, il maschietto voleva aver la possibilità di castigarla, lasciarle un segno, un ricordo, un regalo che venisse da dentro, ma veramente dentro, si proprio così da dentro il proprio corpo, un qualcosa che uscendo dallo stesso organo da dove vengono rilasciate le sostanze non più necessarie, non più utili, inutili, da buttare via, sgradevoli, che certamente non profumano ma hanno un odore acre.
Ma dallo stesso punto, esce un’altra cosa animata che può dare gioia amore, vita, ma può esser anche usata come marchio, come segno indelebile, una cosa non voluta che comporterà un cambiamento per il resto della vita.
E cosa c’è più di questo per castigare una che ti provoca ? una che si diverte a farti impazzire?, a farti dichiarare apertamente il tuo desiderio che mai ti verrà concesso? Che solo può dare una conferma a lei della sua forza da conquistatrice e che quindi può tenerti imbrigliato, schiavizzato come un cane? E farla divertire, farti diventare il suo divertimento?
Allora anche colpirla sul suo bellissimo corpo provocante può esser eccitante, dato che lei sicuramente non ama quel liquido bianco, sempre con quel odore acre.
Ma non potendola avere di fronte almeno con la foto ci si immagina di castigarla, si è lo stesso contenti che la sua immagine, la sua foto venga utilizzata come svuota testicoli, che soprattutto una sua foto intima dove si vede una parte del suo corpo che nessuno o quasi nessuno vede, e che lei sicuramente non vorrebbe andasse in mano a certe persone od anzi a nessuno.
Quindi il piacere nel mostrare al fortunato marito che in quel momento con la sua foto anche lui si è eccitato con la sua compagna, e non è più solo una cosa esclusiva del marito, compagno, ragazzo.
Mostrare quindi le parti del corpo ricoperte da una riga di liquido bianco, e sentirsi poi appagato e mostrare il tutto alla persona che normalmente dovrebbe coprirla, non mostrarla a nessuno, diventa eccitante.
Vedere una foto che in corrispondenza dello schizzo si vede che è rovinata, alterata, la carta si è rovinata, l’immagine, il colore, le curve, i lineamenti perfetti della bella ragazza, diventano squallidamente rovinati perché lo sperma l’ha inumidito e cambiato colore, non è acqua.
Questo ricorda molto quei giornaletti porno che ogni tanto si trovavano nei cespugli, nei boschi, nei posti nascosti dove chi si masturbava trovava il proprio spazio per sfogare il proprio piacere guardando, desiderando ed immaginando cosa avrebbe fatto alla ragazza del giornaletto porno, la ragazza che senza alcun problema faceva cose per noi inimmaginabili, per attirare la nostra attenzione, magari aveva tette enormi, oppure era bellissima e lo faceva con tanti, oppure ti guardava da monella, da porcella e ti provocava, magari ti faceva un gioco di vedo non vedo, mostrandoti alcune parti intime ed altre invece no, oppure alcune in parte, lasciandoti spazio alla tua fantasia, oppure ti attaccavano mostrandoti tutto, e quindi per punirla quando si raggiungeva il piacere la si battezzava con tutto quello che si aveva dentro, per poi disfarsene, lasciando il giornaletto lì, in quel punto, dato che non serviva più.

Tutto questo però non lo si poteva dire alla bravissima mogliettina, la quale di cosa simili non ne voleva neppure sentir parlare, additandoti come il segaiolo maniaco che solo immaginazione poteva avere e che invece lei preferiva cose reali, non virtuali, ma sempre restando nella normalità, senza mai osare neanche un poco, ma comportandosi sempre da finti puritani.
Ma capivo che lei in verità dentro non era così, ma dentro di sé aveva voglia di provare situazioni eccitanti, ma non veniva esternato, perché lei doveva esser sempre la santarellina, anche verso il proprio marito. Però facendo l’amore capivo che se forzavo, che se con decisione prendevo l’iniziativa ed anche solo le dicevo cosa volevo farle lei impazziva dal piacere, quindi in realtà dentro anche lei desiderava quello che desideravo io, lei impazziva dal piacere, ma alla fine era incanalata dai suoi preconcetti di brava ragazza che la limitavano.
Allora capì che dovevo prendere l’iniziativa, dovevo dirigere il gioco, anche se magari avesse comportato una forzatura, una costrizione nei suoi confronti, ma in realtà le sarebbe piaciuto ed ad ogni modo sarebbe stato un esperienza indimenticabile per entrambi.

Un giorno allora incominciai a corteggiarla, a farle capire quanto fossi attratto a far l’amore con lei, lei trasportata dal mio interesse, andò in bagno e poi in camera a prepararsi.

Io avevo le idee chiare sapevo quello che volevo fare, avevo organizzato per tempo tutto quello che lei avrebbe poi passato dopo.
Mi ero munito di un paio di manette, belle resistenti, e di una catenella resistente e comunque di tutto quello di cui avrei mai avuto bisogno.

La sala, che era costituita da un lampadario enorme e pesante, aveva nel soffitto un anello molto resistente a cui avrei potuto legare ed appendere qualsiasi cosa senza rischiare che cadesse niente.
Mia moglie ad un certo punto si presentò vestita molto sexy, come mai avessi mai potuto pensare.
Indossava delle scarpe coi classici tacchi a spillo, ma non volgari, bensì di classe , sopra dei collant velati, belli, non scadenti, penso fossero autoreggenti.
Sopra aveva una minigonna abbastanza corta, ma non troppo che arrivava fino a metà coscia e sopra ancora aveva un top che si sorreggeva dietro il collo, e vedendo i capezzoli aderire perfettamente , capì che il reggiseno non l’avesse messo, quindi quel top con un paio di cordicelle sorreggeva la sua bella quarta abbondante.
Si era presentata guardandomi in modo accattivante ed io ero subito al settimo cielo.

Questa volta volevo fare qualcosa di speciale, volevo divertirmi e farla impazzire, allora dopo esserle saltato addosso ed averla baciata ed allungato le mani ovunque, presi una benda e le coprì gli occhi, in modo da esser sicuro che non vedesse e che fosse coperto il suo viso da sguardi indiscreti.

Ripresi a palparla ovunque, senza ritegno, ma ad un certo punto presi delle manette , le misi per legarle i polsi e poi con una catena feci in modo che fosse tenuta ferma ed attaccata tirata verso l’alto, verso il soffitto.

Lei non sapeva cosa l’aspettava, io la lasciai così ed ogni tanto la palpavo. Di fronte a lei avevo il pc, mi collegai andai diretto sulle chat erotiche e misi un messaggio chiaro: collegarsi all’indirizzo’., mia moglie in webcam.
Nel giro di 10 secondi una ventina di contatti chiedevano di collegarsi. Io diedi l’accesso a tutti e quasi tutti si collegavano con la cam.
Lo schermo era pieno di connessioni, e quasi tutti mostravano il loro bel articolo.
Io attivai la cam e la puntai su di lei, in modo che si vedesse il suo bel corpo.
Mia moglie iniziava a spazientirsi, si stava annoiando ad aspettare in piedi legata, ma appena attivai il volume, si iniziò a sentire i commenti loro, le molte voci che la descrivevano, si spaventò.
Allora le dissi che cosa stava vivendo.
Lei iniziò ad alzare la voce, chiedendomi di smetterla immediatamente, io allora presi dello scotch e le chiusi la bocca. A quel punto feci in modo che si calmassero e che si capisse quello che dicessero le singole persone.

Le puntai la cam in modo che la si vedesse bene tutta, assicurata la catenella che fosse ben tirata, andai a prendere un coltellino ben affilato e iniziai a farglielo passare lungo la sua vitina, per far eccitare i porci, poi lo passai dietro la schiena ed inizia a tirare le cordicelle del suo top, in modo che tutti vedessero le tette schiacciarsi, feci entrare una mano dentro , in mezzo alle tette e andai avanti a giocare per qualche minuto fino a che non creai una certa adrenalina in tutti e loro iniziarono ad incitarmi, e quando stetti per tagliarlo , tutti si misero a creare l’inizio dell’ola, come allo stadio prima di un rigore.
Con un colpo netto tirando con la lama le cordicelle del top, si ruppero.
Il top cadde di colpo , fu uno spettacolo bellissimo, neanche una spogliarellista professionista avrebbe fatto di meglio, le sue tette da compresse come erano, si comportarono come delle molle, fu uno spettacolo, furono loro a slanciare il top e tutti, anzi loro meglio di me che stavo dietro, le videro rimbalzare in avanti.
Un boato si senti dal pc, tutti che si toccavano, che si eccitavano, io avevo fatto in modo che chi volesse potesse connettersi senza neanche chiedermi l’approvazione , il numero si stava innalzando enormemente.

A questo punto lei sentiva gli apprezzamenti, sentiva che la stavano guardando, allora cercò di girarsi di non mostrare i suoi seni, ma io da porco mi misi dietro, le agguantai le tette e la costrinsi a tornare verso la cam.
Mi divertii a spingerle in alto e poi lasciarle cadere e poi a girarle la vita a destra ed a sinistra velocemente, per farle dondolare le tette.
Lei si dimenava per l’imbarazzo, si vedeva che cercava di girarsi ma io mi divertivo con una certa facilità a girarla a mio piacimento, a prenderle le tette , farle girare, metterle in posizione da spagnola, aprirle verso l’esterno, a leccarle, a morderle, a prenderle i capezzoli e tirarli, a strizzarle forte .
Andai avanti 10 minuti buoni, poi presi un tira capezzoli che mi ero procurato ed iniziai a pomparne una, in modo che i capezzoli venissero fuori, si allungassero.
In mezzo ai suoi seni, per umiliarla, per deriderla, presi un pennarello e le disegnai una banana, come dire,mettete qua il vostro cazzo, in questo punto, come fosse un parcheggio.
Indicava chiaramente che quello era il posto per i bananoni, per i mastelli, dovevano esser messi li per esser succhiati o per le spagnole.

A quel punto passai alla minigonna e le dissi di scegliere in che posizione stare.
Se fosse rimasta rivolta di fronte alla cam, gli spettatori avrebbero gustato a pieno le sue tette e la sua passerina, se si fosse messa di lato le sue tette sarebbero state viste di profilo e questo la imbarazzava molto, e se si fosse girata totalmente i suoi glutei sarebbero stati in possesso dei navigatori.
Comunque dopo un po’ che girava, chiesi agli spettatori e mi dissero che la volevano vedere davanti.
Io le feci saltellare le tette intanto e cambiai il tira capezzoli da un seno all’altro.

Le sbottonai la mini e appena avuta l’attenzione ancora più bramosa di tutti e l’angoscia della sposina, la lasciai cadere.
Anche qui fu uno spettacolo, la mini scivolò sulle sue bellissime gambe, scoprendo di colpo cosa indossasse dopo, come fosse un giocatore di poker che ad un certo punto mostra le sue carte che quasi non ha più segreti, dico quasi perché rimanevano ancora le mutandine bianche che indossava .
Lei a vederla come le teneva chiuse, trasmetteva un eccitazione incalcolabile, cercava di mettersi in obliquo per non mostrare troppo nettamente le mutandine, si vedevano le sue autoreggenti, una balza non larghissima, ma fine, fine come lei, non appariscente come lei, monellina come lei, dato che comunque le indossava.
A quel punto lei continuava a cercare di muoversi, girarsi a destra ed a sinistra, per la gioia di tutti dato che così i suoi seni ondeggiavano, ma lei in quel momento si sentiva lo sguardo i commenti sulla patatina e cercava di nasconderla ma inutilmente.

Io le presi l’elastico laterale tirandolo forte forte e poi lasciandolo andare come fosse una frustata sulla sua giovane e morbida pelle.
Lei si trovava a mostrare i suoi bellissimi seni, le sue gambe , la sua vita .

Io mi misi a palparla, a leccarla a giocare col suo corpo davanti a tutti.

Ad un certo punto decisi di andare avanti a giocare.

Le dissi che l’avrei concessa ad uno collegato in internet….

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