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Racconti di Dominazione

Una salutare lezione

By 23 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

A volte quando si crede di avere il mondo ai propri piedi si finisce per ricevere delle salutari lezioni ‘..
Vi racconto qui di seguito , quello che mi è successo alcuni anni fa :
Sono sempre stata una donna molto bella oltre che intelligente ,e , dopo aver bruciato le tappe della mia carriera lavorativa , arrivando all’ età di 28 anni alla dirigenza in una nota multinazionale , mi stavo accingendo a coronare il mio sogno d’ amore con Paolo , il mio fidanzato .
Purtroppo tutti i miei impegni avevano solo contribuito a rendere la mia vita sempre più noiosa.
Ero arrivata veramente ad un punto di non ritorno , tutto , compreso il sesso , mi sembrava vuoto , banale e privo di significato .
Siccome non è nel mio carattere arrendermi facilmente , dopo aver interpellato vari specialisti senza alcun risultato ed aver chiesto consiglio alle mie amiche più fidate ottenendo lo stesso esito , ormai sempre più stanca e stufa , mi stavo convincendo sempre più di avere qualche grave problema psicologico .
Per distrarmi mi iscrissi in una palestra , non distante dal mio posto di lavoro , dove conobbi Marzia , la donna che sarebbe stata l’ artefice della mia rovina .
Era una donna minuta e , ad un primo sguardo , insignificante , ma non appena iniziava a parlare , attraeva immediatamente l’ attenzione di qualsiasi interlocutore , rivelandosi per quello che era realmente : Una persona carismatica ed affascinante .
Ben presto fra noi si instaurò una grande confidenza , e finii per confessare anche a lei le mie sofferenze , chiedendole un consiglio al riguardo .
La sua risposta mi spaventò , ma al tempo stesso mi sentii eccitata da quanto mi stava dicendo :
‘ Vedi , la tua vita è diventata noiosa perché è troppo banale . Tutto il tuo perbenismo ti ha imprigionata in una relazione ed in un modo di fare sesso che non ti stimolano più . Sarebbe ora che tu ti lasciassi andare , concedendoti a nuovi partner ed aprendoti a nuove esperienze ‘ .
Naturalmente si mise a ridere di fronte alla mia faccia allibita , ma non gettò la spugna facilmente , e di fronte alle mie obiezioni , sfoderò l’ arma vincente : Mi raccontò di un suo amico , che era un autentico maestro del sesso e che aveva regalato a lei ed alle sue amiche ore ed ore di immenso piacere .
Io non ero d’ accordo con la sua idea di fare sesso con uno sconosciuto , ma lei insistette così tanto che alla fine riuscì a convincermi perlomeno a conoscerlo .
Il suo amico , che si chiamava Renato , abitava in una villetta in una zona periferica della nostra città e quando ci recammo a casa sua ci accolse con una gentilezza esemplare .
Mi ero aspettata una specie di attore porno rozzo ed arrapato , invece mi trovai di fronte una persona decisamente amabile ed ospitale , con cui mi sentii subito a mio agio .
Dopo aver fatto quattro chiacchiere , Marzia gli raccontò del mio problema , e fu lì che iniziai a preoccuparmi , quando lui disse che non serviva spiegarmi cosa faceva alle ragazze , perché lo avrei capito ben presto e sarei diventata una protagonista assoluta : Lui mi avrebbe mostrato la mia vera natura .
Messa in allarme da quelle parole cercai immediatamente di andarmene con una scusa , ma improvvisamente , mi sentii mancare . Le ultime parole che ricordo sono quelle della ragazza che avevo creduto fino a poco prima mia amica che diceva a Renato ‘ Devi essermi grato per averti portato una nuova puttana da aprire . Questa poi deve essere particolarmente stretta e penso che sarà un vero piacere per te sfondarle il culo e la figa ”.
Quanto tempo era passato ? Da quanto ero svenuta ?
Non lo so , so solo che mi risvegliai completamente nuda , in una stanza sotterranea , con le mani ed i piedi legati a due pareti contrapposte ed appesa in modo che ogni parte del mio corpo fosse facilmente accessibile
Per la prima volta in vita mia mi sentii veramente indifesa .
Di quella che credevo essere mia amica nessuna traccia ‘
Renato era invece li , con un sorriso sulle labbra , pronto a fare di me quello che voleva ‘.
Mi disse ‘ Vedi , il mondo è pieno di ragazze come te , ricche , viziate ed annoiate . Uscirai da questa casa trasformata , molto più educata , ubbidiente , ma soprattutto , molto più larga ‘..finirai con l’ abituarti al mio cazzo e ad essere dilatata come non avresti mai immaginato ‘
Si recò quindi nella stanza affianco e ne tornò con un set da barba composto da pennello , rasoio , crema , una bacinella d’ acqua ed un asciugamano .
Iniziò quindi a depilarmi completamente l’ inguine .
Non un pelo fu risparmiato , e di li a poco tornai completamente implume , come quando ero bambina .
Prese quindi una macchina fotografica e mi fece delle foto , dicendomi che sicuramente mi avrebbe fatto piacere , più tardi , vedere com’ ero prima e dopo il suo passaggio .
Prima di Renato la mia vagina ed il mio culetto erano veramente belli , avevo un monte di venere molto regolare , con una vagina piccola e ben delineata , che rispecchiava la forma della mia bocca , mentre il buco del culo era veramente piccolo .
Quando Renato si tolse i pantaloni fui presa dal panico :
Quell’ uomo aveva , semplicemente , il più grosso cazzo che avessi mai visto , circa cm 30 x 20 , ed era ben più dotato di quanto si dicesse di Rocco Siffredi . Mi tornò in mente il racconto di una mia amica , che mi aveva detto di essere scappata dalla macchina del ragazzo con cui si era appartata quando si era resa conto che aveva un uccello di quelle dimensioni ‘.
Ma io non potevo scappare , ero saldamente legata ”..
Renato iniziò a quel punto senza ulteriori indugi a sfondarmi la figa :
Mi sentivo scoppiare , non mi sembrava vero che tutto questo stesse capitando proprio a me . Sentivo quel palo mostruoso salire dentro di me e mi sembrava che non avesse mai fine . Avevo il terrore di essere lacerata e pensavo che da un momento all’ altro sarei morta sventrata .
Invece , sotto quei colpi possenti iniziai a dilatarmi e , poco alla volta , fui travolta dal piacere .
Con mio grande stupore , mi ritrovai ad incitarlo di scoparmi di più e di sfondarmi completamente .
La mia carne sembrava cedere continuamente sotto quei colpi ed ormai si era impadronito di me con tale facilità che mi penetrava come un coltello nel burro .
Mai avrei creduto di ritrovarmi così aperta e consenziente .
Alla fine venni più volte e con una intensità che non avrei mai creduto possibile .
Anche Renato venne , come un fiume in piena , e quando estrasse il suo cazzo mi sentii come se mi avessero sottratto qualcosa .
Quando andò a farsi la doccia , lasciandomi lì ancora legata , mi sentii svuotata e stupita : Ma ero proprio io quella che aveva preso quel cazzo mostruoso e si era fatta sfondare con tanta facilità fino ad accoglierlo tutto ed incitando anzi Renato a sfondarmi di più?
E ancora , avrei dovuto essere furente per la violenza che avevo subito , invece mi sentivo appagata e non vedevo l’ ora che tornasse .
Mi sentivo come rinata , era come se , semplicemente , prima di allora non avessi mai fatto sesso .
Renato tornò ben presto ed iniziò a deridermi , a dirmi che ero una vera puttana e che a me il cazzo piaceva ( il che era vero ) , e che ben presto avrebbe fatto di me la puttana migliore con cui fosse stato , ed anche la più sfondata. .
Lui diceva di essere sicuro che questa fosse la mia vera natura e che entro la fine della giornata mi avrebbe dimostrato di avere ragione .
Per fare questo mi chiese però di acconsentire a farmi sfondare completamente anche il culo .
All’ inizio rifiutai seccamente , ma ben presto iniziò a baciarmi e leccarmi
il culo con una delicatezza ed un ardore che non avevo mai provato .
Alla fine ero in fiamme e non ne potevo più : Lo pregai di slegarmi e di farmi qualsiasi cosa , purché mi scopasse .
Lui mi ripeté allora la sua richiesta una seconda volta e questa volta , con mio stupore , acconsentii , confermandogli che avrei fatto qualsiasi cosa avesse voluto .
Ma ero proprio io quella che si stava sottomettendo sessualmente in quel modo ? Come era possibile che una brava ragazza si trasformasse così repentinamente in una ragazza disponibile a tutto ?
Non lo so , so solo che in quel preciso momento capii cosa significa sentirsi schiava di qualcuno e la cosa che mi stupì di più fu che il non poter più disporre di me stessa mi diede un senso di pace e di protezione che non avevo mai provato prima .
Renato allora mi slegò e mi applicò due mollette metalliche sui capezzoli , che mi fecero letteralmente vedere le stelle .
Ma nonostante questa ennesima tortura , presa da una voglia indicibile mi avventai sul suo cazzo , cercando di succhiarlo e di ingoiarlo completamente , tanto aperta sopra come lo ero stata poco prima sotto .
Stesi quindi Renato per terra e , montata a cavalcioni , mi calai su quel palo mostruoso , da cui ormai mi facevo sfondare ricavandone un piacere immenso .
Ma dopo avermi fatto venire nuovamente Renato mi ricordò il mio impegno :
Sarei stata sfondata completamente .
Dopo avermi fatto mettere a quattro zampe mi legò ad una panca sottostante con il busto più in basso dei fianchi , in modo che il buco del culo fosse perfettamente esposto ed accessibile . Cosparse il buco di vaselina
e vi appoggiò l’ enorme cappella iniziando a spingere .
Immediatamente iniziai ad urlare , il dolore era immane , mi sembrava che l’ ano mi scoppiasse e che un palo mi trapassasse dal culo alla testa .
A nulla valsero i miei tentativi di divincolarmi e colpo dopo colpo l’ enorme cappella iniziò a farsi strada nel mio intestino riempiendomi tutta .
Mi sembrava che ad ogni colpo quel cazzo diventasse più grosso e più lungo e che , centimetro dopo centimetro , sarebbe arrivato alla mia gola .
Ma nonostante la sofferenza la mia carne poco a poco cedette fino a che riuscii ad accogliere completamente l’ enorme mazza nel mio culo .
Non capivo perché lo lasciassi fare così ed anzi , ad ogni colpo cercavo di protendere il bacino verso di lui .
Non avrei mai creduto che mi sarei lasciata sfondare in quel modo , eppure Renato aveva fatto di me quello che aveva voluto ed io gliel’ avevo lasciato fare , anzi , il mio culo , ormai dilatato a dovere , riceveva con facilità sempre maggiore quel cazzo enorme , e mi ero dimostrata tanto larga e disponibile dietro come lo ero stata poco prima davanti .
Alla fine venne nuovamente riversando nel mio intestino un fiume di sborra calda .Quando estrasse il cazzo mi sentii nuovamente come se mi avessero sottratto qualcosa di mio e la sborra iniziò a fuoriuscire dal mio culo .
Renato scattò allora delle altre foto ,riprendendo una figa ed un culo decisamente sfondati .
Eppure era come se l’ essere sfondata in quel modo avesse accentuato la mia sensibilità , ed ora godevo molto più di prima .
Credevo , sbagliandomi , che lì si sarebbe conclusa la mia giornata , invece Renato mi slegò dalla panca e mi portò in un’ altra stanza dove mi fece sedere su una specie di seggiola ginecologica sulla cui seduta era praticato un foro all’ altezza del buco del culo .
Pensavo di essere stata sfondata abbastanza , invece mi sbagliavo .
Dopo avermi legato ben bene ed avermi riempito il culo nuovamente di vaselina mi ispezionò con le dita della mano e subito dopo posizionò sotto la seggiola una macchina alla cui estremità era posizionato un vibratore di grosse dimensioni che immediatamente iniziò a penetrarmi .
Mi lasciò seduta sulla seggiola per più di un ora , mettendo vibratori di dimensioni sempre maggiori , alla fine iniziò a scoparmi in quella posizione , spingendo come un forsennato e , mentre sentivo , ancora una volta , la mia figa cedere a quel cazzo mostruoso , che ormai mi aveva dilaniata , sentivo il mio culo cedere sempre più ed accogliere dentro di me il vibratore più grande che avessi mai visto , piantato sempre più profondamente nelle mie viscere .
Ben presto venimmo , questa volta insieme , e mi sentii nuovamente inondare dalla sua sborra .
Quando uscì continuai a contrarmi ancora a lungo , impalandomi ancora poco a poco sul vibratore .
Mi lasciò in quella posizione per un altro po’ di tempo e quando allentò le funi mi sentii quasi mancare . Renato mi sorresse e mi fece mettere a quattro zampe , con il culo e la figa bene in mostra . Poi mi ordinò di sporgere il culo ed allargare le chiappe con le mani . Ubbidii , e nuovamente venni fotografata , con il culo spalancato , ridotto ad una voragine sempre più larga
Mi sentivo una vera puttana .
Renato iniziò quindi a scoparmi nuovamente , alternandosi , ormai senza alcuna fatica , fra la mia figa ed il mio culo .
Ad un certo punto , si fermò , e mi disse che mi aveva preparato una sorpresa finale : Mi mise una benda sugli occhi e mi legò le mani , poi mi fece risalire su di se .
Lo stavo cavalcando da qualche minuto quando sentii un secondo cazzo appoggiarsi al mio culo . Neanche per un attimo pensai di protestare e mi lasciai andare alla mia prima doppia penetrazione .
Mi scoparono ferocemente , martoriandomi le tette , il culo e la figa come volevano , dandomi colpi sempre più forti ed insultandomi ripetutamente .
Li lasciai fare , ed anzi , perduto ogni controllo , mi ritrovai a dirgli che avevano ragione , che ero la loro puttana e che volevo essere sfondata ancora di più .
Alla fine , dopo innumerevoli orgasmi , sempre bendata , venni condotta ad una doccia , dove venni lavata accuratamente , con una dolcezza infinita , ed alla fine mi tolsero la benda .
Mi ritrovai davanti la mia amica , che mi aveva scopato fino ad allora insieme a Renato usando uno strap on ‘.
Inutile dire che dopo quell’ esperienza usarono le foto che mi avevano fatto per ricattarmi , e mi costrinsero spesse volte a soggiacere a qualsiasi loro richiesta ”ma questa è un’altra storia ‘..

Questo è il mio primo racconto , spero vi sia piaciuto .

Inviate numerosi i vostri commenti a ventidue@ymail.com

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