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Racconti Erotici Lesbo

il mio sogno si chiama Maria

By 5 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

“Posso resistere a tutto,tranne che alle tentazioni”
O. Wilde

Questo &egrave un mio racconto di fantasia dedicato ad una bellissima donna,una diavolessa conturbante che inqueta le mie notti.
Con amore la tua Laura

Ho deciso di andarmene una settimana in vacanza per non finire dall’analista.
Lo stress mi sta corrodendo dentro e quindi meglio mollare tutto per una settimana e tornare al lavoro con nuove energie.
All’agenzia mi hanno consigliato di andare su qualche isoletta al largo della Sicilia,il caldo &egrave già arrivato,ma non il turismo di massa.
Arrivo in una bella struttura,a conduzione quasi familiare,dove siamo in pochi a villeggiare.
Appena pronta mi metto un bel bikini e vado a fare il primo bagno,l’acqua &egrave ancora fredda,ma nuotare mi fa smaltire le tossine che ho accumulato in quasi un anno di dura lavoro.
Dopo cena però mi viene un forte mal di testa,di quelli che non ti fanno ragionare,che non mi passa neanche con le solite pillole che porto sempre dietro per ogni evenienza. Decido a malincuore di rimanere nella mia stanza e dopo un po’ il sonno ha il sopravvento.
La mattina però il dolore non se n’&egrave andato,riprendo le pillole,ma niente &egrave sempre li a rovinarmi la vacanza.
Chiedo se li vicino c’&egrave un medico e mi viene detto che poco lontano abita una neurologa che sicuramente &egrave in casa. Ringrazio la mia stella,proprio la specialista che ci vuole.
Mi metto il costume e un prendisole,così da poter andarmene al mare appena finito.
Arrivo nel luogo indicatomi,subito dopo aver letto sul campanello “Dottoressa Maria Paoli” suono il campanello e si affaccia una ragazza.
“Desidera ?”
“Dovrei parlare con la dottoressa &egrave in casa.”
“Certo vengo subito.”
Come quella ragazza &egrave un medico ?
Avrà sui 25,troppo giovane per essersi specializzata,se va bene non ha neanche la laurea.
Quando si apre la porta vedo la ragazza in camice e pantalone verde,&egrave veramente una bella creatura,volto mediterraneo e solare,alta più o meno quanto me,con meno seno certo,ma per questo non meno attraente.
“Mi scusi se mi presento così,ma &egrave la prima cosa che ho trovata,stavo per farmi una doccia.”
“Mi scusi lei,se vuole passo più tardi.”
“S’immagini entri e mi dica.”
Mi fa entrare in quello che dovrebbe sembrare uno studio medico,in realtà c’&egrave solo una scrivania,un lettino e qualche quadro al muro.
“Mi scusi” le chiedo con la massima gentilezza “ma lei &egrave medico ?”
Si mette a sorridere mostrandomi i titoli appesi al muro.
“Stai tranquilla non &egrave la prima che me lo chiede,ma ho 32 anni e specializzata.”
Bella figura che ho fatto,però sembra che non si sia offesa.
Le racconto il mio problema spiegando che non vorrei rovinarmi l’agoniata vacanza per un problema che ritengo da poco.
Mi fa una visita completa,e devo dire che &egrave molto professionale,quasi volesse dimostrami che &egrave una brava dottoressa.
“Senta,qui non siamo in un telefilm americano dove posso delle analisi complete,però neurologicamente lei sta bene,se vuole le faccio un’iniezione che le toglie il dolore,se domani le torna lei viene qui e gliene faccio un’altra.”
“Va bene,non posso che fidarmi di lei.”
“Allora si fida della ragazza.” mi chiede ridendo
“Certo e mi scuso ancora,in fondo ha un anno più di me.”
“Basta scuse,anzi diamoci del tu,quindi stenditi di pancia e alza il vestito.”
Ho sempre avuto paura degli aghi,ma non posso tirarmi indietro,quindi faccio come mi ha detto.
Quando alzo il prendisole,vedo di sbieco che rimane interdetta dal mio sedere,in effetti il costume non copre molto per non dire nulla,anche se l’ho messo più per far colpo su qualche bell’uomo che per una donna.
“Ora rilassati così ti faccio la puntura.”
“Fosse facile,mi hanno sempre fatto pura.”
“Allora facciamo prima un bel massaggio,così si stendono i muscoli.”
Sento il cotone che mi massaggia la chiappa con estrema dolcezza,si ferma giusto un attimo per poi riprendere. E’ un tocco morbido,quasi sensuale,spero solo finisca presto per non eccitarmi troppo,perch&egrave non potrei nasconderlo.
“Fatto sentito male.”
“No,per niente,credevo dovessi ancora infilzarmi.”
Mi mostra la siringa vuota come a confermarmi che ha realmente fatto la puntura.
“Allora ora mi dai qualche dato,così compilo la scheda,se vuoi potrai farla vedere al tuo medico una volta tornata a casa.”
Si siede davanti ad un portatile,ma ben presto entra in crisi.
“Scusa ma con questi aggeggi non ho molta familiarità.”
“Se vuoi ti aiuto,&egrave il minimo che possa fare.”
“Grazie prendi la sedia e vieni qui.”
Mi siedo vicino a lei,sarà anche brava come medico,ma non sa nemmeno usare un programma di videoscrittura.
Il posto &egrave poco e siamo spalla a spalla,mentre lei parla io odoro il suo profumo che mi inebria,mi ubriaca. Quando sento le sue mani sfiorarmi ho un fremito,non mi accorgo neanche che la sto baciando senza pensare alle conseguenze.
Lei però non si ritrae,rimane immobile anche quando allontano la bocca per riguardare il suo viso.
La vedo serena,però i suoi capezzoli turgidi che spuntano dal camice tradiscono la sua eccitazione.
Le prendo la testa e la porto contro la mia,ora il bacio &egrave più passionale,la bocca si apre e posso gustare la sua lingua. La mano corre veloce sotto il camice a cercare un suo seno,lo trova subito &egrave piccolo,ma scolpito nel marmo,il capezzolo un’asta che sembra voler bucare quell’inutile indumento. Lo stringo con amore,vorrei averli tutti e due,ma da come sono seduta mi &egrave impossibile.
All’improvviso si alza di scatto ritraendosi alle mie attenzione.
“Scusa.” mi dice sottovoce “Non l’ho mai fatto con una donna,non so cosa mi &egrave preso.”
Mi alzo di fronte a lei,&egrave arrossita &egrave questo la rende ancora più bella ai miei occhi.
“Lasciati andare al tuo cuore,lui non sbaglia mai.”
Le tolgo il camice senza che opponga resistenza,mi abbasso per baciarle il seno e sento il suo primi gemito. Poi la spingo verso un muro vicino e la bacio di nuovo mentre le mani possono prendere i suoi seni ora nudi.
E’ un bacio lungo,quasi interminabile,le lingue si scambiano i loro sapori intrecciandosi senza fine.
Non smetterei mai di farlo tanto mi appaga quel semplice gesto.
Però voglio assaggiarla tutta e,con fatica,mi stacco dalle sue labbra per esplorare il suo corpo,magnifico e nello.
Le lecco avidamente il collo,poi di nuovo i seni,le mordo piano i capezzoli che sembrano voler uscire dallo loro sede.
Maria mi stringe a se,come se avesse paura che io possa scappare,ma non ho nessuna intenzione di lasciarla.
Scendo ancora fino ad arrivare all’ombelico,ficco la lingua dentro come se lo volessi penetrare mentre sento salire i mugoli di piacere.
Mi alzo e la prendo per mano portandola vicino al lettino. Le tolgo i calzoni e lei si sdraia mostrandosi finalmente nuda. Mi spoglio anch’io rapida e rapita da tanta bellezza.
Non resisto più a non aprirle le gambe e gustare il suo sesso.
Ora &egrave li d i fronte a me,un monte di Venere già gonfio per il piacere,dove compaiono gocce di godimento. Metto la faccia dentro e bacio tutto quello che trovo.
Succhio quelle labbra che sento sempre più vive,ora mi sto lavando coi suoi liquidi che scorrono senza interruzione. Sento i suoi orgasmi quando masturbo il suo e il mio clito.
Ha il respiro sempre più corto quando le metto un dito dentro,poi le dita sono due e alla fine tre.
Scorrono senza trovare resistenza,&egrave un lago come lo sono io che mi masturbo ai suoi piedi.
Arriviamo insieme ad un orgasmo che ci scuote in tutto il corpo.
Cerchiamo di riprenderci,lei sdraiata e io seduta per terra,ma &egrave stato tutto troppo coinvolgente perch&egrave non ci voglia del tempo.
Senza dire nulla si alza e prende un asciugamano che stende a terra.
“Sdraiati ora ti voglio io.”
Non posso che fare quello che mi chiede e mi metto come mi ha chiesto.
Si sdraia sopra di me cercando la mia bocca. Sento i suoi seni contro i miei,la sua fica contro la mia,la bocca dentro la mia. Le stringo le amni sulla schiena perch&egrave non si muova,ma ora &egrave lei a voler assaporare il mio corpo. Si alza in ginocchio aprendomi del tutto le gambe quando le sue mani torturano i miei capezzoli stringendoli e tirandoli in alto.
Quando vedo che si sta apprestando a baciarmi il sesso la fermo prendendole la testa.
“Dammela ancora,la voglio baciare ancora.”
Mi sorride e si gira prima di rimettersi sopra.
Ora possiamo donarci piacere a vicenda,lei fa scorrere piano la lingua su tutta la mia apertura e io faccio lo stesso. Quando prendo in bocca il clito per succhiarlo,lei mi imita subito. Siamo come un vulcano pronto ad eruttare,il piacere sale sempre di più fino ad arrivare al cervello.
Lei mi viene in bocca quando le sfioro il buchetto posteriore con un dito,io la seguo subito dopo non appena sento le sue dita dentro.
Si sdraia al mio fianco,ma nessuna ha il coraggio di parlare.
Alla fine mi siedo e le dico solo “sei splendida”.
La vedo venirmi vicino con la testa e dopo un breve bacio mi risponde “anche tu”.

Passerò tutta la mia vacanza con lei,facendo l’amore ogni volta che potremmo farlo.
Quando devo ripartire ci promettiamo di rivederci presto,ma spesso i sogni non si realizzano e io sono sempre qua che l’aspetto.

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