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Racconti di Dominazione

una richiesta insidiosa

By 5 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il desiderio

lei mi si avvicina, dalle sue labbra si sente il profumo del rossetto o forse di un gloss che lo ricopre, del make up, le nostre labbra si sfiorano, si toccano, sei arrivato finalmente mi sussurra sul collo.

La mia amante Grazia è una venere bionda quarantenne e questa sera per la prima volta ho ceduto ad un suo ricatto, ho dovuto cedere al suo ricatto! Il sasso l’ho lanciato io se così si può dire.

Ieri ho cercato di penetrarle il suo vergine ano, mi ha fermato dolcemente, ha incominciato un lungo e memorabile rapporto orale, uno di quelli che ti lasciano completamente schiavo, di quelli che: mentre stai per venire, lei con maestria ti tiene in surplace per sempre, continui a godere per così tanto tempo che ti fa male e cedi! la preghi di farti venire !

al termine del divino la sua fatidica domanda: sei sicuro di voler veramente il mio sederino stretto e bianco?
Le ho risposto di si.

Mi concederò solo ad una condizione! una condizione particolare, una condizione che, se tu accetterai io mi sentirò importante e molto ma molto appagata.

Cioè?

Voglio che mi dai il tuo! Ti voglio prendere per prima! Voglio entrarti dentro, Poi, solo poi, mi concederò a te! In caso contrario è meglio che ci lasciamo!

Non voglio perderti le risposi! La baciai alla francese, per un attimo le due lingue si scambiarono lo sperma rimastole in bocca poi rincominciammo subito a scopare, eravamo eccitati come due cani, il rapporto fu violento fino ad avere un orgasmo simultaneo, furibondo, per poi giacere insieme completamente esausti sul divano di casa mia.

L’appuntamento di questa sera è a casa sua, il marito non ce per qualche giorno!

Vado da lei, mi vede dalla finestra e senza suonare mi apre la porta ‘ mi si avvicina, dalle sue labbra si sente il profumo suo rossetto , del make up, le nostre labbra si sfiorano, si toccano, sei arrivato finalmente mi sussurra sul collo ‘ è bellisima come sempre, il suo viso è sempre truccato alla perfezione e i suoi piccoli seni si intravedono dai bottoncini della camicetta lasciati volutamente slacciati.

Entro in soggiorno, lei mi prende per mano e mi porta in bagno, non le chiedo nulla, sono eccitato come non mai e ansioso di essere sverginato; la porta si apre e sul davanzale della finestra appare una grossa peretta arancione con a fianco una pentola, un paio di filtri penzolano dal suo bordo, dal profumo è camomilla; lentamente mi spoglia senza dirmi niente, prende la peretta e la riempie, si avvicina mi bacia, mi sussurra nell’orecchio che prima vuol pulire bene il forellino , poi mi entrerà dentro senza scampo! Il suo tono di voce cambia: alla pecorina ora!

La peretta con delicatezza entra fino in fondo, sento la gomma appoggiare al sedere, poi lentamente il liquido incomincia ad entrare e ad eccitarmi sempre più, l’iniezione è lenta e dura parecchio; la cosa mi piace moltissimo, al termine mi invita a sedere sulla tazza.

Eseguo! Mi scarico, poi Bidè. lei rincomincia, un’altra peretta, mi eccito ancora di più, questa volta la camomilla viene sparata dentro in meno di un minuto, qualche secondo di attesa e di nuovo sulla tazza; lei controlla la scarica, mi dice che sono ancora sporco, un’ altro bidè e un’altra peretta, la mia eccitazione è al culmine e si vede tutta, il prepuzio si è completamente scoperto da solo e delle piccole contrazioni fanno agitare la verga nell’aria

un’altra scarica, un altro controllo, ancora sporco! Fantastico la sua voce con tono autoritario mi fa rimettere alla pecorina, altro clistere, non capisco più niente! Mi fa evacuare per la quarta volta, ricontrolla, ma questa volta esclama: finalmente sei pronto.

Lei esce dalla stanza da bagno, io mi lavo ed esco a cercarla, mi attende in camera da letto; nella penombra scorgo la sua esile forma di profilo, i capelli lunghi, i piccoli seni e sul pube una cintura fallica!

Mi fa appoggiare al comodino, mi piego a 90, sento la cosa appoggiarsi , è fredda, preme, la spinta aumenta senza troppo bussare, azzzzzz dolore! Il fallo artificiale entra fino in fondo, le sue mani mi stringono i fianchi, le sue unghie penetrano la mia carne! Gemo! ma di dolore, incominciano le spinte, una, due, tre, dieci, venti, cerco di concentrarmi per venire nella speranza che lei smetta, niente le sue spinte proseguono fino al momento che sento venire lei, grida, grida come una matta! le sue unghie entrano completamente nella mia carne, urlo dal male senza muovermi! Un orgasmo clitorideo, lo sfregamento del clito con la plastica dello strap-on ha fatto terminare la tortura; estrae il fallo e le unghie dalla mie chiappe, mi bacia; quasi svenuto dal male mi lascio andare buttandomi sul letto !

Si sdraia al mio fianco: che hai amore? Le rispondo: mi hai sfondato, ora sento il fuoco dentro! lentamente si alza dal letto, con movimenti sinuosi da gatta appagata va verso il bagno, dopo un attimo ritorna con la peretta, io la guardo stando sdraiato a pancia in su, chiudo gli occhi, non ho la forza di reagire, nemmeno di parlare! 5′ clistere.
Inietta lentamente tutto il liquido, poi incomincia una delicata sega che in pochi secondi mi porta all’orgasmo, ma la sua mano non si ferma, prosegue, fino a farmi venire una seconda volta, cerco di alzarmi per andare in bagno, lei mi trattiene, ‘la camomilla per togliere l’infiammazione deve essere trattenuta il più possibile! amore ‘ così mi masturba ancora, fa molta fatica a farmi venire e solo dopo parecchio tempo con i crampi all’intestino, sborro finalmente per la terza volta.
il più eccitante incubo che ho mai vissuto é terminato.

Domani toccherà a lei!

Pietro.

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