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Racconti di Dominazione

Una questione di femminismo.

By 18 Febbraio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

-Per voi donne la vita è una pacchia!
-Ma che dici rincoglionito?Per noi la vita è molto piu’ difficile che per voi, ti sei accorto in che società maschilista viviamo?!
-Ma stai zitta, guarda tu, stai qui a casa a non fare un cazzo, sei una mantenuta.
-Se la pensi così, allora stai tranquillo che io qui non faccio più la serva per niente!
Maria si gira e spegne la luce, Alberto si gira dall’altro lato e si addormenta.
-Che ore sono?
Alberta si sveglia con il sole in faccia, prova a muoversi ma non ci riesce, si guarda avanti, è nudo!E per giunta ha un catetere con la sacchetta riempita per 3/4 attaccato al pisello.I piedi e le mani sono ben legati al letto.
-Ciao Alberto, sono le 11 di mattina
-Che diamine, io devo andare al lavoro, perché mi hai ridotto così?
-Lo vedi che se non ci bado io a te tu non ci riesci a vivere da solo?La vita delle donne è più dura anche perché devono badare agli uomini!
-Piantala con queste sciocchezze slegami che devo andare a lavoro!
-Non c’è fretta, li ho avvertiti dicendo che non saresti andato per oggi’
-Sei pazza!Liberami subito che cosa hai intenzione di fare?!
Maria gli afferrò le palle e strinse con vigore
-aahhh, smettila puttana mi fai male
Maria strinse ancora più forte
-Io se fossi in te sarei molto più educata-
-aahhh, ti prego smettila, ti supplico
-ecco così va meglio
Maria mollo la presa, ma continuò a tenergli le palle tra le mani ben salde
-Oggi voglio farti essere una donna Alberto così almeno ti convincerai chi è che ha la vita più dura’Per prima cosa devo assicurarmi che tu mi obbedisca, quindi’-
Maria prese una macchinetta fotografica e gli fece una foto mentre gli stringeva le palle e Alberto urlava dal dolore, poi la invio a un’email creata appositamente come deposito e tornò da lui.
-Se non mi obbedirai pubblicherò questa e tante altre foto che faremo quest’oggi.
Alberto era pietrificato, era fregato e non capiva come questo fosse accaduto
-Allora per seconda cosa visto che sei donna dovrai avere cura del tuo corpo, tutti questi peli ad esempio non vanno bene ora li togliamo tutti
Maria si allontanò e torno con una lametta da barba, una crema da barba e delle strisce per ceretta.
-Mhmhmh, iniziamo dalle gambe-
Maria applicò la ceretta e poi tirò tutto d’un colpo Alberò urlò ancora rassegnato e umiliato, continuò così per un po’ poi prese la lametta e la crema da barba
-Voglio essere gentile con te Alberto, i genitali te li raso con la lametta
iniziò a depilarlo con cura, a metà strada fece un’altra foto che inviò prontamente alla solita email poi si fermò.
-Ora ti slegherò, ma tu farai il bravo, perché sennò lo sai che fine fanno quelle foto vero?
Alberò annuì sempre più umiliato e sconsolato e con qualche dubbio in testa, ad esempio perchè gli aveva messo il catetere?E soprattutto fin dove si sarebbe spinta visto che in meno di mezzora si era trovato nudo legato depilato e fotografato?
Maria concluse la depilazione strappando ancora qualche urletto quando passò la ceretta nell’interno coscia e sul sedere.Alberto ora era piegato carponi sul letto e completamente depilato.
-Ora visto che è mattina passiamo alla prima cosa che si fa di mattina, andare al bagno, ora ti sarai chiesto perché ti ho messo un catetere ebbene visto che le donne al bagno ci vanno sedute e visto che tu devi essere donna anche tu ci andrai seduta, solo che con quel foruncolo che hai in mezzo alle gambe non è la stessa cosa perciò useremo il tuo sedere al posto di una patatina sei pronta?
Maria gli diede una sculacciata sonora, poi sfilò il catetere gli applicò un’altra cannula e la inserì nel sedere di alberto infine fece scorrere dentro tutto il liquido.Sfilò la cannula e disse
-Ora scommetto che ti scappa di andare al bagno vero?
-Si posso?
-Va bene per questa volta la pipì la farai al bagno, dopo ti insegnerò anche a farla per strada!
Alberto era terrorizzato, lo voleva portare fuori di casa!Andò al bagno e si scaricò usci anche la cacca oltre la pipì che gli aveva inserito, poi si fece il bidet e tornò da Maria.
-Ora vestiamoci per benino che poi più tardi facciamo un giretto…
-Come prima cosa mettiamo un paio di mutandine da zoccoletta, di quelle strette e attillatissime-
Maria prese un paio di mutandine microscopiche rosa con dei nastrini rossi e le passo ad Alberto, il quale ormai umiliatissimo fissava terra anche se qualcosa stava cambiando, il suo pene in fatti aveva raggiunto un’erezione notevole e le mutande non riuscivano a contenerlo così.
-Alberto sei un porco frocetto, ti ecciti a vestirti da donna?
-Io’No, non so cosa mi succeda’
-Le mutande non vanno bene così il tuo pisellino deve rimanere giù, fallo stare giù o lo farò io.
-No aspetta Maria..
Alberto si guardo in basso il su pene depilato nelle mutande della moglie era davvero uno spettacolo eccitante’In effetti tutta quella situazione umiliante lo stava eccitando, non sarebbe mai sceso da così..
Clic, Maria gli aveva scattato un’altra foto
-Di questa ne voglio fare un poster, chi l’avrebbe detto che ti sarebbe piaciuto??Ci andrò giù molto più pesante amore mio’-
Maria era divertita da come il suo gioco avesse preso Alberto, così gli andò vicino e lo baciò accarezzandolo intorno ai genitali poi gli andò dietro iniziò a massaggiargli le palle
-Alberto, vuoi scopare?
-Si, ti prego, scopiamo!
Maria allora fece come per girarlo, ma non lo girò anzi con la manco con cui gli teneva le palle strinse fortissimo facendogli cacciare un urlo atomico e facendo scomparire la sua erezione.
-Che ti avevo detto, vedi ora come entra bene??
Alberto si contorceva dal dolore, gli aveva fatto malissimo!E per di più lo aveva ingannato..
Maria continuò a vestirlo, gli fece indossare dei pantaloni attillatissimi da donna un reggiseno prontamente riempito con dell’ovatta, un top una maglia e una felpa attillata, fli diede una pacca sul culo e gli disse:
-Sei proprio una fighetta è?ora ti trucco e ti metto una parrucca
Fece come detto, e ci andò giù pesante, poi gli fece passare lo straccio, pulire il bagno e cucinare un pranzo decente.Quando il pranzo fu pronto Maria disse
-Hai già pulito il bagno troietta?A me qui sembra tutto sporco!
Alberto tornò in bagno e vide uno spettacolo sconvolgente, a terra sul pavimento giaceva uno stronzo piuttosto puzzolente di medie dimensioni
-Troia, ti avevo detto di pulire!ora lo pulisci con la lingua, questo sarà il tuo pranzo
-Maria accidenti no!Ma insomma pensavo che mi volessi dare una lezione ora stai esagerando, questo non riguarda la donna!Insomma tu non lo fai di solito!
Maria gli si avvicinò e gli smucinò in mezzo alle gambe
-Ma piantala lo so che sei eccitato come un porco
Alberto diventò rossissimo era vero, e non sapeva il perché!
-Dai piegati a 4 zampe
Alberto come ipnotizzato lo fece
-Ora bacia la mia cacca ancora calda
Alberto continuò sempre più eccitato e la baciò
-Bravo il mio Albertino, ora mangiala, io intanto vado di la a pranzare quando torno voglio che tu abbia finito e che per terra sia lucido, naturalmente puoi usare solo la bocca, niente mani o altro solo la bocca’ anzi mi è venuta un’idea, fermo così.
Maria andò in un’altra stanza e tornò con in mano 2 corde.Con la prima legò le mani di Alberto dietro la schiena con la seconda ci legò le palle di Alberto ben strette poi fissò l’altra estremita della corda al porta-asciugamani in maniera tale che alberto così legato non arrivasse alla cacca e che per mangiare la merda di Maria doveva stirarsi per benino le palle.
-Ciao Albi io vado a mangiare mi raccomando quando torno tutto finito.
Quando Tornò Alberto terrorizzato era a terra e non aveva nemmeno sfiorato il contenuto ormai freddo e puzzolente che giaceva sul pavimento.
-Mhmhmh abbiamo una ribelle tra noi è?Sei donna da questa mattina e già ti vuoi ribbellare è?Vedo che inizi a capire…-
Maria slegò le palle ad alberto che fece un sospiro di sollievo, soprattutto perchè Maria aveva detto che non lo avrebbe punito per questo, intanto però lo stronzo rimaneva li e nessuno lo aveva tolto.
-Vieni con me ora ci facciamo una passeggiata!-
Maria lo accarezzò sulla schiena e sul sedere e con una pacca lo guidò fuori.
La passeggiata nel parco andava avanti e alberto oltre ad avere fame per non aver mangiato e per il fatto che maria avesse portato solo da bere, iniziò a pesargli la sacchetta di pipì del suo catetere.
-Maria credo che sia quasi piena è il caso di buttarla e poi togliere questo coso…-
Maria si fermò di scatto e gli diede un ceffone in faccia
-Uff ma ti devo spiegare le cose 10 volte?Vabbè visto che sei donna da poco ti reinsegnerò come fanno pipì le donne, abbassati i pantaloni-
-No aspetta ma che dici, mi vergogno il parco è frequentato e se passa qualcuno?-
-preferisci fartela sotto??Facciamo così quando sarai pronta abbasserai i pantaloni intanto continuiamo la passeggiata.-
dopo qualche metro Alberto era appoggiato a un albero con le mutande alle ginocchia
-che devo fare?-
-mettiti a 4 zampe-
Maria ancora una volta chiuse la cannula l’altra estremità la collegò al sedere
-ora premi sulla sacchetta che esce tutta!-
alberto premette e si pratico il clistere di pipì praticamente da solo, Maria lo riaiutò solo per far rifunzionare il catetere
-Bene allora ora accovacciati con il sedere più appizzato che riesci, e falla, mi raccomando attento a non sporcarti i vestiti!hihi-
Albero la fece in maniera goffa e rumorosa, ma soprattutto con il timore che qualcuno passasse, qualche schizzo finì inevitabilmente sui pantaloni, ma fu abbastanza bravo.
-Accidenti ma ti avevo detto stai attenta..Hai sporcato i miei pantaloni…Non ti stai applicando!Dovevi aiutarti con le mani per stare in equilibrio più all’indietro..Perchè non hai usato le mani?-
-Non lo so non c’ho pensato-
-E invece ci dovevi pensare che cosa ce le hai a fare le mani?-
-Bo…-
-Be se non le usi allora leghiamole vediamo se impari almeno che servono anche le mani-
Prese dalla borsa la cordicella che aveva sfilato prima quando lo aveva legato in bagno e gli legò le mani dietro la schiena..
-Andiamo a casa?-
-Si..-
-Aspetta, anche io la devo fare…-
-Dai ti aspetto falla e andiamo..-
-No aspetta tu! Voglio che impari questa lezione..-
e dicendolo premette sulla testa e lo squilibrò fino a farlo cadere a terra
-Ferma ma che fai mi fai male così!-
-Shhh, adesso conviene che apri la bocca se non vuoi tornare a casa tutto bagnato di pipì-
mentre parlava si era già accovacciato sul volto di albertoche non riusciva ad alsarzi perchè le mani erano legate e la testa era sotto il corpo di Maria pronta usarlo come un gabinetto
-Sei pronto-
Maria allargò la bocca succube di alberto che stordito dall’accaduto non aveva ancora fatto nulla
-allora sei pronto?-
Alberto la guardò negli occhi, Maria stabilì che era pronto e e lascio che la pipì calda si riversasse tutta nella bocca di Alberto che deglutì quanto riuscì lottando contro la quantità il gusto e il tipo di liquido che entrava nella sua bocca.Maria appena finito strusciò la sua fica sulla faccia di alberto per asciugarsi e poi si rivestì
-Ahh, ora si che mi sento meglio..Ti è piaciuta?-
Alberto si stava rialzando pensando alla sua condizione era vestito da donna con le mani legato il culo con rimasugli di piscio e la faccia ricoperta di pipì
-Accidenti se ti è piaciuto piccola schiavetta!-
Maria gli diede una strizzata in mezzo alle gambe, il suo cazzo era durissimo
-Vieni va, torniamo a casa che questo è solo l’inizio, poi credo che tu sia affamata, o sbaglio?-
Alberto era terrorizzato forse voleva rimetterlo davanti a quel pezzo di cacca, solo il pensiero gli fece venire la nausea,Maria intanto lo accompagnova con una mano appoggiata sul sedere e di tanto in tanto faceva commenti sulla femminilità di alberto.

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