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Racconti Erotici Lesbo

Elisa ed il sesso con Barbara

By 13 Novembre 2021No Comments

Mi ritengo una bella ragazza bionda che non passa inosservata e ne sono consapevole poiché nel camminare all’aperto sui marciapiedi ma anche negli uffici e nei corridoi della mia gli uomini si voltano a guardarmi e lo fanno anche le donne e le ragazze. Queste ultime suppongo facciano dei commenti più o meno piacevoli ma a me non interessa anzi mi fa piacere.
Gli uomini mi fanno complimenti ed è accaduto che mi invitino a bere qualcosa con loro ma io non ho mai accettato nessuno dei loro inviti.
Io sono una bisessuale con una maggiore componente lesbica ed ora sono innamorata della mia migliore amica Barbara, che affettuosamente chiamo Barby. Lei è eterosessuale ed è fidanzata con un ragazzo da ormai 8 anni; il loro rapporto è da definirsi storico anche se lei negli ultimi anni lo tradisce con le sue amiche che presenta capelli, fisico asciutto, tette non troppo grandi e curve poco evidenti che lei fa risaltare in modo sfacciato. I suoi abiti sono sempre di ottima qualità e di colori difficili da non essere notati.
Perciò non riesco a fare a meno di desiderarla e quando la penso il mio corpo reagisce da solo bagnandomi rapidamente sentendo anche la necessità di toccarmi.
Lei non ha mai voluto provare a far sesso con una donna e, parlando in confidenza della nostra sessualità, ha sempre escluso questa possibilità. Ho provato in varie occasioni di sedurla ma senza risultati, pertanto mi sono convinta che con lei non ho nessuna speranza. Il mio guaio è che lei non ha mai voluto provare con una donna pur notando che le piacciono le belle ragazze, soprattutto quelle che indossano vestiti molto vistosi e trucchi molto evidenti a volta anche pesanti.
Una delle tante sere in cui ci saremmo dovute vedere ero stanca e non mi andava di uscire, così le dissi che avremmo dovuto rimandare. Quel giorno avevo seguito delle lezioni lunghe su argomenti difficili e neanche Nicole, mia madre era riuscita a convincermi a levarmi il pigiama che ho indossato subito dopo la doccia rigenerante fatta al ritorno a casa.
Barby senza darmi una risposta telefonica, anzi sembrando delusa, ha suonato il campanello dopo la nostra ultima telefonata. Lei è entrata nella mia camera dicendomi che voleva vedermi ed anche fare due chiacchiere poiché era da circa una settimana che non riuscivamo a stare insieme un po’ di tempo di tempo.
Come suo solito era impeccabile con la sua gonna e camicia infilata in vita sotto la gonna e stretta con un cinturino che le rimarcava la vita ma metteva in evidenza anche le tette.
Lei mi racconta episodi della sua relazione con il suo ragazzo e dalle sue parole vengo a sapere che da un po’ di tempo le cose non vanno benissimo. Mi racconta che con lui ci sono sempre dei bisticci e lei è stanca, sta decidendo di volersi prendere una pausa.
A sentire quelle parole le energie sono ritornate all’istante ed il mio aspetto deve essere cambiato rapidamente ma mi sono dovuta contenere poiché da sua amica la dovevo ascoltare.
Nicole non era intervenuta per niente ed aveva detto a voce alta, affinché la sentissi “Elisa, io sto uscendo. Starò fuori per non meno di due ore. Vado dal parrucchiere e poi da Giovanna! Mi raccomando!”
“Stai tranquilla, mamma. Io sono qui. Sono con Barbara. Buona serata” ed ho sentito la porta chiudersi.
Visto che eravamo solo noi due, dalla mia camera ci siamo spostate in soggiorno andando a sederci sul divano.
Barbara si è sfogata e mi ha raccontato della delusione che l’ha presa nel vedere che con il suo ragazzo le cose stavano sempre peggiorando e non vedeva via d’uscita. Tra uno sfogo e l’altro ha anche pianto e non mi sono trattenuta dall’abbracciarla e stringerla a me. Lei non si è opposta ed ha ricambiato la stretta dandomi modo di sentire il profumo della sua pelle, il calore del suo corpo che già mi aveva eccitato; il sentirla così vicina mi provocava brividi nella schiena.
In uno degli abbracci ho spostato leggermente la testa ed ho visto a pochi centimetri dalla mia bocca il suo collo ornato solo da una collana ed ho deciso di provarci. Mi sono detta che non potevo farmi sfuggire quell’occasione così apparentemente ghiotta.
Allora ho fatto sì che le mie labbra sfiorassero la sua pelle facendo sembrare quel gesto del tutto casuale.
Al contatto lei ha sospirato e per me era già qualcosa poiché quel tocco le aveva provocato qualcosa.
Avrei potuto allontanarmi da Barbara invece ho continuato ad accarezzarle il collo con piccoli gesti fugaci dandomi modo di sentire che lei tratteneva il fiato. Questo mi ha convinto a provare ad essere più decisa ed allora le ho dato qualche delicato bacio a cui non si è sottratta.
Mi sono chiesta se fosse il caso di osare maggiormente a costo di giocarmi la sua amicizia.
Sfidando la sorte ho fatto scivolare la lingua sulla sua pelle, leccandola lentamente soffermandomi in alcuni punti per succhiare ma non troppo per non lasciare segni.
Barbara non ha detto nulla lasciandomi fare, non mi ha neanche detto di continuare e neanche di fermarmi. Non ha reagito neanche quando ho posato la mia mano destra sulla sua coscia dopo aver sollevato la sua gonna abbastanza corta ad un centimetro dall’inguine.
Dato il suo atteggiamento passivo ed indagatore ho osato sfiorarle l’interno coscia mentre nel contempo continuavo a leccare e baciare il collo.
Con le dita ho disegnato il contorno delle sue mutandine nell’inguine e non ho notato segni di insofferenza ed ho ritenuto che mi potevo spingere anche sotto il tessuto alla ricerca di altre zone erogene. E stato allora che ho fatto scivolare un dito sotto il tessuto leggero del suo slip scoprendo che era bagnata ed eccitata.
Con la bocca sono scesa dal collo alle tette che teneva prigioniere in un top aderente; le ho tirate fuori ed ho preso un capezzolo in bocca. Stavolta Barbara non è riuscita a trattenere un gemito di piacere e mettere le mani tra i miei capelli spingendo la mia testa verso le sue tette.
Quello era un primo passo.
Ho leccato e stimolato i capezzoli mentre il mio dito le ha sfiorato il clitoride da sopra le mutandine.
Improvvisamente lei è sembrata come svegliarsi da un sogno.
Si è spostata leggermente e mi ha guardato come fosse confusa.
Per un attimo ho avuto il sospetto che si volesse ritrarre e volesse bisticciare accusandomi di essere perversa ed anche di peggio.
Non mi sono preoccupata ed ho forzato la situazione. Prima che si tirasse indietro, quel dito che stava stimolando il suo clitoride non più da sopra le mutandine, ma da sotto, e l’ho fatto entrare nella sua fighetta non più vergine da tempo.
Barby ha chiuso gli occhi ed ha emesso un gemito. Ne ho dedotto che a lei piacesse ciò che le stavo facendo ed allora l’ho aiutata a levarle lo slip ed ho infilato un altro dito; le due dita le ho mosse dentro la sua fighetta che lei mi porgeva spingendo all’indietro il sedere, constatando che era bagnatissima.
Ha impiegato poco ad inondarmi la mano dei suoi liquidi.
Ha iniziato a muoversi lasciandosi andare, muovendo il bacino avanti ed indietro contro le mie dita come a farsi scopare.
Stava godendo.
L’ho poi vista sollevarsi leggermente senza far uscire le dita dalla sua figa ed anche sedersi a cavalcioni su di me afferrando la spalliera del divano per dare il via ad una cavalcata che, dal modo in cui la faceva, mi ha dato l’impressione che l’avesse già provata più volte con il suo boy.
La vedevo muoversi su e giù sulle mie dita ed era evidente che ci stava prendendo gusto.
Mi ha attirato a se per i capelli e mi ha infilato la lingua in bocca mordendomi le labbra, poi mi ha allontanato e mi ha costretto a prendere, ancora una volta, un suo capezzolo e a leccarlo.
Barbara sotto i miei occhi gemeva e godeva.
Io sono eccitatissima e voglio assaggiare per la prima volta il suo sapore.
L’ho fatta scendere e l’ho spinta sul divano, facendola distendere sulla seduta, aprendole bene le gambe.
A quella visione non ho potuto non fiondarmi sulla sua figa leccandola avidamente. Ho titillato il clitoride con la lingua con movimenti lenti e circolari e poi sempre più veloci.
Lei mugolava, gemeva e sospirava chiedendomi di non fermarmi dicendo che stava per raggiungere l’orgasmo.
“Ohh Elisa! Non fermarti! Sto per venire, non lasciarmi, ti prego! Continua, dai! Sì, dai! Ci sono! Oh, che bello! Mi stai facendo godere tantissimo!”
Ho mosso la lingua più velocemente e l’ho penetrata nuovamente con due dita per scoparla entrando ed uscendo senza sosta.
lei urlava di piacere, di dimenava e quando stava per venire mi ha avvertito.
Poiché ero arrapatissima non ho potuto fare a meno di appoggiare le labbra sulle sue grandi labbra e succhiare il suo nettare vaginale che è uscito abbondante e profumato.
Ho leccato accuratamente la sua fighetta e poi l’ho guardata in viso ricevendo un bel sorriso ed le seguenti parole “Che stupida a non averlo fatto prima!”
“Ci sono tante cose che adesso farai” ho replicato e l’ho baciata con passione.
Ho poi preteso la mia parte. Mi sono levata il pigiama ed ho spinto la sua testa tra le mie gambe. Io non avevo la biancheria intima e sotto il pantalone c’era solo il mio sesso bagnato voglioso di essere leccato.
Ho aperto le gambe il più possibile e le ho ordinato di leccare.
Lei immediatamente si è messa all’opera leccandomi freneticamente come se non aspettasse altro.
Leccava e succhiava il clitoride, poi la sua lingua ha dato una leccata sulle labbra esterne ed interne ed entrando infine nella mia figa già ben collaudata da altre leccate di ben altro genere e non solo.
Mi sono bagnata parecchio ed ho mosso il bacino con l’esperienza che ho accumulato da quando mi sono specializzata sessualmente. Ciò ha permesso di scoparmi meglio, mi ha toccato il clitoride mettendomi un dito della stessa mano nella mia figa.
Mi ha penetrato con forza dimostrandomi che ci sapeva fare nonostante non l’avesse mai fatto.
È stata così brava che dopo pochi minuti sono stata travolta da un orgasmo straordinario tanto desiderato.
Ho visto Barbara leccare ogni mia goccia ed ingoiarla, poi si è avvicinata e mi ha baciata per sussurrarmi subito dopo “Hai un buon sapore. Dovevo farlo prima”
Ho risposto “Non è mai tardi!”
Da quella volta io e Barbara continuiamo a fare sesso all’insaputa del suo ragazzo.
Però lei continua a presentargli le sue amiche, me compresa. senza che sospetti qualcosa.
Mi auguro che presto diventi l’ex di Barbara e che io sia la sua preferita.
La relazione con lei nelle settimane seguenti è andata avanti di nascosto di mia madre Nicole a cui non ho confessato il piacere avuto con Barbara.
Un giorno Nicole mi dice che nell’avvicinarsi alla mia amica ha sentito uno strano profumo.
“Che tipo di profumo hai sentito? Lei ne utilizza di particolari ed anche costosi” ho detto mentre Nicole mi guardava tra le gambe prima di leccarmi e farmi venire come ormai fa da tempo in assenza di Rocco, suo compagno.
Mia madre mi ha risposto “Mi è sembrato di avvertire un certo odore di figa usata da poco. Non è che la tua amica sia lesbica o si sia fatta scopare poco prima di venire qui a casa?”
“Mah, non ne so assolutamente niente!” ho esclamato “però indagherò”
“Hai mai frugato nella sua borsa? Sai quella borsa grande che si porta sempre dietro. Sono curiosa di sapere cosa c’è dentro. Mi sa che le hanno inventate per metterci vibratori e dildo di ogni genere!”
“Forse sì. Non ti posso dare torto!”
Due giorni dopo Barbara è venuta a trovarmi e mi ha chiesto di andare in bagno prima di farsi leccare da me nella consueta sessione di sesso lesbico a cui si stava abituando velocemente.
Proprio la notte prima Nicole mi aveva detto che mi aveva visto masturbarmi quando ero ragazza e che prima, quando ero ragazzina, non c’era mai riuscita.
“Con che cosa mi masturbavo, mamma?”
“Oh, lo hai fatto con tante cose, ma la preferita era una spazzola il cui manico di plastica era liscio”
Mi sono messa a ridere perché ora lei sa che utilizzo dei vibratori o dei dildo che teniamo a portata di mano per i nostri incestuosi giochi.

Mentre Barbara era in bagno, ho aperto la sua grande borsa. Mi sarei aspettata di trovare qualche vibratore di grande dimensione oppure qualche dildo particolare. Invece ho trovato un piccolo vibratore da pochette e degli evidenziatori di vari colori.
Se non fosse stato per il loro arrapante profumo di figa non mi sarei allarmata.
Infatti sicuramente Barbara li aveva utilizzato per penetrarsi ed anche sentire l’odore che emanavano e quindi Nicole aveva ragione, aveva sentito il profumo caratteristico ed aveva pensato giusto: Barbara si masturbava con i pennarelli.
La notte, nell’intimità delle lenzuola, ho riferito che avevo frugato nella borsa e che ad emanare il profumo erano gli evidenziatori.
Nicole a quel punto mi ha confessato qualcosa che molte mamme fanno: ispezionare le lenzuola per scoprire l’attività sessuale delle figlie.
Nicole ha detto ad Elisa che quasi tutte le sue lenzuola erano appositamente scure ed a volte, incuriosita, andava a veder dove erano bianche e quanto fossero grandi le macchie.
Più volte le era capitato di trovare i pantaloni del pigiama e gli slip nel fondo del letto, segno evidente che la figlia si era denudata la parte inferiore del corpo per masturbarsi mentre era al telefono con il suo fidanzato del momento oppure a chiacchierare sui desideri erotici eccitandosi a vicenda.
Nicole aveva ispezionato spesso il letto di Elisa al mattino e cercare foto nascoste nel suo PC rendendosi conto che le 18enni al giorno d’oggi sono molto più spinte, perverse e vogliose di quelle dei suoi tempi.
Infatti aveva trovato qualche foto di Elisa e delle sue amiche completamente nude ed in pose decisamente porno fatte davanti lo specchio di casa, alla finestra della camera o nei camerini di prova di alcuni negozi.
Ciò aveva convinto Nicole che Elisa non era certo uno stinco di santo e tantomeno un’ingenua sessuale.
Inoltre in camera di Elisa aveva trovato, nel cassetto del comodino, una splendida spazzola di legno con un grosso manico di legno liscio e lucido ed una scatola di fazzolettini. L’odore sul manico era inconfondibile ed anche se lo ripuliva accuratamente si avvertiva dando chiari indizi sull’uso che Elisa ne faceva.
Nicole aveva trovato tra le lenzuola del letto un orsacchiotto con il quale giocava da bambina e per diversi giorni si era chiesta a cosa le potesse ormai servire ed infine ne ha trovato la soluzione: lo teneva stretto in mazzo alle gambe per titillare il clitoride fino ad avere l’orgasmo.
In effetti questa tecnica femminile di masturbazione lei l’aveva scoperta parlando al cellulare con una sua amica che aveva pubblicato un annuncio erotico su un sito porno.
Quel sito lei l’o riteneva molto interessante perché donne di ogni genere si rendevano disponibili ad intrattenere conversazioni spinte con chiunque le chiamasse.
Elisa ora aveva degli indizi su delle tracce che non voleva lasciare per non far sapere alla madre che faceva sesso con Barbara.
Tutte le volte che faceva sesso a casa con la sua amica ed utilizzava fazzolettini li raccoglieva e li eliminava accuratamente invece di usarli e poi nasconderli nei cassetti sia dei comodini che del cassettone.
Le ultime volte Elisa ha ovviato a questo inconveniente invitando Barbara a fare la doccia con lei masturbandosi insieme sotto la doccia con il getto d’acqua e pertanto non lasciavano tracce e Nicole era impossibilitata ad avere le prove a meno che non avesse montato una webcam in bagno.

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