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Racconti Erotici Lesbo

cartoline da Rimini

By 29 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Luglio 2007’io e la mia amica roberta stiam trascorrendo qualche giorno di mare,
approfittando della cortesia di un mio ex,con il quale ero rimasta in buoni rapporti, che ci ospita in uno dei suoi appartamenti di rimini.
‘ma che gli fai te a gli uomini?’ sbotta roberta, con una punta di invidia
‘ gli succhio bene l’uccello,amore’ e scoppiam a ridere come 2 liceali
giorno al mare e sera con le nostre patatine bollenti,godiamo proprio un sacco io e roberta’ci piace toccarci,strusciarci ,penetrarci.lei mi eccita molto con quelle tette dai grossi capezzoli,la pelle chiara, e un ciuffetto di peluria bionda sul pube’ Capita poi,che un giorno,in spiaggia, io comincio a diventar insofferente dal caldo e vado a prender qualcosa da bere al bar, nella speranza di trovar un po’ di refrigerio’mentre sto lì, si avvicina un ragazzo sulla trentina’guardandolo di nascosto,riparata dai miei occhialoni dior, mi accorgo che ha pure un bel fondoschiena’
ogni tanto gli faccio un sorrisetto’mi sento subito attratta da questo ragazzo dal fisico atletico perch&egrave,nn &egrave spavaldo ,come la maggior parte di quelli che avevo visto fino a quel momento’
No,lui era discreto,timido,in poche parole mi eccitava”mi avevano sempre fatto quell’effetto i timidi’ e solitamente avevano delle qualità nascoste,che,proprio perché notevoli,nn avevan bisogno di esser sbandierate,come,al contrario, facevano i loro colleghi maschietti che ne erano sprovvisti,ovviamente’
Finch&egrave lui si presenta”piacere Marco’mi fa’
Lo porto subito da Roberta,orgogliosa della mia nuova conquista’cominciam,così, a parlare delle nostre vite, ci dice che &egrave di brescia,e sta trascorrendo il fine settimana a casa dei suoi zii,che partiti per la montagna,lo han lasciato solo soletto’.
tra una parola e l’altra ,sento creare tra noi 3 un’alchimia dei sensi, crescer una maliziosa curiosità fatta di sguardi,carezze impalpabili,appena sfiorate,mezze allusioni..
la giornata trascorre ed Al momento del congedo,lui dice’ sentite,visto che son solo,vi andrebbe di venir a casa mia per una birra fresca’dopo cena?’ ‘ OK’ dico io’lo sapevo che dietro quell’aria da timido c’era molto di più’
Ci facciam una doccia,io e roberta,poi mangiam giusto un po’ di prosciutto e melone e via’a casa di Marco’mi sentivo nello stomaco quello sfarfallio di piacevole attesa misto a curiosità’.preludio eccitante’
Lui ci accoglie con un sorriso gentile,la sua abbronzatura spicca sotto la camicia bianca’molto carino,pensiam all’unisono con roberta’
Arriva con le birre e mentre la bevo,io, che sono sempre la più puttana,mi faccio cader un rivoletto di birra al lato della bocca..e giù lungo il collo fino a sparire nella scollatura.
Quel tocco gelato a contatto con la mia pelle tiepida,mi provoca piacevolissimi brividi che sento fin nel profondo e mi fan sospirare di eccitazione’marco prende dalle mani la bottiglia e la porge sulle mie labbra dischiuse,versando più di quello che la mia bocca può contenere’facendomi colare altra birra nel decolt&egrave,intanto roberta prende a baciarmi il collo ed il lobo delle orecchie, sa che mi piace tanto,scansa con le mani le bretelline del vestito e scopre i miei capezzoli turgidi ed ubriachi di alcol’
Poi Con la punta della lingua, percorre una delle scie di schiuma lasciate dalla birra,fino ad arrivare ai miei seni,lì in bella mostra,pronti per esser mordicchiati
‘fatemi vedere quanto siete puttane’sussurra marco,il ragazzo timido &egrave scomparso,lasciando il posto ad un uomo sensuale e virile’
Roberta lecca la mia aoreola rosa,stuzzica i capezzoli’.e mentre fa cosi,io la libero dal leggero top che indossa,sfiorandole la schiena e porgendo a marco i suoi seni abbondanti,che lui comincia ad accarezzare.
Nella casa riecheggia solo il nostro piacere’.che aumenta ad ogni sospiro’
Mi alzo la gonna e,spudoratamente a cosce divaricate,senza staccare il mio sguardo da marco,riprendo la bottiglia che ancora tiene in mano,ma invece di proceder in alto,la porto verso il basso’la borto alla bocca della mia fica e piano piano la infilo dentro’
Sono percorsa da una scossa’.il vetro ghiacciato dentro di me’.&egrave una sensazione lancinante e allo stesso tempo di intenso piacere”.mentre la mia mano fa entrare ed uscire la bottiglia dalla fica,comincio a baciarmi con roberta,in maniera provocante e voluttuosa,le nostre lingue sono fuori dalle bocche e si cercano ,si sbavano
Il sesso di marco tira i pantaloni,sta scoppiando dentro la patta’lui si libera dei vestiti’ma nn delle mutande’indugia,vuole tener nascosto fino all’ultimo quella verga tesa che sicuramente ha castigato tante fighe vogliose’
Scivolo giù dal divano rimanendo con la schiena appoggiata ed il sedere a terra’.così roberta,gia nuda si mette a cavalcioni sopra di me,sbattendomi in faccia la passera e la sua voglia liquida che cola lungo le gambe’.
Comincio a leccargliela di gran lena,infilo la lingua dentro la fessura e poi la faccio roteare sul clitoride,lei cavalca la mia bocca,avida di lussuria , mi porge anche il suo culetto umido e largo, che io nn disdegno’ marco nel frattempo ha fatto uscir la bottiglia dalla mia micia ,versando sopra di essa la birra restante. Sentivo la vischiosità della birra scorrere sul mio clitoride e mischiarsi ai miei umori’e solleticarmi il buchetto del mio culo’
Marco comincia a succhiarmi e a bere, ubriacandosi del mio nettare. inarco la schiena,per sentire meglio la pressione del suo viso su di me.. sto godendo grazie a lui, grazie alla sua lingua che scivola sapiente sul mio sesso come solo la lingua di una donna era riuscita a fare’eravamo una catena d’eccitazione,in poco tempo io e roberta abbiamo urlato i nostri orgasmi.
Solo dopo ciò,marco ha sfoderato il suo cazzo duro e scappellato, un dardo infuocato pronto a colpire’ha fatto metter roberta accanto a me,lui inginocchiato in mezzo a noi,con decisione ha messo le mani nei nostri capelli, portando le nostre bocche avide a succhiarglielo. abbiam avvolto con le nostre lingue calde, glade,prepuzio,tutta la sua lunghezza, all’inizio piano,poi con sempre maggior velocità’il suo uccello pulsava dal gran godere e lui ci incitava dicendo che lo stavamo spompinando a dovere come due baldracche di strada’.nn vedevo l’ora di sentire il getto cocente della sua sborra,mi stavo masturbando’.l’attesa nn &egrave stata lunga’ed il suo seme &egrave sgorgato su di noi,in faccia,sulle tette,lungo la pancia’
Oscenità e tenerezza”.questo &egrave il sesso che amo’..
Dopo ci siam abbracciati, leccando tutto quel ben di dio bianco e salato’

Fine prime parte’

Dedicato a Marco,simpatico lettore’
Baci
sexygatta

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