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Racconti di Dominazione

Una festa particolare

By 18 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Lui

E’ splendida una sera d’estate, calda e illuminata dalla luna. Uomini in smoking e ragazze bellissime in abito da sera si affollano sul bordo della piscina, all’esterno di una villa circondata da un grande parco. Con noi ci sono una ventina di coppie intente a sorseggiare champagne. L’atmosfera è elettrica, carica di sensualità e di qualcosa che non riesco a definire. Sì, perchè questo è il momento dell’estrazione:  una delle partecipanti, solo una, sarà estratta a sorte e riceverà un premio che ben difficilmente dimenticherà: sarà la schiava della serata,  l’oggetto sessuale delle voglie di tutti i presenti. Sarà esposta, umiliata, usata, posseduta… Ecco, ci siamo. Il foglietto con il nome della fortunata viene letto: Elena… Sì, sei tu. Sei la fortunata. Scorgo un brivido lungo la tua schiena e non so se è imbarazzo o eccitazione. Forse sono entrambe le cose, perchè non puoi sapere cosa ti succederà tra pochi istanti. Sono il tuo padrone, e tocca a me il ruolo di regista della serata, sarò io a decidere cosa accadrà. Ti ordino di spogliarti. Lo fai lentamente, consapevole del tuo ruolo e i tuoi movimenti sinuosi alimentano gli sguardi di desiderio di chi ti osserva. Ora sei completamente nuda, esposta alla vista di venti uomini e venti ragazze che ti attorniano. Sei vulnerabile come mai. Tremi, ma i tuoi capezzoli sono turgidi…sì, ti stai eccitando. Ti ordino di inginocchiarti e poi di metterti alla pecorina. Lentamente tutti si spostano dietro di te, guardano il tuo sedere sodo e voluttuoso, indugiano sulla tua fica completamente depilata, scrutano le tue grandi labbra che impercettibilmente si gonfiano e si aprono… C’è eccitazione nell’aria. 

Ho stabilito già tutto…gli altri sanno già cosa fare. Comincio a schiaffeggiarti il sedere, e a ogni colpo tu gemi di piacere…La pelle è già rossa quando spingo il mio pollice sul tuo ano. Lentamente mi faccio strada, sento che i muscoli si rilassano…il tuo culo si apre…abbasso la cerniera e tiro fuori il mio membro. E’ durissimo. Con un colpo secco lo spingo nell’ano, fino in fondo. Guardo il tuo corpo irrigidirsi, ma capisco che questo ti eccita. 

E’ a questo unto che a un mio ordine gli uomini si muovono all’unisono: armeggiano nei pantaloni ed estraggono il loro cazzo cominciando a masturbarsi. Mentre ti scopo, la folla ti si avvicina, i membri turgidi e pronti ad esplodere…schizzi di sperma ti colpiscono in faccia, sui capelli, sulla schiena…due, tre, dieci, venti cazzi si svuotano sul tuo corpo e ti ricoprono di sborra…

Ora è il turno delle ragazze. Sono completamente nude, bellissime. La prima si avvicina alla tua bocca. Ti ordino di leccarle la fica. Cominci a bagnarla con la saliva, ma è solo un attimo, perché lei all’improvviso comincia a urinarti in bocca. Si avvicinano le altre ragazze e tutte ti inondano della loro pioggia dorata. Sperma e urina si mescolano sul tuo corpo in un unico liquido che copre completamente la tua pelle. Sei solo un oggetto delle loro voglie e tutti ti guardano mentre vieni umiliata e usata come una latrina…

Nel frattempo una ragazza si è sdraiata sotto di te e ti sta leccando la fica…lecca la tua fica e poi i miei testicoli, mentre ti pompo il culo. Ti ordino di lasciarti andare e di urinarle in bocca. Sento anch’io il miele caldo che fuoriesce dalla tua fica. Rivoli di pipì bagnano anche le mie gambe…te la farò leccare più tardi, fino all’ultima goccia…

Sto venendo…abbandono il tuo culetto e lo espongo agli sguardi di tutti…il tuo ano è completamente aperto, la tua fica è eccitata e bagnata di umori e di urina… Davanti al tuo viso, mi abbandono ad un orgasmo possente….un fiume di sperma ti inonda il viso e la bocca, e tu assapori con avidità il liquido caldo che ti riempie la gola. Ripongo il cazzo nei pantaloni e ti lascio lì, nuda e sporca, esposta agli sguardi, il culo all’insù segnato dalle sculacciate, fradicia di sperma e di urina.

 

Lei

A quel punto sono completamente umiliata, tremo, sento odore di sperma e urina che mi coprono tutto il corpo. Il mio culo brucia, è aperto, percepisco il mio ano e la dilatazione provocata anche internamente dalla tua cavalcata. La mia fica pulsa, il clitoride è enorme, è umida. Il mio seno si alza e si abbassa al ritmo del mio respiro affannoso ed i miei capezzoli turgidi vibrano come impazziti. La mia mente è in subbuglio, si mescolano sensazioni ed emozioni contrastanti, l’angoscia dell’imbarazzo, la frustrazione e l’umiliazione che si manifestano anche fisicamente pervadendo tutto il mio corpo, l’eccitazione che manda in fiamme le mie zone erogene a cui mi è stato vietato l’accesso, che sono a disposizione del mio padrone e di chiunque lui desideri, ma non a me! Mi vedo tremante, in ginocchio sul pavimento, circondata da gente arrapata, eccitata, che fissa ogni movimento del mio corpo, i miei occhi, che scruta la mia anima priva di misteri fino ai più profondi e reconditi angoli, che guarda dall’alto, da un livello superiore al mio, a quello in cui mi trovo adesso. Sono un oggetto, il controllo del mio corpo e della mia anima non mi appartiene, appartiene al mio padrone, la persona a cui mi sono donata completamente, concedendomi nel modo più assoluto possibile ad esso, senza condizioni, senza certezze, senza rimorsi. Adesso sono un oggetto di piacere, il mio compito è dare piacere al mio padrone e ai presenti, che possono usarmi a loro piacimento. Nel dare piacere trovo la mia gratificazione ed il mio piacere… e oggi ne stò ricevendo davvero molto! 

Improvvisamente alcuni spettatori iniziano ad avvicinarsi tirando fuori i loro membri, i loro cazzi. Mi trovo in breve circondata. Una mano prende il mio volto, un cazzo struscia contro la mia guancia, una mano afferra un mio seno e strizza un mio capezzolo. Una forte sculacciata su una mia natica mi fa sobbalzare. Lingue e mani percorrono il mio corpo. Le mie mani vogliose si riempiono di falli pulsanti, umidi e tremanti , le mie dita li avvolgono e iniziano a scorrerli da cima a fondo. La mia bocca viene posseduta, non mi appartiene, come il resto del mio corpo. Un cazzo riempie la mia bocca, fino alla gola. Una mano dietro la nuca, un bacino davanti… il cazzo che scorre in maniera impetuosa dentro la mia bocca, avvolto dalla mia lingua e dalla mia saliva, di cui alcuni rivoli escono dagli angoli delle mie labbra… labbra che avvolte attorno al cazzo che mi sta possedendo, massaggiano quel membro come un guanto fa con la mano! I cazzi cambiano, si affollano tra le mie mani, le mie tette, la mia bocca, le mie chiappe ed il mio ano. Il mio corpo si riempie di sperma, dentro e fuori. Io non posso godere, volere esplicito del mio padrone, non fisicamente almeno. Ma la mia anima e la mia mente sono in estasi, in paradiso. Un piacere intenso e senza confini, non frenato dai limiti della biologia umana. 

Ad un certo punto vengo presa dalle gambe, alzata, posta su un tavolino. Corde vengono passate attorno ai miei polsi e alle mie caviglie e vengono legate al tavolo. Mi ritrovo immobile, a gambe larghe sul tavolo, impossibilitata a nascondermi e coprirmi, sotto gli occhi tutti, tremante e pulsante, ancora vogliosa e bisognosa, oscenamente e platealmente offerta e a disposizione di tutti. Il mio fiore e tesoro ancora inviolato durante la serata giace incustodito ed indifeso sul tavolino, esposto agli sguardi dei presenti. 

Una prova, il mio padrone vuole una prova, improvvisamente innumerevoli dita si affollano sul mio clitoride e dentro la mia vagina. Dita esperte, cercano il mio piacere, il piacere a cui mi è stato vietato accedere, una prova di fedeltà. Il mio corpo è impegnato a resistere, il mio padrone è accanto e me, mi guarda negli occhi, ed io non riesco a distogliere lo sguardo. Non so quanto riuscirò a resistere. L’idea di disobbedirgli, di dimostrarmi indegna proprio sotto i suoi occhi e davanti agli altri padroni mi farebbe morire. Arrivo al limite… poi un suo cenno, tutti smettono, io tremo, lui si avvicina.

 

Lui

”Vieni con me”, ti dico avvicinandomi. La mia voce è dolce e ferma allo stesso tempo: “Sei stata brava”. Ti copro con la giacca e ti porto all’interno della villa. Nel bagno la vasca è piena di acqua calda e passo la schiuma sulla tua pelle per lavarti lo sperma e l’urina che la ricoprono. E’ una sensazione eccitante percorrere la tua pelle con la mano…la schiena, le gambe, le braccia. Accarezzo il tuo sesso e insinuo le dita nella fessura delle tue natiche…indugio…e penso a ciò che ti farò tra poco.

Ti asciugo lentamente e mentre lo faccio godo della visione del tuo corpo, il corpo della mia schiava ubbidiente, la schiava che mi appartiene…osservo le grandi labbra, ancora arrossate e dilatate dalle innumerevoli dita che hanno frugato ingorde dentro di te infiammandoti di piacere.

Ecco, il grande letto…ti faccio distendere completamente nuda a faccia in su…ti allargo le gambe e le braccia…le lego ai quattro angoli del letto. Sei nuovamente alla mia mercè, immobile come una preda. Ti bendo…non dovrai vedere cosa accadrà…dovrai soltanto sentire…sentire e subire…

Attendi, e non sai quanto tempo è passato. Sai soltanto che qualcosa accadrà e l’attesa si trasforma in eccitazione….lo sento dal ritmo del tuo respiro. Senti che ti slego le caviglie, ti sollevo le gambe…ora le hai completamente in su ma non puoi muoverle….non puoi vedere ma sono ancora legate a qualcosa. Sai soltanto, perchè questo lo intuisci dalla posizione cui sei costretta, che stai concedendo al tuo padrone la vista impudica delle tua fica e del tuo anno ancora dolorante.

Il colpo arriva improvvisamente…è un cazzo duro e muscoloso e ti sta penetrando nel culo…senti i muscoli dell’anno allargarsi all’inverosimile per contenere quel pene eccitato…che spinge….spinge sempre più in profondità dentro di te.

Inarchi la schiena….il dolore corre velocemente lungo la spina dorsale, ma non è solo dolore ciò che senti…no, ora è anche piacere….un misto di dolore e piacere, e il piacere diventa sempre più intenso.

Ma non hai il tempo per pensarci…qualcosa ti sta aprendo la fica, ti sta scivolando dentro. Oddio, pensi, è un altro cazzo….mi stanno penetrando in due…

Muscoli pulsanti che adesso ti sbattono violentemente, si sfogano sul tuo culo, sulla tua fica sempre più bagnata, e il ritmo si fa sempre più veloce….urli….urli di piacere…gemi….gemi e urli.

Sei il loro oggetto sessuale, stanno abusando di te e tu non puoi vederli. Stai gemendo come una cagna quando qualcosa ti riempie la bocca…ora i cazzi sono tre e le tue urla di piacere adesso sono dei mugulii soffocati dall’enorme cazzo che ti riempie la bocca, pronto a inondarti di sperma…

Stai per godere quando i primi due cazzi abbandonano la tua fica e il tuo ano. Non devi godere…non ancora, almeno…

Due mani forti ti spalancano la bocca…senti i tre cazzi duri che spingono verso l’interno….ora sono tutti insieme dentro la bocca….la mandibola aperta all’inverosimile per contenere quei muscoli così duri…esplodono contemporaneamente….schizzi caldi di sperma ti riempiono la gola….non hai mai visto una tale quantità di sborra mescolarsi nella tua bocca…

“Ora puoi godere, schiava”, ti dico…e ti lasci andare, il corpo sconvolto da un orgasmo potente, la fica pulsante e bagnata, lo sperma che scende a rivoli dalla tua bocca.

 

Lei

E’ un esplosione… tutta l’eccitazione repressa in mesi esplode in un momento solo… una sensazione ormai nuova per me, il liquido che esce da me invece che entrare. Super eccitata la mia vagina spruzza ed il liquido del piacere ne esce come una fontana. Io sono ancora legata, bendata ed ignara di tutto… ho completamente perso il senso dell’orientamento e del tempo. Il mio corpo è sconquassato dai brividi che si rincorrono e si accavallano, dal tremore incontrollato. La mia fica pulsa e gronda. La mia bocca è piena di sperma e solo per questo non mi lascio andare a urla di piacere incontrollate. I presenti si godono il mio abbandonarmi al piacere più puro e sincero, ma non mi interessa, non voglio che questo finisca. Il più intenso, lungo e sconvolgente orgasmo della mia vita scema piano piano. Rimango legata, ansimante, ancora tremante. Piena di fluidi corporei. Perdo la concezione del tempo. Attendo una reazione, qualcuno che mi sleghi. Ma niente da fare… non sento nulla ed il tempo passa. Riesco a percepire la presenza di qualcuno. Sento un respiro caldo che impatta sulla pelle delle mie cosce, poi sulla mia vagina. Una lingua inizia pazientemente a leccare e massaggiare le mie zone erogene martoriate, soffermandosi sui miei capezzoli, sul mio clitoride, sulle grandi e piccole labbra della mia vagina, sulla mia bocca. Sento quella stessa presenza che mi si stende accanto, accarezza la mia pelle, con delicatezza. Dei piccoli baci con le sue labbra sul mio collo, sul mio ventre. Mi scansa i capelli, probabilmente per vedere meglio il mio viso. Non mi slega, non mi libera, continua ad accarezzarmi e sento che non la smette di fissarmi. Ad un certo punto, ancora con il suo respiro sulla mia guancia, un suo dito si avventura nuovamente sul mio clitoride, dentro la mia vagina. Una voce al mio orecchio, la voce del mio padrone: non ti trattenere… godi ancora per me, solo per me!

 

Lui

Ti osservo disteso accanto a te. Guardo il tuo corpo esausto, vulnerabile, le braccia e le gambe legate, gli occhi bendati. Il mio dito ti sfiora delicatamente la pelle delle grandi labbra, liscia e morbida, poi si spinge lentamente più all’interno, verso la parte più intima della tua vagina. Le piccole labbra sono aperte, umide dei tuoi umori sgorgati durante l’orgasmo. Quanto è eccitante sentire il piacere della mia schiava scivolarmi sulle dita. E’ un liquido caldo e d’istinto porto le dita vicino alle mie narici. Respiro…respiro profondamente e l’odore del tuo sesso mi penetra nei polmoni. Un profumo soave e selvaggio mi riempie. Avvicino le dita alla lingua e ne assaggio il sapore…non resisto. La mia dolce schiava merita un regalo. La farò godere con la mia lingua.

Mi sposto al centro del letto, tra le sue gambe spalancate, e avvicino lentamente il volto a quella fonte di piacere. Respiro ancora, ancora più profondamente di prima, e l’odore della tua vagina mi inebria. Vorrei affondare la lingua nella fessura e scoparti così, ma freno la mia eccitazione e comincio a leccare delicatamente la piega tra le cosce e le grandi labbra. Sfioro la pelle lentamente, bagnandola con la mia saliva, prima a destra, poi a sinistra. E la lingua vaga tra quelle valli perverse ed eccitanti. La saliva si mescola ai tuoi umori. Ecco le grandi labbra, poi le piccole. Le sento pulsare in preda a un piacere crescente e i tuoi piccoli movimenti mi danno conferma che ti stai eccitando. Bene…sono eccitato anch’io…il sangue affluisce nei corpi cavernosi del mio sesso, lo sento pompare lì, all’interno…sta diventando sempre più duro.

Sfioro quasi per caso la punta del clitoride…eccolo, rosso e infiammato dall’eccitazione. Indugio con la lingua sempre più vicino, poi lo affronto. Lo lecco con forza, con piccoli colpi, e lo sento crescere. Più cresce, più il tuo respiro si fa affannoso…so che non resisti, che vorresti essere scopata in questo preciso istante, che vorresti sentire il mio muscolo duro e pulsante riempirti la fica, ma non è ancora il momento.

Ora la mia lingua è come impazzita…ti sta leccando l’interno della vagina, penetra sempre più in profondità, sempre più velocemente. Ne ho perso il controllo…è lei ormai a guidarmi e io non ho alcun potere su di essa. Ti lecca, ti bagna, affonda, fuoriesce, indugia sul clitoride, poi ti penetra ancora. I tuoi movimenti si fanno più veloci, sento che stai per godere…sì, godi, godi adesso. E’ un’esplosione di piacere quella che ti sconquassa il corpo. Le corde ti trattengono ma tu ti ci avvinghi con tutta la forza della deflagrazione che ti sta divorando le forze…sì, godi. E tu godi….un liquido caldo esce violentemente dalla tua vagina e mi inonda il viso. Sgorga come un getto d’acqua dalla fonte, e per me è miele…lo bevo avidamente, mi disseto di te mentre gli spasmi dell’orgasmo ti sconvolgono.

 

 

 

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