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un’antica passione

By 11 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Non sono bello…pootrei dire senza falsa modestia che sono brutto. Ho 40 anni, mi chiamo Marco, sono single. Ho una posizione importante in un’azienda, faccio una bella vita, ma non mi sono mai sposato.
L’unico vero amore della mia vita è una compagna di classe del liceo, amore, ovviamente, mai corrisposto.
Anche allora ero brutto, lei invece una stupenda ragazza, mora, snella, con un seno prosperoso, due meravigliosi occhi di un verde intenso. Sono sempre stato pazzo di lei, le ho sempre fatto i compiti a casa e passato quelli in classe.Perche Lei, Marina, è sempre stata bella e dannata.
Sapeva di essere bella, e ha sempre usato la sua bellezza come arma, specie sui coglioni come me.
Per il sesso, invece, si rivolgeva ai bellie dannati come lei. E stato cosi che ha sposato Carlo, l’anno prima di finire il liceo, causa gravidanza inaspettata.
Non l’ho mai piu vista. Fino allo scorso settembre, quando dopo aver ritrovato alcuni amici su Facebook, abbiamo organizzato un raduno di classe.
E l’ho rivista. Se possibile, ancora piu bella,l’età l’ha migliorata. Unica nota stonata, quei suoi vestiti miseri, da discount cinese. Molto diversi dai miei, firmatissimi, scarpe artigianali, uno stile casual che però fa capire quanta strada io abbia fatto nella vita.
E lei, con un trucco casareccio, lo smalto non certo perfetto, sa notare queste cose.
E come allora, si avvicina ame, fa le moine, chiacchiera con me. E finalmente me lo chiede. Carlo è in cassa integrazione, e lei cerca un lavoro. Come 20 anni fa, quando ha bisogno mi considera. Ma non trova più lo sprovveduto ragazzino. La invito a un colloquio privato. A casa mia. La sera seguente.
Arriva, Marina, pronta a sfruttare ancora lo sprovveduto ragazizna, quello che fa i compiti per lei. Indossa uno straccetto nero, poco sopr ail ginocchio. La qualità è infima, ma sul suo corpo qualsiasi cosa va bene. I sandali con un vertiginoso 12 a spillo ne esaltano i piedi, in realta non curatissimi, ma splendidi. E la scollatura lascia intravedere abbondantemente il suo decolte, cresciuto in volume. Non si nota nessun sostegno. Penso che sia senza reggiseno. Sorrido. Lo scopriro presto.
E’ sbalordita dalla villa, la ricevo nel giardino, la conduco a bordo piscina, una bottiglia di eccellente champagne in ghiaccio, due bicchieri di cristallo, le ostriche in ghiaccio completano l’appetizer che ho preparato. La voglio. Da piu di 20 anni sogno di scoparmela, e questa è la sera giusta.
Chiacchieriamo amabilmente, mi racconta di come abbia fatto una vita molto castigata, lei e Carlo sono economicamente a pezzi, non riescono a garantire il proseguimento degli studi per Luisa, la loro figlioletta ormai piu che 20 enne. Ascolto interessato, col cazzo che cresce nei pantaloni eleganti.
La guardo sorridente, poi le dico: certo marina che siete proprio nella merda tu e Carlo
Non so proprio come potete tirarvene fuori, certo io non vi posso aiutare.
Lei sorride, fa la troietta, le moine, e mi dice che si, io posso aiutarla di sicuro, che un posto per lei posso trovarlo.
La guardo negli occhi, e le dico deciso: Marina, mi hai sfruttato a scuola per 4 anni, hai sempre fatto cosi… e ora vuoi continuare? non abbiamo piu 20 anni, non mi accontento di sorrisi oggi. il mio sguardo duro, deciso la colpisce. E cambia atteggiamento..mi prega
Le dico che si…potrei trovarle il posto in pochi minuti…ma che voglio qualcosa, qualcosa che aspetto da 20 anni. lei intuisce, e mi dice che è disponibile a soddisfarmi. Il sorrido sul mio viso diventa cinico. Ho vinto, lo so, e posso infierire.
La guardo negli occhi, il mio viso vicino al suo, si aspetta un bacio, invece mi esce una sola parola: TROIA… lo sguardo di lei è impietrito… proseguo .. non voglio scoparti… voglio USARTI.. e lo voglio fare davanti a Carlo, che 20 anni fa mi prendeva per il culo.. quindi, se vuoi un posto di lavoro subito, chiama tuo marito, digli di raggiungerci qui.. e inizia a comportarti da SERVA.
Indico una stanza. Vai la, troverai dei vestiti, mettine uno a tuo gusto..sono tutti adatti a una puttana come te, poi torna qui, che voglio provare le tue labbra prima che arrivi il tuo CORNUTO

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