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Racconti di Dominazione

voglio le tue lacrime

By 18 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Collare polsiere e la farfallina che ho indossato per te.
La luce della finestra che definisce l’ombra del mio corpo vestito solo dell’intimo e del mio appartenerti come l’ho vista in una delle tue foto questo ti &egrave apparso all’aprire della porta
I miei muscoli tesi all’attesa e al desiderio
La tua voce calda che mi augura buongiorno
La voglia di girarmi e guardare i tuoi occhi che adoro ma il costringere i miei desideri alle tue volontà e non riuscire a dire una parola mentre ascoltavo il rumore di te che prendevi possesso del tuo ambiente.
Poggiavi i tuoi strumenti ed esaminavi se erano stati eseguiti i tuoi ordini.
Le tue mani che si posavano sulle mie spalle e mi facevano sentire te
Sei mia naima questo dicevano e così era
I brividi che mi percorrevano la pelle tensione e desiderio
paura di quello che stava per accadere
e la voglia che toccassero il mio sesso per farmi iniziare a godere
Ho sentito le tue labbra morbide sulle spalle un bacio leggero
..grazie…
solo pensato

Ogni tanto ci penso a come riesci a piegarmi..
non ti serve nulla
non ci sono minacce
n&egrave sguardi
solo ciò che sento
volere e potere
determinazione condita da dolcezza
questo mi hai regalato
questo &egrave quello che hai regalato alla mia vita e alla mia anima
ed era esattamente quello che desideravo e di cui avevo bisogno

Ed io ero lì pronta ad accogliere con entusiasmo tutto quello che sarebbe arrivato
fosse dolore o piacere non importa
magari insieme come sai fare tu
Piacere e dolore così intenso da arrivare all’anima.
Le tue dita che percorrevano i lacci della farfallina posizionata sul
mio clitoride e toccavano il telecomando
“L’hai indossata a casa? l’hai tenuta spenta?”
“….si….” ad entrambe le domande

Ti vorrei dire di come mi dava fastidio nel guidare e di come sono diventata rossa
quando davanti al bancone della portineria mi &egrave scivolato il telecomando dondolandomi
tra le cosce ma non &egrave il momento…

Il mio reggiseno spostato a far uscire i capezzoli che stringi tra le dita
il primo dolore…
e poi le tue dita su di me
sotto la farfalla sul mio clitoride
e l’orgasmo che arriva
Il mio dirtelo insieme al tuo stringere al mio dolore per te..
e poi la farfallina accesa che vibrava su di me e sulle palline dentro di me
di nuovo orgasmo
E la benda che mi priva della vista ora che sono davanti la finestra aperta
nuda e visibile.
Non mi hai permesso ancora di guardarti
io lo desidero
e poi sentire solo i rumori…
cercare di capire…
Mi stai fotografando…
Mi fai girare le mie mani sono legate dietro la schiena
Mi guidi verso il muro
Uno schiaffo e le tue dita nella mia bocca
“Dove &egrave la pallina che ti avevo detto di indossare?”
La pelle che ancora brucia…
le tue dita che mi lasciano respirare
solo per ammettere il mio sbaglio

la mia voce trema sempre quando deve farlo
vorrei poter non dire mai ho sbagliato ma purtroppo non &egrave così e non &egrave per le punizioni &egrave solo perch&egrave non mi piace deluderti

La farfallina accesa di nuovo e di nuovo le tue dita insieme
che mi mandano in paradiso…
La pallina sulla mia bocca
Lasci la farfalla accesa alla massima velocità e il mio orgasmo
che stava per finire continua lento e inesorabile
insieme alle vibrazioni.
Mi accompagni verso il letto.
“Voglio il tuo sedere esposto e pronto”
La farfalla che continua e le tue dita che mi penetrano l’ano
e cominciano a masturbarmi
dolore all’inizio poi il primo piacere
e tu che lo accompagni con i movimenti
e il mio orgasmo che cola tra le gambe mischiando il piacere
delle tue dita nel mio buco della farfallina sul mio clitoride
e delle palline che si scontravano dentro di me…
e tu continui fino a sentire i miei gemiti quasi grida..
Mi lasci lì sul letto io non sento altro che i tuoi movimenti

Mi sento perduta come ogni volta lì sola con le mie immaginazioni ad interpretare i suoni intorno…

Mi sembra che ti spogli ma non ci giurerei
come vorrei poterti guardare…

Per tutti i nostri incontri la tensione non mi abbandona mai
quando esco da quella stanza &egrave come aver fatto ore di palestra sui miei muscoli
la tensione si scioglie solo il momento che varchi la porta per uscire
e i miei muscoli cominciano a rilassarsi
e io sento che li ho tenuti in tensione per tutto il tempo
mi tremano le gambe quasi sempre
e spesso non riesco a reggermi in piedi sui tacchi alti che scelgo per te
guido quasi sempre scalza al ritorno.
E quando ho la benda &egrave ancora peggio
conosco veramente poco di quello che accade nel Bdsm
ma non ho posto limiti mi fido di te

Le tue mani a slacciare la mia benda…
ti ringrazio in silenzio potro guardarti ne sono felice…
“Non aprire gli occhi”
Crolla tutto sulla mia felicità
Le tue mani mi alzano la faccia e mi mettono dei batuffoli di cotone nelle orecchie
e poi di nuovo la benda…
Panico nella mia mente
Non potro vedere e l’unico senso che mi rimaneva mi viene tolto
Non so dove sei
non so cosa farai
non posso nemmeno immaginarlo…
giro la testa cercando di sentire nonostante tutto
Le tue mani sulla mia testa e il tuo cazzo nella bocca
mi riempie e mi scopa
giù ancora più giù nella gola
cerco di repirare ma me lo impedisci
non posso muovermi
solo obbedire ai tuoi desideri
lo spingi in me smettendo solo ai miei spasmi
Le sensazioni sono triplicate esiste solo il tatto e la fisicità
vista e udito sono fuori
Sento la tua pelle
sento la tua eccitazione
sento il tuo volere su di me
potente e violento
ti imponi
Sono lì quasi soffocata ma se potessi ti chiederei di farlo ancora di non smettere
ma non sono io che decido…..
Mi lasci lì in quel buio e quel silenzio con ancora la sensazione di riempimento dentro la bocca
le guance indolenzite e l’orgoglio ferito

quando mi usi così dai stilettate al mio essere
non sono più donna o schiava
non sono nulla solo un oggetto
Mi ricordo la prima volta quando mi chiedesti se mi avevano mai scopata in bocca
io risposi si
e tu mi dicesti non credo
avevi ragione
non mi avevano mai scopato in bocca
mai come fai tu
Mani legate volontà annientata solo obbedienza
impossibilità di muoversi
piena di te
con la voglia di cacciarti e quella di dire ancora
e la sensazione che mi pervade di essere tua.

ti sento vicino…
sento il calore del tuo corpo
le tue mani che slacciano la mia benda
posso guardarti finalmente
Il tuo sorriso &egrave la prima cosa che vedo
ti avvicini alla mia faccia sul letto mi parli ma io sento solo fruscii
mi sembra di leggere sulle tue labbra ” cosa c’&egrave naima?”

Cosa dovrei dirti?
che sono felice di vederti
che sono qui legata e appagata di essere stata usata
lo sono ma le parole non sono mai uscite dalla mia bocca

Le tue dita che mi tolgono il cotone dalle orecchie
e il modo che ricomincia a vivere intorno a me
la tua voce dolce nelle mie orecchie
“Tutto bene?”
il mio balbettare “buongiorno Padrone…felice di vederti….”
che non era nulla di quello che era dentro di me…….
“In ginocchio ora faccia a terra!”
Quanto &egrave difficile riprendere il controllo di me
le gambe mi tremano
scivolo sul bordo del letto
e poi sono in ginocchio
la fronte poggiata sul pavimento
le gambe divaricate
e il mio essere donna verso di te
che sei seduto sul letto
Sento il tuo piede accarezzarmi e poi cominciare a penetrarmi
lo sento entrare e scoparmi
i miei gemiti quasi immediati
e poi il mio orgasmo
“vengo Padrone…..”
Il dolore mi inonda la mente…
le pinze con i pesi sulle labbra della mia figa
Il Tuo chiedere di non muovermi
l’istinto che mi fa cercare di piegare il più possibile
per cercare di far poggiare a terra quei maledetti pesi che mi stanno facendo impazzire….
Le mie suppliche e il tuo non ascoltare
mi stai guardando….

ti stavo donando il mio dolore ma non me ne rendevo conto
volevo solo che finisse

le tue dita ad aiutarmi a sopportarlo…
ed &egrave ancora piacere a lenire il dolore senza farlo sparire…..
Sono appoggiata su quel muro e ti sto guardando
i tuoi occhi nei miei
la tua saliva che cola sul mio viso
l’unico pensiero della mia mente &egrave che sono tua
che amo quello che mi fai
e come mi fai sentire
te lo dico “sono tua…”
“Voglio vederti piangere oggi….”
Il mio sguardo sottomissione e consapevolezza
avrai il mio dolore
avrai il mio orgoglio
Uno schiaffo per la pallina non messa e per tutto il resto che devo farmi perdonare..
e poi le tue dita sui miei capezzoli a stringerli tirarli
La pompetta nalla tua mano
l’ho comprata per te non so nemmeno a cosa serva
ma lo scoprirò presto
l’aria risucchia il mio capezzolo nell’imbuto e un dolore immenso si diffonde in me
ma tu sei già sull’altro
la pinza con il peso &egrave lì ed &egrave solo dolore
non so nemmeno più quale &egrave il più forte
Le tue labbra sulle mie
il tempo si ferma il dolore si ferma
pace gioia…
Non &egrave la prima volta oggi
Dopo un dolore le tue labbra
per quei pochi preziosi secondi….
che cancellano tutto il dolore
e mi fanno felice….
Ma la pinza &egrave lì, la pompetta &egrave lì e appena mi muovo il peso dondola
e le fitte come lance nella mia testa…
Sei disteso sul letto a guardarmi
Il mio seno sformato dai tuoi oggetti e le mie suppliche
“ti prego Padrone….”
quasi una cantilena
i miei occhi che sperano che ti alzi e vieni a liberarmi
ma sei immobile e continui a guardarmi
continuo ad implorarti
“ti prego Padrone &egrave insopportabile non resisto…”
“Voglio le tue lacrime…. non mi muoverò per niente altro.. Vedrai la tua soglia del dolore ti stupirà”

Le tue parole sul mio orgoglio
posso resistere lo so

Cerco di piegare le gambe per far appoggiare il peso e farlo smettere di dondolare…
&egrave un sollievo millimetrico
non voglio piangere….
passamo i minuti
&egrave solo dolore
le lacrime salgono….
“ti prego…..”
&egrave ormai un singhiozzo
La tua machinetta a fotografare il mio dolore
le mie suppliche
il tempo passa….
ormai le mie parole sono solo singhiozzi…
non ti vedo nemmeno quandi sei già a fianco a me
e le tue dita a darmi piacere
mentre mi liberi
le mie gambe si piegano
i capezzoli svettano turgidi e doloranti
e di nuovo le tue labbra a cancellare tutto
Il muro &egrave il mio sostegno per riprendermi
e tu sei di nuovo steso sul letto
Ti guardo
ho voglia delle tue carezze…
mi accuccio per terra a fianco al letto vicino la tua mano
Mi guardi lì in terra e sorridi
e la tua mano &egrave sui miei capelli….
Non c’&egrave più dolore non c’&egrave più umiliazione
solo felicità per aver visto il tuo sorriso…
resterei così ore….
le mie dita sfiorano la tua pelle
piccole timorose carezze

ho sempre paura a toccarti
paura di sbagliare
&egrave solo sfiorarti…

Poi le dita si fanno più ardite divengono carezze
sfiorano il tuo sesso aspettando un tuo invito
“voglio la tua bocca e la tua lingua”
Sono lì a leccare

la tua pelle il tuo odore
lo avrò per ore ancora
mi piace sentirti ancora sulle mani sulla pelle nonostante la doccia

“svuotami ora”
e la mia bocca &egrave lì per essere usata e riempita…..
Adoro il tuo seme caldo nella mia bocca
Lo lascio scorrere fino alla fine
e poi lo tengo ancora in bocca…
prima di ingoiare…
e poi massaggiarti…
il mio piccolo dono per te
le mie dita sulla tua pelle
sono un piacere
mi piace la tua pelle te l’ho detto mille volte
e poi il parlare
quello mi fa paura
so che sono istintiva che potrei dire cose di cui potrei pentirmi
ma mi piace
e mi dici che stai provando una nuova slave
e guardi le mie reazioni

Non riuscivo a pensare
ma molto probabilmente non volevo farlo
volevo darmi il tempo per poter essere lucida
e non reagire d’istinto
Non &egrave che in fondo potessi fare molto
accettare solo questo
ma nulla che mi mette a riparo dagli sbagli
e dalle gelosie….

non una parola dalla mia bocca
ma tutto nei miei occhi
mi sorridi
niente &egrave più importante di questo ora

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