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Racconti di Dominazione

Uno strano sogno?

By 27 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ sabato sera, Luca, il fratello di Sara, mia moglie, ci ha invitato a cena, &egrave divorziato da qualche anno ed ogni tanto ha piacere della nostra compagnia.
La cena scorre tranquilla, purtroppo quasi verso la fine della cena il telefono di Sara squilla. E’ l’ospedale dove lavora come infermiera.
Si allontana un momento per rispondere. Torna dopo poco, con espressione leggermente contrariata.
‘Purtroppo una collega &egrave stata poco bene ed &egrave dovuta andare a casa, mi hanno chiesto se posso sostituirla per il turno di notte. Mi rompe rovinare la serata ma non ho potuto dire di no.’
‘Non ti preoccupare cara, mi accompagni a casa e poi vai in ospedale, tanto ormai la cena &egrave finita.’
‘Se vuoi rimanere ancora un po’, ci facciamo un giro di grappe…’ propone Luca.
‘Volentieri, se per te non &egrave un problema. Posso tornare a casa a piedi.’
‘Ok. Lascio voi uomini alle vostre grappe. Il dovere mi chiama.’ Conclude mia moglie.
Mi da un bacio e ci saluta.

Rimasti soli, beviamo il caff&egrave e poi ci accomodiamo sul divano dove Luca mi fa assaggiare le sue squisite grappe alla frutta.
Chiacchieriamo davanti alla tv del più e del meno, tra un giro di grappe e l’altro.
Dopo un po’ Luca mi fa: ‘Sai cosa ci starebbe bene adesso per concludere nel migliore dei modi la serata?’
‘Cosa?’ gli chiedo.
‘Un bel pompino!’
Lo guardo stupito e poi mi metto a ridere, ‘Già, ci starebbe proprio bene!’, confermo io.
‘Non stavo scherzando,’ mi risponde lui.
Luca si slaccia i pantaloni e tira fuori un grosso pene già quasi in piena erezione.
Anche se sono un uomo, resto affascinato da quell’enorme attrezzo, non avei mai pensato che Luca fosse così ben dotato in mezzo alle gambe. Avevo notato, le volte che eravamo andati al mare assieme, che sotto il costume avesse un bel pacco, ma non ci avevo mai dato peso.
‘Non penserai che…’ dico sbigottito.
Ancora imbambolato sento la mano di Luca portarsi dietro la mia nuca e tirarmi verso il suo pube.
Succube della forte personalità di mio cognato, non oppongo resistenza, anche perch&egrave il vino della cena e dalle grappe appena bevute hanno azzerato la mia forza di volontà.
Inizio a leccare il suo cazzo in tutta la sua lunghezza, la mia lingua inizia a percorrerlo da cima a fondo, finch&egrave la mia bocca non lo accoglie dentro di se.
‘Sei proprio bravo, leccami le palle ora.’
Senza pensarci, anche colpito dal modo autoritario di Luca, inizio a leccargli e succhiargli le palle.
‘Ora il culo.’
Luca ruota leggermente il bacino per permettermi di arrivare meglio al suo ano, dove infilo la mia lingua, adoro leccale il culo di mia moglie, ma mai avrei pensato di leccarlo a suo fratello.
‘Sei proprio una brava cagna.’
Ormai mi sono talmente calato nella parte che da brava cagna lecco per bene l’ano di Luca, poi ritorno sulle sue palle, risalgo l’asta del suo pene e lo accolgo nuovamente nella mia bocca.
Sento la mano di Luca bloccarmi la testa e spingermela verso il basso. Il suo cazzo si fa strada a forza nella mia bocca e lo sento entrarmi in gola. Trattengo a fatica i conati di vomito.
La sua presa si fa meno intensa e poi di nuovo me lo spinge in gola, quattro, cinque, sei volte, finch&egrave sento il suo sperma scendermi nella gola.
Mi ritraggo con qualche colpo di tosse.
‘E bravo il mio cognatino! Non pensavo che fossi così bravo a succhiare il cazzo.’
‘Non l’avevo mai fatto prima.’ rispondo vergognandomi e rendendomi conto di cosa era appena successo.
‘Complimenti allora, si vede che mia sorella &egrave stata un’ottima maestra.’
‘Diciamo che non se la cava male.’
‘Ovviamente questo resterà il nostro segreto.’
‘Ovvio!’ Rispondo

Saluto Luca e me ne torno a casa.
Strada facendo mi chiedo se sia stato solo un sogno… magari sono già a casa a letto e questo &egrave stato solo uno strano sogno.
La mattina seguente mi sveglio con un gran mal di testa, Sara &egrave sul letto vicino a me, non l’ho nemmeno sentita rientrare.
Ne sono sicuro, &egrave stato solo un sogno.
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